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«Israele si prepara a combattere a Gaza per un anno»

Lo Stato ebraico punta a «un nuovo governo nella Striscia che non sia Hamas e non sia sostenuto dagli iraniani» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Israele si prepara a combattere a Gaza per un anno»
Red. Online
11.11.2023 07:57
21:48
21:48
Scontri in Cisgiordania, ucciso un palestinese a Jenin

Un palestinese è stato ucciso e un altro ferito in violenti scontri con l'esercito israeliano dopo il suo ingresso nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania. Lo ha fatto sapere, citato dalla Wafa, il direttore dell'ospedale cittadino secondo cui c'è anche un ferito. Il morto - secondo la stessa fonte - è stato identificato in Amir Maher Al-Qaisi 'Irqawi' di 19 anni.

21:08
21:08
Scontri tra oppositori e sostenitori di Netanyahu a Tel Aviv

Ci sono stati scontri tra sostenitori e oppositori di Benyamin Netanyahu dopo la manifestazione a Tel Aviv in cui si chiedeva al governo di fare di tutto per liberare gli ostaggi e di critica all'operato del premier di cui si sono chieste le dimissioni. Lo riportano i media.

21:04
21:04
«Nessuna pressione internazionale ci fermerà»

«Non ci sono pressioni internazionali che ci faranno cambiare idea sulla necessità di proteggere noi stessi. Quando Hamas sarà sradicata, Israele manterrà il controllo di sicurezza nella Striscia».

Ha dichiarato il premier israeliano Beniamyn Netanyahu questa sera in conferenza stampa.

20:56
20:56
«Ho visto la pena negli occhi delle famiglie degli ostaggi»

«Ho visto la pena nei loro occhi». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu riferendosi all'incontro con le famiglie degli ostaggi in mano di Hamas. «Faremo di tutto per riportare a casa gli ostaggi, qualunque cosa».

20:26
20:26
Domenica riapre il valico di Rafah per gli stranieri

L'autorità di frontiera di Gaza ha annunciato che il valico di Rafah verso l'Egitto riaprirà domenica per chi ha passaporto straniero. Lo riporta Haaretz.

Le evacuazioni dalla Striscia di Gaza verso l'Egitto per i cittadini stranieri e i palestinesi che necessitano di cure mediche urgenti erano state sospese venerdì, hanno dichiarato tre fonti di sicurezza egiziane e un funzionario palestinese.

Quest'ultimo e una fonte medica egiziana hanno dichiarato che la sospensione era dovuta a problemi nel portare i pazienti a Rafah dall'interno di Gaza.

20:13
20:13
«Aiuteremo ad evacuare i neonati dall'Al-Shifa»

L'esercito israeliano ha dichiarato che aiuterà l'evacuazione dei neonati dal più grande ospedale di Gaza, l'Al-Shifa, che si trova in mezzo agli intensi combattimenti tra soldati e miliziani di Hamas.

«Lo staff dell'ospedale Al-Shifa ha chiesto aiuto, domani aiuteremo i bambini del reparto pediatrico a raggiungere un ospedale più sicuro. Forniremo l'assistenza necessaria», ha dichiarato il portavoce militare Daniel Hagari.

19:17
19:17
«Hamas ci ha portati al disastro»

Un uomo, ripreso in primo piano, scandisce: «Basta, basta con Hamas». Dietro di lui un coro gli fa eco: «Basta, basta con Hamas».

Una donna velata, col volto sfocato, chiede in pubblico: «Dov'è la giustizia? Dov'è la leadership di Sinwar e di Haniyeh?», i capi di Hamas a Gaza e all'estero. Un portavoce della fazione, Yiad al-Bazam, viene ripreso mentre si appresta a leggere un testo in una conferenza stampa all'ospedale Shifa quando inaspettatamente dietro di lui compare un uomo che urla: «Che Dio ci protegga da Hamas». Al-Bazam abbassa lo sguardo, senza voltarsi e senza fare commenti.

Sono spezzoni di filmati mostrati alla stampa dal portavoce militare israeliano che, a suo parere, riflettono la collera degli abitanti della Striscia verso chi il 7 ottobre ha messo in moto il conflitto con Israele e tutto quello che ne è seguito.

Negli ultimi anni moti di protesta contro Hamas erano emersi in particolare per questioni economiche. Nel 2019 il movimento 'Bidna n-aish bil karama' (Vogliamo vivere con dignità) organizzò manifestazioni di massa a fu represso dagli apparati di sicurezza del regime.

Nel luglio scorso nuove manifestazioni contro Hamas sono avvenute a Khan Yunis, nel sud della Striscia, e si sono estese ad altre località. Migliaia di persone sono scese in strada per denunciare un aumento delle tasse, la penuria di corrente elettrica (tanto più grave in giorni di forte calura), la disoccupazione e la corruzione del governo di Hamas. Il regime ha risposto imponendo il silenzio stampa, soffocando le proteste e accusando Fatah di fomentare le tensioni.

Anche in questi giorni si possono trovare sul web espressioni di dissenso da Hamas. Una donna anziana, a viso scoperto, lancia i suoi anatemi da una strada di Gaza: «Abbiamo cercato di fuggire - dice - ma loro (Hamas, ndr) ci hanno costretto a restare. Mi hanno minacciata: 'Ti tagliamo il ventre. Se scappi, ti sgozziamo'. Da 30 giorni siamo prigionieri di Hamas».

Una coppia di anziani è stata ripresa mentre, con pochi fagotti, lascia il campo profughi di Shati (dov'è nato Haniyeh) per raggiungere il sud della Striscia. L'uomo esclama: «Dite ad Abu el-Abed (soprannome di Haniyeh, ndr) e a Khaled Meshal che hanno distrutto Gaza». Nel mirino c'è soprattutto Haniyeh: «Dimmi Haniyeh, dove sei? Dove sono i tuoi figli? Perché non hanno preso il parapendio per attaccare Israele? Ah, sei in albergo? Su un letto bianco? Hai fatto il massaggio? Sarai stanco...».

Questo filmato, messo in rete da una palestinese che risiede all'estero, ha avuto oltre 100 mila visualizzazioni. Altri hanno ricordato sul web l'anniversario che cade proprio oggi della morte di Yasser Arafat, l'11 novembre 2004. «Arafat - hanno scritto - quando combatteva, stava sotto le bombe con i fedayin, mangiava il loro stesso pane». A differenza di quanto fanno oggi Haniyeh e altri dirigenti di Hamas.

Nel sud della Striscia, fra le moltitudini di sfollati, il malumore verso Hamas è palpabile anche per l'assenza totale delle sue istituzioni in situazioni di emergenza. Mentre i combattenti sono al riparo nei bunker sotterranei, con scorte ammassate da mesi, in superficie parte della popolazione dorme all'addiaccio ed è alla costante ricerca di cibo.

Non pochi tornano col pensiero alla scorsa estate, quando la folla si accalcava negli uffici che distribuivano visti di ingresso per la Turchia. Ci furono tumulti per aggiudicarsi quei documenti che avrebbero consentito loro di costruirsi una nuova esistenza fuori da Gaza, lontano dal regime di Sinwar.

19:12
19:12
Due lanci dalla Siria sulle Alture del Golan

Israele ha identificato due lanci sulle Alture del Golan - dove prima erano risuonate le sirene di allarme - provenienti dal territorio siriano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che i lanci sono caduti in area aperta e che al momento l'esercito sta colpendo il luogo da cui sono partiti i tiri.

18:26
18:26
Raisi e Assad, attivarsi per tregua e fine assedio a Gaza

Il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, e quello siriano, Bashar al-Assad, si sono incontrati in Arabia Saudita, a margine del vertice congiunto dell'Organizzazione per la Cooperazione islamica (Oci) e della Lega Araba, e hanno ribadito la necessità di iniziative pratiche per arrivare a un immediato cessate il fuoco in Medio Oriente e porre fine ai bombardamenti e l'assedio israeliani sulla Striscia di Gaza per poter inviare aiuti umanitari.

Lo scrive l'agenzia iraniana Irna.

18:18
18:18
«Munizioni ed esplosivi in un asilo nel nord di Gaza»

Munizioni ed esplosivi sono stati trovati in un asilo a Beit Hanoun, nel nord della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare israeliano secondo cui nell'occasione i soldati hanno anche distrutto imbocchi di tunnel e preso il controllo di edifici militari e civili dove hanno trovato larghe quantità di armi, mappe e materiali di intelligence di Hamas.

18:16
18:16
Sale a 39 il bilancio dei tailandesi uccisi da Hamas

È salito a 39 morti il numero di tailandesi uccisi dai miliziani di Hamas negli attacchi del 7 ottobre in territorio israeliano vicino alla Striscia di Gaza. Lo ha annunciato oggi il ministro degli esteri di Bangkok, aggiungendo cinque vittime una volta che è stata completata l'identificazione dei corpi. Contando anche i 25 tailandesi ancora in ostaggio di Hamas nella Striscia, la Tailandia rimane il Paese con il secondo più alto numero di vittime di quei raid.

Secondo le autorità di Bangkok, prima del 7 ottobre erano circa 30 mila i tailandesi residenti in Israele, dove la maggior parte lavora nell'agricoltura. Da allora, circa 8 mila sono stati rimpatriati per ragioni di sicurezza, ma altri 20 mila hanno deciso di rimanere. Il governo ha offerto un risarcimento alle famiglie delle vittime e dei 19 feriti, quattro dei quali sono ancora in ospedale.

Nel frattempo, le autorità sono impegnate nei negoziati per la liberazione dei 25 tailandesi ancora tenuti ostaggio. La settimana scorsa il ministro degli Esteri, Parnpree Bahiddha-Nukara, ha dichiarato di aspettarsi che i suoi connazionali siano tra i primi ostaggi a essere rilasciati da Hamas.

18:08
18:08
Intercettato un velivolo che proveniva dal Libano

L'esercito israeliano ha intercettato un velivolo che aveva passato il confine dal Libano nell'area di Kabri nel nord di Israele. Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che un tank ha colpito una squadra in procinto di lanciare missili verso le comunità israeliane vicine al confine e postazioni militari.

17:56
17:56
«Hezbollah vicini a commettere un grave errore»

Continuando ad attaccare il nord di Israele, «gli Hezbollah sono vicini a commettere un grave errore». Lo ha detto il ministro della difesa d'Israele Yoav Gallant in visita alle truppe di confine.

«Sono qui per dire ai cittadini del Libano che ho già visto i cittadini di Gaza camminare con le bandiere bianche per dirigersi lungo la costa al sud». «Gli Hezbollah stanno trascinando il Libano in una guerra che può scoppiare - ha aggiunto - sta facendo un errore».

17:13
17:13
«Non spariamo contro lo Shifa, nessun assedio»

«Non ci sono sparatorie e non c'è alcun assedio» all'ospedale Shifa di Gaza City. Lo scrive su X Moshè Tetro, responsabile del Cogat, l'ente militare di governo israeliano dei Territori.

«La parte est dell'ospedale resta aperta» per chi voglia uscire, spiega Tetro, aggiungendo che ci sono combattimenti vicino all'ospedale tra soldati israeliani e miliziani di Hamas.

16:16
16:16
Interruzioni di corrente: due neonati prematuri morti all'ospedale al-Shifa

Due neonati prematuri sono morti all'ospedale al-Shifa di Gaza City sotto assedio e senza corrente elettrica. Lo riferisce un'organizzazione non governativa israeliana che cita i medici della struttura.

I due neonati prematuri sono morti a causa delle interruzioni di corrente, ha riferito Physicians for Human Rights Israel citando i medici presenti nella struttura, mentre infuriano i combattimenti intorno al complesso di al-Shifa.

«A causa della mancanza di elettricità, possiamo riferire che l'unità di terapia intensiva neonatale ha smesso di funzionare. Due neonati prematuri sono morti e c'è un rischio reale per la vita di altri 37 neonati prematuri», ha dichiarato il gruppo di medici israeliani in un comunicato.

15:13
15:13
«Ci sono tre cose sulle quali i Paesi arabi dovrebbero concentrarsi...»

Ci sono tre cose sulle quali i Paesi arabi dovrebbero concentrarsi, secondo il rappresentante di Hamas in Libano, Usama Hamdan, che ha commentato con Al Jazeera il vertice in corso a Riad.

«Primo, fermare gli attacchi israeliani e il genocidio contro i palestinesi», ha detto Hamdan, invitando i Paesi a tagliare le relazioni con Israele.

«Il secondo punto è l'invio di aiuti umanitari, medicinali e carburante», ha aggiunto.

«E il terzo punto, molto importante, è parlare con una sola voce che la causa palestinese deve essere risolta sulla base dei diritti dei palestinesi e non su altre basi», ha sottolineato Hamdan concludendo che la causa del fallimento del processo di pace degli ultimi tre decenni è che questo «è stato costruito sulle esigenze di Israele».

14:47
14:47
TV israeliana intervista i bambini sopravvissuti alla strage di Hamas

«Come stai?», «Non molto bene, perché i miei nonni sono stati uccisi. Mi mancano molto, però mi è rimasto qualcosa di loro, gli orecchini che porto oggi, me li avevano regalati per il mio compleanno». Comincia così l'intervista video ai bambini del kibbutz di Beeri sopravvissuti alla strage del 7 ottobre pubblicata dalla tv israeliana canale 12.

I piccoli hanno tutti 5, 6, 8 anni, stanno seduti per terra, rispondono tranquilli alle domande del giornalista dell'emittente. «Sono triste per quello che è successo nel mio kibbutz», racconta un'altra bambina, «i miei nonni non ci sono più».

«Mi devo ancora riprendere. Mi hanno detto di aver trovato il corpo di un mio caro amico nel kibbutz di Kfar Aza, che è stato un vero eroe. E' stato ucciso. Prima andavo a due funerali l'anno. Ora sono stato a 40 funerali», dice un altro bambino.

«Che cosa mi è mancato di più mentre stavo nascosta? Sono stata 17 ore senza potermi muovere, non potevo mangiare, non mi ero neanche lavata i denti...», sorride innocente una delle piccole intervistate.

14:46
14:46
Erdogan: «L'AIEA indaghi sulle armi nucleari israeliane»

Le armi nucleari israeliane, «la cui esistenza è riconosciuta dai ministri» dello Stato ebraico, dovrebbero essere oggetto di investigazione da parte dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intervenendo al vertice di Riad con i Paesi arabi, come riporta Anadolu, e rivendicando che «Gerusalemme è la nostra linea rossa».

«La questione delle armi nucleari, la cui esistenza è stata ammessa dai ministri israeliani, dovrebbe essere indagata. Se ci sono bombe nucleari contrabbandate fuori dal controllo dell'Aiea, devono essere rivelate» ha riferito Erdogan.

L'amministrazione israeliana, che si comporta come il «bambino viziato dell'Occidente», è obbligata a risarcire i danni che ha causato, ha rivendicato il presidente turco, chiedendo nuovamente il cessate il fuoco e dicendosi pronto «a fare gli sforzi necessari, anche come garanti, per preservare la pace che verrà stabilita».

14:15
14:15
L'Iran definisce l'esercito israeliano «organizzazione terroristica»

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha invitato i Paesi arabi presenti al vertice di Riad a definire l'esercito israeliano «organizzazione terroristica» a causa delle sue operazioni armate nella Striscia di Gaza. Nel suo discorso ai leader arabi e musulmani riuniti nella capitale saudita, Raisi ha anche invitato i Paesi musulmani «ad armare i palestinesi» se «gli attacchi continuano» a Gaza.

12:50
12:50
«Hamas ha sparato durante l'evacuazione di un ospedale»

Durante l'evacuazione di civili dall'ospedale Rantisi di Gaza, coordinata dall'esercito circa due giorni fa, «terroristi di Hamas hanno aperto il fuoco per spaventare la folla e farla rientrare». Lo ha affermato un ufficiale israeliano in un colloquio con la stampa estera.

Dentro l'ospedale c'erano diversi miliziani di Hamas. «Altri cinque o sei terroristi si sono poi mischiati ai civili quando hanno cominciato a defluire. Li hanno utilizzati come scudi umani. Nostri cecchini avrebbero potuto colpirli, ma non volevamo creare panico. Così loro sono usciti indenni. Ma il nostro obiettivo era evacuare l'ospedale. Li colpiremo dopo».

12:12
12:12
Borrell: «Gaza non può essere occupata da Israele»

«Hamas non può tornare a Gaza. Gaza non può essere occupata da Israele e allo stesso tempo la soluzione» per la Striscia «non può essere separata da quella per i Territori occupati. Sì ad un'autorità palestinese che sia in Gaza». Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell parlando al Congresso dei socialisti europeo sottolineando la necessità «di un maggior coinvolgimento dei Paesi arabi moderati e dell'Ue».

«Dobbiamo contribuire alla costruzione di uno Stato palestinese, oltre che alla ricostruzione di Gaza», ha aggiunto.

12:11
12:11
«Almeno 39 neonati rischiano di morire all'ospedale di Al-Shifa»

Almeno 39 neonati rischiano la morte nell'ospedale di Al-Shifa di Gaza City dopo che è stata interrotta l'elettricità ed è mancato l'ossigeno: lo riporta la Reuters, che cita la ministra della Sanità palestinese, Mai al-Kaila.

12:09
12:09
Drone israeliano colpisce un sito di Hezbollah in Libano

Questa mattina un drone dell'esercito israeliano ha colpito un sito di Hezbollah a 40 chilometri dal confine dello Stato ebraico in territorio libanese, a sud di Sidone, da cui erano stati lanciati missili terra-aria. La radio militare afferma che si tratta dell'attacco più in profondità in Libano dal 7 ottobre, in risposta ai lanci di razzi e droni dal Paese dei cedri.

12:06
12:06
«La vita di migliaia di bambini è appesa a un filo»

«Il crollo quasi totale e gli attacchi ai servizi medici e sanitari in tutta Gaza, in particolare nelle aree settentrionali, minacciano la vita di tutti i bambini della Striscia. Nelle ultime 24 ore, secondo le notizie, l'assistenza medica negli ospedali pediatrici Al-Rantisi e Al-Nasr è quasi cessata, con solo un piccolo generatore che alimenta le unità di terapia intensiva e di terapia intensiva neonatale. Sono stati segnalati intensi attacchi e ostilità nei pressi dell'ospedale di Al-Rantisi, dove, secondo le notizie, ci sono bambini in dialisi e in terapia intensiva». Lo sottolinea un comunicato dell'Unicef.

«Secondo quanto riferito, due giorni fa l'ospedale pediatrico di Al-Nasr è stato nuovamente danneggiato da un attacco che ha colpito anche le attrezzature salvavita. Un altro ospedale pediatrico nel nord - prosegue il comunicato - ha smesso di funzionare a causa dei danni e della mancanza di carburante, mentre un ospedale specializzato in maternità ha un disperato bisogno di carburante per continuare a funzionare».

«Il diritto alla vita e alla salute dei bambini viene negato», ha dichiarato Adele Khodr, Direttore regionale dell'Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa. «La protezione degli ospedali e la consegna di forniture mediche salvavita - ha aggiunto - è un obbligo previsto dalle leggi di guerra, ed entrambe le cose sono necessarie ora».

«Più di 1,5 milioni di sfollati, tra cui 700.000 bambini, stanno lottando per accedere all'acqua potabile e vivono in condizioni igieniche terribili. Il rischio di malattie trasmesse dall'acqua e di altre malattie aumenta di giorno in giorno e minaccia soprattutto i bambini», evidenzia la nota dell'Unicef.

«I bambini di Gaza sono appesi a un filo, soprattutto nel nord», ha detto Khodr. «Migliaia e migliaia di bambini rimangono nel nord di Gaza mentre le ostilità si intensificano. Questi bambini non hanno un posto dove andare e sono a rischio estremo. Chiediamo che gli attacchi alle strutture sanitarie cessino immediatamente e che vengano consegnati urgentemente carburante e forniture mediche agli ospedali di tutta Gaza, comprese le zone settentrionali della Striscia», conclude Khodr.

11:50
11:50
«Ucciso un comandante di Hamas nascosto in una scuola»

In un raid, l'esercito israeliano - su indicazioni dell'intelligence e delle truppe sul terreno - ha ucciso Ahmed Siam, comandante di compagnia del 'Naser Radwan Company' di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare ricordando che due giorni fa era stato annunciato che Siam teneva come ostaggi circa 1.000 abitanti di Gaza nell'ospedale Rantisi e aveva impedito loro di evacuare verso sud.

Siam - ha specificato - è stato ucciso mentre si nascondeva all'interno della scuola 'Al Buraq' insieme ad «altri terroristi» e questo dimostra «ancora un volta l'uso di Hamas dei civili come scudi umani a fini di terrorismo».

10:36
10:36
Aperto un corridoio umanitario per Gaza sud

L'esercito israeliano da questa mattina alle 9 (ora locale) ha di nuovo aperto un corridoio umanitario lungo la strada Salah ad Din per consentire alla popolazione del nord di Gaza di defluire al sud. Lo ha fatto sapere il portavoce Avichai Adraee che ha diffuso in arabo l'informativa su X.

Il corridoio resterà aperto per 7 ore fino alle 16 (ora locale). Inoltre fino alle 14 di oggi ci sarà «una sospensione tattica delle operazioni militari» sul campo profughi di Jabalia nel nord per permettere alla popolazione di dirigersi a sud di Gaza.

09:49
09:49
Netanyahu risponde a Macron: «Il responsabile è Hamas»

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha risposto ieri sera ai commenti del presidente francese Emanuel Macron alla Bbc, affermando che «la responsabilità dei danni ai civili spetta ad Hamas-ISIS e non a Israele».

Netanyahu, citato da Haaretz, ha aggiunto che «Israele è entrato in questa guerra perché un'organizzazione terroristica ha crudelmente ucciso centinaia di israeliani e ne ha rapiti più di 200. Mentre Israele fa tutto il possibile per evitare di danneggiare i civili e li invita a lasciare la zona di combattimento, Hamas-Isis fa tutto il possibile. per impedire loro di partire per zone sicure e li usa come scudi umani».

«Hamas-Isis tiene crudelmente degli ostaggi - donne, bambini e anziani - il che costituisce un crimine contro l'umanità. Hamas-Isis utilizza scuole, moschee e ospedali come quartier generali del terrorismo. I crimini che Hamas-Isis sta commettendo oggi a Gaza saranno commessi domani a Parigi, New York e in ogni altra parte del mondo. I leader mondiali devono condannare Hamas-Isis e non Israele».

09:48
09:48
«Interrotte le comunicazioni con il principale ospedale di Gaza»

L'ospedale al-Shifa, il principale di Gaza, è rimasto senza corrente elettrica, né internet, né acqua né forniture mediche. Lo ha affermato oggi il suo direttore Muhammad Abu Salmiya, secondo quanto riferisce Haaretz.

«Quello che posso dire - ha aggiunto - è che abbiamo cominciato a perdere vite di pazienti. Ogni minuto c'è chi muore: malati, feriti e anche bebè negli incubatori». In precedenza era stato riferito che l'esercito israeliano è appostato nelle immediate vicinanze.

08:17
08:17
Macron: «Israele deve interrompere i bombardamenti»

Israele deve interrompere i bombardamenti su Gaza, perché «i civili vengono bombardati», ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un'intervista di ieri sera alla Bbc, ribadendo il diritto dello stato ebraico a difendersi.

«Quindi non c'è alcuna ragione per questo e nessuna legittimità. Quindi esortiamo Israele a fermarsi», ha sottolineato il presidente francese ribadendo anache la condanna francese alle azioni terroristiche di Hamas.

Quando gli è stato chiesto se voleva che altri leader - compresi quelli degli Stati Uniti e del Regno Unito - si unissero alle sue richieste di cessate il fuoco, ha risposto: «Spero che lo facciano».

Parlando il giorno dopo la conferenza sugli aiuti umanitari a Gaza tenutasi a Parigi, Macron ha affermato che la »chiara conclusione« di tutti i governi e le agenzie presenti a quel vertice è stata «che non c'è altra soluzione che prima, una pausa umanitaria, che porti quindi a un cessate il fuoco, che ci permetterà di proteggere... tutti i civili che non hanno nulla a che fare con i terroristi».

07:58
07:58
IL PUNTO ALLE 8

Le Forze armate israeliane (IDF) si stanno preparando a combattere a Gaza per un anno: lo scrive il Times of Israel citando Channel 12.

Secondo queste indiscrezioni, delle quali non viene citata la fonte, l'esercito di Israele si sta «preparando per un periodo di un anno di combattimenti... in diverse aree... con metodi diversi, ma un anno di combattimenti per arrivare alla quarta fase di questa guerra: l'ingresso di un nuovo governo a Gaza che non sia Hamas e non sia sostenuto dagli iraniani», scrive il quotidiano.

Intanto la Cina chiede la protezione dei civili all'interno della Striscia. «La protezione dei civili non può essere ritardata. Non c'è tempo da perdere nel salvare vite umane», ha detto l'ambasciatore cinese all'ONU Zhang Jun alla riunione del Consiglio di Sicurezza su Gaza. Quindi ha citato le parole del segretario generale Antonio Guterres: «Questa non è una crisi umanitaria, ma una crisi dell'umanità».

L'ambasciatore russo all'Onu Vassily Nebenzia ha invece affermato  che il «primo passo sarebbe un tempestivo cessate il fuoco nella zona del conflitto israelo-palestinese». «Anche la maggiore presenza militare straniera nella zona del conflitto, in particolare le unità americane, fa parte dell'escalation generale e questo non fa altro che aumentare la tensione», ha aggiunto.