La first lady del Brasile contro Elon Musk: «Vaff***, non ho paura di te»
La first lady del Brasile, Rosangela Lula da Silva, detta Janja, ha insultato il miliardario proprietario della piattaforma sociale X, Elon Musk. «Vaff***, Elon Musk, non ho paura di te» ha detto.
La moglie del presidente Lula stava partecipando ad un dibattito con l'influencer brasiliano Felipe Neto sul tema della lotta alla disinformazione al 'Cria G20', uno degli eventi paralleli al vertice del G20 che si inaugura lunedì a Rio de Janeiro. Era intervenuta al termine dell'incontro per parlare della difficoltà nell'approvare leggi per regolamentare le piattaforme dei social media e rafforzarne l'impatto sulle tragedie climatiche.
L'intenrvento della first lady ha irritato non poco i diplomatici di alto livello del ministero degli esteri verde-oro, che ritengono che la mossa possa mettere a repentaglio il tentativo della presidenza di non aprire fronti di tensione con la nuova amministrazione di Donald Trump, riporta il portale di notizie brasiliano Uol.
Dopo la vittoria repubblicana negli Stati Uniti, il governo di Luiz Inacio Lula da Silva ha insistito sulla necessità di mantenere una postura pragmatica, ricordando ad esempio che, nonostante le profonde differenze, il presidente brasiliano e l'ex inquilino della Casa Bianca George W. Bush erano riusciti a creare un rapporto di fiducia.
Ma la dichiarazione di Janja per i diplomatici è un «darsi la zappa sui piedi», che mina gli sforzi compiuti per stabilire un dialogo col nuovo corso di Washington.
Il proprietario di Tesla ha subito risposto su X. «Perderete le prossime elezioni», ha scritto il magnate accompagnando l'affermazione con emoji che ridono, e condividendo il video del discorso della first lady.
Il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, ha cercato di correre ai ripari: «Non dobbiamo offendere nessuno».
L'ex presidente brasiliano di destra, Jair Bolsonaro, alleato di Trump e Musk è corso subito all'attacco. Sul suo profilo social ha postato la risposta di Musk a Janja commentando: «Abbiamo un problema diplomatico in più».