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L'alto rappresentante UE in visita, con altri vertici dell'Unione, in Ucraina: «Siamo dalla vostra parte, militarmente, finanziariamente e politicamente come nel primo giorno» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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14:26
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«La tregua? Solo dopo l'invito nella NATO e l'invio di un pacchetto sufficiente di armi»
«La tregua e i negoziati possono arrivare solo dopo che l'Ucraina sarà rafforzata con un pacchetto sufficiente di armi, comprese quelle a lunga distanza, e l'invito ad entrare nella Nato». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, precisando il suo pensiero dopo l'intervista dei giorni scorsi.
«Perché se avremo un conflitto congelato senza una posizione forte per l'Ucraina, Putin tornerà all'attacco e cercherà di distruggerci totalmente», ha aggiunto, precisando che al tavolo dei negoziati vede l'Ucraina e la Russia, certo, ma anche «Ue e Nato».
Da parte sua Costa ha sottolineato che «Non è il caso di speculare su cosa farà o non farà il presidente eletto Donald Trump: noi siamo qui per esprimere il nostro sostegno all'Ucraina, come dal primo giorno, che andrà avanti fino a quando sarà necessario».
Rispondendo poi alla domanda se le truppe europee potrebbero avere un ruolo nel monitoraggio del fronte in caso di tregua, Zelensky ha detto: «Non chiederemo mai ai nostri alleati di inviare truppe in Ucraina. Certo, saremmo felici. Perché la Russia ora ha i nord coreani, l'Iran e altri alleati mentre noi siamo soli sul campo di battaglia. Ma se io chiedessi truppe, scarponi sul terreno, la metà dei nostri alleati interromperebbe il sostegno»,
10:31
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Kaja Kallas in visita a Kiev: «Inviare soldati? Non bisogna escludere nulla»
Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, l'alto rappresentante UE Kaja Kallas e la Commissaria all'Allargamento Marta Kos sono in visita a Kiev, dove incontreranno il presidente Volodymyr Zelensky. La scelta, altamente simbolica, coincide con il primo giorno di lavoro della nuova Commissione Europea. L'ANSA è l'unico media italiano al seguito della missione. «Nel primo giorno in carica siamo qui per dare un messaggio: siamo dalla parte dell'Ucraina, militarmente, finanziariamente e politicamente come dal primo giorno», ha dichiarato Costa.
«Siamo qui per rendere omaggio al coraggio del popolo ucraino nella ricerca di una pace duratura: questo memoriale è la tragica evidenzia che quando parliamo della guerra non parliamo solo di armi e munizioni, ma soprattutto di persone, famiglie, gente che ha sofferto ed è morta combattendo per il proprio Paese», ha aggiunto Costa, visitando il memoriale del caduti a Maidan, dove ha incontrato c'erano tre veterani della guerra.
«È molto duro vedere veterani così giovani, è una grande sfide per il nostro futuro comune: il lavoro della Commissaria all'Allargamento e dell'alto rappresentante sarà dedicato a realizzare il futuro dell'Ucraina all'interno della nostra Unione».
«Sino ad oggi la discussione è stata intorno a quali Paesi sarebbero disposti a mandare dei soldati in Ucraina e quali no: io credo non si debba escludere nulla e mantenere una certa ambiguità strategica sul punto», ha detto l'alto rappresentante Kallas in un'intervista rilasciata ad un gruppo di media internazionali, tra cui l'ANSA, al debutto del suo incarico. Kallas ha poi sottolineato che l'Europa potrebbe «avere un ruolo» se si arrivasse davvero ad un cessate il fuoco e fosse necessario inviare delle truppe per verificare che sia rispettato. «La scelta in merito ad ogni modo resta nelle mani dell'Ucraina», ha notato.
Nel primo tweet da alto rappresentante, Kallas ha scritto: «È un privilegio essere a Kiev insieme al Presidente del Consiglio Europeo Costa e alla Commissaria Kos. Nella mia prima visita da quando ho assunto l'incarico, il mio messaggio è chiaro: l'Unione Europea vuole che l'Ucraina vinca questa guerra. Faremo tutto il necessario per riuscirci».
L'ex premier estone, nel corso dell'intervista con l'ANSA, ha detto che sta già «costruendo ponti con l'amministrazione statunitense». «Ma quando sento i resoconti degli Stati membri che hanno avuto colloqui con l'amministrazione Trump... beh, non dicono più che è così facile porre fine a questa guerra», confida Kallas. «Forse dovremmo domandarci se la tregua non serva ai russi per non rinunciare ai loro obiettivi perché per l'Ucraina è dura, al momento, ma stiamo sopravvalutando Mosca: la loro economia è entrata in una fase difficile, tra sanzioni, deficit, inflazione, mancanza di personale», spiega.
Dunque è anche «nell'interesse degli Usa» continuare a sostenere l'Ucraina perché una vittoria di Mosca «rafforzerebbe la Cina, l'Iran e la Corea del Nord, che già operano insieme».
10:27
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«660 droni e 120 missili russi in una settimana»
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina nel corso della settimana con «più di 500 bombe aeree guidate, quasi 660 droni d'attacco e circa 120 missili di vario tipo»: lo ha reso noto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo che la notte scorsa «sono stati abbattuti oltre 30 droni d'attacco».
«Nessun Paese al mondo ha mai affrontato simili attacchi quotidiani per un periodo così lungo. Il nostro Stato è rimasto fermo, le nostre Forze Armate continuano a combattere l'aggressore, il nostro popolo lavora per un'Ucraina forte e i nostri partner ci sostengono» ha affermato Zelensky. «Insieme siamo la forza che costringerà la Russia a una pace giusta e ripristinerà la pace e la sicurezza in Europa. Ringrazio tutti coloro che lo capiscono e ci sostengono».
10:24
10:24
«Drone russo su minibus a Kherson, 3 morti»
Tre persone sono morte e sette sono rimaste ferite questa mattina in seguito a un attacco russo con un drone contro un minibus a Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, come riporta Ukrinform. «Una mattinata terribile per Kherson. Verso le 8.15 (le 7.15 in Svizzera, ndr), i militari russi hanno attaccato i trasporti pubblici nel distretto di Dniprovskyi con un drone. Sfortunatamente, ci sono vittime... l'attacco è costato la vita a tre civili», ha scritto Prokudin, aggiungendo che sette residenti sono stati ricoverati in ospedale.
09:38
09:38
«Nella notte abbattuti 32 droni russi su 78 diretti sul territorio ucraino»
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 78 droni, 32 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev e altri 45 sono scomparsi dai radar probabilmente in seguito alle contromisure di guerra elettronica adottate: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina.
I droni distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Kiev, Cherkasy, Chernihiv, Zhytomyr, Sumy e Poltava.
08:53
08:53
Due morti e 4 feriti nel Donetsk nelle ultime 24 ore
ROMA, 01 DIC - Due persone sono state uccise e quattro sono rimaste ferite ieri nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale, in seguito agli attacchi russi: lo ha reso noto su Telegram il governatore regionale, Vadym Filashkin, come riporta Ukrinform.
"Il 30 novembre, i russi hanno ucciso due residenti della regione di Donetsk, a Myrnohrad. Altri quattro nella regione sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore", si legge nel post.
08:07
08:07
Il punto alle 8.00
Le difese aeree ucraine hanno abbattuto la notte scorsa una decina di droni kamikaze russi che si dirigevano verso la capitale Kiev: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare municipale, Serhiy Popko, come riporta Ukrinform.
«Nella notte, le forze armate russe hanno nuovamente attaccato Kiev utilizzando velivoli senza pilota. L'allarme aereo in città è durato circa un'ora e mezza. Le forze di difesa hanno individuato e neutralizzato circa una decina di droni d'attacco che minacciavano la capitale», ha affermato Popko senza precisare il numero dei droni abbattuti.
In seguito all'attacco, detriti di droni sono caduti nel quartiere di Holosiivskyi, dove un'onda d'urto ha mandato in frantumi alcune finestre di un condominio. «Al momento, non ci sono feriti o vittime in città», ha aggiunto il funzionario.
Anche la Russia ha segnalato di aver avuto a che fare con droni nella notte. Un bambino sarebbe stato ucciso in un attacco da parte di un drone ucraino nel distretto di Starodubsky della regione di Bryansk, secondo quanto riportato dal governatore della regione Alexander Bogomaz sul suo canale Telegram.
Bogomaz poi, sempre su Telegram, ha specificato che le forze di difesa aerea russe hanno distrutto altri otto droni nei cieli sopra la regione di Bryansk. Il governatore ha chiarito che i servizi operativi e di emergenza stanno lavorando sul terreno.