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Israele «si avvicina al giorno in cui consentirà il ritorno di alcune comunità»

Lo ha annunciato il ministro del Gabinetto di guerra – L'UNRWA: ««Il 40% della popolazione della Striscia di Gaza è a rischio carestia, ogni giorno è una lotta per la sopravvivenza, per trovare cibo e acqua» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Israele «si avvicina al giorno in cui consentirà il ritorno di alcune comunità»
Red. Online
28.12.2023 06:18
22:34
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In centinaia davanti alla Knesset per chiedere il rilascio degli ostaggi

Centinaia di giovani israeliani provenienti dalle comunità adiacenti al confine con la Striscia di Gaza hanno manifestato questa sera davanti alla Knesset, chiedendo il rilascio delle decine di ostaggi tenuti da Hamas. Lo riporta Haaretz, precisando che la manifestazione è avvenuta al termine di una marcia di cinque giorni da Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv a Gerusalemme.

22:32
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Delegazione di Hamas al Cairo per discutere un cessate il fuoco

Una delegazione di funzionari di Hamas si recherà domani al Cairo per fornire le sue «osservazioni» sul piano egiziano per un cessate il fuoco che porrebbe fine alla guerra a Gaza, ha detto un funzionario di Hamas all'Afp. Secondo la fonte, il piano è stato presentato la settimana scorsa ai funzionari di Hamas e della Jihad islamica quando i leader di entrambi i gruppi hanno visitato la capitale egiziana.

Fonti vicine a Hamas affermano che il piano in tre fasi del Cairo prevede cessate il fuoco rinnovabili, un rilascio scaglionato degli ostaggi detenuti da Hamas in cambio di prigionieri palestinesi in Israele e, infine, un cessate il fuoco definitivo per porre fine alla guerra scatenata dall'attacco del 7 ottobre contro Israele, scrive la France Presse.

Il piano propone anche un governo tecnico palestinese dopo colloqui che coinvolgano «tutte le fazioni palestinesi», che sarebbe responsabile del governo e della ricostruzione nella Gaza del dopoguerra.

22:16
22:16
Un attacco israeliano ha preso di mira questa sera l'area intorno a Damasco

Un attacco israeliano ha preso di mira questa sera l'area intorno a Damasco, la capitale siriana, hanno annunciato i media statali siriani, in un contesto segnato dal conflitto tra Israele e Hamas.

«La nostra difesa aerea intercetta obiettivi ostili nelle vicinanze di Damasco», ha scritto l'agenzia ufficiale siriana Sana. «Un attacco israeliano ha colpito i dintorni di Damasco», ha aggiunto la televisione di stato.

Israele raramente commenta gli attacchi contro la Siria, ma ha ripetutamente affermato che non permetterà al suo acerrimo nemico, l'Iran, che sostiene il governo del presidente Bashar al-Assad, di espandere la sua presenza lì.

Israele ha lanciato centinaia di attacchi aerei sul suo vicino settentrionale dall'inizio della guerra civile in Siria nel 2011, prendendo di mira principalmente le forze appoggiate dall'Iran, compresi i combattenti libanesi di Hezbollah, nonché posizioni dell'esercito siriano. Ma ha intensificato i suoi attacchi dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre scorso, mentre aumentano le tensioni in Medio Oriente. L'aeroporto internazionale di Damasco è stato messo fuori servizio dopo che gli attacchi israeliani lo avevano preso di mira a fine novembre, poche ore dopo la ripresa dei voli a seguito di attacchi simili del mese precedente.

21:32
21:32
In centinaia contro la guerra a Tel Aviv

Centinaia di persone hanno partecipato questa sera ad una protesta contro la guerra a Gaza in piazza Habima a Tel Aviv. I partecipanti, guidati dal gruppo Standing Together, hanno chiesto la fine dei combattimenti, il rilascio degli ostaggi da Hamas e la fine dell'occupazione. Lo riporta il quotidiano Haaretz.

«Le immagini dei bambini con gli occhi spalancati, di quelli ciechi tornati dalla prigionia, o di quelli che sono ancora imprigionati nei tunnel bui mi perseguitano», ha detto un membro di spicco di Standing Together, Jadir Hani. «Il ciclo di spargimenti di sangue può finire. Ma dipende da ciò che facciamo. Non dobbiamo perdere la speranza. Non dobbiamo arrenderci all'odio», ha aggiunto.

20:57
20:57
Israele prepara ritorno residenti nelle città a confine con Gaza

Israele si sta preparando a consentire il ritorno parziale dei residenti nelle città evacuate lungo il confine di Gaza. Lo ha annunciato il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz, che guida il partito di Unità Nazionale. Israele «si sta avvicinando al giorno in cui potremo consentire il ritorno di alcune comunità», ha precisato il ministro, scrive il Times of Israel.

Gantz ha detto ai rappresentanti di diversi consigli regionali del sud del paese di aver discusso di un ritorno parziale nelle città evacuate e che «ci stiamo tutti preparando».

Dal 7 ottobre circa 125.00 persone sono state evacuate dalle città e dai villaggi israeliani al confine con Gaza e con Libano.

19:52
19:52
USA-Israele, Austin sente Gallant

Il segretario alla difesa americano Lloyd Austin ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo israeliano Yoav Gallant per parlare della «campagna militare a Gaza e dei preparativi per la fase di stabilizzazione che seguirà le maggiori operazioni di combattimento». Lo riferisce il Pentagono.

Austin «ha ribadito la determinazione degli Stati Uniti a assicurare che Hamas non possa più minacciare la sicurezza di Israele e messo in evidenza l'importanza di proteggere i civili a Gaza e accelerare l'assistenza umanitaria».

19:08
19:08
Si riunisce il gabinetto di guerra sul futuro di Gaza

Il gabinetto di guerra israeliano si riunirà questa sera per discutere, per la prima volta, le opzioni per il futuro della Striscia di Gaza dopo la guerra. Lo riporta il quotidiano Haaretz.

Sul tavolo un piano formulato dal quartier generale della sicurezza nazionale sulle varie fasi dopo la conclusione dei combattimenti.

19:08
19:08
Cisgiordania, in tre mesi 83 bambini uccisi

I bambini uccisi in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, sono stati 83 negli ultimi tre mesi. Un numero «senza precedenti» ha affermato il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef).

«Quest'anno è stato l'anno più sanguinoso mai registrato per i bambini in Cisgiordania», ha detto la direttrice regionale dell'Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, Adele Khodr, secondo la quale più di 576 bambini sono rimasti feriti.

«Mentre il mondo osserva con orrore la situazione nella Striscia di Gaza, i bambini in Cisgiordania stanno vivendo un incubo tutto loro. Vivere con una sensazione quasi costante di paura e dolore è, purtroppo, fin troppo comune per i bambini colpiti», ha osservato Khodr.

16:52
16:52
Il kibbutz Nir Oz annuncia la morte dell'ostaggio «nonna Judy»

Il kibbutz Nir Oz ha annunciato oggi di aver appreso che una dei suoi membri, Judy Weinstein Haggai, 70 anni, è stata uccisa e che il suo corpo è rimasto a Gaza assieme a quello del marito Gadi, di 72 anni. I coniugi erano stati rapiti dal kibbutz il 7 ottobre e, a quanto risulta adesso, furono uccisi dai loro sequestratori il giorno stesso.

Finora era ritenuta dispersa. Judy Weinstein era una insegnante di inglese, madre di quattro figli e nonna di sette nipoti. In particolare si dedicava alla assistenza di bambini vittime di stress a causa dei continui lanci di razzi palestinesi contro le loro case. «Predicava la pace e la fratellanza», ha scritto di lei il suo kibbutz.

© The Hostages and Missing Persons
© The Hostages and Missing Persons
14:09
14:09
«Il bilancio dei morti a Gaza sale a 21.320»

Sale a 21.320 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in risposta agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai miliziani di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas.

Il portavoce del ministero, Ashraf al-Qudra, ha riferito che nello stesso periodo sono state ferite 55.603 persone.

13:51
13:51
«Video da Gaza mostrano detenuti nudi»

Uomini ma anche donne e almeno due bambini sarebbero stati detenuti e spogliati dall'esercito israeliano (Idf) in uno stadio nel nord di Gaza. Sono le immagini mostrate in un video dalla Striscia commentato dall'emittente televisiva statunitense Cnn.

Quest'ultima spiega di non essere in grado di verificare quando il filmato sia stato girato, ma sostiene di averlo geolocalizzato allo stadio Yarmouk di Gaza City, dove l'organizzazione non governativa (ong) Euro-Mediterranean Human Rights Monitor ha dichiarato di aver ricevuto segnalazioni di detenzioni. L'ong sostiene di aver avuto informazioni che l'esercito israeliano stia detenendo centinaia di palestinesi del quartiere Sheikh Radwan di Gaza City, tra cui decine di donne che sono state portate allo stadio Yarmouk.

Un fotogramma del video mostrerebbe «quelli che sembrano essere due ragazzi, spogliati fino alla biancheria intima, che camminano e tengono entrambe le mani in alto mentre l'Idf li dirige nello stadio», racconta Cnn aggiungendo che «in un altro filmato, due figure che sembrano essere gli stessi ragazzi spogliati sono visti con le mani sopra la testa, mentre sono allineati in fila indiana con altri maschi che sembrano essere adolescenti e adulti».

In un altro momento del video ci sarebbero anche «donne e altri bambini detenuti»: «In un'inquadratura, si vedono tre donne completamente vestite, bendate e con le mani legate dietro la schiena, sedute sull'erba davanti a una porta da calcio dello stadio. Si vede una bandiera israeliana appesa alla porta da calcio», riferisce Cnn, che indica anche di aver contattato l'Idf, ma di non aver «ancora ricevuto risposta».

13:13
13:13
«Il 40% della popolazione della Striscia è a rischio carestia»

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha indicato che il 40% della popolazione di Gaza è ora a rischio di carestia.

In un post sulle reti sociali, l'organismo dell'Onu ha sostenuto che "Gaza è alle prese con una fame catastrofica. Il 40% della popolazione è oggi a rischio carestia. La realtà è che abbiamo bisogno di più aiuti. L'unica speranza rimasta è un cessate il fuoco umanitario".

Per Thomas White, direttore degli affari dell'Unrwa a Gaza, ripreso dal quotidiano britannico The Guardian, "ogni giorno è una lotta per la sopravvivenza, per trovare cibo e acqua".

10:00
10:00
«Uccisi in dodici in un attacco a Khan Yunis»

La Mezzaluna Rossa palestinese ha riferito sulle reti sociali che dodici palestinesi sono stati uccisi e altri dodici feriti in un bombardamento israeliano che ha preso di mira una casa vicino all'ospedale Al-Amal a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta la rete televisiva satellitare qatariota Al Jazeera.

L'organizzazione umanitaria sostiene che si tratta del terzo attacco nella zona ospedaliera in meno di un'ora.

09:42
09:42
«Nasrallah era stato avvisato dell'attacco di Hamas mezz'ora prima»

Secondo una ricostruzione del quotidiano francese Le Figaro, il leader di Hezbollah in Libano, Hassan Nasrallah, sarebbe stato avvertito dell'attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre mezz'ora prima dell'assalto.

L'alto dirigente di Hamas Saleh al-Arouri, che risiede in Libano, avrebbe ricevuto una telefonata la mattina del 7 ottobre, che lo informava dell'imminente aggressione e gli chiedeva di informare il leader del gruppo terroristico Hezbollah, sostenuto dall'Iran.

Hezbollah, alleato di Hamas, dal 7 ottobre lancia quotidianamente razzi, missili e droni contro il nord di Israele.

06:18
06:18
Il punto alle 6.00

La popolazione di Gaza è in «grave pericolo»: lo ha detto il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. L'Oms ha affermato di aver consegnato forniture a due ospedali martedì, sottolineando che solo 15 dei 36 ospedali della Striscia funzionano a pieno regime. La comunità internazionale deve prendere «misure urgenti per alleviare il grave pericolo che affligge la popolazione di Gaza e che mette a repentaglio la capacità degli operatori umanitari di aiutare le persone con ferite terribili, fame acuta e a grave rischio di malattie», ha detto Ghebreyesus.

Nel frattempo, un drone si è schiantato vicino a un villaggio nel Golan annesso a Israele: lo ha reso noto oggi l'esercito israeliano, dopo che una fazione irachena vicina ad Hamas ha rivendicato un attacco in questo settore. Secondo i media israeliani, un drone probabilmente dotato di esplosivo lanciato dalla Siria è caduto nella tarda serata di ieri a sud dell'insediamento di Eliad, provocando danni ma nessuna vittima o feriti. L'esercito israeliano ha confermato che un drone è caduto vicino a Eliad senza fornire ulteriori dettagli. Da parte sua, la cosiddetta «Resistenza islamica in Iraq», formata da combattenti di gruppi armati filo-iraniani, ha affermato di aver colpito un «obiettivo vitale» a sud di Eliad.

Inoltre, l'ufficio per gli Affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha) ha avvertito che la portata e l'intensità delle operazioni di terra e dei combattimenti tra le forze israeliane e i gruppi armati palestinesi a Gaza stanno ostacolando la consegna degli aiuti, riporta il Guardian. «Le operazioni umanitarie si trovano ad affrontare crescenti sfide operative a causa dell'intensificarsi delle ostilità, dell'insicurezza, delle strade bloccate, della scarsità di carburante e delle comunicazioni estremamente limitate», ha affermato l'Ocha in una nota esprimendo «la sua grave preoccupazione per il continuo bombardamento del centro di Gaza da parte delle forze israeliane».