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Israele: «Qualsiasi danno ai civili porterà a una risposta sproporzionata»

È quanto comunica lo Stato ebraico sia a Hezbollah che all'Iran – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Israele: «Qualsiasi danno ai civili porterà a una risposta sproporzionata»
Red. Online
08.08.2024 06:20
21:06
21:06
«Sinwar scontento della nomina, pensa sia una trappola»

Secondo Channel 12, «Sinwar non sarebbe affatto contento di essere stato scelto dai leader di Hamas per sostituire Ismail Haniyeh come capo politico di Hamas». Il network ha spiegato che Sinwar ritiene che la nomina sia stata una trappola, poiché gli è stato dato il titolo senza la possibilità di svolgere i compiti, dato che si nasconde sottoterra a Gaza.

Di conseguenza, questo consente ad altri vice all'estero, a cui non è così vicino, come Zaher Jabarin, di diventare attori più dominanti all'interno del gruppo terroristico.

20:53
20:53
Caccia F-22 americani arrivati in Medio Oriente

Aerei da guerra stealth F-22 americani sono arrivati in Medio Oriente. Lo ha affermato l'esercito americano, mentre Washington rafforza le sue forze nella regione in vista di un contrattacco iraniano contro Israele.

Lo spiegamento fa parte di "cambiamenti di posizione delle forze nella regione per mitigare la possibilità di escalation regionale da parte dell'Iran o dei suoi delegati", ha affermato il Comando centrale degli Stati Uniti sui social media, senza specificare il numero o l'ubicazione esatta degli aerei.

20:52
20:52
«Sinwar vuole la tregua prima che l'Iran attacchi»

Citando fonti di Hamas anonime, Channel 12 ha riferito che il leader di Hamas Yahya Sinwar ha trasmesso un messaggio ai leader del gruppo terroristico fuori Gaza esortandoli a perseguire un cessate il fuoco con Israele e a non aspettare la possibilità di una grave escalation tra Israele e Iran.

Il canale TV, solitamente ben informato, riporta che Sinwar sta subendo forti pressioni da parte dei suoi comandanti militari a Gaza.

Avrebbe inoltre informato i leader di Hamas in Qatar che nessuno di loro potrà far parte dei colloqui sul rilascio degli ostaggi, a parte il suo vice Khalil al-Hayya e l'alto funzionario di Hamas Ghazi Hamad.

17:45
17:45
«L'uccisione di Haniyeh dimostra che Israele non vuole una tregua»

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che «con l'assassinino del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, Israele ha ancora una volta dimostrato che non ha intenzione di raggiungere un cessate il fuoco». Erdogan si è espresso in questi termini durante un colloquio con l'Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, ad Ankara.

Il leader turco ha aggiunto che «Israele ha cercato di aumentare la tensione nella regione con i suoi attacchi contro i territori palestinesi e il Libano e che la comunità internazionale deve compiere passi efficaci per fermare l'aggressione di Israele, che negli ultimi giorni è aumentata», riferisce la presidenza della Repubblica turca.

Durante il colloquio, Erodgan ha detto che la Turchia intende aumentare i suoi sforzi per ottenere risultati rispetto alla pace nella regione assieme al Qatar.

14:51
14:51
Linee guida agli ospedali israeliani: «Preparate scorte per 3 mesi»

Il ministero della sanità israeliano ha dato indicazioni agli ospedali di fare scorte di acqua, gasolio e medicine per almeno tre mesi. Lo riporta Ynet spiegando che, sebbene non vi sia alcuna nuova direttiva dopo gli eventi della scorsa settimana, gli ospedali di tutto il paese sono preparati alla risposta dell'Iran e di Hezbollah.

Lo scenario di riferimento primario - spiega - è un incidente su larga scala con più vittime a fronte del quale, nelle ultime settimane, il ministero della salute ha contattato più volte tutti gli ospedali israeliani chiedendo loro di verificare le scorte di medicinali in loro possesso oltre a quelle di gasolio per i generatori, che consentiranno alle strutture di poter funzionare regolarmente anche in caso di crollo dell'infrastruttura elettrica.

Le linee date agli ospedali sono di assicurarsi che le scorte fossero sufficienti per un periodo di almeno tre mesi. Inoltre alcuni ospedali devono disporre di sufficienti unità di sangue e prepararsi, in una prima fase, ad una rapida dimissione dei pazienti per liberare spazio per il trattamento dei feriti di guerra.

14:31
14:31
L'IDF chiede nuove evacuazioni dal sud: «Da lì lanciano razzi su Israele»

Il portavoce in lingua araba dell'esercito israeliano Avichai Adraai ha invitato i residenti della Striscia di Gaza a evacuare da diverse zone del sud, tra cui il centro della città di Khan Yunis perché «Hamas e altre organizzazioni terroristiche continuano a lanciare da quelle zone razzi contro lo Stato di Israele». «L'Idf agirà con forza contro questi miliziani», si legge nel messaggio su X.

Il colonnello Adraai ha pubblicato sulle reti sociali l'elenco delle zone che devono essere lasciate dalla popolazione.

All'inizio del mese scorso, l'Idf aveva ordinato ai palestinesi della parte orientale di Khan Yunis di evacuare, prima di effettuare un'operazione. In seguito l'esercito si è ritirato.

Circa 1,9 milioni di palestinesi dei 2,3 milioni di abitanti della Striscia di Gaza si trovano attualmente nella zona umanitaria, situata nell'area di al-Mawasi, sulla costa della Striscia, nei quartieri occidentali di Khan Yunis e a Deir al-Balah, nella parte centrale della Striscia.

Intanto, secondo fonti palestinesi, 15 persone sono state uccise in un attacco israeliano nell'area del campo profughi di al-Bureij nella zona centrale della Strsicia di Gaza, come riferiscono i media israeliani. Un altro attacco con diversi morti ci sarebbe stato a nord del campo profughi di Nuseirat.

14:14
14:14
«L'uccisione di Haniyeh? Un errore strategico»

Israele ha commesso un costoso «errore strategico» uccidendo il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, la scorsa settimana a Teheran e cerca di espandere la guerra a livello regionale. Lo ha detto il ministro degli esteri iraniano ad interim, Ali Bagheri, all'AFP.

«L'atto compiuto dai sionisti a Teheran è stato un errore strategico perché costerà loro caro», ha detto il ministro, accusando Israele di voler «estendere la tensione, la guerra e il conflitto ad altri paesi».

Intanto il comandante delle Guardia della rivoluzione iraniana Hossein Salami, come riferisce l'Irna, ha sostenuto che la nomina di Yahya Sinwar alla successione di Haniyeh come capo dell'ufficio politico di Hamas ha «profondamente preoccupato il criminale nemico sionista e i suoi svergognati sostenitori». Ha quindi riaffermato l'impegno a fornire sostegno ad Hamas e agli altri gruppi della «resistenza» contro Israele.

Anche il comandante in capo dell'Esercito iraniano Abdolrahim Mousavi ha accolto la nomina di Sinwar, definendola «una testimonianza che afferma la determinazione incrollabile del fronte di resistenza nel continuare la fiera eredità del martire Ismail Haniyeh».

Mentre il ministro della difesa Mohammad Reza Ashtiani ha detto che l'insediamento del nuovo leader di Hamas «riflette l'acuta intuizione e il dinamismo della resistenza palestinese».

13:09
13:09
Il ministero degli esteri palestinese chiede l'arresto di Smotrich

Il ministero degli esteri palestinese ha chiesto alla Corte internazionale di giustizia di emettere un mandato di arresto per il ministro delle finanze israeliano Bezalel Smotrich per le sue dichiarazioni secondo cui «potrebbe essere morale e giusto» far morire di fame due milioni di cittadini di Gaza fino al ritorno degli ostaggi, ma che «nessuno al mondo ci permetterà di farlo». Lo ha scritto su X lo stesso ministero.

12:51
12:51
«L'Iran risponderà, ma in modo più misurato e non immediato»

Funzionari americani hanno confermato a Politico che l'Iran potrebbe riconsiderare la possibilità di lanciare un attacco su larga scala contro Israele.

Teheran è stata avvertita che un attacco su più fronti contro Israele potrebbe portare a uno scontro diretto tra i due paesi.

I funzionari ritengono che l'Iran risponderà comunque, ma potrebbe farlo in modo più misurato e non immediato.

Le fonti hanno spiegato che la Repubblica islamica è stata sollecitata a ricalibrare la sua risposta all'uccisione del capo di Hamas Ismail Haniyeh poiché ora sembra probabile che sia stato colpito in un'operazione segreta con una bomba piazzata nella sua stanza e non in un attacco missilistico diretto, come era stato detto inizialmente. Tra l'altro, nessun iraniano è rimasto ucciso nell'esplosione.

12:45
12:45
Hamas: «Il bilancio dei morti sale a 36.699»

Il ministero della sanità della Striscia di Gaza, governata da Hamas, ha dichiarato che almeno 39'699 persone sono state uccise nella guerra tra Israele e i militanti palestinesi, giunta ormai all'11. mese.

Il bilancio comprende 22 morti nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero, che elencano anche 91'722 feriti nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre.

12:01
12:01
«Hezbollah pronto a colpire prima dell'Iran»

Hezbollah è pronto a colpire Israele indipendentemente dall'Iran: lo scrive la CNN, che cita due fonti vicine all'intelligence.

Il gruppo militante libanese si sta muovendo più velocemente dell'Iran nella sua pianificazione e potrebbe colpire Israele nei prossimi giorni, ha detto una delle fonti. Data la vicinanza del Libano a Israele, Hezbollah potrebbe agire con poco o nessun preavviso, ha aggiunto l'altra fonte.

Teheran, nel frattempo, sembra stia ancora cercando di capire come intende rispondere, hanno detto diversi funzionari alla CNN. In particolare, un funzionario militare americano ha affermato all'emittente che l'Iran ha fatto alcuni, ma non tutti, i preparativi che gli Stati Uniti si aspetterebbero di vedere prima che lanci un attacco in grande stile contro Israele.

Non è chiaro come o se l'Iran e Hezbollah si stiano coordinando su un possibile attacco, aggiunge la CNN, e alcuni funzionari hanno la sensazione che i due potrebbero non essere del tutto allineati su come muoversi.

Intanto, secondo le valutazioni di Israele, la risposta di Hezbollah all'uccisione a Beirut del capo militare Fuad Shukr sarà potente, ma si concentrerà su obiettivi militari nel nord, probabilmente con più forza sull'area di Haifa, dove l'esercito ha una serie di basi e strutture strategiche.

Inoltre, riferisce Ynet, è possibile che con l'attacco, che inevitabilmente potrebbe estendersi anche ai quartieri residenziali vicini, Hezbollah tenterà di effettuare un lancio simbolico di missili o razzi contro un obiettivo a sud di Haifa, prevedibilmente a Sharon. L'attacco potrebbe durare da ore a giorni, a seconda dei risultati in termini di perdita di vite umane israeliane.

Se i raid di Hezbollah provocheranno molte morti i capi della sicurezza israeliana hanno previsto che ci sarà immediatamente un attacco aereo in Libano, sia contro la milizia sciita, sia contro risorse strategiche, anche con danni a importanti a siti civili utilizzati pure da Hezbollah.

I funzionari della sicurezza stimano che l'Idf avvertirà i residenti in un ragionevole periodo di tempo, tra minuti e ore, per prepararsi a un attacco e rimanere vicino o all'interno degli spazi protetti.

09:51
09:51
L'Iran: «Le nostre priorità sono la tregua a Gaza e punire Israele»

L'Iran ha due priorità: raggiungere una tregua nella Striscia di Gaza e punire Israele per l'uccisione a Teheran del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, «impedendo il ripetersi dell'aggressione terroristica del regime israeliano e facendo pentire i sionisti di aver intrapreso tale traiettoria». Lo riferisce Irna, citando un comunicato della missione permanente della Repubblica islamica presso le Nazioni Unite.

La nota è stata emessa per rispondere al quesito che chiedeva se Teheran rinuncerebbe all'annunciato piano di «vendetta» contro Israele per l'uccisione di Haniyeh qualora venisse trovato un accordo tra Hamas e lo Stato ebraico per arrivare a una tregua a Gaza.

Intanto il ministro degli esteri iraniano ad interim, Ali Bagheri, durante il vertice dell'Organizzazione della cooperazione islamica (OIC), tenutosi ieri a Gedda in Arabia Saudita, ha affermato che a causa della mancanza di iniziative da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, l'Iran ha il «diritto intrinseco» di difendersi da Israele «nel momento opportuno», per l'uccisione a Teheran del leader di Hamas.

«In questo momento, in assenza di qualsiasi azione appropriata da parte del Consiglio di sicurezza contro le aggressioni e le violazioni del regime israeliano, la Repubblica islamica dell'Iran non ha altra scelta che usare il suo diritto intrinseco alla legittima autodifesa contro le aggressioni del regime», ha affermato Bagheri, come riferisce Mehr, aggiungendo che l'autodifesa da parte di Teheran «è necessaria per impedire ulteriori ingerenze di questo regime sulla sovranità dei cittadini e del territorio della Repubblica islamica dell'Iran e sarà eseguita al momento opportuno e in modo proporzionato».

Durante il suo intervento, Bagheri ha affermato che «gli Stati Uniti non solo non hanno preso posizione nel condannare l'attacco, ma hanno invece impedito al Consiglio di sicurezza di adempiere al suo dovere intrinseco di mantenere la pace e la sicurezza internazionale e hanno impedito al Consiglio di emettere un comunicato stampa, che era stato proposto, per condannare l'azione barbara del regime israeliano, bloccando così i canali diplomatici».

09:38
09:38
Israele: «Qualsiasi danno ai civili porterà a una risposta sproporzionata»

Secondo un servizio del notiziario di Channel 12, Israele ha comunicato sia a Hezbollah che all'Iran che qualsiasi danno ai civili nel paese nell'attacco minacciato per l'uccisione del capo militare di Hezbollah Fuad Shukr a Beirut e del capo politico di Hamas a Teheran «rappresenterà una linea rossa, che porterà a una risposta sproporzionata».

07:15
07:15
Macron sente Netanyahu: «Bisogna evitare una escalation militare»

Il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso di un colloquio telefonico ieri sera con il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha sottolineato ''la determinazione della Francia ad evitare una nuova escalation militare nella regione''': è quanto riferiscono fonti dell'Eliseo.

Prima del colloquio con Netanyahu, Macron ha parlato nel pomeriggio con il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian. In quell'occasione, ricordano le fonti presidenziali, Macron ha invitato il leader di Teheran ad «evitare un ciclo di rappresaglie che metterebbe a rischio le popolazioni e la stabilità regionale».

Allo stesso modo, Macron invita il premier israeliano «ad entrare nella stessa logica che deve applicarsi all'insieme delle parti nella regione».

06:54
06:54
«Eliminato giorni fa un membro di spicco di Hamas»

L'esercito e i servizi di sicurezza israeliani hanno annunciato di aver ucciso nei giorni scorsi nella Striscia di Gaza un terrorista di Hamas che era direttamente coinvolto negli attentati in Giudea e Samaria.

«Lo scorso 24 luglio, durante un'operazione congiunta tra l'esercito e i servizi israeliani - scrive l'Idf sul proprio canale Telegram -, è stata colpita un'area nella quale operava il terrorista di Hamas Nael Sakhl. Alcuni giorni dopo l'attacco sono state ricevute informazioni che l'uomo era stato eliminato».

«Per oltre un decennio - prosegue la nota - Nael ha operato nei 'quartieri generali in Cisgiordania' di Hamas, un'organizzazione responsabile degli attacchi terroristici in Giudea e Samaria. Allo stesso tempo era coinvolto in attività terroristiche, finanziarie e nella fornitura di armi a cellule terroristiche che promuovevano il terrore contro civili israeliani e militari dell'Idf in Giudea e Samaria».

Sakhal era un membro attivo dell'unità di Hamas responsabile di attacchi terroristici in Cisgiordania. L'esercito ha anche affermato che era direttamente coinvolto nel finanziamento e nell'armamento di attacchi terroristici contro civili e soldati israeliani.

L'umo fu arrestato per la prima volta nel 2003 e condannato all'ergastolo per il suo ruolo in un attacco suicida in Israele. Nel 2011 fu rilasciato nell'accordo di scambio che portò alla liberazione di oltre 1'000 detenuti palestinesi in cambio del soldato israeliano Gilad Shalit.

06:20
06:20
Il punto alle 6.00

Nelle ultime 24 ore le forze del Comando Centrale USA hanno distrutto due droni degli Houthi, una loro stazione di controllo a terra e tre loro missili da crociera antinave nelle aree dello Yemen che controllano. Lo rende noto il comando centrale stesso, sottolineando che queste armi rappresentavano una minaccia chiara e imminente per le forze statunitensi e della coalizione e per le navi mercantili nella regione e ammonendo che questo comportamento sconsiderato e pericoloso degli Houthi, i ribelli sostenuti dall'Iran, continua a minacciare la stabilità e la sicurezza della regione.