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I fatti risalgono all'8 ottobre del 2022 – Biden: «Prima di valutare l'adesione di Kiev alla NATO deve finire il conflitto» – «Forte esplosione vicino alla città di Melitopol» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:51
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«Forte esplosione vicino alla città di Melitopol»
Una forte esplosione è stata registrata vicino alla città di Melitopol, occupata dai russi, nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha scritto su Telegram Ivan Fedorov, il sindaco in esilio di Melitopol.
L'esplosione sarebbe avvenuta in un hangar che è stato trasformato in una base militare russa. La città di Melitopol è un'importante snodo ferroviario che permette ai russi di spostare le attrezzature militari nel sud dell'Ucraina.
«I residenti di Melitopol nel nord della città riferiscono del suono di una potente esplosione. A quanto si è saputo, è successo qualcosa nell'hangar situato a Zarichne, trasformato in una base nemica».
17:39
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Biden: «Prima di valutare l'adesione di Kiev alla NATO deve finire il conflitto»
L'Ucraina «non è pronta» per entrare nella Nato e nell'Alleanza «non c'è unanimità» sul suo ingresso, che significherebbe «andare in guerra con la Russia». Prima di valutare l'adesione di Kiev deve quindi finire il conflitto.
Lo ha detto il presidente statunitense Joe Biden in una intervista alla Cnn, nella quale ha spiegato che gli Usa, insieme agli alleati, continueranno nel frattempo a fornire armi e sicurezza a Kiev «come fanno per Israele».
«Non credo che ci sia unanimità nell'Alleanza sull'opportunità o meno di portare l'Ucraina nella famiglia della Nato ora, in questo momento, nel mezzo di una guerra», ha detto Biden, ricordando «la determinazione a difendere ogni centimetro del territorio Nato». «È un impegno che tutti abbiamo preso, qualunque cosa accada. Se la guerra è in corso, allora siamo tutti in guerra. Saremmo in guerra con la Russia, se così fosse», ha aggiunto.
Biden ha riferito di aver parlato a lungo con Volodymyr Zelensky della questione, assicurandogli che gli Stati Uniti continueranno a fornire sicurezza e armi all'Ucraina, come fanno per Israele, mentre è in corso l'iter per la Nato.
«Penso che dobbiamo tracciare un percorso razionale affinché l'Ucraina possa qualificarsi per poter entrare nella Nato», ha proseguito, ricordando di aver rifiutato le richieste di Vladimir Putin prima della guerra per un impegno a non ammettere l'Ucraina, perché l'alleanza ha «una politica della porta aperta». «Ma penso che sia prematuro chiedere un voto adesso, perché ci sono altri requisiti che devono essere soddisfatti, inclusa la democratizzazione e alcuni altri problemi», ha aggiunto Biden.
14:27
14:27
Podolyak: «Le munizioni a grappolo sono estremamente importanti»
Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell'ufficio del presidente, ha ribadito l'importanza delle munizioni a grappolo per le forze di difesa dell'Ucraina nella guerra contro la Russia. Lo riporta Unian.
Podolyak scrive su Twitter: «le munizioni a grappolo sono estremamente importanti per l'Ucraina. Compensano in qualche modo il nostro deficit di proiettili e ripristinano parzialmente la parità sul campo di battaglia. Considerando il fatto che la Russia utilizza questo tipo di munizioni in Ucraina da più di un anno, è giusto utilizzarle».
Podolyak ha sottolineato che «è necessario parlare con la Russia solo in una lingua che comprende, con forza proporzionale».
13:48
13:48
Riapre il ponte in Crimea dopo l'abbattimento di un missile
Il ministro dei trasporti della Crimea Nikolai Lukashenko ha dichiarato su Telegram che il traffico sul ponte di Kerch è ripreso, dopo lo stop seguito all'abbattimento da parte della difesa aerea russa di un missile da crociera.
Il ponte collega la Crimea alla Russia continentale.
Nonostante la guerra, dall'inizio di luglio l'arrivo di turisti russi in Crimea ha segnato un'impennata misurabile in termini di ore di attesa per le auto in fila all'ingresso del ponte che collega la terraferma con la penisola, annessa da Mosca unilateralmente nel 2014.
Gli ingorghi si formano soprattutto durante i fine settimana, come scrive Ria Novosti digest, oltre che per il numero dei veicoli, anche per i controlli previsti per la sicurezza a mezzi e bagagli. Da una settimana l'affollamento sulle spiagge della Crimea è tale che i portali turistici hanno parlato di «posti in piedi per prendere il sole». Il 3 luglio scorso l'ingorgo davanti all'ingresso del ponte della Crimea aveva raggiunto il record di 13 chilometri e le autorità avevano dovuto distribuire ettolitri di acqua ai vacanzieri in attesa e allestire bagni biologici.
Il ponte verso la Crimea è aperto alle auto e agli autobus turistici. I camion devono viaggiare da e verso la Crimea tramite la traversata in traghetto di Kerch o via terra attraverso Kherson, Zaporizhzhia e Donetsk.
13:35
13:35
Al centro dell'incontro tra Zelensky e Duda l'adesione di Kiev nella NATO
Il vertice Nato di Vilnius è stato al centro del colloquio tra Volodymyr Zelensky e il presidente polacco Andrzej Duda, che insieme hanno commemorato le vittime della tragedia di Volyn, «una serie di stragi compiute dal 1943 al 1945 nella Polonia occupata a opera di tedeschi e dell'esercito insurrezionale ucraino che ebbero come obiettivo la minoranza polacca nelle regioni della Volinia».
In un messaggio Zelensky ha riferito che «si è deciso di lavorare insieme per ottenere il miglior risultato per l'Ucraina». Rbc-Ukraine ricorda che a Vilnius Kiev vuole ricevere un invito ad aderire all'Alleanza atlantica dopo la fine della guerra, ritenendo che il Paese abbia tutte le ragioni per farne parte.
12:55
12:55
Traffico interrotto sul ponte in Crimea, colpito un missile
l traffico sul ponte di Crimea è stato interrotto. In precedenza il governatore russo Sergey Aksionov ha reso noto che un missile da crociera sarebbe stato abbattuto vicino a Kerch, nelle vicinanze del collegamento tra la terraferma e la penisola annessa da Mosca.
Lo riporta Rbc-Ukraine, citando diversi canali Telegram.
Intanto, secondo Radio Liberty, le autorità russe hanno dichiarato che operazioni di difesa aerea sono in corso nella regione di Rostov. Ci sono danni agli edifici, ma non ci sono vittime.
Nonostante la guerra, dall'inizio di luglio l'arrivo di turisti russi in Crimea ha segnato un'impennata misurabile in termini di ore di attesa per le auto in fila all'ingresso del ponte che collega la terraferma con la penisola, annessa da Mosca unilateralmente nel 2014.
Gli ingorghi si formano soprattutto durante i fine settimana, come scrive Ria Novosti digest, oltre che per il numero dei veicoli, anche per i controlli previsti per la sicurezza a mezzi e bagagli. Da una settimana l'affollamento sulle spiagge della Crimea è tale che i portali turistici hanno parlato di «posti in piedi per prendere il sole». Il 3 luglio scorso l'ingorgo davanti all'ingresso del ponte della Crimea aveva raggiunto il record di 13 chilometri e le autorità avevano dovuto distribuire ettolitri di acqua ai vacanzieri in attesa e allestire bagni biologici.
Il ponte verso la Crimea è aperto alle auto e agli autobus turistici. I camion devono viaggiare da e verso la Crimea tramite la traversata in traghetto di Kerch o via terra attraverso Kherson, Zaporizhzhia e Donetsk.
12:10
12:10
Incontro a sorpresa tra Zelensky e il presidente polacco Duda
Volodymyr Zelensky e il presidente della Polonia Andrzej Duda si sono incontrati oggi a Lutsk, città dell'Ucraina nordoccidentale capoluogo dell'oblast della Volinia, dove hanno visitato la cattedrale dei santi Pietro e Paolo. Lo riferisce la tv pubblica ucraina Suspilne. La visita dei due presidenti a Lutsk non era stata annunciata.
«La memoria ci unisce. Insieme siamo più forti», ha scritto l'Ufficio del Presidente polacco, a cui si è aggiunto il messaggio Telegram di Zelensky con le stesse parole, annunciando la commemorazione delle vittime della tragedia di Volyn«, una serie di stragi compiute, dal 1943 al 1945, nella Polonia occupata, a opera di tedeschi e dell'esercito insurrezionale ucraino che ebbero come obiettivo la minoranza polacca nelle regioni della Volinia.
Nella cattedrale è stata celebrata una messa a cui hanno preso parte il metropolita della Chiesa ortodossa ucraina Epifanio, il metropolita di Lutsk e Volyn Mikhail e il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina Svyatoslav.
La Polonia ha, intanto, consegnato all'Ucraina una dozzina di elicotteri da combattimento Mi-24 . Lo riporta RBC-Ucraina citando il Wall Street Journal. »La Polonia, fedele alleato dell'Ucraina, ha recentemente inviato a Kiev circa una dozzina di elicotteri da combattimento Mi-24 di progettazione sovietica«, riporta il sito.
La Polonia è uno dei Paesi che più sostengono l'Ucraina nella guerra con la Russia. Varsavia fornisce aiuti militari a Kiev e sostiene anche l'entrata dell'Ucraina nella Nato.
10:05
10:05
Le forze armate ucraine avanzano verso Bakhmut
Le forze armate ucraine stanno avanzando nella direzione di Bakhmut, facciamo progressi: ha scritto su Telegram il comandante delle forze di terra Alexander Syrsky, postando un video che mostra il lavoro di un cecchino ucraino.
«Direzione Bakhmut. Stiamo facendo progressi, le forze di difesa continuano ad avanzare e il nemico è intrappolato in alcuni punti». Il video mostra l'eccellente lavoro del gruppo «Ghost» della Brigata Hetman Bohdan Khmelnytsky», ha riferito Syrsky «un cecchino chiamato 'Alfa' è in agguato. Da 1.200 metri di distanza, ha distrutto il nemico con un solo colpo. Durante il lavoro del cecchino, un drone nemico stava dando la caccia al gruppo, e anche questo è stato abbattuto».
Intanto, è salito a nove il numero dei civili morti nel bombardamento russo di ieri su Lyman, nella regione di Donetsk, i feriti sono 13. Lo ha riferito il governatore Pavlo Kirylenko indicando che un'altra persona è rimasta uccisa a Avdiivka.
09:17
09:17
«L'esercito di Mosca non ha raggiunto un solo obiettivo»
A 500 giorni dall'invasione, l'esercito russo non è riuscito a raggiungere nessuno degli obiettivi di conquista che si era prefissato per l'Ucraina. Lo scrive nella sua analisi aggiornata il think tank statunitense Isw (Institute for the study of war).
La resistenza, determinata e abile, ha fermato diverse offensive russe, compresa la cattura di Kiev, e ha liberato gli oblast di Sumy e Chernihiv, nonché parti degli oblast di Kharkiv, Mykolaiv e Kherson che le forze russe avevano occupato. Le forze ucraine stanno conducendo operazioni di controffensiva mentre i russi tentano di mantenere le terre che ancora occupano.
Dal canto suo, l'intelligence del Ministero della Difesa britannico scrive su Twitter che i media russi «sono stati quasi certamente inizialmente sorpresi» dall'ammutinamento del Wagner e «non erano preparati. Dopo che l'insurrezione è stata disinnescata, le emittenti pubbliche hanno cercato di »correggere« le affermazioni secondo cui le forze di sicurezza erano state passive.
»I media russi hanno risposto all'ammutinamento del Gruppo Wagner del 24 giugno in tre fasi«, durante la marcia su Mosca di Yevgeny Prigozhin »la Tv russa ha mantenuto il suo programma abituale«. »La narrativa ha promosso l'idea che il presidente Vladimir Putin avesse trionfato sventando l'insurrezione, evitando lo spargimento di sangue, e ha cercato di unire il Paese dietro al Presidente«.
»Quasi una settimana dopo, lo Stato ha iniziato a minimizzare l'importanza del proprietario di Wagner infangando il suo personaggio«. »I canali Telegram del Wagner sono diventati in gran parte silenziosi, quasi certamente a causa dell'intervento dello Stato. Al contrario, Putin ha intrapreso impegni pubblici insolitamente importanti«.
08:40
08:40
Timori per il trasferimento della Wagner, Varsavia sposta mille soldati a est
La Polonia ha iniziato a spostare più di 1.000 soldati nell'Est del Paese dopo la decisione del presidente russo Vladimir Putin di offrire ai mercenari del gruppo Wagner di Yevgeny Prigozhin la possibilità di trasferirsi in Bielorussia.
Varsavia teme che la loro presenza possa causare un aumento della tensione al confine.
«Oltre 1.000 soldati e quasi 200 unità di equipaggiamento della 12. e 17. brigata stanno iniziando a spostarsi nell'Est del Paese», ha scritto oggi su Twitter il ministro della Difesa polacco Mariusz Błaszczak, «questa è una risposta ai tentativi di destabilizzazione vicino al confine del nostro Paese».
Intanto, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha scritto su Telegram che i leader della Nato dovrebbero discutere della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia al vertice a Vilnius, in Lituania, la prossima settimana: «dopotutto, la stragrande maggioranza dei membri dell'Alleanza si troverà nella zona di impatto diretto» se dovesse accadere qualcosa nello stabilimento«, ha indicato.
Accusando l'Ucraina di »danni sistematici« all'impianto, Zakharova ha affermato che »dovrebbe esservi dedicata l'attenzione principale del vertice Nato. Vilnius si trova a circa 1'000 chilometri dalla centrale nucleare«.
Intanto, torneranno subito al fronte i comandanti del battaglione Azov rientrati ieri in Ucraina da Istanbul con il presidente Volodymyr Zelensky dopo la prigionia in Russia e 300 giorni in Turchia in base agli accordi dello scambio di prigionieri con Mosca. Il comandante Denis Prokopenko »Redis«, il suo vice Svyatoslav Palamar »Kalina«, il comandante della 36. brigata del Corpo dei Marine Sergey Volynsky »Volyn«, l'alto ufficiale di »Azov« Oleg Khomenko e il comandante della 12. brigata della Guardia nazionale Denis Shlega hanno preso parte ieri sera ad una conferenza stampa a Leopoli in cui hanno affermato che tornare a combattere per l'Ucraina è »l'obiettivo principale«.
»Voglio ringraziare ancora una volta sinceramente il signor Presidente, la sua squadra, le forze di difesa e ogni soldato che ha difeso le nostre madri e continua a combattere contro l'occupante al fronte mentre noi eravamo in prigione. Questo è un grande contributo alla nostra indipendenza la lotta per il nostro stato, la sovranità e l'integrità territoriale. Sono profondamente convinto che l'esercito sia un lavoro di squadra, e da oggi continueremo la lotta insieme a voi, diremo sicuramente la nostra voce nella battaglia«, ha detto Redis.
I cinque comandanti hanno difeso strenuamente per mesi l'acciaieria Azovstal di Mariupol.
07:40
07:40
Kiev ammette per la prima volta l'attacco al ponte di Crimea
Per la prima volta il ministero della Difesa ucraino ha riconosciuto la responsabilità di Kiev nell'attacco al ponte di Crimea dell'8 ottobre 2022.
La vice ministro della Difesa Hanna Malyar nel 500. giorno della guerra ha pubblicato su Telegram un elenco delle azioni più importanti messe a segno dall'esercito, tra queste proprio l'attacco al ponte: «273 giorni da quando è stato effettuato il primo attacco sul ponte di Crimea per interrompere la logistica dei russi», ha scritto. Il ponte di Crimea fu fatto saltare in aria con esplosivo portato da un camion bomba.
Intanto il presidente Volodymyr Zelensky è rientrato in Ucraina dalla Turchia con alcuni dei militari che difesero per mesi l'acciaieria Azovstal di Mariupol, rilasciati in uno scambio di prigionieri. Mosca parla però di accordi violati, «sia dalla parte turca che da Kiev». L'Ucraina ha pure assicurato che le bombe a grappolo «non saranno utilizzate sul territorio russo ufficialmente riconosciuto».
Zelensky ha pure nominato l'ufficiale militare Oleksiy Pivnenko comandante della Guardia nazionale. Lo riferisce Ukrinform.
«Ora abbiamo tra noi l'eroe dell'Ucraina Oleksandr Pivnenko, un potente soldato della Guardia nazionale, un ufficiale combattente che si è distinto nelle battaglie contro gli occupanti russi, in particolare nelle battaglie per Bakhmut. Ho nominato l'eroe dell'Ucraina Oleksandr Pivnenko comandante della Guardia nazionale ucraina», ha dichiarato.
Dal canto suo, la Germania insisterà per ritardare l'adesione dell'Ucraina alla Nato per timore che la mossa possa portare l'Alleanza alla guerra con la Russia, afferma il Telegraph citando fonti della stessa Nato.
Secondo le informazioni del quotidiano britannico, Berlino utilizzerà il vertice annuale della Nato in programma la prossima settimana a Vilnius per sollecitare gli altri paesi a concentrarsi sulle garanzie di sicurezza piuttosto che sulle proposte di adesione.
La Germania «non vuole vedere» il presidente russo «Vladimir Putin testare potenzialmente l'articolo 5», affermano le fonti del Telegraph. In base a tale clausola, qualsiasi stato Nato attaccato da un aggressore esterno ha il diritto di richiedere l'intervento militare dal resto degli alleati. Intanto il presidente Usa Joe Biden parte oggi per l'Europa.
07:13
07:13
Il punto alle 07.00
Oggi è il 501. giorno di guerra. La Germania insisterà per ritardare l'adesione dell'Ucraina alla NATO per timore che la mossa possa portare l'Alleanza alla guerra con la Russia, afferma il Telegraph citando fonti della stessa Nato.
Secondo le informazioni del quotidiano britannico, Berlino utilizzerà il vertice annuale della NATO in programma la prossima settimana a Vilnius per sollecitare gli altri paesi a concentrarsi sulle garanzie di sicurezza piuttosto che sulle proposte di adesione.
La Germania «non vuole vedere» il presidente russo «Vladimir Putin testare potenzialmente l'articolo 5», affermano le fonti del Telegraph. In base a tale clausola, qualsiasi stato NATO attaccato da un aggressore esterno ha il diritto di richiedere l'intervento militare dal resto degli alleati.