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Lo afferma in una nota Andriy Yermak, capo dell'amministrazione presidenziale ucraina, aggiungendo: «Sappiamo che le truppe russe avevano minato la stazione idroelettrica nei primi giorni dell'invasione su larga scala, quindi l'esplosione premeditata è l'unica spiegazione plausibile» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:29
20:29
«L'attacco alla diga non influenzerà la controffensiva»
La distruzione della diga «non influenzerà e non cambia i piani della controffensiva». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «L'esplosione della diga non ha influito sulla capacità dell'Ucraina di liberare i propri territori», ha detto il leader ucraino su Telegram dopo un incontro con il suo staff. «Lo stato di prontezza (delle truppe) è massimo», ha aggiunto.
20:10
20:10
Israele condanna l'attacco alla diga
«Israele è sconvolto per i gravi danni causati alla diga» di Kakohva, in Ucraina. Lo ha affermato in un comunicato il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Lior Hayat. «Migliaia di persone innocenti sono adesso esposte ad un pericolo a causa di quella terribile distruzione».
«Il danneggiamento intenzionale di infrastrutture e di persone - ha proseguito Hayat - deve essere condannato dall'intera comunità internazionale». «I nostri pensieri e le nostre preghiere - ha concluso - vanno al popolo ucraino in questa ora così grave».
19:53
19:53
«Non possiamo dire in via definitiva cosa è accaduto alla diga»
«Stiamo cercando di ottenere più informazioni: non possiamo dire in in via definitiva cosa è accaduto alla diga». Lo afferma il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, sottolineando che gli Stati Uniti sono in contatto con le autorità ucraine.
Nell'esplosione della diga in Ucraina ci sono probabilmente «numerosi morti», ha affermato.
19:28
19:28
«Escludo la mia candidatura come segretario NATO»
La presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen, intervenendo a Berlino all'Europaforum organizzato dalla radio WDR, ha escluso una sua candidatura come segretaria generale della NATO dopo la fine del mandato di Jens Stoltenberg.
«Non sono sicuramente disponibile», ha spiegato la numero uno dell'esecutivo europeo rilanciando la necessità di una strategia di difesa dell'UE in stretta cooperazione con l'Alleanza Atlantica.
Soffermandosi poi su un'eventuale sua ricandidatura da presidente della Commissione UE, von der Leyen ha sottolineato che deciderà «nella seconda parte dell'anno».
19:18
19:18
«Aiuteremo Kiev a superare il disastro della diga»
«Saremo al fianco dell'Ucraina per superare questo disastro nel mezzo della criminale guerra di aggressione condotta da Putin». Lo ha scritto su Twitter la ministra tedesca dell'Interno, Nancy Faeser, in merito all'esplosione della diga di Kakhovka.
Faeser ha annunciato aiuti imminenti alle persone evacuate, aggiungendo che «distruggere le infrastrutture civili, privare le persone dei loro mezzi di sostentamento, distruggere la terra e la natura: tutto questo dimostra ancora una volta una brutalità inconcepibile».
19:10
19:10
«Il mondo condanni Kiev per l'atto criminale sulla diga»
La Russia chiede alla comunità internazionale di «condannare l'atto criminale delle autorità ucraine» contro la diga di Kakhovka. Lo afferma il ministero degli Esteri in un comunicato citato dall'agenzia Ria Novosti.
18:48
18:48
La distruzione delle dighe è vietata dalla Convenzione di Ginevra
«Le opere o installazioni che racchiudono forze pericolose, cioè le dighe di protezione o di ritenuta e le centrali nucleari per la produzione di energia elettrica, non saranno oggetto di attacchi». Lo prevede il protocollo aggiuntivo alla Convenzione di Ginevra del 1949.
L'articolo 56 del protocollo, adottato nel giugno del 1977, ribadisce - all'ultimo comma - che «è vietato di fare oggetto di rappresaglie una delle opere e installazioni o uno degli obiettivi militari menzionati nel paragrafo 1». Paragrafo che, appunto, contempla dighe e centrali nucleari.
18:37
18:37
«La diga di Kakhovka? Sono stati i russi, nessun dubbio»
«Alle 2.50 di questa mattina, le truppe russe hanno fatto esplodere la stazione idroelettrica di Kakhovka e la sua diga. Non capisco come possano esserci dubbi al riguardo. Entrambe le costruzioni si trovano nei territori temporaneamente occupati dalla Russia. Né i bombardamenti né qualsiasi altra influenza esterna sarebbero stati in grado di distruggere le strutture. L'esplosione è avvenuta dall'interno».
Lo afferma in una nota Andriy Yermak, capo dell'amministrazione presidenziale ucraina, aggiungendo: «Sappiamo che le truppe russe avevano minato la stazione idroelettrica nei primi giorni dell'invasione su larga scala, quindi l'esplosione premeditata è l'unica spiegazione plausibile. Tutte le teorie alternative non sono altro che false narrazioni della propaganda russa».
18:32
18:32
«Mosca pagherà per i suoi crimini di guerra»
«La Russia dovrà pagare per i crimini di guerra commessi in Ucraina. La distruzione della diga, un attacco oltraggioso alle infrastrutture civili, mette a rischio migliaia di persone nella regione di Kherson. L'Europa sta mobilitando il sostegno attraverso il nostro meccanismo di protezione civile». Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen.
18:18
18:18
Riunione urgente dell'ONU sulla diga alle 22.00
Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU terrà una riunione urgente sulla situazione presso la centrale idroelettrica di Kakhovka dopo la distruzione della diga oggi alle 16 locali, le 22 svizzere.
Lo conferma all'agenzia di stampa italiana ANSA la missione degli Emirati Arabi Uniti all'ONU, presidente di turno del Consiglio di Sicurezza. L'incontro è stato chiesto sia dall'Ucraina (sostenuta dagli Stati Uniti) che dalla Russia.
17:50
17:50
«Gli USA avevano il piano di Kiev per sabotare il Nord Stream»
La CIA, nel giugno del 2022, tre mesi prima dell'esplosione del settembre dello stesso anno, è venuta a conoscenza di un piano dettagliato dell'Ucraina per sabotare il Nord Stream tramite un piccolo gruppo di subacquei. Lo riporta il Washington Post, sottolineando che i dettagli del piano sono stati raccolti dal servizio di intelligence europea e condivisi con l'agenzia USA.
17:14
17:14
L'ONU non ha informazioni indipendenti sulla diga ucraina
«Le Nazioni Unite non hanno accesso a informazioni indipendenti sulle circostanze che hanno portato alla distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, in Ucraina, ma una cosa è chiara: questa è un'altra devastante conseguenza dell'invasione russa».
Lo ha detto il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres. «Stiamo vedendo gli effetti nella città di Kherson, di Nova Kakhovka e in altre 80 città e villaggi lungo il fiume Dnipro - ha sottolineato - E aggiunge minacce alla centrale nucleare già altamente minacciata di Zaporizhzia».
17:02
17:02
Scholz: «L'attacco alla diga per fermare l'offensiva ucraina»
L'esplosione della diga di Kakhovka, nella parte controllata da Mosca della regione di Kherson, è «da tutto quello che può sembrare, un'aggressione da parte della Russia per fermare l'offensiva dell'Ucraina che vuole difendere il proprio Paese».
Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un'intervista a Rtl che sarà trasmessa questa sera ed è stata anticipata dall'agenzia Dpa.
L'attacco alla diga sarebbe del tipo che si «è temuto a lungo» e che apre a «una nuova dimensione» del conflitto, ha detto Scholz.
16:58
16:58
Mosca: «Un atto terroristico di Kiev per fermare le nostre truppe»
Kiev ha commesso «un atto di terrorismo» attaccando la diga di Kakhovka e provocando inondazioni con lo scopo di «impedire le operazioni offensive dell'esercito russo» sul fronte di Kherson. Lo ha detto il ministro della Difesa di Mosca, Serghei Shoigu, accusando gli ucraini di avere anche aumentato lo scarico delle acque da una diga a monte, quella di Dnipro, per rendere più gravi le inondazioni.
«Questo fatto - ha affermato Shoigu - mostra un sabotaggio su vasta scala pianificato in anticipo dal regime di Kiev».
16:43
16:43
«Zaporizhzhia per ora non è a rischio»
La commissaria UE all'Energia, Kadri Simson e il ministro per l'Energia ucraino, German Galushenko, hanno convocato una «riunione urgente», a livello ministeriale, del Consiglio Consultivo per l'Ucraina dopo l'attacco alla diga di Kakhovka.
«Galushenko ci ha informato della situazione, in particolare per quanto riguarda la sicurezza nucleare della centrale nucleare di Zaporizhzhia. L'attuale rottura della diga non rappresenta un pericolo immediato per la centrale di Zaporizhzhia, in quanto l'acqua di raffreddamento della centrale viene fornita da un laghetto in funzione accanto alla struttura. Continuiamo a monitorare da vicino la situazione in contatto con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) e con le nostre controparti ucraine», ha scritto Simson in un tweet.
16:42
16:42
Colori bandiera ucraina su un municipio in Crimea: 15 anni ad artista
L'artista crimeano Bogdan Ziza è stato condannato a 15 anni di reclusione dal tribunale russo di Rostov sul Don con l'accusa di «terrorismo». Lo riporta il Moscow Times, secondo cui Ziza era stato arrestato nel maggio dell'anno scorso dopo aver versato della vernice gialla e blu, i colori della bandiera ucraina, sulla porta del municipio di Yevpatoria, nella Crimea che Mosca si è annessa nel 2014.
Ziza avrebbe anche cercato, senza riuscirvi, di incendiare l'ingresso dell'edificio con una molotov. Poi avrebbe girato un video nel quale condannava la guerra in Ucraina e invitava la gente a protestare.
Poche ore dopo l'arresto, il 19 maggio del 2022, l'artista compariva in un video nel quale si scusava, ma in seguito lui stesso ha detto di essere stato costretto con la forza a rilasciare quelle dichiarazioni.
«Il mio atto è stato un grido del cuore e della coscienza rivolto a coloro che, proprio come me, avevano paura ma non volevano e non vogliono questa guerra», ha detto Ziza in tribunale. L'artista ha anche dichiarato che intende annunciare uno sciopero della fame il 10 giugno chiedendo che gli sia revocata la cittadinanza russa e che siano liberati i prigionieri politici ucraini in Russia.
16:11
16:11
Il Consiglio d'Europa condanna l'attacco alla diga ucraina
«Condanniamo con la massima fermezza la distruzione della diga di Nova Kakhovka nella regione di Kherson». Lo affermano i leader del Consiglio d'Europa, il ministro degli Affari Esteri della Lettonia e presidente del comitato dei ministri, Edgars Rinkevics, il presidente dell'assemblea parlamentare, Tiny Kox e la segretaria generale, Marija Pejcinovic Buric.
«Un atto così sconsiderato ha provocato lo sfollamento di numerosi civili e messo in pericolo i loro mezzi di sostentamento, rischiando di creare un'altra insensata crisi umanitaria», asseriscono in una dichiarazione congiunta.
«Siamo inoltre molto preoccupati per le potenziali conseguenze pericolose sull'ambiente, la sicurezza energetica e quella nucleare che potrebbero andare oltre l'Ucraina», evidenziano Rinkevics, Kox e Pejcinovic Buric.
16:09
16:09
«In 3 giorni uccisi 3.700 ucraini, 71 morti russi»
Mosca assicura che anche i nuovi tentativi di controffensiva ucraina sono falliti. «Il regime di Kiev il 5 giugno ha provato un avanzamento in sette direzioni con cinque brigate dell'esercito ma è stato fermato e ha subito pesanti perdite, 1.600 soldati», ha riferito il ministro della Difesa Serghei Shoigu, riporta l'agenzia Tass.
Il giorno prima, «due brigate ucraine hanno tentato l'offensiva in cinque direzioni ma sono state respinte ed hanno perso 300 militari», ha aggiunto. «In tre giorni gli ucraini hanno perso oltre 3.700 militari e 52 tank in tutte le direzioni», il suo bilancio. Mentre i soldati russi uccisi sono «71».
15:53
15:53
«Un cessate il fuoco non porterà la pace»
Un cessate il fuoco in Ucraina «non porterà la pace», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al cardinal Matteo Zuppi, inviato di papa Francesco a Kiev.
15:32
15:32
«Importante l'incontro Zuppi-Zelensky»
«Sincero, cordiale e importante». Così il nunzio apostolico a Kiev, Visvaldas Kulbokas, ha commentato l'incontro avvenuto oggi nella capitale ucraina tra l'inviato del Papa, il cardinale Matteo Zuppi, e il presidente ucraino Volodymir Zelensky.
«Il cardinale è stato molto grato per l'attenzione e per un colloquio importante volto a cogliere il pensiero e le riflessioni sulla situazione» politica e sulle possibilità umanitarie in Ucraina, «sulle quali dovrà poi riflettere insieme al Santo Padre», ha detto monsignor Kulbokas ai giornalisti - tra cui l'agenzia di stampa italiana Ansa - presenti davanti alla nunziatura di Kiev dove ha soggiornato Zuppi.
14:43
14:43
«La diga è stata fatta saltare dalla 205. brigata russa»
La diga della centrale idroelettrica di Kakhovka nell'oblast di Kherson è stata fatta saltare in aria dalla 205. brigata di fanteria motorizzata russa: lo ha detto il capo del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale Oleksii Danilov, citato dal media ucraino Liga.
Unità della brigata sono di stanza presso la centrale elettrica vicino a Nova Kakhovka occupata dai russi e controllavano la struttura, ha detto Danilov alla televisione nazionale. La stessa brigata di Mosca era stata accusata questa mattina da Mykhailo Podoliak, capo dell'ufficio presidenziale ucraino, citato dalla Ukrainska Pravda.
14:26
14:26
«Mosca ha fatto saltare la diga deliberatamente»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di aver «fatto saltare» deliberatamente la diga di Kakhovka. In un messaggio su Twitter il leader di Kiev afferma che «il mondo deve reagire» a questo attacco.
«Questo è solo un giorno qualsiasi dell'aggressione russa. Questo è solo un singolo atto di terrorismo russo. Questo è uno dei crimini di guerra russi. Ora la Russia è colpevole di brutale ecocidio. Ogni commento è superfluo. Il mondo deve reagire. La Russia è in guerra contro la vita, contro la natura, contro la civiltà. La Russia deve lasciare la terra ucraina e deve essere ritenuta pienamente responsabile del suo terrore», scrive ancora Zelensky.
13:58
13:58
«24 villaggi allagati dopo l'attacco alla diga»
Ventiquattro villaggi sono stati allagati dopo l'attacco alla diga di Nova Kakhovka, che ha provocato un ingente squarcio nella struttura. Lo ha reso noto il governo ucraino.
13:31
13:31
Kiev chiede una riunione urgente del Consiglio ONU sulla diga
L'Ucraina chiede una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla distruzione della diga di Nova Kakhovka. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri ucraino.
13:30
13:30
«Gli occupanti hanno fatto esplodere la diga in preda al panico»
«Gli occupanti hanno fatto esplodere la diga del lago artificiale di Kakhovka in preda al panico: si tratta di un evidente attacco terroristico e di un crimine di guerra che sarà giudicato da un tribunale internazionale»: lo scrivono su Telegram i servizi di intelligence della Difesa ucraina.
13:20
13:20
Kiev: «La situazione alla centrale di Zaporizhzhia non è critica»
«Non valutiamo la situazione come critica, poiché la centrale (nucleare di Zaporizhzhia) ha un proprio bacino di raffreddamento, separato dal bacino di Kakhovka»: lo ha detto Petro Kotin, presidente dell'operatore nucleare ucraino Energoatom. Lo riporta l'operatore sul suo canale Telegram.
13:19
13:19
Kuleba: «Sbagliato dire che Kiev e Mosca si accusano a vicenda»
«È esasperante vedere che alcuni media riportano 'Kiev e Mosca si accusano a vicenda' di aver distrutto la diga di Kakhovka. Questo mette sullo stesso piano fatti e propaganda. L'Ucraina sta affrontando un'enorme crisi umanitaria e ambientale. Ignorare questo fatto significa fare il gioco della Russia»: lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
13:17
13:17
«L'attacco brutale alla diga è una nuova escalation»
La distruzione della diga di Kakhovka «è l'ennesimo attacco brutale». «L'Unione Europea condanna fermamente questo attacco orribile e barbaro contro un pezzo così cruciale dell'infrastruttura con terribili conseguenze umanitarie e ambientali». È «un nuovo segnale di escalation, che porta la natura orribile e barbara dell'aggressione russa contro l'Ucraina a livelli senza precedenti». Lo ha detto il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'UE, Peter Stano, nel corso del briefing quotidiano della Commissione europea.
13:15
13:15
Grossi: «Nessun rischio immediato per la sicurezza di Zaporizhzhia»
La diga di Nova Kakhovka è stata «pesantemente danneggiata» e questo ha portato a una significativa diminuzione del livello del serbatoio utilizzato per fornire acqua di raffreddamento alla centrale di Zaporizhzhia: «Tuttavia, la nostra attuale valutazione è che non vi è alcun rischio immediato alla sicurezza dell'impianto».
Lo ha detto il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, parlando al Consiglio dei governatori dell'agenzia.
12:42
12:42
Attacco alla diga: le versioni contrapposte di Kiev e Mosca
«La distruzione della diga di Kakhovka, deliberata e pianificata da tempo dalla Russia, provoca un ecocidio regionale. Interi ecosistemi vengono danneggiati in modo irreversibile».
«Esortiamo gli Stati e le organizzazioni internazionali a condannare la Russia e ad aderire all'articolo 'Prevenzione dell'ecocidio' contenuto nella Formula per la pace di Zelensky»: lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
Per il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, si tratterebbe invece di un attacco dell'Ucraina per privare di acqua la Crimea.
«Il livello dell'acqua nel bacino - ha detto Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti - sta scendendo e, di conseguenza, la fornitura di acqua al canale è ridotto, è fortemente ridotto», ha sottolineato il portavoce, riferendosi al canale che dalla diga porta acqua verso la penisola annessa alla Federazione russa nel 2014.
12:40
12:40
«L'attacco alla diga è un atto odioso e un crimine di guerra»
«La distruzione della diga di Kakhovka è un atto odioso e un crimine di guerra». Lo afferma il ministro degli Esteri britannico James Cleverly sul suo profilo Twitter dopo una precedente dichiarazione di condanna a Mosca. «Il Regno Unito è pronto a sostenere l'Ucraina e le persone colpite da questa catastrofe», ha aggiunto il ministro che si trova da ieri in visita in Ucraina.
12:39
12:39
Kiev: «Già evacuate 885 persone»
«Alle 11.00 ora locale (le 10.00 in Svizzera) 885 residenti della regione di Kherson erano stati evacuati in seguito alla distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka da parte della Russia»: lo rende noto il ministero dell'Interno ucraino, come riporta il Kyiv Independent.
«Circa 80 insediamenti si trovano nella zona di potenziali inondazioni. La maggior parte di essi è temporaneamente occupata dal nemico. L'acqua sta arrivando. La situazione è complicata dal fatto che alcune strade sono state spazzate via. Ciò rende impossibile raggiungere alcuni insediamenti». Le squadre di evacuazione stanno cercando altri percorsi, ha scritto su Facebook il ministro dell'Interno ucraino Ihor Klymenko.
12:20
12:20
L'amministrazione filorussa: «Novaya Kakhovka è completamente allagata»
La città di Novaya Kakhovka è completamente allagata dopo la distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka provocata da un bombardamento ucraino. Lo ha detto il capo dell'amministrazione locale filorussa, Vladimir Leontyev, mostrando immagini delle strade invase dalle acque durante un collegamento con il canale Tv Rossiya 1. Lo riferisce l'agenzia russa Ria Novosti.
12:19
12:19
«Almeno 150 tonnellate di lubrificante finite nel fiume Dnipro»
«Almeno 150 tonnellate di lubrificante per macchine sono finite nel fiume Dnipro» in seguito all'attacco alla centrale idroelettrica di Kakhovka e «c'è il rischio di ulteriori perdite di oltre 300 tonnellate»: lo ha reso noto l'ufficio del presidente ucraino dopo la riunione del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa. Lo riporta Rbc-Ucraina.
12:17
12:17
«La centrale idroelettrica è quasi completamente sommersa»
La centrale idroelettrica di Kakhovka è quasi completamente sommersa dall'acqua: lo afferma su Telegram il servizio della guardia di frontiera statale ucraino, come riporta Ukrinform. Il messaggio è accompagnato da un video che mostra la centrale inondata.
La Russia ha fatto saltare in aria la diga di Nova Kakhovka nel sud dell'Ucraina per impedire alle forze ucraine di attraversare il fiume Dnipro: lo ha detto in un briefing online la portavoce del Comando militare del sud dell'Ucraina, Natalia Humeniuk, secondo quanto riportano i media internazionali.
«Questa è una reazione isterica», ha affermato Humeniuk. «Erano consapevoli che il movimento delle forze di difesa avrebbe avuto luogo, e in questo modo hanno cercato di influenzare le forze di difesa in modo che l'attraversamento del fiume Dnipro, che temevano, non avvenisse».
11:31
11:31
«Mosca bombarda Kherson durante l'evacuazione»
L'esercito russo sta bombardando Kherson con l'artiglieria, mentre la popolazione viene evacuata dalla città: lo ha reso noto il ministero dell'Interno ucraino, come riporta l'emittente statale ucraina Suspilne.
11:28
11:28
I filorussi sulla diga: «Un crimine di Kiev per distrarre da fallimenti»
Con il suo nuovo «crimine», cioè un attacco con razzi alla centrale idroelettrica di Novaya Kakhovka, «il regime di Kiev» intende «distrarre l'attenzione dai suo terribili fallimenti nella cosiddetta controffensiva, ma non otterrà niente». Lo ha detto il governatore filorusso della regione di Kherson, Vladimir Saldo, sul suo canale Telegram.
Secondo Saldo, lungo il fiume Dnepr sta scendendo «una grande quantità d'acqua, ma non critica» e «non sarà necessaria una grande evacuazione di popolazione». «La maggior parte dei residenti rimane sul posto, anche se i mezzi di trasporto sono stati inviati» per chi vuole partire, ha aggiunto Saldo.
11:22
11:22
«La diga continua a crollare»
La diga di Kakhovka «continua a crollare e l'acqua viene scaricata in modo incontrollabile». Lo ha detto il sindaco filorusso della cittadina di Nova Kakhovka, Vladimir Leontyev, intervistato dalla televisione russa Primo Canale. Lo riferisce l'agenzia Tass.
11:21
11:21
«Facciamo di tutto per salvare le persone»
«Facciamo di tutto per salvare le persone. Sono coinvolti tutti i servizi, militari, governo, uffici»: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al termine del Consiglio di sicurezza nazionale (Nsdc) convocato con urgenza dopo l'attacco alla centrale idroelettrica di Kakhovka.
«Questa notte alle 02:50 (l'1:50 in Svizzera), i terroristi russi hanno effettuato una detonazione interna delle strutture della centrale idroelettrica di Kakhovka. Circa 80 insediamenti si trovano nella zona inondata - sottolinea il leader ucraino -. È stato ordinato di effettuare l'evacuazione dalle aree a rischio e di fornire acqua potabile a tutte le città e villaggi che ricevevano acqua dal bacino idrico di Kakhovsky».
Alla riunione dell'Nsdc, è stata concordata una serie di misure internazionali e di sicurezza per ritenere la Russia responsabile di questo attacco terroristico«, conclude il messaggio.
11:15
11:15
«La distruzione della diga dimostra la brutalità russa»
«Un atto oltraggioso che dimostra ancora una volta la brutalità della guerra della Russia in Ucraina». Questo il commento del segretario generale della Nato Jan Stoltenberg alla notizia della parziale distruzione della diga di Kakhovka.
10:47
10:47
Kiev sulla diga distrutta: «Questo è ecocidio»
«Questo è ecocidio. I russi saranno responsabili della possibile privazione dell'acqua potabile per le persone nel sud della regione di Kherson e della Crimea, della possibile distruzione di alcuni insediamenti e della biosfera»: lo scrive su Telegram il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, commentando l'attacco alla diga e alla centrale idroelettrica di Kakhovka.
«La distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka è il più grande disastro causato dall'uomo nel mondo negli ultimi decenni, che uccide l'ambiente e influenzerà negativamente la vita di centinaia di migliaia di persone negli anni a venire».
«Il folle obiettivo di fermare l'avanzata delle forze di difesa ed evitare la sconfitta e la disgrazia guida i criminali del Cremlino - prosegue l'alto funzionario -. Sono disposti a tutto pur di alzare la posta in gioco in questa guerra. La Russia di oggi è una minaccia globale. Solo la forza può risolvere questo problema».
10:34
10:34
«L'attacco alla centrale è un duro colpo per la sicurezza alimentare globale»
L'attacco alla centrale idroelettrica di Kakhovka «da parte dei russi è un duro colpo per la sicurezza alimentare globale, che il nemico vuole minare, perché questo disastro interesserà il sistema di irrigazione nel sud dell'Ucraina»: lo scrive su Telegram il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak.
10:20
10:20
«Già evacuate 742 persone»
Alle 10.00 ora locale (le 9.00 in Svizzera) 742 persone erano già state evacuate dalle zone colpite dalle inondazioni: lo ha affermato su Facebook il ministro dell'Interno ucraino Ihor Klymenko.
«Circa 80 insediamenti si trovano nella zona di potenziali inondazioni. La maggior parte di essi è temporaneamente occupata dal nemico. L'acqua sta arrivando. La situazione è complicata dal fatto che alcune strade sono state spazzate via. Ciò rende impossibile raggiungere alcuni insediamenti . Le squadre di evacuazione stanno cercando altri percorsi. Alle 10.00, l' evacuazione ha già 742 persone», ha scritto Klymenko.
09:57
09:57
«La diga è stata danneggiata da un'esplosione in sala macchine»
Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha affermato che la diga di Novaya Kakhovka è stata danneggiata da un'esplosione provocata nella sala macchine dalla 205ma Brigata motorizzata dell'esercito russo con lo scopo di creare inondazioni che blocchino la controffensiva di Kiev. Podolyak parlava in un'intervista su un canale Youtube.
In un tweet il consigliere presidenziale ribadisce che scopo dell'operazione è «creare ostacoli insormontabili» all'avanzata delle truppe ucraine.
Secondo Podolyak si tratta di «un altro crimine premeditato» di Mosca e la Russia «deve essere immediatamente riconosciuta come un Paese terrorista, con tutte le dure conseguenze legali».
09:50
09:50
AIEA: «Nessun pericolo nucleare immediato a Zaporizhzhia»
Non c'è «alcun pericolo nucleare immediato» alla centrale di Zaporizhzhia dopo la parziale distruzione della diga idroelettrica di Kakhovka sul fiume Dnipro, nella regione di Kherson (sud) occupata da Russia: lo ha reso noto l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).
«Gli esperti dell'Aiea» presenti sul sito «stanno monitorando da vicino la situazione», ha aggiunto l'organismo Onu in un tweet, mentre l'impianto utilizza l'acqua del fiume per raffreddare il combustibile dei noccioli dei reattori.
Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente ucraino Zelensky, ha da parte sua affermato che il pericolo di un «disastro nucleare» alla centrale di Zaporizhzhia «aumenta rapidamente».
«Il mondo è di nuovo sull'orlo di un disastro nucleare, perché la centrale nucleare di Zaporizhzhia ha perso la sua fonte di raffreddamento. E questo pericolo sta aumentando rapidamente», ha dichiarato Podolyak in un messaggio ai media.
09:31
09:31
«Cresce il rischio disastro nucleare a Zaporizhzhia»
Il pericolo di un «disastro nucleare» alla centrale di Zaporizhzhia «aumenta rapidamente»: lo afferma Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente ucraino Zelensky.
«Il mondo è di nuovo sull'orlo di un disastro nucleare, perché la centrale nucleare di Zaporizhzhia ha perso la sua fonte di raffreddamento. E questo pericolo sta aumentando rapidamente», ha dichiarato Podolyak in un messaggio ai media.
09:28
09:28
«La centrale idroelettrica di Kakhovka è completamente distrutta»
La centrale idroelettrica di Kakhovka è stata completamente distrutta «a seguito dell'esplosione della sala macchine dall'interno» e non è riparabile: lo riferisce l'emittente statale ucraina Suspilne, che cita la società statale che gestisce numerose centrali.
Secondo un corrispondente dell'agenzia russa Ria Novosti sul posto, le forze ucraine continuerebbero a bombardare con l'artiglieria l'area della diga di Novaya Kakhovka. Secondo le autorità filorusse locali, la diga era già stata colpita durante la notte da un bombardamento con razzi ucraini che ne ha provocato la parziale distruzione.
Il premier ucraino Denys Shmyhal ha inoltre scritto su Telegram che «fino a 80 insediamenti rischiano di essere inondati» a causa dell'attacco alla centrale idroelettrica di Kakhovka. Siamo impegnati nell'evacuazione dei residenti delle aree inondate«.
09:16
09:16
«Fino a 80 insediamenti a rischio di inondazioni»
«Fino a 80 insediamenti rischiano di essere inondati» a causa dell'attacco alla centrale idroelettrica di Kakhovka da parte dei russi: «Siamo impegnati nell'evacuazione dei residenti delle aree inondate». Lo afferma su Telegram il premier ucraino Denys Shmyhal.
09:03
09:03
«Esplosioni nella capitale durante la notte»
Esplosioni sono state udite a Kiev la notte scorsa: lo ha reso noto su Telegram il sindaco della capitale ucraina, Vitalii Klitschko.
08:46
08:46
«16.000 persone in zona critica, evacuazione in corso»
A causa dell'esplosione nella centrale idroelettrica di Kakhovka, 16.000 persone si trovano in una «zona critica» sulla riva destra del fiume Dnipro ed è in corso un'evacuazione: lo ha affermato su Telegram il capo del dipartimento di polizia di Kherson, Alexander Prokudin, come riporta Rbc-Ucraina.
«Attualmente, sappiamo che circa 16.000 persone si trovano in una zona critica sulla riva destra del Dnipro», ha detto Prokudin.
«Alle 7:30 (le 6:30 in Svizzera), i seguenti insediamenti sono stati completamente o parzialmente inondati: Tyaginka, Lvovoe, Otradokamenka (distretto di Berislavsky), Ivanovka, Nikolskoye, Tokarevka, Ponyatovka, Belozerka, il microdistretto di Ostrov (distretto di Kherson)», ha aggiunto.
E' probabile, ha quindi sottolineato, che altri insediamenti saranno colpiti. «Siamo pronti a questo. Attualmente è stata organizzata l'evacuazione dei residenti di questi insediamenti. Con gli autobus fino alla città di Kherson, poi a Nikolaev e da lì a Khmelnitsky, Odessa, Kropyvnytskyi, Kiev e altre città», ha spiegato, affermando che alle 12:00 (ora locale) dalla stazione ferroviaria di Kherson partirà un treno per gli evacuati diretto a Nikolaev.
06:31
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Il punto alle 6.00
Il comando militare meridionale dell'Ucraina ha accusato la Russia di aver fatto «saltare» la diga di Nova Kakhovka, vicino a Kherson, causando «probabilmente» delle inondazioni. «L'entità della distruzione, la velocità e il volume dell'acqua e le probabili aree di inondazione sono in corso di chiarimento», ha dichiarato il comando sulla sua pagina Facebook.
A darne notizia è il Guardian, che sottolinea l'impossibilità di verificare la notizia o i filmati — condivisi sui social media questa mattina — che sembrano mostrare una grande quantità d'acqua che sgorga dalla diga.
«La grande diga di Nova Kakhovka, nelle zone controllate dalla Russia della regione di Kherson, nel sud dell'Ucraina, è stata distrutta e il territorio è inondato», ha riferito dal canto suo l'agenzia di stampa statale russa TASS, citando una fonte senza nome vicina alla questione.
Una seconda agenzia di stampa statale, la RIA, ha citato il sindaco di Nova Kakhovka, insediato da Mosca, affermando che la parte superiore della diga è stata distrutta dai bombardamenti. In precedenza il sindaco aveva negato che la diga fosse stata fatta esplodere. Da parte loro i media russi, riferisce il quotidiano britannico, hanno dichiarato che la diga, controllata dal Cremlino, sarebbe stata distrutta da un «attacco terroristico», un'espressione usata dalla Russia indicare un attacco da parte dell'Ucraina.
Iniziata l'evacuazione
Oleksandr Prokudin, capo della regione di Kherson, ha postato un video su Telegram in cui afferma che a causa dei danni alla diga di Nova Kakhovka «l'acqua raggiungerà un livello critico in 5 ore» e che sono iniziate le evacuazioni. Il video è stato diffuso su Telegram anche da Anton Gerashchenko, consigliere del Ministro degli Affari interni dell'Ucraina, con il testo: «Come ha riferito Alexander Prokudin, i residenti locali hanno già iniziato a essere evacuati dalle aree potenzialmente inondabili. Produkin a confermato che i [russi] hanno fatto saltare in aria l'impianto di produzione di energia elettrica di Kakhovskaya e ha invitato a lasciare i luoghi pericolosi il prima possibile».
L'ambasciatrice britannica in Ucraina, Melinda Simmons, ha ritwittato un post in cui si definisce quanto accaduto alla diga «un terribile atto di ecocidio da parte del regime russo».