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La disinformazione sull’attacco dell’Iran a Israele

Il lancio di 180 missili da parte di Teheran ha provocato, anche, un'ondata di false notizie: vediamo insieme alcuni esempi
©Amir Cohen
Facta.News
03.10.2024 19:30

Nella notte tra martedì 1 e mercoledì 2 ottobre l’Iran ha lanciato più di 180 missili su Israele, la maggior parte dei quali l'esercito israeliano ha dichiarato di aver intercettato. Poche ore dopo l’attacco, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che «l'Iran pagherà» per questo, alludendo a una risposta da parte di Israele. 

Il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica iraniano (IRGC) ha motivato l’attacco definendolo una rappresaglia per l’uccisione di Ismail Haniyeh, leader politico del gruppo estremista palestinese Hamas, avvenuta a Teheran il 31 luglio 2024; l’Iran ha attribuito l’uccisione a Israele, anche se i funzionari israeliani non l’hanno mai rivendicata. Il lancio di missili è stato anche una risposta all'attacco israeliano a Beirut, in Libano, che venerdì 27 settembre 2024 ha ucciso Hassan Nasrallah, leader del gruppo paramilitare libanese Hezbollah.

L’avvenimento ha causato un’ondata di disinformazione. Vediamo insieme alcuni esempi.

L’uccisione del ministro della difesa israeliano

Subito dopo l’attacco iraniano, è iniziata a circolare online la notizia secondo cui il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant sarebbe stato ucciso nell'attacco missilistico. La notizia è infondata e falsa, come dichiarato da un portavoce dello stesso Gallant. 

Inoltre, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha raccontato su X di essersi confrontato con Gallant subito dopo l’attacco, in relazione alla «difesa coordinata di Israele». Alcune ore dopo, lo stesso account di Gallant ha postato su X una foto che mostra il ministro mentre si congratula con i militari che hanno partecipato all’abbattimento dei missili iraniani. 

I video falsi delle esplosioni 

Una tendenza sui social, dopo l’attacco, è stata quella di diffondere video di esplosioni che rappresenterebbero il lancio di missili su Israele. Tra gli altri, è circolato un filmato che mostra un'esplosione sul fianco di un grattacielo e che è stato descritto come un «attacco a Tel Aviv». In realtà, si tratta di un attacco di droni dall’Ucraina avvenuto tra il 29 e il 30 luglio 2023 in Russia, nel quartiere degli affari di Mosca. Non si tratta quindi di un’esplosione a Tel Aviv. 

Un altro video condiviso dal canale televisivo iraniano PressTV, in cui si vedono alcuni pullman circondati dalle fiamme, è stato descritto come un filmato recente che mostrerebbe l’attacco iraniano a Tel Aviv. In realtà, come affermato dalla giornalista di BBC Verify Olga Robinson, il video risale al 2022 e mostra un incendio di 18 autobus alla stazione centrale di Safad (a 170 km da Tel Aviv), in Israele. Secondo Times of Israel, si trattava probabilmente di un attacco legato a richieste criminali di pagamento del pizzo.