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La CPI emette mandati d'arresto per Shoigu e Gerasimov

Il portavoce del Dipartimento di Stato USA Matthew Miller risponde alle minacce di Mosca: «Forniamo armi a Kiev affinché possa difendere il suo territorio sovrano contro l'aggressione armata, anche nella Penisola, ovviamente» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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La CPI emette mandati d'arresto per Shoigu e Gerasimov
Red. Online
25.06.2024 06:52
20:50
20:50
«Scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina»

C'è stato un nuovo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, spiegando le parti si sono scambiate 90 prigionieri di guerra, grazie alla mediazione degli Emirati Arabi. Lo riporta la Tass.

20:30
20:30
«Putin teme che i russi sappiano la verità»

Vladimir Putin «ha paura che i russi possano avere accesso alla verità». Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, in un briefing con la stampa a proposito del bando sui media russi e internazionali imposto dal Cremlino.

Anche dall'Ue arriva una condanna. L'oscuramento in Russia di siti di 81 media europei «è una rappresaglia senza senso», scrive in un tweet la vice presidente della Commissione europea, Vera Jourova. «No - aggiunge - gli organi di propaganda finanziati dalla Russia per diffondere la disinformazione come parte della dottrina militare russa non sono la stessa cosa dei media indipendenti».

16:13
16:13
Al via in negoziati per l'adesione dell'Ucraina all'UE

Al via i lavori della prima conferenza intergovernativa (Cig) per l'Ucraina che segnano di fatto l'apertura dei negoziati di adesione all'Unione europea.

«Questo è un momento storico per tutti noi e segna una pietra miliare nelle nostre relazioni» ha dichiarato la ministra degli Esteri belga, Hadja Lahbib, a nome della presidenza di turno del Consiglio Ue.

«Il vostro Paese fa parte dell'Europa, della storia, del patrimonio e della cultura europea» ha aggiunto, ricordando la decisione del Consiglio europeo del 14-15 dicembre 2023 di avviare i negoziati di adesione con Kiev.

In occasione dell'apertura della Cig Lahbib ha ribadito, a nome dell'Ue, «la ferma condanna della guerra di aggressione ingiustificata e non provocata della Russia contro l'Ucraina», plaudendo alla «resistenza del popolo ucraino» e ricordando l'«incrollabile sostegno» dell'Ue all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina e al «suo diritto intrinseco di autodifesa».

Passando al processo di integrazione europea, la ministra ha confermato il via libera odierno del Consiglio al quadro negoziale di adesione che «tiene conto dell'esperienza dei passati allargamenti e dei negoziati di adesione in corso e che »riflette debitamente i meriti e le caratteristiche specifiche dell'Ucraina«.

»Il documento incorpora la metodologia di allargamento rivista, che prevede un'attenzione ancora maggiore alle riforme fondamentali nei negoziati di adesione« ha spiegato Lahbib, sottolineando come l'Ucraina debba quindi »adottare pienamente e continuare ad attuare le riforme nei settori dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali, del rafforzamento delle istituzioni democratiche e della riforma della pubblica amministrazione. Kiev deve anche intervenire sul fronte economico, per la riforma giudiziaria, per la lotta alla corruzione e per la protezione e il trattamento non discriminatorio delle persone appartenenti a minoranze nazionali.

«Per garantire l'irreversibilità dei progressi in questi settori e la loro piena ed effettiva attuazione - ha aggiunto - i passi avanti continueranno ad essere attentamente monitorati dalla Commissione, che ne riferirà regolarmente al Consiglio».

16:10
16:10
Ben 81 media europei bloccati dal Cremlino

La Russia ha bloccato l'accesso sul suo territorio ai siti di 81 media di paesi dell'Unione europea di cui la Russia ha bloccato l'accesso ai siti in risposta ad analoghe misure prese dai 27 contro i russi Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta.

Il paese più colpito, con nove media, è la Francia. In Italia sono colpiti dalla misura Rai, La7, La Repubblica e La Stampa, riferisce in una nota il ministero degli esteri italiano.

13:58
13:58
Ben 81 media europei bloccati dal Cremlino

La Russia ha bloccato l'accesso sul suo territorio ai siti di 81 media di paesi dell'Unione europea di cui la Russia ha bloccato l'accesso ai siti in risposta ad analoghe misure prese dai 27 contro i russi Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta.

Il paese più colpito, con nove media, è la Francia. In Italia sono colpiti dalla misura Rai, La7, La Repubblica e La Stampa, riferisce in una nota il ministero degli esteri italiano.

13:57
13:57
«Oggi un giorno storico per l'adesione dell'Ucraina all'UE»

«Oggi è un giorno storico in cui passiamo ai negoziati veri e propri con l'Unione europea per l'adesione dell'Ucraina»: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«Il 28 febbraio 2022, pochi giorni dopo l'inizio dell'invasione su larga scala, abbiamo firmato la domanda di adesione - prosegue il leader ucraino -. Quasi due anni fa, nel giugno 2022, abbiamo ottenuto la candidatura e lo scorso dicembre abbiamo ricevuto una decisione politica sui negoziati. Ma è da oggi che inizierà la nostra adesione all'Unione Europea: la prima conferenza intergovernativa tra l'Ucraina e l'UE si terrà oggi».

«Sono grato a tutti coloro che difendono l'Ucraina, il nostro paese e il nostro popolo - prosegue Zelensky -. Sono grato al team che sta facendo di tutto per garantire che diventiamo parte dell'Unione europea. Non ci allontaneremo mai dal nostro percorso verso un'Europa unita, verso la nostra casa comune - tutte le nazioni europee. Una casa che deve essere pacifica!».

Mentre la presidente della Moldavia, Maia Sandu, ha scritto in un tweet che «oggi Moldavia e Ucraina avviano ufficialmente i negoziati di adesione all'UE. Il nostro futuro è all'interno della famiglia europea. Siamo profondamente grati per il sostegno incrollabile di Ursula von der Leyen, Charles Michel, Roberta Metsola e della presidenza di turno belga del Consiglio dell'Ue. Insieme siamo più forti».

Da parte sua la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha scritto su X «Congratulazioni alla Moldavia e all'Ucraina per l'apertura dei negoziati di adesione. È un'ottima notizia per i cittadini ucraini, moldavi e per l'intera Unione europea. Il cammino che ci attende sarà impegnativo ma ricco di opportunità. Vi auguriamo un inizio positivo dei negoziati!».

E sempre sulla stessa rete sociale la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha affermato che «il 25 giugno 2024 passerà alla storia. Oggi avviamo i negoziati con l'Ucraina e la Moldavia verso l'adesione» all'Unione europea. «Questo è un momento importante che ci rafforza, che ci unisce come un'unica famiglia. Il nostro futuro condiviso inizia ora».

13:25
13:25
La CPI emette mandati d'arresto per Shoigu e Gerasimov

La Corte penale internazionale (CPI) ha emesso mandati d'arresto per l'ex ministro della difesa russo Serghei Shoigu e per il capo di Stato maggiore Valery Gerasimov. Lo si legge sul sito della stessa Corte.

Shoigu e Gerasimov sono accusati di «crimini di guerra» e «crimini contro l'umanità» per i danni provocati alla popolazione civile in Ucraina con i bombardamenti missilistici contro infrastrutture elettriche condotti dall'ottobre del 2022 al marzo del 2023.

Secondo la Corte, ci sono elementi per ritenere che i raid fossero «diretti contro obiettivi civili», ma anche nel caso che a quel tempo tali strutture potessero essere qualificate come obiettivi militari, «i danni civili che potevano essere previsti sarebbero stati chiaramente eccessivi rispetto al vantaggio militare» auspicato.

Gerasimov è ancora capo di Stato maggiore, mentre Shoigu, che all'epoca era ministro della difesa, è attualmente segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Per la Russia, il mandato d'arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro l'ex ministro della Difesa russo Serghei Shoigu fa parte della «guerra ibrida dell'Occidente contro la Russia», secondo il Consiglio di Sicurezza nazionale russo, di cui ora Shoigu è il segretario. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.

Dal canto suo, il leader ucraino Volodymyr Zelensky su X ha commentato così i mandati d'arresto: «ogni criminale coinvolto nella pianificazione e nell'esecuzione» degli attacchi in Ucraina «deve sapere che sarà fatta giustizia. Speriamo di vederli dietro le sbarre». «La decisione - prosegue Zelensky indica che la giustizia per i crimini russi contro gli ucraini è inevitabile» e che «nessun grado militare o nessun gabinetto può proteggere i criminali russi dalle loro responsabilità», ha aggiunto spiegando di aspettare «ulteriori mandati di arresto».

12:57
12:57
Seconda fornitura di missili Patriot dalla Spagna

Una seconda fornitura di missili antiaerei di lunga gittata Patriot inviata dalla Spagna è arrivata venerdì in Ucraina. Un primo lotto di armi difensive era stato spedito da Madrid ad aprile. Lo segnalano fonti governative citate dall'agenzia Efe.

Della nuova partita aveva dato notizia il 25 maggio la ministra della difesa, Margarita Robles, dopo la firma a Madrid da parte del premier spagnolo Pedro Sanchez e del presidente ucraino Volodymyr Zelensky dell'accordo in materia di sicurezza, con un impegno di «supporto militare» della Spagna di circa 1 miliardo di euro nel 2024 per rafforzare le capacità difensive di Kiev.

L'ultimo invio include anche una seconda serie di carri armati da combattimento Leopard, munizioni di vario tipo, fra cui artiglieria di 155 mm, sistemi anti-droni e di vigilanza.

12:50
12:50
Cina contro le sanzioni UE a 19 aziende accusate di sostenere Mosca

Pechino ha riferito di aver protestato contro l'UE per la sua decisione di imporre sanzioni a 19 aziende cinesi accusate di sostenere la guerra russa all'Ucraina.

La Cina è contraria alle «sanzioni unilaterali prive di forza nel diritto internazionale» e ha presentato «severi rilievi», ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, secondo cui «lo sviluppo di normali scambi e cooperazione tra imprese cinesi e russe non prende di mira parti terze».

Per questo, «esortiamo l'UE a revocare le sanzioni e ad adottare le misure necessarie per sostenere in modo risoluto diritti e interessi legittimi delle imprese cinesi».

11:39
11:39
«Trump non darà armi a Kiev se l'Ucraina rifiuta i negoziati»

Due consiglieri chiave di Donald Trump hanno presentato all'ex presidente statunitense un piano per porre fine alla guerra della Russia in Ucraina se vincerà le elezioni presidenziali: il piano prevede di dire a Kiev che continuerà a ricevere armi statunitensi solo se avvierà colloqui di pace con Mosca. Lo riporta l'agenzia di stampa Reuters in esclusiva.

Gli Usa avvertirebbero allo stesso tempo Mosca che qualsiasi rifiuto di negoziare si tradurrebbe in un maggiore sostegno americano all'Ucraina, ha dichiarato in un'intervista il tenente generale in pensione Keith Kellogg, uno dei consiglieri di Trump per la sicurezza nazionale.

Secondo il piano elaborato da Kellogg e Fred Fleitz, che sono stati entrambi capi di gabinetto del Consiglio di sicurezza nazionale di Trump durante la sua presidenza (2017-2021), ci sarebbe un cessate il fuoco basato sulle linee di battaglia prevalenti durante i colloqui di pace.

I due consiglieri hanno presentato la loro strategia a Trump e l'ex presidente ha risposto favorevolmente, ha detto Fleitz. "Non dico che sia stato d'accordo (con il piano) o che sia stato d'accordo con ogni parola (contenuta nel piano), ma siamo stati contenti di ricevere il feedback che abbiamo avuto", ha aggiunto.

Da parte sua, il portavoce di Trump, Steven Cheung, ha dichiarato che solo le dichiarazioni rilasciate da Trump o da membri autorizzati della sua campagna devono essere considerate ufficiali.

La strategia delineata da Kellogg e Fleitz, commenta la Reuters, è il piano più dettagliato finora elaborato dai collaboratori di Trump, il quale in passato ha detto che potrebbe risolvere rapidamente la guerra in Ucraina se diventasse presidente.

La proposta, prosegue l'agenzia di stampa, segnerebbe un grande cambiamento nella posizione degli Stati Uniti sulla guerra e si scontrerebbe con l'opposizione degli alleati europei e dello stesso Partito repubblicano di Trump.

Il Cremlino ha dichiarato che qualsiasi piano di pace proposto da un'eventuale futura amministrazione Trump dovrà riflettere la realtà sul campo, ma che il presidente russo Vladimir Putin rimane aperto ai colloqui. "Il valore di qualsiasi piano sta nelle sfumature e nel prendere in considerazione il reale stato delle cose sul terreno", ha detto alla Reuters il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Il presidente Putin ha ripetutamente detto che la Russia è stata e rimane aperta ai negoziati, tenendo conto del reale stato delle cose sul terreno".

08:59
08:59
«Non bloccheremo i negoziati per l'adesione dell'Ucraina, ma abbiamo dei dubbi»

L'Ungheria non bloccherà i negoziati al via oggi per l'adesione dell'Ucraina all'Ue nonostante abbia dubbi al riguardo e ritenga che abbiano una motivazione politica, ha dichiarato il primo ministro Viktor Orban al media tedesco Funke.

"L'Ungheria non è d'accordo con il processo, ma non lo blocchiamo e sosteniamo l'avvio dei negoziati. Non si tratta di dire sì o no all'adesione all'Ue. Ma dobbiamo prima scoprire quali saranno le conseguenze dell'accettare un paese in guerra i cui confini non sono definiti nella pratica, di un paese enorme per l'agricoltura europea", afferma Orban nell'intervista ripresa anche dall'agenzia di stampa russa Tass.

"Stiamo avviando negoziati senza chiarezza su questi temi, il che non è positivo. È un processo puramente motivato politicamente", secondo il premier ungherese.

08:59
08:59
«Nella notte abbattuti 30 droni ucraini»

Le difese aeree russe hanno abbattuto la notte scorsa 30 droni ucraini su due regioni del paese: lo ha reso noto il ministero della difesa di Mosca. Lo riporta la Tass.

«La scorsa notte, le forze russe hanno sventato un altro tentativo del regime di Kiev di compiere un attacco terroristico contro le strutture russe utilizzando droni ad ala fissa - si legge in un comunicato -. Le difese aeree in servizio hanno intercettato e distrutto 29 droni ucraini sulla regione di Belgorod e uno sulla regione di Voronezh».

«La città e il distretto di Belgorod sono stati sottoposti a un massiccio attacco di droni. Secondo le informazioni preliminari, un civile è rimasto ferito: una donna con una lesione craniocerebrale chiusa e una frattura del braccio destro è stata portata all'ospedale cittadino», ha scritto dal canto suo su Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov.

A suo dire sono state distrutte le finestre di quattro appartamenti in quattro condomini, le facciate di due edifici commerciali sono state danneggiate, quattro automobili sono state colpite da schegge e una tubazione di fornitura del gas è stata danneggiata.

06:52
06:52
Il punto alle 6.30

«Ci rammarichiamo per ogni perdita di vite umane in questa guerra. Forniamo armi all'Ucraina affinché possa difendere il suo territorio sovrano contro l'aggressione armata, anche in Crimea che, ovviamente, fa parte dell'Ucraina»: così il portavoce del dipartimento di Stato USA Matthew Miller ha risposto ad una domanda sulla minaccia di conseguenze da parte di Mosca per l'attacco ucraino con armi americane a Sebatopoli. Domenica, la Russia ha accusato Kiev di aver condotto un attacco con missili USA ATACMS che avrebbero causato 3 morti e oltre 150 feriti. 

Proseguono, intanto, le operazioni ucraine in territorio russo. Le autorità di Mosca hanno segnalato un massiccio attacco di droni ucraini avvenuto stanotte nella città russa di Belgorod, con un civile rimasto ferito. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass. «La città e il distretto di Belgorod sono stati sottoposti a un massiccio attacco di droni. Secondo le informazioni preliminari, un civile è rimasto ferito: una donna con una lesione craniocerebrale chiusa e una frattura del braccio destro è stata portata all'ospedale cittadino», ha scritto su Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov. Sono state distrutte le finestre di quattro appartamenti in quattro condomini, le facciate di due edifici commerciali sono state danneggiate, quattro automobili sono state colpite da schegge e una tubazione di fornitura del gas è stata danneggiata.