Aviazione

La compagnia aerea che ha iniziato a pesare i propri passeggeri

Air New Zealand ha introdotto questa misura, in forma anonima e volontaria, per calcolare meglio il peso medio dei passeggeri, un dato essenziale per i piloti
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Red. Online
01.06.2023 13:45

«Scusi, signore, potrebbe gentilmente salire sulla bilancia e pesarsi?». No, non siamo dal dietologo. Benvenuti, piuttosto, al check-in di Air New Zealand, compagnia di bandiera neozelandese che, a partire da questo mese, chiederà ai propri passeggeri di pesarsi prima dell'imbarco. Nessuna paura: non vi sarà alcun obbligo. Ovvero, qualora qualcuno fosse riluttante a usare la bilancia potrà sempre e comunque dire di no. Di più, il peso di un determinato passeggero non verrà adoperato dal vettore per (eventualmente) tassarlo ma, semmai, per determinare il peso medio di tutti i passeggeri di un volo.

D'altronde, le compagnie sono abituate a pesare qualsiasi cosa abbia a che fare con un aereo: dal carico ai pasti da portare a bordo, passando ovviamente per il bagaglio da stiva. Quante volte, ad esempio, vi sarà capitato di elencare vari santi del calendario perché non siete riusciti a starci nei canonici 20 o 23 chilogrammi a valigia? 

Air New Zealand, ora, ha introdotto questa novità per determinare con maggiore precisione il peso medio dei clienti. Peso che, per i piloti, è un dato essenziale. Da conoscere assolutamente prima del decollo. Perché i dati siano attendibili, tuttavia, l'azienda stima che sarà necessario conoscere il peso di 10 mila passeggeri almeno.

Il portavoce della compagnia, Alastair James, ha illustrato così la misura: «Sappiamo che salire sulla bilancia può intimorire. Ma vogliamo rassicurare i nostri clienti che il loro peso non sarà visibile da nessuna parte. È un dato completamente anonimo. Nessuno potrà vedere il vostro peso, nemmeno noi».

La compagnia aerea inizierà a pesare i clienti per i voli internazionali. «È qualcosa di semplice e volontario» ha aggiunto James. «Pesandovi, ci aiuterete a farvi volare in sicurezza».

Negli Stati Uniti, molte compagnie aeree stanno valutando l'introduzione di tale procedura, considerando anche l'alto tasso di obesità fra la popolazione (quasi il 42% secondo il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie).

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