Guerra e tecnologia

La Corea del Nord e quei silos nucleari sottomarini

Mentre gli occhi del mondo sono rivolti alle minacce nucleari di Putin, c'è qualcuno che approfitta della distrazione per portare avanti i propri programmi atomici — Kim Jong-un, in occasione del 77. anniversario del Partito, ha annunciato una serie di test
Giacomo Butti
11.10.2022 19:03

Mentre gli occhi del mondo sono rivolti alla guerra in Ucraina e alle minacce nucleari di Putin, c'è qualcuno che approfitta della distrazione per portare avanti i propri programmi atomici. Stiamo parlando della Corea del Nord, che ieri ha rotto il silenzio su una serie di test condotta nelle ultime settimane. I media di Pyongyang hanno riferito che il leader del Paese, Kim Jong-un, ha supervisionato i lanci di prova di diversi missili balistici a corto raggio con capacità nucleare. La presenza, ai test, del 38.enne, arrivato insieme all'influente moglie Ri Sol-ju, ha fatto notizia. Foto del leader nordcoreano, tornato davanti alle telecamere dopo alcune settimane di assenza dalla scena pubblica, sono state rapidamente riprese dalle TV sudcoreane, accostate ai poco rassicuranti scatti di missili in partenza.

Ma ad importare agli analisti occidentali, più della presenza di leader e consorte (per quanto significativa), il fatto che per la prima volta la Corea del Nord abbia menzionato un test "subacqueo". Già, Pyongyang ha ammesso di stare costruendo silos sottomarini per armi nucleari, suggerendo che il Paese stia sviluppando una tecnologia in grado di rendere i suoi missili più difficili da individuare e intercettare. Un'uscita allo scoperto in grande stile, con i media nordcoreani che hanno anche pubblicato foto di un missile balistico nell'atto di emergere dalle acque di un bacino idrico.

Nucleare e diplomazia

Ieri, dicevamo, la propaganda nordcoreana ha rotto sei mesi di silenzio sui programmi nucleari di Pyongyang diffondendo le notizie riguardanti le ultime esercitazioni. Test che sono stati effettuati nell'arco delle ultime due settimane: 12 missili balistici lanciati in sette differenti esercitazioni. Perché attendere? Le interpretazioni sono molteplici. Molti analisti ritengono che la decisione di aspettare abbia a che fare con la difficile situazione in cui versa il Paese. Nel bel mezzo di una crisi economica, alimentare e sanitaria, il cittadino nordcoreano non sembra particolarmente soddisfatto delle spese effettuate dal Governo di Pyongyang. Ogni lancio di missili, del resto, è costoso. Secondo quanto riportato da Radio Free Asia (RFA), un rapporto di giugno del Korea Institute for Defense Analyses, con sede a Seoul, evidenzia come la Corea del Nord abbia speso tra i 400 e i 650 milioni di dollari per 33 lanci missilistici (25 nell'ultimo anno, un record), pari a circa il 2% del suo prodotto interno lordo. Il costo medio per lancio si aggira quindi tra i 12 e i 20 milioni di dollari, ovvero circa 3-5 milioni di volte il salario medio mensile nordcoreano.

La decisione di rivelare i test proprio ieri, del resto, non è casuale. Lunedì si è celebrato il 77. anniversario dalla fondazione del Partito del Lavoro, al governo in Corea del Nord. E i media statali non hanno perso l'occasione per sottolineare la leadership di Kim Jong-un mostrando le crescenti capacità nucleari e missilistiche del Paese. Sotto la guida del 38.enne, la Corea del Nord ha chiesto di essere riconosciuta come uno Stato dotato di armi nucleari, mostrando contemporaneamente di non avere alcuna intenzione di discutere sul suo sviluppo nucleare: «Non sentiamo il bisogno di impegnarci in un dialogo con i nemici», ha evidenziato Kim proprio lunedì, riportano i media statunitensi. 

Ieri il Partito del Lavoro nordcoreano ha festeggiato il 77. anniversario della sua fondazione. © EPA/KCNA
Ieri il Partito del Lavoro nordcoreano ha festeggiato il 77. anniversario della sua fondazione. © EPA/KCNA

E dire che l'amministrazione Trump aveva convinto il leader supremo nordcoreano a sedersi al tavolo delle trattative, ma la chiusura dei canali diplomatici senza l'arrivo a un accordo sembra aver spinto la Corea del Nord a raddoppiare i suoi programmi di armamento. Esperti del Nuclear Information Project statunitense, riporta la CNN, affermano che la Corea del Nord ha probabilmente fabbricato fra le 20 e le 30 testate nucleari, utilizzabili principalmente con missili balistici a medio raggio (come quello che la settimana scorsa ha sorvolato il Giappone). Ma le capacità di fare esplodere tali testate con precisione sul campo di battaglia non è affatto provata. Gli analisti ritengono dunque, riporta il New York Times, che Kim stia sfruttando lo stallo dei colloqui con Washington per testare e migliorare le proprie armi e alzare la posta in gioco nei futuri negoziati.

Preoccupazione più a Sud

Il mondo e, in particolare, i vicini asiatici, guardano con preoccupazione ai test di Pyongyang. Le esercitazioni missilistiche, arrivate nel bel mezzo di manovre navali militari condotte da Washington e Seul, non hanno fatto altro che alzare la tensione nella regione. Dopo il lancio sul Giappone, i missili balistici a corto raggio lanciati dall'area di Munchon, nella provincia di Kangwon, verso il Mare dell'Est, rappresentano una nuova minaccia alla Corea del Sud. Lunedì, i media statali nordcoreani hanno parlato apertamente di esercitazioni per lanci di testate nucleari tattiche che potrebbero «neutralizzare» gli aeroporti sudcoreani.

Una minaccia che ha spinto Seul a prendere le proprie contromisure. L'ufficio del presidente Yoon Suk Yeol ha dichiarato che la Corea del Sud sta rafforzando la sua alleanza con gli Stati Uniti per scoraggiare Pyongyang. «Vogliamo che la Corea del Nord si renda conto che il possesso di armi nucleari non solo mette in pericolo la pace e la libertà della regione, ma non aiuta nemmeno la sua economia e la sua sicurezza», ha dichiarato domenica Kim Eun-hye, portavoce di Yoon. E venerdì l'amministrazione Biden ha annunciato l'imposizione di sanzioni a diversi uomini d'affari e aziende asiatiche che sostengono lo sviluppo di armi nordcoreane.

Sarà sufficiente? Seul e Washington hanno risposto con un'esercitazione missilistica congiunta alle provocazioni della Corea del Nord. Ma non tutto è andato bene: il missile balistico sudcoreano Hyumoo-2, una delle armi chiave nella strategia difensiva di Seul contro Pyongyang, si è schiantato all'interno di una base dell'aeronautica militare alla periferia di una cittadina della costa orientale sudcoreana.

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