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La disinformazione sulla caduta del regime di Assad in Siria

Questo stravolgimento della politica siriana ha portato alla diffusione di diversi contenuti disinformativi su quanto stava accadendo nel Paese
© AP/Omar Albam
Facta.News
14.12.2024 12:30

Domenica 8 dicembre è caduto il regime di Bashar al-Assad in Siria, dopo 14 anni di guerra civile iniziata nel 2011 con le proteste contro il suo governo dittatoriale. I gruppi ribelli di opposizione, guidati dal leader Abu Muhammad al-Julani, hanno lanciato un’offensiva a fine novembre, e il 12 dicembre è stato installato un governo di transizione guidato da Mohammed al-Bashir, affiliato con il gruppo di ribelli Hayat Tahrir al-Sham (HTS). 

Questo stravolgimento della politica siriana ha portato alla diffusione di diversi contenuti disinformativi su quanto stava accadendo nel Paese. 

Gli attacchi aerei degli Stati Uniti ai centri di comando Isis

L’8 dicembre 2024, l’influencer complottista italiano «Cesare Sacchetti» ha condiviso su X un articolo del quotidiano britannico Daily Mail dal titolo «Gli Stati Uniti lanciano attacchi in Siria dopo che Trump ha avvertito che l’America non deve essere coinvolta nel conflitto in Medio Oriente». Secondo «Sacchetti», questa operazione sarebbe stata autorizzata da Donald Trump. L’affermazione però è falsa.  

Il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom), in un comunicato ufficiale dell’8 dicembre, ha spiegato di aver lanciato una serie di attacchi aerei contro centri di comando dell’Isis in Siria per evitare che lo Stato Islamico, presente nel deserto siriano, approfitti della caduta del regime di Assad e prenda il potere del Paese, o di una sua parte. Il Centcom fa parte del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, e il presidente degli Stati Uniti ricopre anche il ruolo di comandante in capo delle forze armate, decidendo le operazioni militari all’estero. E il presidente in carica è ancora Joe Biden. Donald Trump è invece il presidente eletto, dopo la vittoria alle ultime elezioni di novembre, ed entrerà ufficialmente in carica soltanto il 20 gennaio 2025, con la cerimonia di inaugurazione a Capitol Hill.  

La fuga di Assad a Mosca

Il 9 dicembre 2024 è circolata su Facebook e Threads un’immagine che mostrerebbe l'ex presidente siriano Bashar al Assad a Mosca, dopo il crollo del suo regime. L’immagine è stata presentata al di fuori del suo contesto originario, ed è in realtà lo screenshot di un filmato del 10 febbraio 2023. Quel giorno, Assad si era recato ad Aleppo con sua moglie Asmāʾ Akhras per fare visita alle vittime del terremoto che aveva colpito l’area tra il sud della Turchia e il nord della Siria, causando 57 mila morti.

È vero, in qualsiasi caso, che dopo la caduta del regime Assad e la sua famiglia sono fuggiti in Russia. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha confermato che il presidente Putin ha concesso asilo politico ad Assad e ai suoi familiari.

Il leader dei ribelli al-Julani e l’inclusività di genere della CNN

Il 10 dicembre 2024 alcuni utenti di X hanno condiviso un'immagine che ritrae un momento dell’intervista dell’emittente radiotelevisiva statunitense CNN ad Abu Mohammad al-Julani, leader del gruppo militante islamista siriano Hayat Tahrir al-Sham (HTS) e capo dei ribelli siriani. Nell’immagine si vede il sottopancia che avrebbe messo la CNN con il nome del leader e la scritta «(He/Him)», in riferimento alla pratica inclusiva di indicare i pronomi personali di genere. L’immagine è tuttavia modificata.

Nel video originale, pubblicato dalla CNN  il 6 dicembre, il sottopancia mostra esclusivamente il nome di al-Jolani e la sua carica, senza alcuna menzione di pronomi. La scritta «(He/Him)» è stata quindi aggiunta successivamente per disinformare e non fa parte del contenuto autentico trasmesso dall’emittente statunitense.