Balcani

Kosovo: il partito Kurti è al 41,09%

Un risultato tuttavia lontano dal 50,2% conquistato nelle precedenti legislative del 2021 e che non consente a 'Vetevendosje' di governare agevolmente pressoché da solo come avvenuto negli ultimi anni
©GEORGI LICOVSKI
Ats
10.02.2025 11:13

Gli ultimi dati aggiornati sulle elezioni parlamentari di ieri in Kosovo, relativi allo spoglio di quasi il 90% delle schede, confermano il successo di 'Vetevendosje' (Autodeterminazione, VV, sinistra nazionalista), il partito del premier Albin Kurti.

Allo schieramento è andato il 41,09% dei voti. Un risultato tuttavia lontano dal 50,2% conquistato nelle precedenti legislative del 2021 e che non consente a 'Vetevendosje' di governare agevolmente pressoché da solo come avvenuto negli ultimi anni, contando sull'appoggio di piccole formazioni espressioni di minoranze (bosniaci, egiziani, rom).

Alle spalle di VV, stando agli ultimi dati della commissione elettorale, figurano le principali forze di opposizione, tutte di destra o centrodestra: il Partito democratico del Kosovo (Pdk) con il 22,15%, la Lega democratica del Kosovo (Ldk) al 17,64%, la coalizione Alleanza per il futuro del Kosovo (Aak)-Iniziativa socialdemocratica (Nisma)-Lista conservatrice del Kosovo (Lkk) con il 7,63%.

Nel campo della locale popolazione serba, grande vincitore si è confermato Srpska Lista (SL), il maggior partito dei serbi del Kosovo, legato a doppio filo a Belgrado e al presidente serbo Aleksandar Vucic, che si è aggiudicato tutti i dieci seggi che spettano per legge ai serbi locali.

In lizza vi erano altre cinque formazioni serbe, su posizioni tuttavia meno dure e intransigenti nei confronti di Pristina. Un risultato questo che è stato salutato con grande soddisfazione dalla dirigenza di Belgrado, secondo cui Srpska Lista è l'unica forza in grado di opporsi con successo alla politica ritenuta ostile della dirigenza kosovara e di difendere gli interessi dei serbi. Dei 120 seggi del parlamento kosovaro, 20 sono riservati alle minoranze, e di essi dieci spettano alla minoranza serba, la più numerosa e importante del Paese.

L'affluenza alle urne è risultata ieri bassa, poco sopra il 40%, in netto calo rispetto al 48,8% di quattro anni fa. Nonostante il suo partito VV non abbia ottenuto la maggioranza assoluta, il premier uscente Kurti si è detto convinto di poter formare un nuovo governo stabile e credibile. Il fronte dell'opposizione da parte sua non esclude una larga coalizione per un fronte alternativo a 'Vetevendosje'. Nella tarda serata di ieri il sistema informatico della commissione elettorale ha accusato problemi tecnici che hanno costretto per alcune ore a scrutinare a mano le schede, ma in mattinata la situazione sembrava essersi normalizzata.