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I russi annunciano di aver completato il ritiro, il ministro degli Esteri di Kiev: «Importante vittoria dell'Ucraina» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:39
22:39
«Sono contento di avere alleati come Macron»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato il capo di stato francese Emmanuel Macron che oggi si è felicitato per il ritorno di Kherson all'Ucraina, definendolo «un passo importante».
«Questi passi in avanti proseguiranno - ha scritto Zelensky su Twitter -, finché le bandiere dell'Ucraina non sventoleranno su tutte le città e i villaggi ucraini. Sono felice di avere alleati come te ed il popolo francese, spalla a spalla con noi in questo viaggio».
22:15
22:15
«Distrutti almeno 7 ponti nella regione di Kherson in 24 ore»
La CNN scrive che nelle ultime 24 ore nella regione di Kherson, città liberata dalle forze ucraine, almeno sette ponti, quattro dei quali attraversano il fiume Dnipro, sono stati distrutti, secondo le immagini satellitari di Maxar Technologies e altre foto.
20:53
20:53
NordStream: via libera danese all'ispezione dell'azienda russa
L'azienda Nord Stream, ha ottenuto permessi dalle autorità danesi per ispezionare le falle nel gasdotto sottomarino in territorio economico esclusivo danese. Lo rivela la direttrice dell'agenzia danese di geodeti a DR, l'emittente di servizio pubblico danese. L'azienda proprietaria dei gasdotti è registrata in Svizzera ma il 51% delle sue azioni sono di proprietà Gazprom, il gigante del gas russo.
NordStream ha già fatto rilevazioni nel sottosuolo marino in territorio economico svedese. In una nota alla stampa riportata dall'agenzia di stampa danese Ritzau, l'azienda comunica che ci sarebbero crateri «fatti dall'uomo» di una profondità dai 3 ai 5 metri nel fondale marino in prossimità delle falle.
Le indagini fatte dalle autorità svedesi e danesi non lasciano ombra di dubbio; le falle son dovute ad esplosioni avvenute in prossimità dei gasdotti e molti esperti credono sia stato un sabotaggio intenzionale. Per ora le indagini non hanno determinato quali siano i responsabili delle esplosioni, rilevate lo scorso 27 settembre.
20:52
20:52
«Oggi è una giornata storica per l'Ucraina»
«Oggi è una giornata storica per l'Ucraina. Stiamo tornando a Kherson. Per ora i nostri difensori si stanno avvicinando alla città, ma le unità speciali sono già in città». Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«La gente di Kherson stava aspettando. Non hanno mai rinunciato all'Ucraina», continua Zelensky nel messaggio, riportato dal Guardian. «La speranza per l'Ucraina è sempre giustificata e l'Ucraina restituisce sempre la propria». Mentre «la città non è stata ancora completamente ripulita dalla presenza del nemico, gli stessi abitanti di Kherson stanno già rimuovendo i simboli russi dalle strade e dagli edifici, e ogni traccia della permanenza degli occupanti a Kherson».
«Ringrazio ogni soldato e ogni unità delle forze di difesa che stanno rendendo possibile questa operazione offensiva nel sud», ha affermato il presidente ucraino.
18:56
18:56
L'Ucraina costruisce un muro al confine con la Bielorussia
L'Ucraina sta costruendo un muro al confine con la Bielorussia. Lo riferisce il Kyiv Independent, che cita Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Secondo quanto riferito, il muro di cemento sarà rinforzato con filo spinato, un fossato e un terrapieno per fortificare il confine con la Bielorussia nell'oblast ucraino di Volyn. Tymoshenko ha sottolineato che il muro si estende già per tre chilometri, e la costruzione è in corso anche negli oblast di confine di Rivne e Zhytomyr.
La Bielorussia è un alleato chiave di Mosca, e da mesi Kiev denuncia la possibilità di un attacco anche da quel Paese. Minsk ha più volte riferito di non voler inviare truppe in Ucraina. Ma intanto i russi stanno inviando sul territorio bielorusso soldati, armamenti e jet per costituire una forza congiunta, che secondo alcuni analisti militari potrebbe entrare nell'ovest dell'Ucraina per cercare di ostacolare le forniture di armi Nato che arrivano dalla Polonia.
18:04
18:04
Un miliardo di euro per rafforzare i «corridoi verdi»
Circa un miliardo di euro è stato mobilitato per rafforzare i «corridoi verdi» per le esportazioni di prodotti agricoli dall'Ucraina nello sforzo congiunto di Unione Europea, Banca europea per gli investimenti, Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e del Gruppo Banca mondiale.
In una nota diffusa dalla Commissione e dagli Stati che confinano con l'Ucraina, si sottolinea che «la Banca europea per gli investimenti prevede di investire fino a 300 milioni di euro entro la fine del 2023 in progetti che rispondono agli obiettivi delle corsie preferenziali». E questo «si aggiunge alle attività già annunciate e finanziate in Ucraina, una parte significativa delle quali è dedicata all'ammodernamento di strade e ferrovie».
La Commissione europea, invece, «destinerà urgentemente 250 milioni di euro di sovvenzioni per potenziare le corsie preferenziali». «A breve termine sosterremo miglioramenti rapidi, in particolare con attrezzature mobili, per ridurre i tempi di attesa e migliorare la circolazione attraverso i valichi di frontiera e le loro vie di accesso. A medio termine, stiamo mobilitando il Meccanismo per collegare l'Europa (CEF) e 50 milioni di euro per sostenere gli sviluppi infrastrutturali necessari per aumentare ulteriormente la capacità delle corsie preferenziali».
Nel complesso, i corridoi verdi e il patto sul grano tra maggio e fine ottobre «hanno permesso l'esportazione di circa 25 milioni di tonnellate di grano ucraino, semi oleosi e prodotti correlati verso i mercati mondiali, compresi i Paesi più bisognosi» rispetto ai 45 milioni che normalmente l'Ucraina esporta ogni anno.
16:27
16:27
«Addestriamo civili per formare una milizia sul confine con l'Ucraina»
Il capo della famigerata compagnia di mercenari russa Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha dichiarato che la sua organizzazione ha iniziato ad addestrare civili nelle regioni russe al confine con l'Ucraina per formare una milizia e costruire fortificazioni. Lo riporta l'Afp.
«Wagner sta aiutando e continuerà ad aiutare la popolazione nelle aree di confine a imparare a costruire strutture ingegneristiche, ad addestrare e a organizzare una milizia», ha affermato Prigozhin secondo il servizio stampa della sua compagnia Concord sostenendo che «un numero enorme di persone è già pronto a difendere la propria terra».
Prigozhin ha affermato che l'obiettivo principale di Wagner è iniziare a costruire fortificazioni e centri di addestramento nelle regioni di Belgorod e Kursk, negli ultimi mesi colpite da attacchi attribuiti da Mosca all'esercito ucraino.
Prigozhin, noto come lo «Chef di Putin» perché considerato vicino al leader del Cremlino e perché ha fatto fortuna nel settore della ristorazione, è sotto sanzioni di Ue e Usa ed è anche ritenuto l'organizzatore della cosiddetta «fabbrica dei troll» di San Pietroburgo che riempie il web di commenti a favore del governo russo.
15:53
15:53
«15 mila soldati ucraini addestrati dall'UE entro marzo»
Al Consiglio Affari Esteri e Difesa della prossima settimana verranno stanziati 16 milioni di euro per l'equipaggiamento necessario ad addestrare i 15 mila soldati ucraini che prenderanno parte alla missione di addestramento decisa dall'UE e che partirà a breve. La missione durerà due anni e avrà un budget di 160 milioni di euro.
Gli uomini saranno formati «entro la prossima primavera» e, a quanto si apprende, non si escludono altri round. L'Olanda invierà tra i 50 e i 100 istruttori. Martedì mattina poi si collegherà il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov per aggiornare i 27 sugli ultimi sviluppi dal campo di battaglia.
La missione di addestramento per l'Ucraina - Eumam - è stata discussa per la prima volta all'informale esteri di Praga dai 27 e poi lanciata ufficialmente allo scorso Consiglio Affari Esteri europeo. Ora si entra nel vivo e, stando a fonti europee, «si incoraggiano gli stati membri a prendervi parte contribuendo con vari moduli di addestramento».
I due principali quartier generali operativi saranno in Germania e Polonia mentre la 'mente' resterà a Bruxelles. «Passare dal nulla alla fase operativa entro due mesi, per gli standard Ue, è andare alla velocità della luce», spiega un alto funzionario europeo.
14:53
14:53
Kiev conferma: «Il nostro esercito è entrato a Kherson»
L'esercito ucraino è entrato nella città di Kherson. Lo ha annunciato il ministero della Difesa ucraino, confermando le prime notizie e i video diffusi sui social media che mostrano i soldati di Kiev nel capoluogo liberato dall'occupazione russa.
«Kherson torna sotto il controllo ucraino, le unità delle forze armate ucraine entrano in città», ha scritto il ministero in una dichiarazione pubblicata sulla sua pagina Facebook. Il ministero ha anche invitato i soldati russi rimasti sul posto ad «arrendersi immediatamente», promettendo di «preservare la vita e la sicurezza» a coloro che lo faranno.
«I vostri leader vi dicono di cambiarvi in abiti civili e di provare a fuggire da soli. È ovvio che non ci riuscirete», ha aggiunto il ministero. «Ogni soldato russo che resisterà sarà eliminato. Avete solo una possibilità per evitare la morte: arrendervi immediatamente», ha scritto su Facebook.
14:36
14:36
«I russi bombardano il distretto di Beryslav nella regione di Kherson»
Le forze russe hanno bombardato il distretto di Beryslav nella regione di Kherson con l'artiglieria pesante, e ci sono delle vittime. A riferirlo è la polizia regionale, citata da Ukrinform.
"Il nemico ha bombardato il distretto di Beryslav con l'artiglieria pesante. Villaggi pacifici sono finiti sotto il fuoco nemico. Ci sono vittime" ed "edifici residenziali danneggiati" insieme a veicoli, negozi e altre strutture, ha riferito la polizia. Nell'attacco è stato distrutto anche un deposito di grano.
Secondo quanto riferito, l'esercito russo ha inoltre colpito due volte il villaggio di Novooleksandrivka, nel Donbass, con i mortai, danneggiando case private, un asilo e un liceo, senza provocare vittime.
14:34
14:34
«Il ritiro da Kherson non è un'umiliazione»
Il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha risposto di «no» alla domanda se il ritiro delle truppe russe da Kherson fosse una «umiliazione» per il Cremlino: lo riporta la Bbc.
«Ci sono un sacco di esperti diversi, alcuni dicono cosa lei ha detto, altri dicono altre cose. Noi non vogliamo commentare nessuna di queste cose», ha affermato Peskov secondo l'emittente britannica.
13:30
13:30
«Il ritiro russo è una "importante vittoria" dell'Ucraina»
Il ritiro russo da Kherson è una «importante vittoria» dell'Ucraina. A dirlo in un tweet è il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba. «'La Russia è qui per sempre', diceva un poster a Bilozerka vicino a Kherson. Beh, non proprio! A tutti nel mondo, compreso l'Asean (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico) dove mi trovo attualmente: l'Ucraina sta ottenendo un'altra importante vittoria in questo momento e dimostra che qualunque cosa la Russia dica o faccia, l'Ucraina vincerà», ha scritto Kuleba.
Insieme al tweet, Kuleba ha pubblicato un video che mostra alcuni civili mentre rimuovono il poster citato nel suo messaggio, che raffigura una bambina con la bandiera russa e recita «La Russia è qui per sempre», secondo quanto riferito dallo stesso ministro.
13:00
13:00
La bandiera ucraina sventola nel centro di Kherson
Mentre i russi annunciano di aver «completato» il ritiro da Kherson, una grande bandiera ucraina è stata appesa nel centro della città. Lo mostrano alcune immagini comparse sui social media e riportate dai media internazionali. L'esercito ucraino è entrato nella periferia occidentale della città di Kherson, secondo alcune immagini sui social media geolocalizzate dalla CNN. Secondo quanto riferito, le truppe ucraine sono state accolte dai residenti in festa nel distretto di Shumenskyi del capoluogo ucraino. Nelle immagini geolocalizzate dal canale USA, i cittadini hanno inondato la piazza centrale della città, sventolando e alzando bandiere ucraine per festeggiare la liberazione della città dagli occupanti russi.
12:42
12:42
«Fratelli svedesi accusati di spionaggio aggravato per la Russia»
Due fratelli svedesi sono accusati a Stoccolma di «spionaggio aggravato» per presunto spionaggio per il servizio di intelligence militare russo, il Gru, tra il 2011 e il 2021. «Le informazioni che sono state ottenute, trasmesse e divulgate potrebbero, se arrivassero nelle mani di una potenza straniera, nuocere alla sicurezza della Svezia», ha affermato in una nota il procuratore capo Per Lindqvist.
12:06
12:06
Mosca: «Completato il ritiro da Kherson»
Le truppe russe hanno completato il ritiro dalla città di Kherson trasferendosi sulla riva sinistra del Dnepr. Lo annuncia il ministero della Difesa di Mosca citato dall'agenzia Tass.
"Durante il trasferimento sulla riva sinistra del Dnipro, non è stato lasciato un solo pezzo di equipaggiamento militare né un'arma sulla riva destra, tutto il personale militare russo ha attraversato" il fiume, "non sono state consentite perdite di personale, armi, equipaggiamento e materiale del gruppo russo", sostiene il ministero della Difesa di Mosca, secondo il quale il ritiro da Kherson sarebbe stato completato alle 5 del mattino. Lo riporta la testata online Meduza.
11:20
11:20
Il Cremlino risponde a Biden: «Fine del conflitto quando gli obiettivi saranno raggiunti»
«L'operazione militare speciale in Ucraina può finire con il raggiungimento dei suoi obiettivi, o il raggiungimento degli obiettivi attraverso negoziati di pace, il che è possibile». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov rispondendo al presidente degli Stati Uniti Joe Biden, secondo il quale il conflitto in Ucraina «non finirà finché Putin non lascerà il Paese».
10:39
10:39
«Kherson rimane territorio russo»
La regione di Kherson rimarrà parte della Russia, nonostante la ritirata delle truppe di Mosca dalla città. «Non ci sono e non ci possono essere cambiamenti» su questo, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Tass.
Riguardo alla decisione del presidente russo Vladimir Putin di non partecipare né in presenza né online al vertice del G20 a Bali, Peskov ha detto che è dovuta a «impegni» interni al Paese.
10:37
10:37
«Mosca vuole colpire il morale dei civili ucraini»
«Gli attacchi russi alla produzione e alla trasmissione di energia stanno avendo un effetto sproporzionato sui civili in Ucraina, con un impatto indiscriminato su funzioni critiche come l'assistenza sanitaria e il riscaldamento». Questi raid alle infrastrutture energetiche hanno come obiettivo quello «di colpire il morale dei civili». Lo sostiene l'intelligence britannica nel rapporto quotidiano pubblicato dal Ministero della Difesa di Londra.
«Dal 10 ottobre la Russia ha attaccato l'Ucraina con una campagna di raid contro le infrastrutture elettriche» e dal 31 ottobre sono stati colpiti «per la prima volta gli impianti delle dighe idroelettriche», provocando «danni diffusi alle stazioni di trasmissione e alle centrali elettriche», si legge nel rapporto. «I blackout programmati e d'emergenza sono diventati una routine in alcune parti dell'Ucraina, con un notevole impatto a Kiev», spiegano gli 007.
«Il continuo deterioramento delle reti a causa degli attacchi russi avrà conseguenze sui sistemi idrici e di riscaldamento, che saranno avvertiti in modo più significativo dalla popolazione civile durante l'inverno».
10:29
10:29
«A Mykolaiv una risposta cinica dei russi ai nostri successi»
I raid su Mykolaiv «sono la risposta cinica dello Stato terrorista ai nostri successi sul fronte. Un attacco a un edificio residenziale di 5 piani: distrutti dal quinto al primo piano. Sfortunatamente ci sono morti e feriti. Le operazioni di soccorso sono in corso. La Russia non rinuncia alle sue tattiche spregevoli. E noi non rinunceremo alla nostra lotta. Gli occupanti saranno ritenuti responsabili di ogni crimine contro l'Ucraina e gli ucraini».
Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. Intanto il governatore della regione, Vitaliy Kim, ha aggiornato a 5 morti il bilancio delle vittime del raid.
10:22
10:22
«Ci stiamo impegnando per porre fine alla guerra con una pace equa»
«Ci stiamo impegnando per porre fine al conflitto che dura da 9 mesi in Ucraina attraverso una pace equa e stiamo mettendo in pratica gli interventi necessari per impedire la crisi alimentare».
Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta la direzione delle comunicazioni presidenziali di Ankara, durante il nono vertice dei capi di Stato dei Paesi turchi a Samarkand, in Uzbekistan.
09:20
09:20
Quattro morti in un attacco a un palazzo di Mykolaiv
È di almeno quattro morti al momento il bilancio di un attacco russo contro un edificio residenziale nella città Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina. Lo riferisce il governatore regionale. «Purtroppo si contano già quattro morti nel palazzo di cinque piani», ha affermato sui social media il governatore Vitaliy Kim.
08:41
08:41
«Alla Russia servirà almeno una settimana per il ritiro da Kherson»
La Russia avrà bisogno di una settimana almeno per ritirare le sue truppe da Kherson. Ne è convinto il ministro ucraino della Difesa, Oleksii Reznikov, stando ad Ukrinform che cita Radio Svoboda.
Secondo Reznikov, la Russia conta circa 40 mila suoi soldati nella regione di Kherson. E nonostante il loro ritiro sia stato annunciato, militari di Mosca restano in città, nei suoi dintorni e sulla sponda occidentale del fiume Dnipro. «Non è così facile ritirare quelle truppe da Kherson in un giorno o due - ha detto il ministro - ci vorrà almeno una settimana».
07:11
07:11
Washington acquisterà dalla Corea del Sud armi per Kiev? Seul nega
Gli Stati Uniti acquisteranno dalla Corea del Sud proiettili d'artiglieria destinati all'Ucraina. Lo rivelano funzionari americani al Wall Street Journal. Si tratta di un fatto senza precedenti, segno della difficoltà anche di Washington di reperire armi per aiutare Kiev nella guerra contro la Russia. Secondo le fonti, gli Stati Uniti acquisteranno 100'000 proiettili da 155mm, sufficienti a rifornire le truppe ucraine per diverse settimane. Ma Seul nega.
Le armi acquistate alla Corea del Sud consentiranno agli Stati Uniti di continuare ad aiutare l'Ucraina senza attingere ancora di più dalle proprie riserve di armi. Ieri l'amministrazione Biden ha annunciato un nuovo pacchetto da 400 milioni di dollari e dall'inizio dell'invasione da parte della Russia, lo scorso febbraio, ha inviato assistenza militare per 18 miliardi di dollari.
Lo scorso agosto il livello delle scorte di proiettili di artiglieria da 155 mm era sceso a livelli che «preoccupavano» il Pentagono, aggiungono le fonti. L'accordo con Seul è stato raggiunto a inizio novembre dal ministro della difesa sudcoreano Lee Jong-sup e il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin.
Da parte sua la Corea del Sud nega la vendita di proiettili di artiglieria agli Stati Uniti destinati all'Ucraina. Secondo Seul, se i negoziati in corso andranno a buon fine le munizioni saranno destinate solo alle forze americane.
«Per alleviare la mancanza di scorte di munizioni da 155 mm negli Stati Uniti, sono in corso negoziati» tra Washington e una società sudcoreana «per esportare munizioni», ha affermato in una nota il ministero della Difesa sudcoreano. «Questo nel presupposto che gli Stati Uniti saranno gli utilizzatori finali» dei proiettili, si legge ancora nel comunicato dove si specifica che la «politica sudcoreana di non fornire armi letali all'Ucraina rimane invariata.
07:08
07:08
«La guerra finirà quando Putin lascerà l'Ucraina»
Il conflitto in Ucraina «non finirà finché Putin non lascerà il Paese». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ai giornalisti al seguito prima di salire sull'Air Force One che lo porterà alla Cop27 a Sharm el Sheikh.
06:51
06:51
Il punto alle 6.00
Oggi, 11 novembre 2022, è il 261. giorno dall'inizio della guerra in Ucraina. In queste ore le forze ucraine si stanno avvicinando alla periferia della città meridionale di Kherson dopo che la Russia ha annunciato giovedì l'intenzione di ritirarsi. Kiev ha affermato di aver già liberato la città chiave di Snihurivka, a circa 32 km a nord di Kherson. Immagini di soldati con una bandiera ucraina a Kyslivka, un villaggio appena fuori Klapaya e a circa 15 km dal centro di Kherson, sono emerse nella giornata di ieri. Video pubblicati sui social da soldati russi in ritirata attraverso il Dnipro sembrano confermare che almeno alcune truppe si sono già ritirate.
Il ministro della Difesa ucraino ha tuttavia dichiarato, riporta il Guardian, che i russi impiegheranno almeno una settimana per lasciare la città di Kherson e che Mosca ha ancora un contingente di 40.000 soldati nella regione.
Kiev ha del resto dichiarato di volersi muovere con cautela nel cantare vittoria, avvertendo che la ritirata potrebbe essere una trappola del Cremlino. Il capo dell'esercito ucraino, Valeriy Zaluzhnyi, ha dichiarato che Kyiv non può ancora confermare se la Russia si stia effettivamente ritirando dalla città, ma le forze di Kyiv sono avanzate di 36,5 km (22,7 miglia) e hanno riconquistato 41 villaggi e città dal 1. ottobre nella regione. Tra questi, 12 insediamenti solo mercoledì.
Nella tarda serata di ieri, intanto, sono state segnalate esplosioni dovute ai bombardamenti intorno alla diga di Nova Kakhovka. Kiev ha ripetutamente avvertito che l'impianto idroelettrico, alto 30 metri, potrebbe essere preso di mira dai russi. Anche le infrastrutture energetiche della regione di Vinnytsia, 250 chilometri a ovest di Kiev, sono state bombardate dalle forze russe nella notte. Lo ha riferito iI governatore dell'Oblast, Serhii Borzov, aggiungendo che non ci sono state vittime e che sul posto stanno operando squadre di soccorso.