L'annuncio

Joe Manchin non sfiderà Kamala Harris

Il senatore della West Virginia, a suo tempo, era uscito dal Partito Democratico per unire i centristi – Sulla candidata principale a sfidare Donald Trump dice: «È assolutamente troppo a sinistra»
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Red. Online
22.07.2024 14:32

Joe Manchin non sfiderà Kamala Harris nella speranza di strappare la nomination del Partito Democratico per le presidenziali 2024. Il breve, brevissimo flirt del senatore della West Virginia si è concluso oggi, lunedì, con due interviste mattutine. «Non mi sto candidando» ha spiegato a Gayle King di CBS Morning. Un'ora prima, a This Morning della CNN, Manchin aveva già affrontato l'argomento pur con sfumature più vaghe.

In entrambe le interviste, Manchin ha ribadito la necessità di un processo di nomina aperto. Sposando, in questo senso, la linea di Barack Obama e dell'ex speaker della Camera, Nancy Pelosi. Quanto a Kamala Harris, il senatore ha detto che l'attuale vicepresidente è «assolutamente» troppo a sinistra. Quindi, uscendo dal politichese, non adatta a rappresentare il Partito Democratico nella sua totalità. «La cosa più importante è che abbiamo una voce» ha dichiarato Manchin alla CNN. «Voglio che il centro abbia una voce. Non siamo di estrema sinistra, né di estrema destra. Non gestisco la mia vita in questo modo. Perché devo avere solo due scelte di Partito?».

Lo scorso maggio, Manchin aveva lasciato il Partito Democratico diventando, così, un indipendente. Allora aveva dichiarato di aver cambiato affiliazione poiché determinato, citiamo, «a fare tutto il possibile per unire il nostro Paese». Manchin, senatore del Partito Democratico ma definito(si) un fervente conservatore, per lungo tempo è stato considerato il politico più potente del Congresso americano. Le sue posizioni centriste, infatti, ne hanno fatto una figura centrale, oseremmo dire fondamentale nei pochissimi accordi che i Democratici sono riusciti a combinare con i Repubblicani durante l'amministrazione Biden. Allo stesso tempo, Manchin ha contribuito a bloccare le riforme più ambiziose proposte da Biden. Certamente, Manchin ha beneficiato e non poco della composizione in Senato, perfettamente diviso a metà durante i primi due anni della presidenza Biden fra Democratici e Repubblicani. 

Manchin ha 76 anni ed era stato eletto per la prima volta in Senato nel 2010, dopo sei anni come governatore della West Virginia. Ovvero, uno degli Stati più poveri del Paese nonché uno dei più omogenei dal punto di vista etnico: la popolazione, infatti, è composta quasi esclusivamente da bianchi, spesso poco istruiti e in difficoltà economiche a causa delle tante chiusure di miniere di carbone. Quarant'anni fa, nella West Virginia, i Democratici erano in pieno controllo mentre la popolazione, oggi, vota senza problemi (e in massa) i Repubblicani. Una tendenza riscontrabile anche in molti altri Stati rurali. 

Detto che Manchin, dunque, non cercherà una nomination con il Partito Democratico, il senatore ha pure allontanato l'ipotesi di fungere da vicepresidente a Kamala Harris. «Fidatevi, non sarò io» ha dichiarato alla CBS.