Napoli

«La cabina della funivia del monte Faito è stata trovata a metà percorso»

Aperta un'inchiesta contro ignoti con le ipotesi di reato di disastro colposo e omicidio plurimo colposo – Ancora tanti i dettagli da chiarire sull'incidente
©CESARE ABBATE
Red. Online
18.04.2025 13:45

Con il passare delle ore, emergono nuovi dettagli sulla caduta della cabina della funivia del monte Faito a Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli. Il bilancio dell'incidente, come reso noto già ieri sera, è di quattro vittime e un ferito: quest'ultimo si trova in gradi condizioni all'ospedale del Mare di Napoli.

All'origine della tragedia, secondo quanto ricostruito, c'è la rottura di un cavo di trazione. Al momento, però, non è ancora chiaro come sia avvenuto l'incidente. A tal proposito, riferiscono i media italiani, la procura di Torre Annunziata ha aperto un'indagine contro ignoti. Le ipotesi di reato sono di disastro colposo e omicidio plurimo colposo. L'incidente è avvenuto a dieci giorni di distanza dalla riapertura della funivia: dopo la chiusura invernale era stata sottoposta, come consuetudine, a numerosi controlli, dai quali tuttavia sembrerebbe non fossero emerse anomalie. 

Nel frattempo, sono stati resi noti maggiori dettagli sulle persone coinvolte nell'incidente. Tre delle vittime e la persona ferita erano turisti, mentre la quarta persona deceduta nell'incidente era il macchinista di bordo 59.enne, ossia la persona che accompagnare i visitatori sulla funivia, durante il viaggio. Oltre a lui, sono morti una donna israeliana di 25 anni, una donna britannica di 58 anni e un altro uomo britannico, la cui identità, tuttavia, non è stata ancora resa nota. La persona ferita, invece, è un uomo israeliano. 

Al momento della tragedia, sull'impianto viaggiavano due cabine in direzioni opposte. Ad avere la peggio è stata quella che si trovava più vicino alla vetta, quando il cavo si è rotto. L'altra cabina, invece, trovandosi a valle, è stata prontamente evacuata dai soccorritori. A bordo era presente, anche in questo caso, un macchinista, oltre a nove passeggeri (nello specifico, una famiglia tedesca di cinque persone e due coppie di studenti in Erasmus, francesi e tedeschi). 

Diversamente da quanto successo in vetta, dopo la rottura del cavo nella cabina a valle si è attivato correttamente il freno di sicurezza. In questo modo, la cabina è rimasta sospesa a una ventina di metri d'altezza, non troppo lontano dalla base della funivia. Quella più in alto, invece, prossima all'arrivo in stazione, è invece precipitata. La cabina è stata trovata nel bosco, centinaia di metri più avanti, a metà del percorso. 

Secondo il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, è possibile che il freno d'emergenza non abbia funzionato. Se così fosse, si spiegherebbe per quale motivo la cabina a vale è rimasta ferma, mentre l'altra è «scivolata» all'indietro, precipitando. Restano però da chiarire anche i tempi dell'incidente: secondo Umberto De Gregorio, presidente dell'EAV – azienda regionale che gestisce la funivia – è probabile che la cabina sia andata a sbattere contro un pilone, prima di cadere nel bosco. 

Resta anche da capire che ruolo abbia avuto il maltempo nell'incidente. La giornata di ieri era infatti molto ventosa, tanto che la Protezione civile campana aveva diramato un'allerta gialla valida dal pomeriggio. Tuttavia, secondo De Gregorio, le condizioni non erano così tragiche da interrompere le corse della funivia. Nelle ore seguenti, inoltre, sulla zona si è estesa una fitta nebbia, che ha reso difficoltose le operazioni di ricerca e salvataggio. 

I precedenti

Non è la prima volta che la funivia del Monte Faito si trova a fare i conti con un incidente mortale come quello avvenuto nelle scorse ore. Otto anni dopo l'apertura, nel 1860, ci fu un incidente in cui morirono quattro persone e altre 31 rimasero ferite. 

Più recentemente, nel 2021, la cabina rimase bloccata per più di un'ora a causa di un'interruzione di corrente. A bordo c'erano 31 persone.