L'attacco

«Kamala con il pulsante nucleare è peggio di una scimmia con una granata»

Andrey Sidorov, su Rossiya 1, ha duramente criticato l'idea che il Partito Democratico candidi l'attuale vicepresidente alle presidenziali 2024
© Erin Schaff
Red. Online
23.07.2024 09:00

Se la Russia, intesa come Cremlino, ha snobbato (o finto di snobbare) il terremoto scatenatosi a Washington con il ritiro di Joe Biden dalla corsa alle presidenziali 2024, i canali televisivi statali hanno cavalcato, e non poco, l'onda. Detto in altri termini: la Federazione sta alzando i toni del discorso. Per dire: Vladimir Solovyov, popolare e discusso conduttore di Rossiya 1, fra i fedelissimi di Vladimir Putin, si è scagliato contro l'anzianità di Biden, oramai 81.enne: «Nonno, se ti hanno preso in ostaggio, fai l'occhiolino» le sue parole.

Gli ospiti del suo programma, ironizzando, si sono anche chiesti se il presidente degli Stati Uniti fosse a conoscenza del suo ritiro dalle elezioni dopo la sua sbalorditiva performance nel dibattito del mese scorso. «Tutti coloro che seguono la situazione negli Stati Uniti si chiedono: Biden è a conoscenza della dichiarazione rilasciata a sua firma in cui afferma che non partecipa più alla corsa elettorale?» ha detto, in diretta, la portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova. Un altro ospite del programma di Solovyov, Andrey Sidorov, decano della Facoltà di Relazioni Internazionali presso l'Università statale di Mosca, ha criticato duramente l'idea di Kamala Harris come nuova candidata del Partito Democratico: «Kamala con il pulsante nucleare è peggio di una scimmia con una granata» ha detto Sidorov rivolgendosi agli spettatori. Rossiya 1 ha trasmesso un servizio sulla dichiarazione di Biden dal titolo «stanco e ferito». Uno dei corrispondenti negli Stati Uniti del canale ha affermato: «Sembrerebbe che Joe Biden non si sia ritirato dalla corsa elettorale, ma sia morto».

Il Cremlino, domenica sera, aveva dichiarato che avrebbe continuato a seguire la campagna elettorale, sottolineando tuttavia che la priorità principale della Russia è la guerra di aggressione contro l'Ucraina. La cosiddetta «operazione militare speciale». Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: «Le elezioni negli USA sono ancora a quattro mesi di distanza. E questo è un periodo lungo, durante il quale molto può cambiare. Dobbiamo concentrare la nostra attenzione, seguire che cosa succederà dopo».