Stati Uniti

Kamala Harris attacca Trump: «Ho già affrontato predatori sessuali e truffatori»

La vicepresidente USA ha tenuto il suo primo comizio per la campagna elettorale a Milwaukee: «La politica di Trump è retrograda: vogliamo vivere in un Paese pieno d'odio e paura?»
©Kayla Wolf
Red. Online
24.07.2024 09:00

La vicepresidente USA Kamala Harris ha tenuto il suo primo comizio da candidata (non ancora confermata) alle presidenziali 2024 a Milwaukee, nel Wisconsin. Harris, in un discorso infuocato, ha giurato ai presenti che gli americani «non torneranno» al «caos» degli anni di Donald Trump, affermando che trascorrerà le prossime settimane «continuando a unire il nostro partito» in vista della convention nazionale democratica del mese prossimo e dello scontro con il tycoon.

Harris non ha risparmiato attacchi a Trump: parlando del suo passato come procuratrice in California, ha detto di aver «affrontato malfattori di ogni genere: predatori che abusavano delle donne; truffatori che imbrogliavano i consumatori; imbroglioni che infrangevano le regole per il proprio tornaconto. Ho processato università che frodavano gli studenti, e lui ne aveva una; colpevoli di abusi sessuali, e Trump è stato condannato per abusi contro una donna; banchieri di Wall Street che commettevano frodi, e lui è stato condannato per aver truccato i conti della sua azienda». Quindi la vicepresidente ha aggiunto: «Credetemi quando dico che so che tipo è Donald Trump»

La sua stoccata al tycoon è stata accolta con ovazioni e cori «rinchiudetelo», lanciato per fare il verso a quelli dei supporter di Trump che nei comizi del 2016 gridavano «rinchiudetela» riferendosi a Hillary Clinton.

La esponente dem ha definito la sua politica «ottimista e lungimirante», in contrasto con quella «regressiva e retrograda» di Trump: «Vogliamo vivere in un Paese di libertà, compassione e stato di diritto o in un Paese di caos, paura e odio?», ha chiesto ai presenti.

Harris ha poi sottolineato il ruolo chiave del Wisconsin nelle elezioni presidenziali: «La strada per la Casa Bianca passa attraverso il Wisconsin. E per vincere nel Wisconsin, contiamo su di voi, proprio qui a Milwaukee. Ci avete aiutato a vincere nel 2020. E nel 2024 vinceremo di nuovo».

E ancora, ha cercato di trasmettere un messaggio economico più chiaro rispetto a quello che Biden: «Rafforzare la classe media», ha detto l’ex procuratrice californiana, «sarà un obiettivo fondamentale della mia presidenza. Non abbiamo paura di lavorare sodo: voglio unire il partito per vincere a novembre perché, quando combattiamo, vinciamo», ha promesso.

Kamala Harris ha ormai la nomination in tasca e il primo sondaggio (Reuters-Ipsos), dopo il ritiro del presidente USA, la dà in vantaggio di due punti su Trump (44% a 42%). A meno di 36 ore dal ritiro di Biden dalla corsa alla Casa Bianca, la sua vice si è già assicurata l'impegno verbale di oltre 2.500 delegati, ben oltre il quorum di 1.976 per ottenere la candidatura. I delegati possono ancora cambiare idea, ma solo poche decine sono indecisi e finora non è emerso alcun rivale.

Dopo quelli di Biden e di Nancy Pelosi, gli ultimi endorsement sono arrivati dalla star di Hollywood George Clooney, da vari sindacati e dai leader dem di Camera e Senato, Hakeem Jeffries e Chuck Schumer. Indirettamente la appoggia anche Beyoncé, che ha autorizzato in tempi record la campagna della Harris a utilizzare come inno la canzone «Freedom» fino al voto di novembre. Barack Obama non si è espresso, ma solo per rispetto dell'iter del partito: di fatto anche lui sosterrà Kamala. Unica voce fuori dal coro è stata Black Lives Matter: il movimento afroamericano per la giustizia razziale ha chiesto che il comitato nazionale democratico organizzi immediatamente delle primarie informali e virtuali in tutto il Paese prima della convention di agosto, «per consentire la partecipazione del pubblico al processo di nomina, e non solo una nomina da parte dei delegati del partito».

Inoltre, in meno di due giorni Harris ha già raccolto più di 100 milioni di dollari da 1,1 milioni di donatori diversi, il 62% dei quali nuovi donatori: l'enorme cifra riflette la nuova energia all'interno del partito.

Il comitato nazionale democratico annuncerà l'iter per la nomination mercoledì, ma ha già fatto sapere che intende procedere ad una roll call virtuale dei delegati dalla prossima settimana: per concludere l'iter entro il 7 agosto, in modo da rispettare la scadenza dell'Ohio per far comparire i nomi del ticket dem nelle schede del 5 novembre. È dunque probabile che a metà della prossima settimana Harris annunci il suo vice.