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Kiev: esplosione e incendio in un impianto energetico

Medvedev: «Il conflitto in Ucraina non potrà essere risolto per vie negoziali se non saranno revocate tutte le sanzioni occidentali alla Russia» – Da Polonia e Paesi baltici l'appello: «Costruiamo una linea di difesa» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Kiev: esplosione e incendio in un impianto energetico
Red. Online
27.06.2024 07:04
21:40
21:40
«L'accordo di oggi rende il partenariato tra Estonia e Ucraina ancora più forte»

«L'accordo di oggi rende il partenariato tra Estonia e Ucraina ancora più forte. Con l'accordo, confermiamo l'impegno dell'Estonia a sostenere politicamente, militarmente ed economicamente a lungo termine l'Ucraina e a cooperare con il Paese in diversi settori». Lo ha affermato la prima ministra estone, Kaja Kallas, dopo aver sottoscritto oggi con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, un accordo per il sostegno di Tallinn a Kiev.

«Più paesi concludono un tale accordo bilaterale con l'Ucraina, più forte sarà il messaggio che invieremo anche alla Russia», ha aggiunto Kallas. «Solo il sostegno a lungo termine dei partner dell'Ucraina potrà portare Kiev alla vittoria».

Accanto al sostegno in tema di sicurezza e difesa, l'accordo prevede un forte appoggio da parte dell'Estonia al processo di integrazione dell'Ucraina nelle strutture dell'Ue e della Nato, al riconoscimento internazionale dei danni provocati dall'invasione russa, nonché alla ricostruzione del Paese.

Analoghi anche i contenuti dell'accordo firmato oggi tra Zelensky e il presidente lituano, Gitanas Nauseda, improntato alla programmazione di un supporto militare, economico e politico pluriennale di Vilnius a Kiev.

«La Lituania è determinata a sostenere l'Ucraina nella sua lotta per la conservazione di uno stato indipendente, democratico e sovrano all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti, capace di deterrenza e difesa», si legge nell'accordo.

21:40
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«A maggio 1000 soldati russi morti o feriti al giorno»

Maggio è stato un mese particolarmente funesto per l'esercito russo in Ucraina, con una media di oltre 1000 soldati feriti o uccisi ogni giorno, secondo le agenzie di intelligence statunitensi, britanniche e altre agenzie occidentali. Lo scrive il New York Times citando le agenzie di intelligence Usa, britanniche e altre occidentali.

Ma nonostante le perdite, Mosca sta reclutando dai 25'000 ai 30'000 nuovi soldati al mese, più o meno tanti quanti stanno uscendo dal campo di battaglia, stando a funzionari Usa citati dal Nyt. Ciò ha permesso al suo esercito di continuare a inviare ondate di truppe contro le difese ucraine.

Quello descritto dai numeri è uno stile di guerra - sottolinea il Nyt - che i soldati russi hanno paragonato all'essere messi in un tritacarne, con gli ufficiali in comando apparentemente ignari del fatto che stanno mandando soldati di fanteria a morire.

A volte, questo approccio si è rivelato efficace, portando l'esercito russo a vittorie come quelle ad Avdiivka e Bakhmut, nell'Ucraina orientale. Ma dirigenti ucraini e occidentali affermano che le tattiche hanno avuto meno successo questa primavera, quando la Russia ha cercato di conquistare terreno vicino alla città di Kharkiv.

Fonti americane hanno affermato che Mosca ha raggiunto un obiettivo fondamentale del presidente Vladimir Putin, creando una zona cuscinetto lungo il confine per rendere più difficile per gli ucraini attaccare il paese. Ma l'attacco non ha minacciato Kharkiv e alla fine è stato fermato dalle difese ucraine, sempre secondo dirigenti occidentali.

21:02
21:02
Abu Mazen in visita in Russia

Il leader palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) è atteso in visita in Russia, anche se la data non è ancora stata stabilita. Lo ha detto all'agenzia Tass il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «La visita è in fase di preparazione, la stiamo attendendo e annunceremo a tempo debito i termini», ha risposto Peskov alla domanda se Abu Mazen arriverà in Russia entro la fine dell'estate.

21:01
21:01
Orban per ora conferma il veto sugli aiuti militari UE a Kiev

Il premier ungherese Viktor Orban, allo stato attuale, non ha rimosso il veto sull'erogazione degli aiuti militari all'Ucraina, pari a 6,6 miliardi di euro (1,6 miliardi di rimborsi arretrati verso alcuni Stati membri e 5 miliardi di soldi freschi per il 2024).

Lo riportano all'agenzia di stampa italiana Ansa diverse fonti diplomatiche. A Budapest è stata offerta una deroga - simile a quanto ha fatto la Nato - ma, stando al consigliere di Orban, i negoziati su questo sono ancora «in corso». Non è chiaro al momento se si potrà trovare un'intesa in extremis prima della fine del Consiglio Europeo oppure le trattative si protrarranno.

21:01
21:01
Una condanna a 12 anni in Crimena per alto tradimento

Un tribunale russo in Crimea ha condannato a 12 anni di reclusione un abitante locale accusandolo di «alto tradimento»: lo riportano le agenzie di stampa statali russe Tass e Ria Novosti.

Il sito web del quotidiano Kommersant scrive che secondo la corte l'uomo, nato nel 1991, avrebbe girato un video nell'agosto del 2022 indicando la posizione di un sistema di difesa aerea russo in Crimea e lo avrebbe inviato «tramite i social network a un chatbot utilizzato dalla parte ucraina».

18:09
18:09
«Il conflitto in Ucraina non potrà essere risolto per vie negoziali se non saranno revocate tutte le sanzioni occidentali alla Russia»

Il conflitto in Ucraina non potrà essere risolto per vie negoziali se non saranno revocate tutte le sanzioni occidentali alla Russia. Lo ha affermato l'ex presidente Dmitry Medvedev, attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione russa.

«Una soluzione della crisi ucraina è impossibile senza la revoca di tutte le sanzioni alla Federazione russa», ha detto Medvedev, citato dall'agenzia Interfax, parlando ad un convegno a San Pietroburgo. «Le nostre controparti nel dialogo non devono dire che le sanzioni resteranno in vigore, perché se sarà così allora la crisi continuerà», ha insistito l'ex presidente.

18:08
18:08
Kiev: esplosione e incendio in un impianto energetico

Il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko ha riferito di un'esplosione e un incendio in un impianto energetico della capitale ucraina, senza inizialmente fornire ulteriori dettagli. «Un'esplosione e un incendio si sono verificati in un impianto energetico nel quartiere Shevchenkiv della capitale. Tutti i servizi si stanno recando sul posto», ha scritto su Telegram. Sulla città non è stato segnalato alcun allarme aereo.

Vitaly Klitschko, ha detto successivamente che l'esplosione e l'incendio in un impianto energetico della capitale è stato provocato da un cortocircuito, e non si registrano danni o vittime.

«Si è verificato un cortocircuito nella sottostazione nel quartiere Shevchenkiv della capitale», ha scritto Klitschko su Telegram. «Non ci sono state distruzioni, danni ai locali e nessuna vittima».

17:36
17:36
Erdogan: «La pace è impossibile escludendo Mosca dal tavolo»

«Una fine alla distruzione in Ucraina e una soluzione equa per le parti è possibile attraverso la diplomazia. Manteniamo il nostro punto di vista secondo cui iniziative che escludono la Russia non porteranno ad alcun risultato». Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo dell'Estonia, Alar Karis, ad Ankara, come riferisce la presidenza della Repubblica turca.

17:27
17:27
Zelensky sigla accordi di sicurezza con Estonia e Lituania

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato di aver firmato a Bruxelles accordi di sicurezza con l'Estonia e la Lituania, dopo aver siglato un'analoga intesa con l'Unione europea.

«A Bruxelles, insieme al presidente della Lituania Gitanas Nauseda ho firmato un accordo sulla cooperazione in materia di sicurezza tra i nostri Paesi. La Lituania fornirà all'Ucraina sicurezza e sostegno politico ogni anno. E saremo sicuramente nell'Unione Europea e nella NATO insieme», ha scritto su X il leader ucraino.

In un post successivo, Zelensky ha quindi annunciato «un altro nuovo accordo sulla sicurezza che darà più forza all'Ucraina: a Bruxelles il primo ministro estone Kaja Kallas e io abbiamo firmato un accordo sulla cooperazione in materia di sicurezza e sul sostegno a lungo termine tra i nostri Paesi. L'accordo riguarda la cooperazione nella fornitura di armi e attrezzature militari, la formazione, le attività all'interno della coalizione dell'IT e di altre coalizioni, nonché una cooperazione approfondita nel settore della difesa».

16:29
16:29
Scholz chiede fondi UE per l'accoglienza di profughi ucraini

Il cancelliere tedesco tedesco Olaf Scholz ha detto di voler discutere all'odierno vertice di Bruxelles anche di come finanziare ulteriormente l'accoglienza di profughi della guerra in Ucraina soprattutto in Germania, Polonia e Repubblica ceca.

«Abbiamo accolto nei nostri Paesi (...) milioni di rifugiati provenienti dall'Ucraina», ha premesso Scholz all'arrivo al Consiglio europeo come riporta un video rilanciato dal sito del quotidiano Die Welt. «Abbiamo appena deciso di estendere ancora una volta la disponibilità dell'Unione Europea ad accogliere i rifugiati e, allo stesso tempo, abbiamo creato le condizioni per renderlo possibile. Ma - ha aggiunto il cancelliere - la questione di chi fa cosa non è risolta chiaramente».

«Germania, Polonia, Repubblica Ceca, per esempio, e pochi altri Paesi, hanno accolto il maggior numero di rifugiati ed è per questo che io, insieme ai miei colleghi, penso che ora sia anche il momento di prendere decisioni», ha detto ancora Scholz aggiungendo: «Se gli altri Paesi partecipano meno all'accoglienza dei rifugiati, ciò comporta che l'Europa» deve sostenere «finanziariamente» quelli che vi partecipano, «in particolare per il finanziamento delle spese di sostentamento, della formazione professionale, dei corsi di lingua e di tutti gli aspetti che giocano un ruolo in questo senso».

«Questo l'ho anche scritto al presidente della Commissione insieme ai miei colleghi di Polonia e Repubblica Ceca e vogliamo discutere anche di ciò», ha concluso Scholz a questo proposito.

L'agenzia tedesca Dpa sintetizza la lettera congiunta inviata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen cui ha fatto riferimento Scholz scrivendo che il cancelliere tedesco, il primo ministro ceco Petr Fiala e il premier polacco Donald Tusk sostengono che i loro tre Paesi hanno accolto più della metà dei richiedenti asilo ucraini entrati nell'Unione europea.

«Le capacità dei nostri Paesi sono oberate in maniera eccessiva», affermano i tre leader, e l'onere di accogliere i rifugiati non è condiviso in modo equo: è quindi necessario un ulteriore e sostanziale sostegno finanziario dal bilancio dell'Ue «per gli Stati membri particolarmente colpiti, al fine di tenere adeguatamente conto dei costi di accoglienza, sistemazione e assistenza dei rifugiati provenienti dall'Ucraina».

15:53
15:53
«Contatti con gli USA a più livelli, non li chiuderemo»

La Russia e gli Usa continuano a dialogare a «vari livelli», tra amministrazioni presidenziali, agenzie di intelligence e canali diplomatici, e Mosca «non abbandonerà nessuno di questi». Lo ha detto oggi il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, dopo una conversazione telefonica avvenuta martedì tra i ministri della Difesa russo e americano, Andrei Belousov e Lloyd Austin.

I contatti tra le due potenze continuano «su base regolare», ha sottolineato Ryabkov in un'intervista alla televisione Rossiya-1 ripresa dalle agenzie russe. Questi contatti, ha aggiunto, sono un «elemento importante» dell'attività governativa, «specialmente nell'attuale periodo di crisi».

15:46
15:46
Budapest a Kiev: «La Transcarpazia è tradizionalmente ungherese»

L'Ungheria chiede all'Ucraina di riconoscere l'intero territorio della Transcarpazia - una delle 24 regioni ucraine - come «tradizionalmente ungherese». Lo riferisce la Pravda europea pubblicando le richieste di Budapest per la tutela dei diritti delle minoranze, presentate a Kiev in gennaio. Secondo il media, il punto principale e più controverso è la definizione dei luoghi con un livello speciale di garanzia dei diritti degli ungheresi.

La legislazione ucraina definisce tali luoghi come insediamenti con un «numero significativo» di rappresentanti delle minoranze (dal 15%) e con una residenza «tradizionale» delle minoranze (dal 10% negli ultimi 100 anni). L'Ungheria vuole che l'Ucraina riconosca tutti gli insediamenti della Transcarpazia come «tradizionalmente ungheresi», compresi quelli in cui non hanno vissuto ungheresi.

L'Ucraina si basa sul censimento del 2001, ma da allora il numero di ungheresi che ci vivono si è quasi dimezzato. Budapest vuole adesso anche che l'Ucraina abolisca la regola del 10%, che consentirebbe di riconoscere come «territorio ungherese» i luoghi in cui i membri della minoranza hanno sempre vissuto. Chiedono che questo processo sia reso automatico.

15:17
15:17
Zelensky: «Anche la Bielorussia un giorno sia nell'UE»

«Vi ringrazio per l'apertura dei negoziati di adesione, l'Ucraina è pronta ad affrontare tutti i passaggi dell'allargamento». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rivolgendosi ai 27 dalla sala del Consiglio Europeo.

«È una scelta che siede dal lato giusto della storia, così come per la Moldova, i Balcani e sono certo anche per la Georgia. E pure la Bielorussia in futuro dovrebbe entrare a far parte dell'Europa unita», ha aggiunto.

«In maggio - ha poi continuato Zelensky sempre rivolgendosi al Consiglio Europeo - la Russia ha tentato di espandere la guerra con l'offensiva a Kharkiv ma grazie al coraggio del nostro popolo e alle vostre decisioni l'abbiamo fermata».

«Ma questo dimostra che la pressione attuale non è abbastanza: dobbiamo distruggere le illusioni della Russia di ottenere qualcosa con la guerra. È fondamentale che ogni pacchetto di aiuti annunciato arrivi il prima possibile sul terreno. Ora dobbiamo proteggere Kharkiv dalle bombe plananti e per questo le difese aeree e le capacità a lungo raggio sono cruciali».

11:56
11:56
Russia: al fronte anche 10 mila migranti naturalizzati di recente

La Russia ha inviato al fronte in Ucraina circa 10'000 immigrati recentemente naturalizzati dopo aver intensificato gli sforzi per imporre la registrazione per il servizio militare tra i suoi nuovi cittadini, come è previsto dalla Costituzione. Lo ha reso noto il capo del comitato investigativo della Federazione Russa, Oleksandr Bastrykin, come riporta Interfax.

Bastrykin ha spiegato che più di 30'000 stranieri a cui è stata recentemente concessa la cittadinanza russa non si sono registrati per il servizio militare.

«Abbiamo iniziato ad attuare le disposizioni della Costituzione e delle nostre leggi, secondo cui le persone che hanno ricevuto la cittadinanza (russa) devono registrarsi per il servizio militare e prendere parte all'operazione militare speciale qualora si presentasse tale necessità», ha detto Bastrykin.

Gli investigatori «hanno già identificato oltre 30'000 persone che hanno ricevuto la cittadinanza ma non hanno voluto registrarsi per il servizio militare e le hanno iscritte nel registro militare», ha aggiunto. «Circa 10'000 di loro sono già stati inviati nella zona operativa militare speciale», ha sottolineato, precisando che queste persone vengono inviate in unità lontane dalla prima linea, che costruiscono fortificazioni nella zona delle operazioni militari speciali.

07:05
07:05
Il punto alle 7.00

Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania hanno invitato l'Unione europea a costruire una linea di difesa lungo il confine del blocco con la Russia e la Bielorussia per proteggere l'UE dalle minacce militari e da altre azioni dannose di Mosca. I leader dei quattro Paesi, che confinano ciascuno con la Russia o la Bielorussia, hanno redatto una lettera al Presidente dell'UE in cui si illustrano le dimensioni e i costi del progetto. I Paesi dell'UE dovrebbero impegnarsi a fornire un sostegno politico e finanziario. «La creazione di un sistema di infrastrutture di difesa lungo il confine esterno dell'UE con la Russia e la Bielorussia risponderà alla necessità acuta e urgente di proteggere l'UE dalle minacce militari e ibride», si legge nella lettera citata da Reuters.

Nel frattempo, Mosca afferma di aver distrutto nella notte, grazie ai propri sistemi di difesa aerea, sette droni ucraini in volo su regioni russe, inclusa quella di Mosca. Lo ha riferito - come riporta la Tass - il ministero della difesa russo. Questo il comunicato: «La scorsa notte il tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico, utilizzando veicoli aerei senza pilota su oggetti sul territorio della Federazione Russa, è stato fermato. Sono stati distrutti quattro droni sul territorio di Tverskaya , due sul territorio di Mosca e uno nella regione di Belgorod».