La «terza via»

Kennedy Jr. rilancia: «Sono l'unico che può battere Trump»

Il candidato indipendente ha invitato i suoi elettori ad appoggiarlo, ribadendo tuttavia di essere pronto ad ascoltare il Partito Democratico qualora venisse contattato per sfidare Harris
© Steve Marcus
Red. Online
22.07.2024 08:00

Rieccolo. Robert F. Kennedy Jr. ha parlato. Dopo un lungo, verrebbe da dire lunghissimo silenzio a margine dell'attentato a Donald Trump. Ha parlato, dicevamo. Sfruttando l'onda lunga generata dal ritiro di Joe Biden dalla corsa e invitando gli elettori a unirsi e appoggiare la sua candidatura come indipendente. Una terza via, insomma, che potrebbe percorrere chi, indeciso, non riesce a identificarsi né con Donald Trump né con Kamala Harris o chi per lei. Attenzione, però, perché lo stesso Kennedy Jr. si è detto «aperto» ad ascoltare i leader del Partito Democratico qualora lo contattassero per sfidare Harris in ottica nomination. Aggiungendo che, in ogni caso, è «l'unico candidato che può battere Donald Trump».

Figlio di Robert F. Kennedy, avvocato e ambientalista, Kennedy Jr. è stato etichettato da più parti come un no-vax e un complottista. Etichette che lui, puntualmente, ha cercato di scucirsi. Durante la sua corsa, si è profilato come la più grande minaccia politica ai due Partiti principali. Non tanto, o non solo, per via del suo cognome ma perché, di fatto, la sua agenda è simile e sovrapponibile a quella di Trump pur con una vocazione smaccatamente liberal. Nelle ultime due settimane, in ogni caso, Kennedy Jr. aveva cancellato le principali apparizioni mentre dall'attentato a Trump non aveva più inviato e-mail di raccolta fondi. Se negli scorsi mesi il candidato indipendente aveva cercato di controbattere agli eventi elettorali principali, come il dibattito fra Joe Biden e Donald Trump, in quest'ultimo periodo Kennedy Jr. ha fatto poco, pochissimo per spostare l'attenzione dai temi dominanti, fra cui – prima del ritiro di Biden – il citato attentato a Trump e la Convention Repubblicana. C'era chi, addirittura, dopo quanto successo a Butler, in Pennsylvania, era convinto che presto o tardi Kennedy Jr. si sarebbe ritirato dalla corsa per sostenere nientepopodimeno che Trump. Indiscrezioni che, dopo l'incontro di lunedì scorso fra i due a Milwaukee, avevano costretto Kennedy Jr. a pubblicare una smentita via social: «No, non mi ritiro dalla corsa».