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Joe Biden: «Nessuna possibilità di un cessate il fuoco»

Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti incontrando i giornalisti – Israele consentirà pause di 4 ore nel nord di Gaza, secondo quanto annunciato dal portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Joe Biden: «Nessuna possibilità di un cessate il fuoco»
Red. Online
09.11.2023 06:05
23:28
23:28
Attaccate infrastrutture di Hezbollah in Libano

«Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (IDF) ha annunciato questa sera che aerei da combattimento hanno recentemente attaccato le infrastrutture di Hezbollah in Libano, in risposta ai lanci verso Israele di oggi». Lo scrive su X il Jerusalem Post.

20:05
20:05
Israele conferma un'operazione antiterrorismo in Cisgiordania

Un'operazione di antiterrorismo è stata condotta oggi dalle forze armate israeliane a Jenin, in Cisgiordania. Lo ha confermato, al termine delle operazioni, il portavoce militare secondo cui nel corso delle attività «oltre 10 terroristi sono stati uccisi e oltre 20 ricercati sono stati catturati». Fra questi, due ricercati della Jihad islamica.

In particolare i militari hanno scoperto e distrutto un tunnel in cui erano nascosti ordigni pronti per l'uso. L'operazione ha incluso la neutralizzazione di una cellula armata «che minacciava i soldati» e che è stata colpita con un drone. «Di conseguenza diversi terroristi sono rimasti uccisi», ha affermato il portavoce.

Intanto il ministero della sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha reso noto che è salito a 18 il bilancio dei palestinesi uccisi in scontri con l'esercito israeliano in varie località della Cisgiordania, di cui 14 solo a Jenin.

19:45
19:45
Gallant, rilascio ostaggi o nessuno stop ai combattimenti

«Non fermeremo i combattimenti finché non avremo portato indietro gli ostaggi». Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant aggiungendo che «decine di bambini israeliani sono a Gaza, parte di loro hanno visto l'uccisione dei genitori. Io li considero miei figli personali e non fermerò la battaglia fintanto che non torneranno a casa».

Sulle pause umanitarie Gallant si è limitato a dire che si possono «fare degli aggiustamenti locali per lo spostamento della popolazione di Gaza». «Ma - ha concluso - nulla di più».

19:32
19:32
L'Anp è aperta a un ruolo di governance a Gaza

L'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha detto all'amministrazione Biden di essere aperta a un ruolo di governance a Gaza nel dopo-Hamas se gli Stati Uniti si impegnano a una soluzione a due Stati per mettere fine al conflitto israelo-palestinese.

Lo ha detto il segretario generale dell'Anp Hussein al-Sheikh in un'intervista al «New York Times», nella quale ha riferito che l'Anp cerca una «seria iniziativa americana che costringa al rispetto Israele. L'attuale amministrazione è in grado di farlo».

Il segretario generale ha quindi messo in evidenza la necessità di «un impegno da parte dell'amministrazione americana con una decisione politica ampia che inclusa Gaza, la Cisgiordania e Gerusalemme est».

19:28
19:28
Hamas, trattative in corso ma ancora nessun accordo

Esponenti di Hamas hanno detto che colloqui sono in corso ma che finora non è stato raggiunto alcun accordo con Israele. Lo ha riferito «Haaretz».

19:08
19:08
Biden: «Nessuna possibilità di un cessate il fuoco»

Non esiste «nessuna possibilità» di un cessate il fuoco tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden parlando con i giornalisti mentre lasciava la Casa Bianca per volare in Illinois, aggiungendo di aver «chiesto una pausa più lunga di tre giorni» per il rilascio degli ostaggi israeliani e che «non ci fermeremo finché non li tireremo fuori».

19:08
19:08
Dall'inizio della guerra Hamas ha lanciato 9.500 razzi

Dall'inizio della guerra, circa 9.500 razzi e colpi di mortaio, oltre a decine di droni, sono stati lanciati contro Israele, soprattutto dalla Striscia di Gaza, secondo l'ultimo aggiornamento rilasciato dalle Forze di difesa israeliane.

Circa 900 razzi sono stati lanciati da siti civili, tra cui moschee, scuole, ospedali e centri culturali. Circa il 12% dei razzi è caduto all'interno della Striscia di Gaza, secondo i dati dell'Idf.

Duemila proiettili sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea, Iron Dome a corto raggio, David's Sling e Patriot a medio raggio e Arrow a lungo raggio. Molti razzi si sono schiantati in aree aperte, mentre alcuni hanno colpito siti civili, causando vittime.

Sempre secondo i dati dell'Idf, durante le prime quattro ore dell'attacco di Hamas al sud di Israele il 7 ottobre, circa 3.000 razzi sono stati lanciati dalla Striscia. Per fare un confronto, durante l'intera guerra di Gaza del 2014, durata 50 giorni, sono stati lanciati in totale circa 4'000 razzi.

L'esercito ha riscontrato che dall'inizio dell'operazione di terra c'è stata«una diminuzione significativa» della quantità di razzi lanciati dalla Striscia di Gaza.

18:06
18:06
Cisgiordania: sale a 15 il bilancio dei palestinesi uccisi

È salito a 15 palestinesi uccisi e almeno 20 feriti il bilancio degli scontri con l'esercito israeliano nel campo profughi di Jenin e in altre località della Cisgiordania. Ne ha dato notizia il ministero della sanità palestinese citato dal «Guardian».

L'esercito israeliano ha riferito che sono in corso operazioni anti-terrorismo a Jenin ma non ha fornito altri dettagli.

Secondo il ministero della sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) almeno 178 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania dal 7 ottobre.

17:47
17:47
Gaza: l'Oms avverte della rapida diffusione di malattie infettive

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha messo in guardia sulla rapida diffusione delle malattie infettive nella Striscia di Gaza.

La mancanza di carburante ha portato alla chiusura degli impianti di desalinizzazione, aumentando significativamente il rischio di infezioni batteriche, come la diarrea, che si diffondono dal momento che le persone consumano acqua contaminata - segnala l'Agenzia dell'Onu in una nota ripresa dal «Guardian» - e ha inoltre interrotto tutta la raccolta dei rifiuti solidi, creando un ambiente favorevole alla rapida e diffusa proliferazione di insetti e roditori che possono trasportare malattie.

«Da metà ottobre a Gaza sono stati segnalati 33'551 casi di diarrea, dei quali oltre la metà riguardava bambini sotto i cinque anni. La media prima della guerra in quella fascia di età era di 2'000 casi», rileva l'Agenzia dell'Onu per la salute.

La situazione è particolarmente preoccupante per i quasi 1,5 milioni di sfollati presenti in tutta Gaza, in particolare per coloro che vivono in rifugi gravemente sovraffollati con scarso accesso a strutture igieniche e acqua potabile«, condizione che aumenta il rischio di trasmissione di malattie infettive.

»Si registrano poi 8'900 casi di scabbia e pidocchi, 1'005 casi di varicella, 12'635 casi di eruzioni cutanee e sono stati segnalati anche 54'866 casi di infezioni delle vie respiratorie superiori«, elenca l'Oms.

17:36
17:36
La Jihad islamica pubblica il video di due ostaggi

La Jihad islamica ha diffuso video di due ostaggi israeliani, una donna anziana e un ragazzo, e ha dichiarato che presto li rilascerà per «ragioni umanitarie e mediche» una volta soddisfatte le «misure appropriate». Lo riporta il «Times of Israel».

Nel video gli ostaggi leggono un testo in cui - sempre secondo il «Times of Israel» - addossano al premier Benyamin Netanyhu la responsabilità della situazione. Il video - che non compare su nessun media israeliano in quanto giudicato di «propaganda» - si compone di due clip: uno ritrae Hannah Katzir di 77 anni e l'altro Yagil Yaakov di 12. Entrambi sono stati rapiti dal kibbutz Nir Oz durante l'attacco del 7 ottobre.

È la prima volta che la Jihad islamica rende noto di aver ostaggi.

Per Yagil Yaakov proprio ieri sera c'era stato un appello poiché il ragazzino ha un'allergia alle arachidi potenzialmente letale, e l'associazione di allergologia ha chiesto che venga visitato urgentemente da rappresentanti della Croce Rossa e gli venga somministrata epinefrina iniettabile.

17:14
17:14
«Nessuna proposta praticabile da Hamas su ostaggi»

Il presidente Isaac Herzog ha dichiarato che, nonostante le notizie diffuse dai media su un imminente accordo per il rilascio di alcuni ostaggi da parte di Hamas in cambio di una pausa nella guerra, non c'è alcuna proposta seria sul tavolo.

«Non c'è una vera proposta praticabile da parte di Hamas su questo tema», ha dichiarato Herzog a NBC News. «Mentre ci sono molte persone che sono terze parti che stanno inviando messaggi ottimistici ai notiziari, io dico apertamente: in base alle mie conoscenze, fino ad ora, non c'è nessuna informazione sostanziale che mostri un'offerta reale di una trattativa sul tavolo».

17:07
17:07
Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha incontrato oggi al Cairo il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamal

Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha incontrato oggi al Cairo il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamal, insieme agli alti funzionari dell'organizzazione Khaled Meshal e Khalil al-Hiya. Lo riferisce Walla.

Secondo una dichiarazione di Hamas, durante l'incontro sarebbero stati discussi gli sviluppi a Gaza.

16:55
16:55
Israele consentirà pause di 4 ore nel nord di Gaza

«Israele consentirà pause umanitarie di quattro ore nel nord di Gaza». Lo ha annunciato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby in un briefing con la stampa.

Israele ha inoltre accettato di aprire due corridoi umanitari dal nord al sud della Striscia, ha indicato Kirby precisando che uno è già aperto e che l'altro sarà lungo la costa.

Il portavoce ha anche dichiarato che l'obiettivo per Gaza è di 150 camion di aiuti umanitari al giorno. Egli ha ricordato che l'altro ieri sono entrati 96 camion e ieri 106, ma ha ribadito che «ne servono di più».

16:39
16:39
Gaza: vertice arabo-islamico a Riad nel fine settimana

L'Arabia Saudita ospiterà questo fine settimana i leader arabi e il presidente iraniano per due vertici dedicati alla guerra tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas, tra i timori di un'escalation regionale.

A poco più di un mese dall'inizio della guerra, sono previste a Riad riunioni d'emergenza della Lega Araba e dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica (OIC).

16:36
16:36
Cisgiordania: focolai di scontri a Jenin, Nablus e Kalkilya

L'esercito israeliano è impegnato in duri scontri con miliziani palestinesi in diverse città della Cisgiordania, fra cui Jenin, Nablus e Kalkilya.

A Jenin le operazioni dell'esercito (che contro i miliziani locali si avvale anche di droni) sono iniziate nel mattino e finora fonti mediche palestinesi parlano di almeno 10 morti e 20 feriti.

In parallelo duri scontri sono in corso anche nel campo profughi di Balata (Nablus) e all'ingresso di Kalkilya.

In mattinata, secondo Haaretz, un palestinese era stato ucciso in scontri avvenuti nel campo profughi di al-Amari, presso Ramallah.

16:23
16:23
Soldati israeliani nel quartier generale di Hamas vicino a Shifa

L'esercito israeliano ha fatto irruzione nel quartier generale di Hamas a Gaza City, vicino all'ospedale al-Shifa. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati «uccisi 50 terroristi».

L'operazione nel quartiere generale, «cuore delle attività di intelligence e operative di Hamas», è avvenuta con il supporto dell'aviazione e delle forze speciali.

«In quel quartiere generale - ha proseguito il portavoce - sono stati ideati e preparati gli operativi di Hamas per l'attacco omicida del 7 ottobre».

A compiere l'operazione, avvenuta con forti combattimenti, sono state le forze di fanteria, corazzate e di genieri della Brigata Givati che hanno neutralizzato anche una larga rete di tunnel.

Nel quartier generale - ha spiegato il portavoce militare - sono stati trovati documenti dell'intelligence militare, imbocchi di tunnel, officine per la produzione di missili anti-tank e postazioni di lancio anti-aerei.

Il quartier generale «consiste di parti strategiche di Hamas, incluse quelle dell'intelligence e della difesa aerea così come gli uffici di governo dell'organizzazione terroristica, compreso il ministero dell'Interno e della stazione di polizia».

Inoltre - ha aggiunto - l'intera area contiene «le maggiori strutture di addestramento nella Striscia per la guerra urbana, avamposti militari e varie officine per la produzione di munizioni, tra cui razzi, missili anti-tank, droni ed esplosivi».

«Nella stessa area - ha sottolineato il portavoce ci sono gli uffici di comando, rete di tunnel e 'war-rooms' da cui Hamas ha diretto i combattimenti e il fuoco».

16:08
16:08
«Per i civili incubo umanitario senza fine»

«I civili a Gaza, compresi bambini e donne, affrontano un incubo umanitario senza fine. Alcuni aiuti stanno cominciando ad arrivare ma è una goccia nell'oceano, i bisogni sono enormi. Dobbiamo intervenire». Lo ha detto il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres in un videomessaggio alla conferenza umanitaria a Parigi.

«Possiamo aiutare i civili a Gaza a vedere finalmente un barlume di speranza, un segno di solidarietà, adesso è il momento di azioni concrete», ha aggiunto, ribadendo la richiesta di «un cessate il fuoco umanitario immediato».

prima di passare all'incubo umanitario senza fine dei palestinesi della Striscia, Guterres - più volte criticato aspramente da Israele per sue dichiarazioni considerate pro-palestinesi - ha sottolineato che «ovviamente nulla giustifica gli abominevoli atti di terrorismo compiuti da Hamas in Israele il 7 ottobre, che condanno fermamente. Israeliani e altri sono stati brutalmente uccisi o rapiti, e chiedo ancora una volta la liberazione incondizionata di tutti gli ostaggi».

15:11
15:11
«I morti a Gaza sono 10.812»

È salito a 10.812 il bilancio delle persone morte nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso, secondo l'ultimo bilancio del ministero della sanità di Hamas. Tra i morti finora ci sarebbero 4'412 bambini e 2'918 donne.

10:28
10:28
Israele aprirà nuovamente la strada da nord a sud

Il portavoce delle forze di difesa ha reso noto che oggi Israele aprirà nuovamente la strada Salah-al-Din al traffico da nord a sud per i civili palestinesi tra le 10 e le 16.

Nei giorni precedenti il corridoio è stato aperto solo per quattro ore. Ieri, ha detto il portavoce Avichay Adraee, circa 50'000 cittadini di Gaza hanno utilizzato il corridoio per dirigersi verso il sud della Striscia.

«Non ascoltate quello che dicono i leader di Hamas dai loro alberghi all'estero o dai sotterranei che hanno organizzato per sé e per i loro familiari», avverte Adraee. «Per la vostra sicurezza, spostatevi a sud, oltre Wadi Gaza».

08:15
08:15
«Hamas ha perso il controllo del nord di Gaza»

Hamas ha perso il controllo del nord di Gaza. L'annuncio è arrivato dall'esercito israeliano al termine di un'ennesima giornata di conflitto durissimo con i miliziani della Striscia.

«I palestinesi stanno andando via dal nord perché hanno capito che Hamas lì ha perso il controllo e che il sud è più sicuro», ha riferito il portavoce militare Daniel Hagari aggiungendo che al sud «c'è una zona più sicura rifornita di medicine, di acqua e di cibo».

Le operazioni militari israeliane hanno continuato a insistere sui tunnel di Hamas, anche con la caccia ai leader della fazione jihadista. Oggi è stata la volta di Mohsen Abu Zina, capo della produzione di armi di Hamas, un ruolo importante nella gerarchia militare dell'organizzazione. Era «un esperto nello sviluppo di armi strategiche e dei razzi utilizzati dai terroristi», ha fatto sapere il portavoce militare annunciandone la morte. In pratica l'arsenale militare che la fazione ha accumulato negli anni, compresi i missili anti tank usati contro le truppe israeliane.

Dall'avvio delle operazioni sono stati oltre 130 gli imbocchi di tunnel distrutti dall'esercito dentro l'enclave palestinese. In molti di questi casi i soldati - ha spiegato il portavoce militare - hanno trovato accanto agli imbocchi strutture con batterie d'auto che si ritiene fossero collegate al sistema di filtraggio dell'aria. A fare la parte del leone in questa minuziosa ricognizione sono i reparti dei genieri combattenti incaricati di identificare gli ingressi di una rete sotterranea che si estende per circa 500 chilometri.

A martellare i miliziani di Hamas, oltre ai raid aerei, ci sono anche i battaglioni di artiglieria che colpiscono dal bordo della Striscia, su indicazioni delle truppe sul campo. Uno di questi bombardamenti ha distrutto la moschea Khaled Ben al-Walid, uno dei simboli della città di Khan Yunes, a sud di Gaza.

L'edificio si trovava in un campo profughi ma al momento dell'attacco era vuoto. Israele ha poi accusato ancora una volta Hamas di sfruttare «le ambulanze, gli ospedali, le cliniche, le moschee e le scuole a fini terroristici». Inoltre, secondo l'Idf, i miliziani «usano le ambulanze per trasferire armi e operativi dentro la Striscia», così come strutture civili e i civili stessi «come scudi umani».

La pressione dell'esercito si intensifica sempre di più a Gaza City, dove le truppe sono arrivate a poca distanza dall'ospedale Shifa, anche se per ora l'ingresso dei soldati non c'è stato. Sotto e dentro quell'ospedale, ha più volte sostenuto Israele, si nasconde il comando centrale di Hamas, che lì avrebbe stipato quasi 500mila litri di carburante. A dare la misura della pressione dell'esercito basti citare le dimensioni dello schieramento: per la prima volta dalla guerra in Libano del 1982 un'intera divisione di riservisti sta operando nel nord di Gaza, dove controlla l'area di Beit Hanoun.

Intanto la situazione della popolazione dell'enclave palestinese si fa ogni giorno più drammatica e l'Idf ha di nuovo aperto un corridoio umanitario lungo la strada Sallah a-Din, che taglia verticalmente la Striscia. Secondo l'esercito, oggi circa 50mila palestinesi sono passati da nord a sud e si prevede che l'iniziativa sarà ripetuta anche domani.

Se il fronte di Gaza resta il principale, quello in Cisgiordania sta diventando incandescente e rischia di sfociare in un altro conflitto aperto. Lo stesso premier Benyamin Netanyahu ha visto i leader degli insediamenti ebraici nei Territori occupati, convocati d'urgenza. «Questo incontro - ha detto - rientra nella visita odierna del Gabinetto di guerra nel comando della regione militare centrale alla luce degli avvertimenti dei responsabili alla sicurezza per la grave escalation in atto nella Giudea-Samaria» (Cisgiordania, ndr).

Lo stesso capo degli affari umanitari delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha denunciato che «la situazione sta diventando sempre più grave in Cisgiordania. Dal 7 ottobre 158 palestinesi sono stati uccisi, compresi 45 bambini».

Nella Striscia ormai al collasso il numero dei morti (il ministero della Sanità locale non fa distinzione tra civili e miliziani) è arrivato a 10'569, di cui 4'324 minori e 2'823 donne.

07:39
07:39
«Bombardato il complesso medico Nasser, 8 morti»

Il Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas afferma che otto persone sono morte in un bombardamento che ha colpito domenica scorsa il complesso medico Nasser nella Striscia di Gaza.

Secondo la stessa fonte, alcune delle vittime erano ricoverate in un reparto pediatrico. Immagini fornite dal dicastero e pubblicate dai media internazionali mostrano buchi nei muri di edifici e attrezzature distrutte o ricoperte di polvere.

06:05
06:05
IL PUNTO ALLE 6

L'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha affermato che sia Hamas che Israele hanno commesso crimini di guerra da quando è scoppiato il conflitto il mese scorso.

«Le atrocità perpetrate dai gruppi armati palestinesi il 7 ottobre sono state terribili, brutali e scioccanti: sono stati crimini di guerra, così come lo è la continua detenzione di ostaggi», ha affermato Türk citato dai media internazionali. «Anche la punizione collettiva da parte di Israele dei civili palestinesi costituisce un crimine di guerra, così come l'evacuazione forzata illegale dei civili», ha aggiunto l'alto commissario Onu.

Türk si è espresso così ieri dopo aver visitato il valico di Rafah, che ha definito come una simbolica ancora di salvezza per i 2,3 milioni di persone che vivono a Gaza. «L'ancora di salvezza è stata ingiustamente, scandalosamente debole», ha detto chiedendo che vengano consegnati più aiuti umanitari all'enclave palestinese.

L'alto commissario Onu ha inoltre esortato entrambe le parti ad accettare un cessate il fuoco sulla base di tre imperativi in materia di diritti umani: la fornitura di aiuti a Gaza, il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas e l'attuazione di «una fine duratura dell'occupazione basata sui diritti dei palestinesi e degli israeliani all'autodeterminazione e ai loro legittimi interessi di sicurezza».

Israele ha commentato le accuse di crimini di guerra affermando che «gli attacchi delle Forze di difesa israeliane contro obiettivi militari sono soggetti alle pertinenti disposizioni del diritto internazionale, inclusa l'adozione di precauzioni fattibili e la valutazione che il danno accidentale ai non sia eccessivo rispetto al vantaggio militare atteso dall'attacco».

Ieri almeno 19 persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano contro una casa vicino a un ospedale nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza. Lo sostiene il ministero degli Interni palestinese gestito da Hamas.