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«La Casa Bianca vuole inviare a Kiev le bombe a grappolo»

Secondo la CNN, l'amministrazione Biden starebbe valutando l'invio in Ucraina di bombe a grappolo, bandite da una convenzione ONU per la loro pericolosità per i civili sia durante gli attacchi che in seguito — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«La Casa Bianca vuole inviare a Kiev le bombe a grappolo»
Red. Online
30.06.2023 06:50
22:04
22:04
«Un morto e una donna ferita in un raid russo nel Donetsk»

Una persona è stata uccisa e un'altra è rimasta ferita oggi a seguito del bombardamento russo del villaggio ucraino di Mykolaivka nella regione di Donetsk. Lo riporta Ukrinform, citando la portavoce dell'ufficio del procuratore regionale di Donetsk, Anastasia Medvedeva.

22:04
22:04
«Non sappiamo con certezza dove si trova Prigozhin»

Gli Stati Uniti non sanno con certezza dove si trova il leader di Wagner Yevgeny Prigozhin. «Non abbiamo informazioni che riteniamo abbastanza affidabili, non abbiamo una visibilità perfetta su dove si trova e dove si trovano le sue truppe», afferma il portavoce del consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby.

22:03
22:03
USA: «Continuiamo a sostenere l'Ucraina»

Gli Stati Uniti ribadiscono il loro continuo sostegno all'Ucraina anche se la controffensiva lanciata ha un po' deluso le aspettative.

«Siamo in costante contatto con le nostre controparti ucraine e continuiamo a fare quello che possiamo per aiutarli nella controffensiva», afferma il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby parlando di aiuto e sostegno nell'addestramento.

21:33
21:33
«Snake Island libera da un anno, la vittoria più importante»

«Oggi è il primo anniversario della liberazione di Snake Island (l'Isola dei Serpenti) dagli invasori russi. È una delle nostre vittorie più importanti». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Twitter.

«Ricordatevi, l'anno scorso, in primavera, nessuno si aspettava che l'Ucraina sarebbe stata in grado di implementare, in particolare, il fondamentale compito della difesa: fornire sicurezza all'Isola, e ad una parte significativa della zona delle acque del Mar Nero. Ma i nostri soldati lo hanno fatto - ha aggiunto -. I terroristi russi avevano bisogno dell'isola per distruggere l'intero sud del nostro paese, la nostra bellissima Odessa e altre città. I nostri soldati li hanno fermati e li hanno cacciati da Snake Island».

Zelensky ha quindi omaggiato il suo paese e gli ucraini che «sono molto più forti di quanto si pensi. A volte, più forti di quanto siamo abituati a pensare a noi stessi. Grazie a tutto ciò che la nostra gente riesce a fare nel confronto con i terroristi russi, stiamo rivelando al mondo intero e a noi stessi una nuova forza ucraina, forza che non perderemo mai e che sarà sempre un pilastro della sicurezza del mondo libero».

21:32
21:32
«Bisogna rafforzare la difesa nel nord, al confine bielorusso»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incaricato il comandante in capo delle forze armate dell'Ucraina Valery Zaluzhny e il comandante delle forze congiunte delle forze armate dell'Ucraina Serhii Naev di rafforzare la difesa nel nord dell'Ucraina. Lo riporta Unian.

Zelensky ha annunciato che l'intelligence ucraina sta monitorando da vicino il confine ucraino-bielorusso, e che in considerazione dei possibili rischi, è stato ordinato di rafforzare la protezione della direzione nord.

21:30
21:30
La Polonia vuole aderire al programma di condivisione nucleare NATO

La Polonia vuole aderire al programma di condivisione nucleare della NATO in risposta ai piani della Russia di schierare armi nucleari tattiche in Bielorussia. Lo ha annunciato il premier polacco, Mateusz Morawiecki, a margine del vertice dei leader europei.

«Dal momento che la Russia intende collocare armi nucleari tattiche in Bielorussia, chiediamo ancora di più a tutta la NATO di prendere parte al programma di condivisione nucleare», ha detto il primo ministro, aggiungendo che la decisione finale spetterà agli Stati Uniti.

«Non vogliamo sederci con le braccia conserte mentre Putin intensifica ogni tipo di minaccia», ha concluso.

19:51
19:51
Zelensky: «Putin ora è più minacciato di me»

«Putin ora è più minacciato di me. Ci sono più persone che vogliono ucciderlo». Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervistato dal giornale spagnolo El Mundo, rispondendo come si sente lui, considerato l'uomo la cui vita è più in pericolo nel mondo.

«Il pericolo maggiore - aggiunge - lo corrono i nostri soldati al fronte. Ogni secondo. Ci sono sempre bombe. È molto difficile dormire e sopravvivere. Ci sono stato diverse volte e so cosa succede. Dio dia loro la forza per andare avanti e tornare a casa. Per quanto riguarda il pericolo personale, fa parte della mia vita e mi ci sono abituato. Ci sono molte persone al mio fianco che vivono anch'esse in pericolo. È una scelta consapevole quella che abbiamo fatto. Sono orgoglioso del compito che mi attende. Ci convivo normalmente».

19:26
19:26
Zelensky: «Dobbiamo approfittare del caos a Mosca per vincere»

«Ci sono molte persone che hanno sostenuto Prigozhin sui social media durante la rivolta, e questo significa che stanno perdendo la guerra e si incolpano a vicenda. Stanno cercando la colpa per le loro sconfitte in Ucraina». Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervistato dal giornale spagnolo El Mundo, rispondendo alla domanda se pensa che la Wagner possa attaccare l'Ucraina dalla Bielorussia.

«Dobbiamo approfittare di questa situazione per scacciare i nostri nemici dalla nostra terra. Crediamo che oggi non siano più in grado di fare qualcosa di serio contro l'Ucraina, ma li terremo d'occhio su quel confine settentrionale».

18:50
18:50
«La popolarità di Prigozhin crolla, Putin oltre l'80%»

Il tentato ammutinamento della sua Wagner ha portato a un crollo della popolarità di Yevgeny Prigozhin in Russia e ad un ridimensionamento di quella del suo nemico dichiarato, il ministro della Difesa Serghei Shoigu, mentre quella del presidente Vladimir Putin non risente in nulla degli ultimi avvenimenti, rimanendo oltre l'80%. Sono questi i risultati di un sondaggio del centro statistico indipendente Levada riportati dal sito indipendente Meduza. Sia Levada sia Meduza sono bollati come agenti stranieri dalle autorità russe.

Secondi i rilevamenti, condotti tra il 25 e il 28 giugno, il tasso di approvazione di Prigozhin si è dimezzato rispetto a una settimana prima, crollando dal 58% al 29%. La popolarità di Shoigu si è ridotta nello stesso periodo dal 60% al 48%.

Infine, per quanto riguarda Putin, il suo tasso di approvazione ha perso 3 punti nel giorno dell'insurrezione, sabato scorso, scendendo al 79%, ma poi è risalito all'82% quando la crisi è finita.

17:44
17:44
Zelensky: «Rafforzare militarmente il confine con la Bielorussia»

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha riunito i comandi militari e fatto il punto sulla situazione al confine nord con la Bielorussia, Paese in cui si è installata la milizia Wagner e dove i russi stanno dislocando un arsenale di missili, compresi vettori a breve raggio con testate nucleari. Dal comando militare nord, Zelensky ha ottenuto la rassicurazione che si stanno prendendo misure di protezione.

17:42
17:42
«Prorogati gli arresti per il metropolita filorusso Pavel»

Il tribunale distrettuale di Solomyansk a Kiev ha prorogato di altri due mesi gli arresti domiciliari per l'ex metropolita Pavel del Pechersk Lavra, l'antico Monastero delle Grotte, rimasto fedele al Patriarcato russo dopo lo scisma della Chiesa nazionale ucraina sull'onda della guerra. Il religioso è accusato di essere filoputiniano e favorevole all'invasione russa dell'Ucraina. Lo scrive Ukrinform.

Pavel è stato arrestato il primo aprile scorso e confinato con il braccialetto elettronico agli arresti domiciliari: misura che sarebbe scaduta domani. «Il tribunale ha accolto la richiesta dell'ufficio del pubblico ministero di prorogare gli arresti domiciliari», scrive Ukrinform citando un funzionario locale. La difesa ha chiesto la revoca della misura.

Quando in aprile la misura cautelare fu stabilita, la Procura generale scrisse che «il metropolita Pavel della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca, ha offeso i sentimenti religiosi degli ucraini e ha giustificato l'aggressione della Federazione russa contro l'Ucraina», e che il religioso è anche sospettato di «violazione dell'uguaglianza dei cittadini sulla base della loro razza, nazionalità, appartenenza regionale, credenze religiose» per aver «ripetutamente insultato i sentimenti religiosi degli ucraini, sminuito le opinioni dei credenti di altre fedi e ha cercato di creare atteggiamenti ostili nei loro confronti».

17:04
17:04
«I tecnici di Zaporizhzia devono accusare Kiev in caso di incidente»

Nel caso di un incidente alla centrale atomica di Zaporizhzhia, al personale rimasto nell'impianto sarebbe stato ordinato dagli occupanti russi di «incolpare l'Ucraina»: è quanto scrivono alcuni media ucraini, fra cui Rbc-Ucraina, citando un rapporto dei servizi segreti militari di Kiev (Gru) su Telegram, in base al quale i russi starebbero riducendo progressivamente il personale della centrale.

Impianto che gli occupanti usano come base per sparare sulle vicine città ucraine e che l'Ucraina ritiene, sempre da informazioni d'intelligence, che i russi abbiano preventivamente minato.

17:02
17:02
«Avvistato in Bielorussia un presunto campo della Wagner»

Un'immagine satellitare ad alta risoluzione ottenuta oggi dalla Bbc rivela centinaia di nuove strutture simili a tende nel sito di un presunto campo Wagner in una base militare in disuso ad una ventina di chilometri dalla città di Asipovichy, in Bielorussia.

L'area è stata segnalata dai media russi come un luogo che potrebbe ospitare i combattenti Wagner, scrive Bbc News online, che pubblica anche la foto in questione, assieme ad un'altra immagine satellitare del 15 giugno delle stesso luogo in cui non compare alcuna delle nuove strutture.

Non è possibile confermare che queste nuove strutture siano destinate a ospitare le forze Wagner, scrive ancora Bbc, ricordando però che il leader della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha accettato di ospitarle.

15:40
15:40
Putin sente Modi: «Kiev rifiuta una soluzione politica»

Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con Narendra Modi. Lo riferisce la Tass, aggiungendo che il presidente russo ha parlato con il premier indiano affermando che è Kiev a rifiutarsi di risolvere il conflitto con una soluzione diplomatica.

«Le parti hanno discusso della situazione intorno all'Ucraina. Il presidente russo ha valutato la situazione attuale nella zona delle operazioni militari speciali, indicando il rifiuto categorico di Kiev di adottare misure politiche e diplomatiche per risolvere il conflitto», si legge in una nota del Cremlino.

Il premier indiano «ha espresso comprensione e sostegno» per le azioni del governo russo in seguito alla rivolta di sabato scorso dei mercenari del gruppo Wagner, ha affermato il Cremlino, ripreso dall'agenzia Interfax, sempre riferendosi alla conversazione telefonica tra Modi e Putin.

«In relazione agli eventi del 24 giugno, Modi ha espresso comprensione e sostegno per le azioni decisive della leadership russa per proteggere la legge e l'ordine, garantire la stabilità nel Paese e la sicurezza dei suoi cittadini», sostiene il Cremlino.

15:15
15:15
«Nella Russia crepe e divisioni, l'UE è unita sull'Ucraina»

«Sull'Ucraina l'UE è unita e tenace. È un contrasto con la Russia in cui si vedono crepe e divisioni». Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel al termine del Consiglio Europeo.

14:14
14:14
«I servizi segreti russi sono stati incaricati di uccidere Prigozhin»

L'FSB russo è stato incaricato di liquidare il leader della Wagner Yevgeny Prigozhin dopo il fallito ammutinamento dello scorso fine settimana.

Lo sostiene il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov in un'intervista a The War Zone, come riferisce Ukrinform. «Sappiamo che l'FSB è stato incaricato di assassinare Prigozhin. Riusciranno a farlo? Vedremo con il tempo...», afferma Budanov.

«Tutti i potenziali tentativi di assassinio non saranno veloci. Ci vorrà del tempo per avere approcci adeguati e raggiungere la fase in cui essere pronti per un'operazione enorme. Ma ancora una volta, vorrei sottolineare che è una grande domanda aperta. Riusciranno ad eseguire l'ordine? Avranno il coraggio di eseguire quell'ordine?», ha aggiunto Budanov.

07:29
07:29
«Surovikin? Membro vip segreto della Wagner»

Il generale russo Sergey Surovikin era un membro vip segreto della compagnia militare privata Wagner. Lo riferisce la CNN citando documenti ottenuti in esclusiva dal Russian investigative Dossier Center, secondo cui l'alto ufficiale aveva un numero di registrazione personale con la Wagner.

Surovikin è in una lista insieme ad almeno altri 30 alti dirigenti militari e dell'intelligence russa, anche loro membri vip segreti del gruppo di mercenari, sempre secondo il Russian investigative Dossier Center.

06:50
06:50
Il punto alle 6.00

Gli Stati Uniti stanno valutando l'invio a Kiev di nuove armi. Secondo il Wall Street Journal, le autorità americane avrebbero preso in considerazione l'approvazione del sistema missilistico guidato a lungo raggio ATACMS per l'Ucraina. L'ATACMS ha una gittata di circa 300 km, sufficiente per colpire obiettivi russi molto dietro le linee del fronte, anche in Crimea da dove partono gli attacchi con droni di fabbricazione iraniana. Joe Biden non ha ancora dato il suo ok ma le fonti dicono di aver aver visto segnali di apertura anche tra i più riluttanti nel governo, a partire dalla Casa Bianca.

Ma i missili non sono l'unica arma valutata da Washington. L'amministrazione Biden starebbe, secondo la CNN, «valutando seriamente» l'idea di approvare il trasferimento di bombe a grappolo all'Ucraina. «Queste munizioni avrebbero senza dubbio un impatto significativo sul campo di battaglia», ha spiegato un dirigente statunitense al network. Ma, lo ricordiamo, le bombe a grappolo sono state bandite da un'apposita convenzione ONU: poiché rilasciano molti piccoli proiettili su un'ampia area, rappresentano un rischio per i civili sia durante gli attacchi che in seguito. La messa al bando, arrivata nel 2008, ha trovato il sostegno di oltre un centinaio di Paesi (tra i quali molti alleati di Ucraina e USA), ma tra i non firmatari ci sono proprio Washington e Mosca.