Kim costruisce ville di lusso mentre il popolo muore di fame

Da una parte, l’invito rivolto ai cittadini: fate sacrifici, anche in quantità, che c’è crisi e non si sa bene quando (e come) ne usciremo, volendo sintetizzare. Dall’altra, l’ostentazione pura o, meglio, un goffo tentativo di scimmiottare il lusso tipicamente occidentale. Come? Ampliando una già vasta collezione di ville. Qualcuno lo avrà intuito, agli altri lo diciamo ora: stiamo parlando di Kim Jong-un, l’eccentrico leader della Corea del Nord.
Ma che cosa sta succedendo, nello specifico? Semplice: il mese scorso, Kim ha ordinato la costruzione di nuovi edifici nella sua residenza vista lago nella provincia del Pyongan meridionale. A dirlo, beh, sono le immagini satellitari ad alta risoluzione di Planet Labs analizzate, con cura, da NK News.
Di che cosa parliamo
Le foto mostrano che, nelle ultime settimane, sono stati effettuati diversi lavori in un sontuoso complesso di palazzi sul lago Yonphung, luogo invero molto pittoresco e, soprattutto, vietato al pubblico.
Secondo quanto riferito da NK News, l’inizio del progetto è datato maggio 2021: l’idea, in principio, era quella di ampliare di 21 mila metri quadrati un’area con costruzioni già esistenti. All’inizio di settembre, tuttavia, sono cominciati i lavori per un altro nuovo palazzo di 2.600 metri quadrati.
Dai satelliti è emersa pure l’esistenza di un villaggio, chiamiamolo così, per operai edili. Il che porta a pensare che le costruzioni continueranno pure durante i freddissimi mesi invernali.
La spesa militare e il lusso
La famiglia Kim, per decenni, si è fatta una certa nomea circa vizi e abitudini. Lusso, prelibatezze varie e, in generale, accesso a beni e servizi negati alla popolazione nordcoreana. Il tutto, come noto, investendo tanto, tantissimo nella tecnologia missilistica. Più in generale, mentre i cittadini fanno la fame Pyongyang continua a destinare una fetta importante del proprio PIL (tra il 21,9% e il 24,4% ogni anno nel periodo 2007-2017) alla spesa militare. E continua, complice il discorso nucleare, a subire le sanzioni occidentali. Che, di fatto, hanno azzoppato la già precaria economia del Paese.
A proposito di fame: il cittadino medio, in Corea, non ha accesso agli alimenti e ai beni di base. La dinastia Kim, invece, continua a destreggiarsi fra cibi raffinati, alcolici di grido e, ovviamente, auto costose. Pubblicamente, però, il leader avverte: preparatevi a una crisi, anzi a una carestia.
La propaganda
La famiglia Kim, stando agli esperti, fra cui Bruce Songhak Chung, vicedirettore del Geo Satellite Information Research Institut della Kyungpook National University, disporrebbe di ben trenta villaggi di lusso e svariate isole private, che possono essere utilizzate per le vacanze. Di più, nell’arsenale del lusso figurerebbero anche cinque yacht di tre dimensioni. Uno, addirittura, disporrebbe di una piscina olimpionica. Fra le tante proprietà, leggiamo che Kim era molto legato alla sua villa a Wonsan, sul mare, dove avrebbe soggiornato pure Dennis Rodman.
Evidentemente, non tutti i nordcoreani sono a conoscenza di questi resort e, in generale, del lusso in cui vive Kim. Senza Internet a disposizione, va da sé, la popolazione si ciba (scusate il gioco di parole) di pura propaganda. Sui media statali, in particolare, è stata veicolata una narrazione specifica sulla dieta, ferrea, cui si è attenuto Kim per superare il momento e, ancora, per mostrare vicinanza con il suo popolo. Di qui anche le poche ore di sonno che si concederebbe a notte. Di qui, di riflesso, il totale stato di devozione del popolo nordcoreano verso il suo (ricchissimo) leader.