Mondo
La diretta
Almeno 300 morti nei raid su Gaza City e altri centri nella Striscia – La protezione civile palestinese: «Fra i morti soprattutto bambini, donne e anziani» – Hamas accusa: «Netanyahu vuole distrarre la popolazione israeliana dalle crisi interne dello Stato ebraico» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE

22:13
22:13
Hamas: «Si faccia pressione sugli USA per fermare i raid di Israele»
Hamas chiede di «fare pressione» sugli Stati Uniti, il principale sostenitore di Israele, affinché quest'ultimo cessi gli attacchi sulla Striscia di Gaza che, secondo le autorità israeliane, mirano a costringere Hamas ad ulteriori rilasci di ostaggi. «Invitiamo i Paesi amici che sostengono la giusta causa palestinese a fare pressione sul governo degli Stati Uniti affinché ponga fine a questa aggressione e a questa guerra genocida contro civili indifesi», ha scritto in una dichiarazione il movimento islamista palestinese.
22:12
22:12
Sanchez sui nuovi attacchi a Gaza: «Atroci e inaccettabili»
«Atroce. Triste. Inaccettabile»: è il commento su X del premier spagnolo, Pedro Sánchez, ai bombardamenti da parte di Israele su Gaza.
22:11
22:11
«Attacchi statunitensi nella roccaforte dei ribelli yemeniti»
I media Houthi riferiscono di attacchi americani a Saada, roccaforte dei ribelli yemeniti.
20:20
20:20
Netanyahu: «Da ora i negoziati solo sotto il fuoco»
«D'ora in avanti, Israele agirà con una forza crescente contro Hamas e i negoziati avverranno solo sotto il fuoco». Lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un videomessaggio registrato.
«Israele ha accettato la proposta dell'inviato americano Witkoff, ma Hamas ha rifiutato ogni offerta. Avevo avvertito che se Hamas persisteva nel suo rifiuto senza rilasciare i nostri ostaggi, saremmo tornati a combattere, e infatti abbiamo ripreso a combattere», ha spiegato il premier.
«È già stato dimostrato: la pressione militare è una condizione necessaria per il rilascio di altri ostaggi. Questi non sono obiettivi contrastanti, sono interconnessi», ha dichiarato Nertanyahu.
«Nelle ultime 24 ore, Hamas ha sentito la nostra forza. Voglio garantire a voi e a loro: questo è solo l'inizio. Continueremo a combattere per raggiungere tutti gli obiettivi della guerra», ha ancora affermato, aggiungendo che «il mio cuore è con gli ostaggi e le loro famiglie, stanno vivendo un incubo impossibile, ogni giorno, ogni minuto».
«Continueremo a combattere fino a raggiungere tutti gli obiettivi della guerra: la liberazione degli ostaggi, l'eliminazione di Hamas e la fine della minaccia da Gaza. Alcuni commentatori diffondono bugie, insinuando che le decisioni dell'IDF (l'esercito israeliano, ndr) siano dettate da considerazioni politiche. Ripetono solo la propaganda di Hamas. Ma voglio dire chiaramente ad Hamas: non contate su questo. Nulla ci fermerà dal raggiungere i nostri obiettivi», ha aggiunto.
E facendo riferimento ai lanci di missili degli Huthi dallo Yemen ha affermato che «siamo nel mezzo della guerra di resurrezione, la guerra dei sette fronti, e stiamo vincendo. Ma la battaglia non è ancora finita. Questa sera gli Huthi hanno nuovamente lanciato missili verso Israele. Invito i cittadini a seguire rigorosamente le istruzioni del comando del fronte interno: salvano vite», ha detto Netanyahu nel videomessaggio.
«Abbiamo un grande lavoro da fare contro altre parti dell'asse del male. Apprezzo la collaborazione con gli americani contro la loro filiale in Yemen».
20:15
20:15
Hamas: «Non abbiamo respinto la proposta USA, stavamo trattando»
Hamas «sta affrontando in modo responsabile e positivo qualsiasi proposta per fermare l'aggressione e togliere l'assedio» ed è in costante contatto con i mediatori. Lo ha affermato il suo portavoce Abdel-Latif al-Qanoua.
In una dichiarazione su Telegram citata da Al-Jazeera, al-Qanoua ha affermato che «la proposta (degli USA) era sul tavolo delle trattative e Hamas non l'ha respinta e l'ha affrontata positivamente. Netanyahu ha ripreso la guerra per ostacolare l'accordo».
«L'interesse di Hamas era nella continuazione dell'accordo e continuerà a trattare in modo flessibile e positivo con i mediatori per respingere l'aggressione», ha affermato il portavoce.
18:47
18:47
La Palestina convoca una sessione straordinaria della Lega Araba
La Palestina ha convocato una sessione straordinaria del Consiglio della Lega Araba a livello di rappresentanti permanenti, in seguito alla ripresa dei bombardamenti da parte di Israele nella Striscia di Gaza.
Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa egiziana Mena, il delegato palestinese alla Lega Araba Mohannad al-Aklouk ha affermato che la sessione esaminerà le azioni arabe e internazionali per costringere Israele a cessare le azioni militari e a rispettare il diritto internazionale e le risoluzioni di legittimità internazionale.
Intanto il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit, ha condannato «con la massima fermezza» gli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza, che hanno causato la morte e il ferimento centinaia di persone, per lo più donne e bambini. La ripresa dei bombardamenti a Gaza, ha affermato, sono un atto disumano e una sfida alla volontà internazionale che ha sostenuto il cessate il fuoco.
Aboul Gheit, ha riferito il suo portavoce, ha affermato che i leader dell'occupazione israeliana stanno conducendo una battaglia interna a spese del sangue di bambini e donne a Gaza e stanno mettendo a rischio la vita degli ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza, non rispettando l'accordo di cessate il fuoco.
Aboul Gheit ha quindi sottolineato la necessità che la comunità internazionale si esprima ad alta voce per porre fine a questo massacro che colpisce un popolo assediato, privato di aiuti medici e umanitari, in una campagna senza precedenti di carestia, massacri sistematici e pulizia etnica e ha esortato la comunità internazionale a fare pressione su Israele affinché cessi immediatamente le sue operazioni militari e riprenda i negoziati per il cessate il fuoco.
18:46
18:46
Unicef: «Oggi uccisi più di 130 bambini nella Striscia di Gaza»
«I resoconti e le immagini che emergono dalla Striscia di Gaza in seguito agli attacchi di oggi sono più che terribili. Secondo le notizie, centinaia di persone sono state uccise, tra cui più di 130 bambini, il che rappresenta il più alto numero di bambini morti in un solo giorno nell'ultimo anno. Alcuni degli attacchi hanno colpito rifugi di fortuna con bambini e famiglie che dormivano, ricordando ancora una volta che a Gaza nessun luogo è sicuro». Lo afferma, in una nota, la direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell.
«Gli ultimi attacchi arrivano - prosegue la direttrice generale dell'Unicef - mentre gli aiuti salvavita rimangono bloccati all'ingresso di Gaza, aggravando i rischi per i bambini. Sono passati sedici giorni da quando l'ultimo camion che trasportava aiuti umanitari è entrato a Gaza. Inoltre, è stata tagliata l'elettricità al principale impianto di desalinizzazione, riducendo significativamente la quantità di acqua potabile. Oggi, il milione di bambini di Gaza che hanno sopportato più di 15 mesi di guerra è ripiombato in un mondo di paura e morte. Gli attacchi e la violenza devono cessare: ora».
«Esortiamo tutte le parti a ripristinare immediatamente il cessate il fuoco e chiediamo ai Paesi che hanno influenza - conclude Russell - di usare la loro voce per garantire che la situazione non si deteriori ulteriormente. Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato da tutte le parti, consentendo l'immediata fornitura di aiuti umanitari, la protezione dei civili e il rilascio di tutti gli ostaggi».
16:52
16:52
L'Egitto propone il rilascio degli ostaggi feriti attraverso il valico di Rafah
«L'Egitto ha avanzato una proposta urgente per un cessate il fuoco a Gaza che prevede il rilascio degli ostaggi feriti e dei corpi dei rapiti con doppia cittadinanza». Lo riferisce il quotidiano del Qatar «al-Arabi al-Jadeed» aggiungendo che la proposta prevede la riapertura del valico di Rafah per l'uscita dei feriti e il trasferimento di aiuti nella Striscia di Gaza.
16:28
16:28
Israele all'ONU: «Nulla ci fermerà per liberare gli ostaggi»
«È tempo che i paesi del mondo prendano sul serio il nostro incrollabile impegno a riportare a casa tutti i nostri ostaggi e sconfiggere il nemico. Niente ci impedirà di combattere per liberare i nostri ostaggi che sono detenuti in una prigionia brutale da Hamas da 527 giorni. Non mostreremo pietà contro i nostri nemici mentre i nostri ostaggi languono nei tunnel del terrore di Hamas». Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'ONU, Danny Danon.
«Anche se il Consiglio di sicurezza si riunisce ogni giorno, non ci fermeremo finché tutte le persone rapite non torneranno a casa», ha aggiunto a margine della riunione dei Quindici a New York.
Poco prima il capo degli aiuti umanitari dell'ONU Tom Fletcher ha dichiarato davanti al Consiglio di Sicurezza che la popolazione di Gaza vive in una «paura tremenda» mentre riprendono gli attacchi israeliani. «I modesti progressi ottenuti durante il cessate il fuoco vengono distrutti. Gli operatori umanitari rimangono sul campo, pronti a fornire supporto salvavita ai sopravvissuti e a svolgere operazioni umanitarie. Dobbiamo essere immediatamente in grado di farlo», ha aggiunto.
A suo dire «tre cose devono accadere ora: prima di tutto, gli aiuti umanitari e i beni commerciali essenziali devono poter entrare a Gaza. Secondo, dobbiamo rinnovare il cessate il fuoco. Terzo, la risposta umanitaria deve essere finanziata».
15:02
15:02
Uccisi due leader della Jihad islamica palestinese e Hamas
Il leader delle brigate al-Quds della Jihad islamica palestinese, Hassan al-Na'am Abu Ali, è stato ucciso in un bombardamento israeliano a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'emittente tv saudita al-Hadath.
Inoltre, secondo quanto riporta il quotidiano libanese "al-Mayadeen" anche Abu Anas Shabana, comandante della brigata Rafah di Hamas, è rimasto ucciso durante gli attacchi notturni israeliani, insieme alla moglie e ai suoi cinque figli.
11:35
11:35
«Almeno 404 morti e 562 feriti nei raid israeliani»
Il ministero della sanità di Gaza, gestito dal movimento islamista Hamas, ha annunciato sulla piattaforma di messaggistica Telegram che finora 404 morti e 562 feriti sono arrivati negli ospedali della Striscia.
«Finora sono 404 i martiri e 562 i feriti giunti negli ospedali della Striscia di Gaza, a seguito dei molteplici attacchi e massacri commessi dall'occupazione nelle prime ore di oggi nella Striscia di Gaza. Diverse vittime sono ancora sotto le macerie e sono in corso le operazioni di recupero», si legge in un comunicato stampa.
11:25
11:25
ONU, l'alto commissario per i diritti umani «inorridito dagli attacchi israeliani»
L'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, si è detto oggi «inorridito dagli attacchi aerei e dai bombardamenti israeliani di ieri sera a Gaza».
«La guerra deve finire» e «questo incubo deve finire immediatamente», ha dichiarato a Ginevra.
«Gli ultimi 18 mesi di violenza hanno reso abbondantemente chiaro che non esiste una via d'uscita militare da questa crisi. L'unica via d'uscita è un accordo politico, in linea con il diritto internazionale. Il ricorso di Israele a una forza militare ancora maggiore non farà che accumulare ulteriore miseria su una popolazione palestinese che sta già soffrendo condizioni catastrofiche», ha aggiunto Türk.
Gli ostaggi, ha proseguito, «devono essere rilasciati immediatamente e incondizionatamente. Tutti coloro che sono detenuti arbitrariamente devono essere rilasciati immediatamente e incondizionatamente».
L'alto commissario ha quindi esortato «tutte le parti influenti a fare tutto ciò che è in loro potere per raggiungere la pace ed evitare ulteriori sofferenze ai civili».
10:46
10:46
Hamas: «Il capo del governo nella Striscia ucciso nei raid»
Il movimento islamista Hamas ha annunciato che il suo capo di governo a Gaza è stato ucciso negli attacchi lanciati la notte scorsa dall'esercito israeliano.
10:18
10:18
Gaza: l'esercito israeliano ordina lo sfollamento delle zone di confine
L'esercito israeliano (Idf) ha ordinato lo sfollamento dei residenti della Striscia di Gaza che si trovano nelle zone confinanti con Israele.
10:14
10:14
«Stiamo lavorando per fermare l'aggressione di Israele»
Un funzionario del movimento islamista Hamas, al potere a Gaza, ha affermato che la sua organizzazione «sta lavorando con i mediatori per frenare l'aggressione di Israele» nell'enclave palestinese.
«Hamas ha aderito all'accordo di cessate il fuoco e lo ha implementato con precisione, ma l'occupazione israeliana ha rinnegato il suo impegno e lo ha annullato riprendendo l'aggressione e la guerra», ha detto un funzionario del movimento all'agenzia di stampa France-Presse (Afp).
«Hamas e le fazioni (palestinesi) della resistenza sono in sessione costante per valutare la situazione e stanno lavorando con i mediatori per frenare l'aggressione».
Finora Hamas non ha risposto agli attacchi israeliani.
10:14
10:14
Le famiglie degli ostaggi a Netanyahu: «Smettete di uccidere i nostri cari»
Il Families Forum, la più grande associazione in Israele di familiari di ostaggi detenuti a Gaza, ha chiesto al primo ministro Benjamin Netanyahu di «smettere di uccidere» i loro cari, dopo i raid lanciati nella notte dall'esercito dello stato ebraico sull'enclave palestinese.
«Le famiglie degli ostaggi chiedono un incontro questa mattina con il primo ministro, il ministro della difesa e il capo della squadra negoziale, durante il quale verranno chieste garanzie su come gli ostaggi saranno protetti dalla pressione militare e come ci si aspetta che vengano riportati indietro», afferma l'associazione in un comunicato. «Smettete di ucciderli (...) adesso!», vi si legge.
06:47
06:47
Un funzionario israeliano alla CNN: «È un attacco preventivo»
L'attacco di Israele a Gaza è stato «preventivo». Lo ha detto un funzionario israeliano a CNN, senza dare ulteriori dettagli per «non fornire informazioni al nemico». Secondo il funzionario, gli attacchi avrebbero preso di mira «comandanti militari di medio rango e dirigenti» di Hamas, e «continueranno finché necessario».
06:39
06:39
Il punto alle 6.30
La tregua a Gaza è crollata. Nella notte, Israele ha ripreso i bombardamenti sull'enclave palestinese. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato che «le porte dell'inferno si apriranno a Gaza» e che Hamas verrà colpita con una forza «mai vista prima» se non rilascerà tutti i 59 ostaggi rimasti. «Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non torneranno a casa e tutti gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti». Secondo quanto riferito dai media israeliani, l'esercito israeliano di Tel Aviv avrebbe lanciato una serie di ondate di attacchi aerei contro obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza. L'aeronautica avrebbe operato «contro centinaia di nuovi siti, ricostituito nei due mesi di cessate il fuoco».
L'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato di aver ordinato gli attacchi «a causa della mancanza di progressi nei colloqui per estendere il cessate il fuoco». I funzionari hanno fatto sapere che l'operazione è a tempo indeterminato e che ci si aspetta che si espanda. «Israele, d'ora in poi, agirà contro Hamas con una forza militare crescente».
La protezione civile della Striscia di Gaza ha dichiarato che il bilancio delle vittime della massiccia campagna militare israeliana è di oltre 300 morti. «I martiri sono stati trasferiti negli ospedali della Striscia di Gaza: la maggior sono bambini, donne e anziani», ha detto il portavoce dell'agenzia Mahmud Basal aggiungendo che l'operazione dello Stato ebraico è ancora in corso e sta colpendo scuole e campi che ospitano gli sfollati.
Hamas, da parte sua, ha accusato Israele di aver «deciso di affossare» la tregua in Medio Oriente, dopo il lancio stanotte di attacchi aerei sulla Striscia di Gaza. «Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo governo estremista hanno deciso di affossare l'accordo di cessate il fuoco, esponendo i prigionieri a un destino incerto», ha scritto il movimento islamista in una dichiarazione riferendosi agli ostaggi israeliani. Netanyahu è stato accusato da Hamas di usare i combattimenti a Gaza come «scialuppa di salvataggio» politica per distrarre dalle crisi interne a Israele.
Hamas ha anche chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di riunirsi urgentemente e di adottare una risoluzione per costringere Israele a «cessare la sua aggressione» e a ritirare le sue truppe dall'intera enclave palestinese.