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La Francia è «pronta a un'operazione» per sbloccare il porto di Odessa – Segui il live

Lo riferisce una fonte dell'Eliseo – La Russia si difende: «Procediamo a ritmo lento perché non stiamo prendendo di mira le infrastrutture civili – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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La Francia è «pronta a un'operazione» per sbloccare il porto di Odessa – Segui il live
Red. Online
10.06.2022 06:23
22:33
22:33
«La guerra è lungi dal finire, il sostegno all'Ucraina resti forte»

«Ci sono segnali di speranza nel mezzo della disperazione» della situazione in Ucraina «ma non dobbiamo sbagliarci: questa guerra è lungi dal finire. I costi continueranno ad aumentare. Il nostro sostegno all'Ucraina deve restare forte fino a quando il conflitto non sarà arrivato a una risoluzione».

Lo afferma l'ex presidente americano Barack Obama intervenendo al Copenaghen Democracy Summit.

Per la democrazia «dobbiamo combattere: dobbiamo nutrirla e dimostrarne i valori ogni giorno», ha detto ancora Obama notando come «l'illegalità» di Vladimir Putin in Ucraina non è un caso «isolato».

«In ogni continente assistiamo ad autocrati che aumentano la repressione» e «agli appelli dei populisti che affondando le radici nella paura e nel risentimento». L'ex presidente cita Winston Churchill quando diceva che la «democrazia supera le alternative» e lancia un appello all'azione. «Se vogliamo rafforzare la democrazia, dobbiamo ricostruire le nostre democrazie e le nostre istituzioni in modo che funzionino meglio» per i tempi attuali.

20:55
20:55
Scambio prigionieri fra Kiev e Mosca, è l'undicesimo

L'Ucraina e la Russia hanno effettuato un altro scambio di prigionieri, l'undicesimo di cui si ha conto dall'inizio del conflitto a febbraio, stando ad un governatore regionale ucraino. In un post su Telegram, citato dalla Bbc, il governatore di Mykolaiv, Vitaliy Kim, scrive che quattro prigionieri russi sono stati scambiati oggi con cinque ucraini.

20:52
20:52
«Più di 1.000 donne comandanti nell'esercito ucraino»

Circa 37.000 donne prestano servizio nelle forze armate ucraine e più di 1.000 di loro sono già diventate comandanti. Lo ha detto la first lady ucraina Olena Zelenska in un video discorso alla conferenza internazionale «Women in Conflicts» a Bruxelles, riferisce Ukrinform.

Inoltre, ha sottolineato, le donne ucraine costituiscono la maggioranza degli operatori sanitari e la metà degli imprenditori.

«La maggior parte dei nostri medici sono donne - ha spiegato - circa il 50% dei nostri imprenditori sono donne e lavorano per sostenere l'economia. Ci sono 37.000 donne nelle forze armate ucraine. Più di mille donne sono già diventate comandanti».

19:50
19:50
Bolsonaro a Biden: «Il Brasile può contribuire alla pace»

Il presidente americano, Joe Biden, ha discusso anche della guerra in Ucraina durante l'incontro riservato che ha avuto ieri con il suo omologo brasiliano, Jair Bolsonaro, in occasione del Summit delle Americhe di Los Angeles.

I due leader si sono incontrati «per riaffermare l'importanza strategica delle relazioni tra Stati Uniti e Brasile in un momento in cui il mondo sta affrontando una cascata di crisi, dalla guerra della Russia in Ucraina al riscaldamento globale alla pandemia», si legge in una nota della Casa Bianca riportata oggi da CNN Brasil.

Bolsonaro - che una settimana prima dell'invasione di Mosca aveva incontrato al Cremlino il suo omologo russo Vladimir Putin - con Biden ha espresso la sua intenzione di contribuire a un eventuale negoziato di pace.

«Abbiamo sempre adottato una posizione equilibrata. Vogliamo la pace, faremo il necessario perché venga raggiunta», ha assicurato Bolsonaro che poi, rivolgendosi a Biden, ha detto di essere «disposto a collaborare per costruire una via d'uscita da questa situazione il prima possibile, in modo che il mondo torni all'umanità».

19:45
19:45
Nell'UE 3,2 milioni di profughi hanno chiesto protezione temporanea

«Ci sono 6,5 milioni di rifugiati arrivati in UE dall'Ucraina» di cui «2,5 milioni hanno fatto ritorno. Ci sono circa 4 milioni di rifugiati ucraini, non abbiamo visto mai così tanti rifugiati dalla seconda guerra mondiale».

Lo ha detto la commissaria europea agli affari interni, Ylva Johansson, specificando che «3,2 milioni di profughi hanno chiesto protezione temporanea». «In meno di due mesi - ha spiegato - abbiamo creato una piattaforma di registrazione e stiamo attuando il piano in dieci punti» per accogliere i profughi in fuga dalla guerra.

19:03
19:03
Il vice ministro degli Esteri russo incontra l'ambasciatore USA

Il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha incontrato oggi l'ambasciatore USA a Mosca John Sullivan. Lo riferisce il ministero degli Esteri di Mosca citato dalle agenzie russe. «Le parti - fa sapere Mosca senza citare l'Ucraina - hanno discusso alcune questioni dell'agenda bilaterale».

18:15
18:15
«Gli USA impegnati a difendere il fianco orientale della NATO»

«Gli Stati Uniti sono impegnati a difendere il fianco orientale della NATO, rafforzare la sicurezza energetica della regione e lavorare insieme a sostegno dell'Ucraina». È il messaggio del presidente USA Joe Biden ai nove Stati membri del fianco orientale della NATO riuniti oggi a Bucarest, secondo quanto ha twittato il Consiglio alla Sicurezza Nazionale della Casa Bianca.

18:13
18:13
«Non c'è pericolo imminente di una marcia russa su Kiev»

Il ministro dell'Interno ucraino Denys Monastyrsky ha affermato che non vi è alcun rischio imminente che la Russia marci su Kiev, ma la capitale non abbasserà la guardia.

«Non c'è pericolo di un attacco a Kiev oggi», ha detto Monastyrsky. «Non c'è alcun assembramento di truppe vicino al confine bielorusso, ma comprendiamo che domani sarà possibile qualunque scenario - ha precisato -. Pertanto, è in corso un serio addestramento» su una linea di difesa intorno alla città.

18:10
18:10
La Francia auspica che l'Ucraina «vinca» la guerra

La Francia auspica che l'Ucraina «vinca» la guerra contro la Russia, ha ribadito oggi una fonte dell'Eliseo, rispondendo ad alcuni giornalisti che chiedevano chiarimenti sull'appello del presidente Emmanuel Macron a «non umiliare la Russia».

«Come il presidente ha avuto occasione di dire - ha precisato la fonte della presidenza - auspichiamo la vittoria dell'Ucraina. Auspichiamo che venga ripristinata l'integrità territoriale del Paese e che questa guerra della Russia all'Ucraina cessi al più presto possibile».

16:56
16:56
I filorussi hanno chiesto ai militari di Azot di arrendersi

I circa 800 tra militari e civili rifugiati nello stabilimento chimico Azot, a Severodonetsk, hanno cercato contatti per avviare negoziati. Lo riferisce l'agenzia russa Ria Novosti, citando un rappresentante dei separatisti del Lugansk.

«Ai militanti ucraini nascosti nello stabilimento Azot, è stato spiegato che devono deporre le armi e arrendersi, non si accettano altre condizioni», ha detto l'esponente filorusso.

16:51
16:51
Esercitazione con oltre 3.000 soldati a Kaliningrad

Oltre 3.000 soldati e più di 300 mezzi da combattimento sono coinvolti in un'esercitazione per respingere un attacco nemico nella regione di Kaliningrad. Lo ha reso noto il servizio stampa della flotta baltica, riporta Interfax.

«L'addestramento al combattimento coinvolge più di 3.000 soldati, oltre 300 pezzi di combattimento e attrezzature speciali, inclusi carri armati T-72B3, veicoli da combattimento di fanteria BMP-2 e BMP-3, sistemi di artiglieria semovente Msta-S, Uragan e Grad MLRS, e altre attrezzature che sono in dotazione alle unità militari della flotta», ha affermato la fonte.

16:49
16:49
Nuove armi britanniche all'Ucraina per «liberarsi dall'occupazione russa»

Il ministro della Difesa britannico Ben Wallace ha compiuto oggi una visita a sorpresa a Kiev - dove è già stato dopo l'inizio della guerra il premier Boris Johnson - e ha avuto un faccia a faccia non solo con il collega Oleksii Reznikov, ma anche il presidente Volodymyr Zelensky.

Secondo una nota governativa diffusa a Londra, Wallace ha potuto fare il punto in prima linea sull'andamento del conflitto e ha discusso degli aiuti del Regno Unito all'Ucraina: in primo luogo di quelli militari, con un riferimento al possibile invio di «nuove armi».

Ribadito «l'obiettivo comune di consentire all'Ucraina di liberarsi dall'occupazione illegale russa». In un video diffuso sui social si vede fra l'altro Wallace rivolgersi a Zelensky da pari a pari, ed elogiarlo per «il buon lavoro» fatto finora.

Zelensky ringrazia Londra

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha da parte sua ringraziato Londra per il suo ruolo di primo piano nel sostenere l'Ucraina.

«Le parole si trasformano in fatti. Questo è ciò che fa la differenza tra i rapporti tra Ucraina e Gran Bretagna e quelli tra l'Ucraina e altri Paesi», ha detto il presidente ucraino al ministro britannico.

«Armi, finanze, sanzioni: in questi tre dossier, la Gran Bretagna mostra la sua leadership», ha proseguito Zelensky in un video pubblicato sul suo account Telegram.

16:46
16:46
«Gli USA finanzino la ricostruzione dell'Afghanistan»

Gli Stati Uniti e i loro alleati devono assumersi i principali oneri finanziari per la ricostruzione dell'Afghanistan. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riporta la Tass.

16:43
16:43
Francia «pronta a un' operazione» per sbloccare il porto di Odessa

(Aggiornata alle 17.00) La Francia è «pronta a partecipare ad un'operazione» per «sbloccare il porto di Odessa», secondo una fonte dell'Eliseo.

L'«operazione» evocata dalla fonte diplomatica dovrebbe permettere di togliere il blocco al porto di Odessa e di riprendere l'esportazione dei cereali ucraini verso i Paesi destinatari.

«Siamo a disposizione delle parti - ha dichiarato un consigliere dell'Eliseo - affinché venga organizzata un'operazione che consenta di accedere al porto di Odessa in totale sicurezza, così da far passare navi nonostante le acque siano state minate».

16:07
16:07
«Dall'inizio della guerra sono stati uccisi 12 medici»

Circa 12 medici sono stati uccisi e altri 47 sono rimasti gravemente feriti dall'inizio della guerra in Ucraina il 24 febbraio. Lo ha riferito - scrive Ukrinform -, il ministro della Salute ucraino Viktor Liashko in un'intervista a Ukrainska Pravda.

«Questo bilancio è stato verificato - ha aggiunto il ministro -. Potenzialmente il numero è più alto ma al momento non ci sono conferme in merito».

Secondo Liashko «attualmente non c'è carenza critica di medici» in quanto sono molti quelli «stranieri che sono pronti a venire in Ucraina».

16:03
16:03
NATO: la Svezia vuole fare passi avanti con Ankara

«La nostra ambizione è di fare progressi, in uno spirito costruttivo, sulle questioni sollevate dalla Turchia». Lo ha detto il ministro degli Esteri svedese Ann Linde, sottolineando in Parlamento - riportano diversi media internazionali - che il suo Paese punta a compiere passi avanti con Ankara, in vista dell'adesione alla NATO.

«La nostra richiesta ha ricevuto ampio sostegno tra i membri» dell'Alleanza, ha ricordato Linde.

15:59
15:59
«L'UE passi dalle parole ai fatti sullo status dell'Ucraina»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea, esortando a non lasciare il suo Paese in una «zona grigia», dato che i leader dell'UE dovranno decidere entro la fine di giugno se concedere al Paese lo status di candidato ufficiale all'UE.

«La prima cosa da fare è eliminare finalmente questa 'zona grigia', che è così allettante per lo Stato russo (...). Nelle prossime settimane, l'Unione Europea potrebbe compiere un passo storico che dimostrerà che le parole sull'appartenenza del popolo ucraino alla famiglia europea non sono vuote», ha detto il presidente ucraino in videoconferenza a una conferenza internazionale sulla democrazia a Copenaghen.

La Commissione europea dovrà esprimere il proprio parere sulla questione nei prossimi giorni, prima che i leader dell'UE decidano se concedere all'Ucraina lo status di candidato ufficiale durante il vertice del 23-24 giugno. «Perché, se i sondaggi mostrano che il 71% degli europei considera l'Ucraina parte della famiglia europea, ci sono ancora scettici politici che sono riluttanti a permetterci di entrare nell'Unione Europea?», ha detto il presidente ucraino tra gli applausi.

«Perché, se la Russia sta cinicamente violando letteralmente ogni documento essenziale del diritto internazionale, ci sono ancora persone che esitano a bloccare qualsiasi relazione con questo Stato? (...) Il sistema europeo perderà se alle parole non corrisponderanno i fatti», ha concluso.

15:34
15:34
«I filorussi chiudono gli ospedali di Mariupol per nascondere il colera»

I filorussi hanno chiuso gli ospedali di Mariupol per nascondere l'epidemia di colera in città. Lo ha riferito il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko, come riporta Unian.

«Dovrebbe essere chiaro che ora gli occupanti del Dpr stanno chiudendo quegli ospedali in modo che non riceviamo quasi nessuna informazione. Tuttavia, ora ci sono prove che ci sono i primi focolai di colera. E loro stanno combattendo contro il colera in modo tale da aver chiuso la città e di averla messa in quarantena», ha detto Boychenko.

14:34
14:34
Il Parlamento europeo sostiene la candidatura dell'Ucraina nell'UE

«La nostra posizione è chiara. Il Parlamento europeo sostiene fermamente la candidatura dell'Ucraina a ricevere lo status di Paese candidato all'adesione all'Ue». Così la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, durante il suo intervento al Copenhagen Democracy Summit, in corso nella capitale danese. «Si tratta tanto di rafforzare l'Europa quanto di rafforzare l'Ucraina», ha aggiunto Metsola.

14:28
14:28
Perdite di 59 milioni di dollari per le aziende con attività in Russia

Le perdite delle aziende legate alle loro attività in Russia hanno già raggiunto a livello globale i 59 miliardi di dollari. Ma sono destinate ad aumentare con l'elenco delle imprese che dicono addio al Paese che si allunga di giorno in giorno, lasciando prevedere altre svalutazioni.

Senza contare l'effetto delle sanzioni che colpiscono l'economia, rallentano le vendite e che quindi sono destinate a causare ulteriori perdite. A fare i conti è il Wall Street Journal, secondo il quale sono circa 1.000 le imprese occidentali che si sono impegnate a abbandonare o ridurre le loro operazioni in Russia con l'invasione dell'Ucraina.

14:25
14:25
La Finlandia costruirà recinzioni al confine con la Russia

La Finlandia ha in programma di costruire recinzioni per rafforzare la difesa del proprio confine con la Russia, a seguito dell'invasione dell'Ucraina. Lo ha dichiarato il ministero degli Interni finlandese.

Il governo finlandese ha proposto emendamenti legislativi che faciliterebbero la costruzione di recinzioni più robuste lungo 1.300 chilometri sul confine orientale. Il timore di Helsinki è che Mosca possa usare i migranti per esercitare una pressione politica. «L'obiettivo è migliorare la capacità operativa della guardia di frontiera nel rispondere alle minacce ibride», ha dichiarato all'Afp Anne Ihanus, consigliere senior del ministero degli Interni.

Al momento i confini della Finlandia, che sta presentando domanda di ammissione alla Nato, sono protetti soprattutto da recinzioni in legno: «Ora vogliamo costruire una recinzione robusta con un vero effetto barriera», ha spiegato Sanna Palo, direttore della divisione legale delle guardie di frontiera finlandesi, aggiungendo che «con ogni probabilità, la recinzione non coprirà l'intero confine orientale, ma sarà mirata ai punti considerati più importanti». Il budget per il progetto non è ancora stato stabilito.

14:22
14:22
Truss a colloquio con Kuleba per il rilascio dei prigionieri di guerra

Il ministro degli Esteri britannico Liz Truss ha parlato con il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba «per discutere degli sforzi per assicurare il rilascio dei prigionieri di guerra detenuti dai filorussi».

«La sentenza contro di loro è una grave violazione della Convenzione di Ginevra. Il Regno Unito continua a sostenere l'Ucraina contro la barbara invasione di Putin», ha aggiunto su Twitter.

14:10
14:10
«Chi vuole entrare nell'UE deve accettare tutto dell'Unione»

Per il cancelliere tedesco Olaf Scholz, chi vuole entrare nella UE deve accettare l'intero regime di valori e regole legate all'Unione, vale a dire tutti gli accordi, le posizioni in materia di democrazia, di apertura della società, la politica comune nei confronti di altri Paesi, e anche il regime di sanzioni contro la Russia. Rispondendo ai giornalisti in una conferenza stampa oggi a Pristina al termine di un colloquio con il premier kosovaro Albin Kurti, Scholz ha detto che l'aggressione russa all'Ucraina richiede una presa di posizione molto chiara.

E alla domanda se la Serbia debba decidersi se stare con la Russia o con la UE, e scegliere se aderire alle sanzioni o continuare ad "approfittare del gas russo", ha risposto affermando che nessuno nel processo negoziale deve farsi delle illusioni, e che è chiaro quale sia il percorso verso l'Europa. A questo riguardo, sulle sanzioni a Mosca, il cancelliere ha elogiato la dirigenza kosovara, definita un partner affidabile che ha sostenuto tutte le misure adottate dalla UE.

13:12
13:12
Un comune impegno tra Vaticano e UE a fine guerra

Il Papa ha ricevuto in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, la quale si è successivamente incontrata con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

«Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato, ci si è soffermati sulle buone relazioni bilaterali e sul comune impegno ad adoperarsi per porre fine alla guerra in Ucraina, dedicando particolare attenzione agli aspetti umanitari e alle conseguenze alimentari del protrarsi del conflitto», riferisce la Santa Sede.

13:11
13:11
«Siamo estremamente preoccupati sul "processo" farsa e le sue sentenze»

«Siamo estremamente preoccupati sul "processo" farsa e le sue sentenze contro legittimi combattenti che prestano servizio nelle forze armate ucraine. Chiediamo alla Russia e ai suoi delegati di rispettare il diritto umanitario internazionale, compresi i diritti e le protezioni concesse ai prigionieri di guerra». È quanto scrive su Twitter il segretario di stato Usa Antony Blinken, facendo riferimento alle condanne a morte inflitte dai separatisti filo-russi a due soldati britannici ed un soldato marocchino catturati dalle truppe russe mentre combattevano per l'Ucraina.

13:00
13:00
«I processi condotti dai filorussi sono un crimine di guerra»

Le Nazioni Unite si dicono preoccupate per le condanne a morte inflitte dai separatisti filo-russi a due soldati britannici ed un soldato marocchino catturati dalle truppe russe mentre combattevano per l'Ucraina.

«Dal 2015, abbiamo osservato che la cosiddetta magistratura in queste sedicenti repubbliche non ha rispettato le garanzie essenziali di un processo equo, come le udienze pubbliche, l'indipendenza, l'imparzialità dei tribunali e il diritto a non essere obbligati a testimoniare. Tali processi contro i prigionieri di guerra costituiscono un crimine di guerra», ha detto la portavoce ONU Ravina Shamdasani.

12:58
12:58
Incontro tra il Papa e Ursula von der Leyen

Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in Vaticano Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Lo conferma il Bollettino della sala stampa vaticana.

12:55
12:55
«Bruciate migliaia di tonnellate di semi di girasole a Mariupol»

Migliaia di tonnellate di semi di girasole e olio sono andate distrutte in un incendio che sarebbe stato causato dai russi durante il tentativo di ripristinare i servizi di alimentazione elettrica di un impianto di trasformazione a Mariupol. Lo ha reso noto il consigliere del sindaco Petro Andriushchenko, citato da Ukrinform.

L'incendio è scoppiato nell'impianto Satellite, situato nel distretto di Livobereahnyi, specializzato nella raccolta e nella trasformazione dei semi di girasole in olio.

Secondo Andriushchenko, le autorità di occupazione della città stanno cercando di nascondere alla leadership russa la vera entità delle perdite, poiché questi prodotti dovevano essere portati in Russia.

12:23
12:23
«La condanna a morte dei britannici è presa in base alle leggi del Dpr»

La decisione sui militari britannici e marocchino, condannati ieri a morte nel Donetsk, è presa «in base alle leggi del Dpr (la sedicente Repubblica Popolare del Donetsk, ndr)» e non si deve interferire «con il sistema giudiziario della Repubblica».

Lo ha detto, come riporta Ria Novosti, il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov che ha esortato «a non speculare sull'argomento della condanna ai mercenari stranieri condannati nel Dpr».

Lavrov ha aggiunto che la Russia è aperta al dialogo, ma «bisogna essere in due per ballare il tango» in merito a una via diplomatica come soluzione al conflitto in Ucraina. «I nostri partner occidentali finora hanno ballato la break-dance da soli», ha dichiarato il capo della diplomazia russa.

Il ministro degli Esteri russo ha anche affermato che le sanzioni imposte dall'Ucraina contro 35 alti funzionari russi non meritano una risposta. Lo riporta l'agenzia di stampa statale russa Tass. «Non credo che questo meriti un qualche passo concreto da parte nostra», ha proseguito Lavrov.

12:02
12:02
Colpiti depositi di grano a Mykolaiv

Il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Senkevych denuncia che la città portuale meridionale continua a essere bombardata quotidianamente dall'artiglieria russa che la bombarda da tutte le direzioni e che un porto privato della città, che è uno dei più grandi porti di grano in Ucraina, è stato colpito. Il distretto è stato danneggiato, con quattro siti di stoccaggio bruciati e tutto il grano all'interno perso.

Alla BBC Newsday, il sindaco afferma che le linee di combattimento si sono spostate un po' avanti e un po' indietro, ma gli ucraini hanno attrezzature sufficienti solo per difendere la città, non per attaccare.

11:09
11:09
Mariupol, 3 mila tombe recenti con solo numeri in un cimitero

Oltre tremila tombe recenti, la maggior parte solo con un paletto e un numero, sono state filmate in uno dei cimiteri di Mariupol dalla giornalista free lance e film maker franco-russa Alexandra Dalsbaek che ha postato il video su Twitter.

«Abbiamo visitato uno dei cimiteri di Mariupol la scorsa settimana. Vi abbiamo visto migliaia di tombe recenti, sormontate da un numero. Da questo lato del cimitero i numeri superavano i 3000», ha scritto in un post.

10:58
10:58
Filorussi, unità militari si stanno avvicinando a Slavyansk

Unità militari dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr) si stanno avvicinando alla città dell'Ucraina orientale di Slavyansk: lo dichiara il quartier generale della difesa territoriale della Dpr citato dall'agenzia russa Ria Novosti.

Il raggruppamento di truppe delle repubbliche di Donetsk e Lugansk, con il supporto delle forze armate russe ha aggiunto di avere il controllo di 235 insediamenti nella Dpr, tra cui Trypillya, Vladimirovka, Stavki e Lipovoe.

10:21
10:21
«Un embargo sul gas distruggerebbe l'economia europea»

Un eventuale embargo di Bruxelles al gas russo distruggerebbe l'economia europea. Lo ha detto il premier ungherese, Viktor Orban, parlando all'emittente radiofonica Kossut Radio. «Non si tratta solo di un'Ungheria senza alternative, ma di rovinare l'intera Europa», ha spiegato il primo ministro, dicendosi fiducioso del fatto che alla fine «prevarrà il buon senso».

Interrogato sul provvedimento contestato da Bruxelles che applica una tariffa agevolata al carburante per le vetture con targa ungherese rispetto a quelle straniere, Orban ha difeso la misura, sottolineando come «misure straordinarie siano necessarie per affrontare una situazione eccezionale». «In tempi come questo - ha aggiunto - è obbligatorio discostarsi dalle norme generali».

Senza il price cap al carburante di 480 fiorini al litro, ha spiegato ancora il premier, i prezzi di mercato per il carburante sarebbero compresi tra 700 e 900 fiorini. Il tetto ai prezzi del carburante, così come quello introdotto per alcuni generi alimentari di base e per l'energia, potrebbe rimanere in vigore per un periodo più lungo se la guerra in Ucraina si protraesse, ha spiegato Orban.

«C'è un'alta probabilità che la guerra si protragga e anche l'anno 2023 sarà pieno di incertezza e dolore», ha detto il premier, per questo, andrebbe «finanziata la pace, non la guerra», causa dell'«inflazione di guerra».

09:53
09:53
«Due cittadini ucraini condannati per tradimento»

Il tribunale distrettuale di Shevchenkivskyi a Kiev ha condannato due cittadini ucraini a 13 anni di reclusione per tradimento e aver partecipato con le truppe russe all'occupazione della regione di Kherson, riporta l'Ukrainska Pravda.

«I pubblici ministeri hanno dimostrato in tribunale che due residenti della Repubblica autonoma di Crimea si sono schierati dalla parte del nemico e nel 2014 e nel 2020 hanno firmato contratti con le forze armate russe. Nell'esercito di occupazione nel febbraio 2022 hanno partecipato alle ostilità sul territorio delle aree di Nikolaev e Kherson», scrive il tribunale.

L'indagine ha dimostrato che dal 25 al 28 febbraio i detenuti hanno combattuto con la difesa aerea delle truppe russe vicino alla diga della centrale idroelettrica di Kakhovka nella città di Nova Kakhovka, nella regione di Kherson. Il primo marzo sono entrati in combattimento vicino a Bashtanka nell'area di Nikolaev e il giorno successivo sono stati fatti prigionieri dalle unità ucraine.

09:52
09:52
«La condanna a morte dei britannici viola diritto internazionale»

«Da molti punti di vista, siamo di fronte a una clamorosa violazione del diritto internazionale». Così Denis Krivosheev, vicedirettore per l'Europa orientale e l'Asia centrale di Amnesty International, definisce la condanna a morte dei due britannici, Sean Pinner e Aideen Aslin, e del marocchino Saadun Brahim nel processo inscenato dalla sedicente Repubblica Popolare del Donetsk.

«I tre uomini facevano parte delle forze regolari dell'Ucraina. In quanto prigionieri di guerra, ai sensi delle Convenzioni di Ginevra, sono protetti da procedimenti giudiziari se hanno solo preso parte alle ostilità. L'unica eccezione è costituita da procedimenti per crimini di guerra ma, anche in questo caso, devono esserci sufficienti prove ammissibili e dev'essere garantito un processo equo», ha aggiunto Krivosheev.

«Qui siamo di fronte a un caso diverso: i tre uomini non sono stati processati da un tribunale indipendente, imparziale e regolarmente costituito; le cosiddette 'accuse' non costituiscono crimini di guerra; e, cosa ancora più oltraggiosa, eseguire le loro condanne a morte a seguito di procedure gravemente inique rappresenterebbe una privazione arbitraria delle loro vite», ha sottolineato Krivosheev.

«Privare un prigioniero di guerra, o altre persone protette, del diritto a un processo equo e regolare costituisce un crimine di guerra. La Russia, come potenza occupante, ha la responsabilità del trattamento di tutti i prigionieri di guerra e di altre persone private della libertà. La Russia deve dunque assicurare che queste cosiddette 'condanne' siano immediatamente annullate e che i tre prigionieri siano trattati nel pieno rispetto del diritto internazionale umanitario», ha concluso Krivosheev.

09:37
09:37
«Severodonetsk è ancora in piedi»

«Severodonetsk, Lysychansk e altre città del Donbass, che gli occupanti considerano ora gli obiettivi primari, sono ancora in piedi». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riporta la BBC.

Zelenski ha aggiunto che le truppe ucraine sono state nuovamente attaccate nella principale città del Lugansk.

Zelensky ha anche dichiarato che le sue forze hanno ottenuto alcuni guadagni nei combattimenti nella regione sud-orientale di Zaporizhzhia e più a nord intorno alla seconda città del Paese, Kharkiv. «Abbiamo notizie positive nella regione di Zaporizhzhia, dove è possibile contrastare i piani degli occupanti», ha proseguito Zelensky, come riporta la BBC.

«Stiamo avanzando gradualmente nella regione di Kharkiv. Stiamo tenendo la difesa nell'asse di Mykolaiv».

09:08
09:08
«A Kharkiv 5 civili uccisi dagli attacchi russi»

A Kharkiv, città dell'Ucraina orientale, cinque civili sono stati uccisi e 14 sono rimasti feriti durante i bombardamenti russi: ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale Oleh Syniehubov, citato dalla CNN.

«Il nemico ha attaccato la regione di Kharkiv, in particolare gli insediamenti nelle direzioni nord e nord-est», ha dichiarato, spiegando che gli attacchi hanno colpito edifici residenziali a Zolochiv e che le forze armate ucraine «mantengono le loro posizioni nelle direzioni nord e nord-est».

09:00
09:00
Distrutto il Palazzo di ghiaccio, simbolo di Severodonetsk

Distrutto dai bombardamenti russi il Palazzo di ghiaccio di Severodonetsk, un simbolo della città: «ghiaccio, pattinaggio artistico, hockey, pallavolo, scuola sportiva, concerti, quasi 50 anni di storia dello sport e dello sviluppo culturale sono andati in fumo». Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai, riportato dall'Ukrainska Pravda.

08:41
08:41
«Tre Paesi principali non vogliono dare il via libera all'Ucraina»

In seno all'Unione europea «ci sono molte proposte diverse, ma in realtà ci sono tre Paesi principali che non vogliono dare il via libera all'Ucraina oggi. E due Paesi stanno cercando attivamente di promuovere idee alternative». Lo ha detto la vicepremier ucraina per l'integrazione europea, Olga Stefanishina, a Bruxelles per tentare di dissipare lo scetticismo sulla candidatura di Kiev all'adesione all'UE, secondo quanto riferisce Radio Svoboda.

La vicepremier non ha voluto rispondere alla domanda su quali siano questi Paesi perché «potrebbe danneggiare il percorso», ma si è detta «sicura» che al Consiglio europeo del 24 giugno «nessuno dei leader dell'Unione europea potrà dire di no all'Ucraina».

Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto su Twitter di aver avuto «un'altra conversazione telefonica con il presidente francese Emmanuel Macron. L'ho informato della situazione al fronte. Discusso dell'ulteriore sostegno alla difesa ucraina e del lavoro sulle garanzie di sicurezza. Particolare attenzione è stata prestata al percorso dell'Ucraina verso l'UE, stiamo coordinando i passaggi».

08:35
08:35
«Mariupol rischia un'epidemia di colera»

«I servizi medici a Mariupol sono probabilmente vicini al collasso: da maggio sono stati segnalati casi isolati di colera, una grave epidemia aggraverà ulteriormente la situazione». Lo scrive l'intelligence del Ministero della Difesa britannico in un tweet sull'aggiornamento quotidiano della situazione in Ucraina, aggiungendo che a Severodonetsk «la Russia ha di nuovo il controllo della maggior parte della città, ma le sue forze hanno fatto pochi progressi nei tentativi di accerchiare l'area più ampia da Nord e da Sud».

Secondo il rapporto, la Russia sta lavorando per fornire i servizi pubblici di base alla popolazione nei territori occupati, ma l'accesso all'acqua potabile è stato incostante, mentre continuano le gravi interruzioni dei servizi telefonici e di internet.

Secondo l'intelligence di Londra inoltre, è probabile che a Kherson vi sia una carenza critica di medicinali

08:30
08:30
Putin celebra Pietro il Grande e si paragona a lui

(Aggiornamento 13.03)

Nei commenti rilasciati alle tv russe in occasione del 350esimo anniversario dalla nascita di Pietro il Grande, il presidente russo Vladimir Putin si è paragonato allo zar tracciando un parallelo tra quelle che ha descritto come le loro due imprese storiche gemelle per riconquistare le terre russe.

«A quanto pare, spetta anche a noi restituire (ciò che è della Russia) e rafforzare (il Paese). Se partiamo dal fatto che questi valori fondamentali costituiscono la base della nostra esistenza, riusciremo sicuramente a risolvere i compiti che abbiamo di fronte», ha detto, citato dal Guardian.

La reazione di Kiev non si è fatta attendere: «la confessione di Putin sulle confische di terre e il paragone con Pietro il Grande dimostrano che non c'è stato alcun 'conflitto' ma solo la sanguinosa presa di possesso del Paese con pretesti artificiosi di genocidio» della popolazione russofona. Lo ha Mykhailo Podolyak, consigliere presidenziale ucraino, commentando su Twitter il paragone fatto dal presidente russo con lo zar.

Intanto, le truppe russe stanno cercando di stabilire il pieno controllo sulla regione di Lugansk entro il 12 giugno, data della celebrazione del Giorno della Russia: afferma il capo dell'Amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai su Facebook.

Gaidai ha anche riferito che i combattimenti stanno continuando nella città dell'Ucraina orientale di Severodonetsk e negli insediamenti di Hirske e Popasna: «Severodonetsk regge, ma i russi stanno distruggendo tutto. Il mondo russo è un deserto. Il nemico sta cercando di raggiungere questo obiettivo», ha scritto Gaidai.

08:14
08:14
«Parziale successo delle truppe russe nel Donetsk»

In Donbass l'esercito russo sta avendo un parziale successo nella regione di Donetsk consolidandosi sulle linee occupate, mentre continua la battaglia nella città dell'Ucraina orientale Severodonetsk: lo afferma lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, citato da Unian.

«Le unità nemiche hanno cercato di effettuare operazioni di assalto in direzione degli insediamenti di Nyrkove e Mykolaivka ma l'esercito di Kiev ha contrattaccato costringendole a ritirarsi con perdite», dichiara nel rapporto quotidiano lo Stato maggiore.

07:34
07:34
«Dipendiamo dalle armi dell'Occidente»

Il vice capo dell'intelligence militare ucraina Vadym Skibitsky ha dichiarato che l'Ucraina sta perdendo contro la Russia in prima linea e che ora dipende quasi esclusivamente dalle armi provenienti dall'Occidente per tenere a bada la Russia.

«Questa è ormai una guerra di artiglieria. I fronti sono ora il luogo in cui si deciderà il futuro e stiamo perdendo in termini di artiglieria. Tutto ora dipende da ciò che l'Occidente ci dà», ha detto al Guardian.

«L'Ucraina ha un pezzo di artiglieria contro 10-15 pezzi russi. I nostri partner occidentali ci hanno dato circa il 10% di quello che hanno loro», ha spiegato Skibitsky, «noi utilizziamo da 5'000 a 6'000 proiettili di artiglieria al giorno. Abbiamo quasi esaurito tutte le nostre munizioni (d'artiglieria) e ora stiamo usando proiettili standard Nato da 155 calibri».

«Anche l'Europa sta fornendo proiettili di calibro inferiore, ma man mano che l'Europa li esaurisce, la quantità si riduce», ha aggiunto.

Le osservazioni di Skibitsky sono in linea con quelle dell'intelligence militare statunitense, citate da un rapporto dell'Afp: secondo fonti militari l'Ucraina ha esaurito gli armamenti di progettazione sovietica e russa e ora dipende completamente dagli alleati per le armi.

Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto che attua le decisioni prese ieri dal Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina sulle sanzioni nei confronti di 35 alti funzionari russi, tra cui il presidente russo Vladimir Putin.

Lo scrive Ukrinform, precisando che tra i sanzionati c'è anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, il primo ministro russo Mikhail Mishustin, il ministro della Difesa Sergei Shoigu, il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev ed il ministro degli Esteri Sergey Lavrov. Le sanzioni sono introdotte a tempo indeterminato.

07:05
07:05
«La Francia potrebbe inviare altri cannoni a Kiev»

La Francia potrebbe raddoppiare la fornitura di obici Caesar all'Ucraina: Parigi ne ha già consegnati sei ad aprile e altrettanti verrebbero inviati entro la fine del mese. Lo riporta l'emittente televisiva Europa 1 senza citare fonti.

L'annuncio ufficiale, sottolinea, potrebbe arrivare con un viaggio di Emmanuel Macron a Kiev, una prospettiva studiata da vicino dall'entourage del presidente della Repubblica.

07:04
07:04
Canada, congelati circa 91 milioni di euro di beni dei russi

Il Canada ha congelato beni di proprietà di cittadini russi colpiti dalle sanzioni per l'equivalente di circa 91 milioni di euro e ha bloccato transazioni con queste persone per un valore di circa 214 milioni di euro dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina al sette giugno: lo ha reso noto la polizia del Paese sul suo sito.

06:25
06:25
Il punto alle 06.00

Nel corso delle scorse ore, i russi hanno ritirato le restanti truppe Buryat da Severdonetsk perché sono «notevolmente più deboli di quelle ucraine», secondo quanto affermato dal capo dell'amministrazione militare della regione di Lugansk, Serhii Gaidai, riferendosi all'etnia dei miliziani provenienti dalla zona in cui viene addestrata la brigata dell'estremo oriente russo che avrebbe compiuto i massacri di Bucha. Lo riporta la Ukrainska Pravda. «Stanno cadendo come mosche. I russi hanno ritirato le restanti truppe Buryat da Severdonetsk perché non possono resistere ai combattimenti con i difensori ucraini», ha detto Gaidai. Secondo il funzionario, inoltre, le forze russe stanno sparando intensamente sulla vicina Lysychansk con armi di grosso calibro in grado di penetrare il cemento. Per questo, ha spiegato, gli abitanti di Lysychansk sono in grave pericolo anche nei rifugi.

Nel frattempo, sei civili sono stati uccisi dai bombardamenti russi nei villaggi di Zelenodolsk e Shyrokiv, nella regione di Dnipropetrovsk (sud): lo ha reso noto il governatore della regione, Valentyn Reznichenko, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Inoltre, sono state distrutte o danneggiate 179 case, due scuole, un asilo e un ospedale.

Dal canto suo, Mosca sostiene di star compiendo dei progressi, anche se a un ritmo più lento di quanto ipotizzato. «L'operazione speciale si sta sviluppando secondo i piani militari inizialmente previsti»: lo ha detto il rappresentante permanente di Mosca presso l'Onu, Vasily Nebenzya, riferendosi all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Intervistato dalla BBC, riporta la Tass, il diplomatico russo ha sottolineato che «nessuno aveva promesso di concludere (l'operazione) in tre o sette giorni. Alcuni esperti dicono: "l'operazione speciale russa è ora in stallo e non sta procedendo al ritmo che era stato inizialmente previsto". Ma il progresso è in corso. Questo è chiaro». Nebenzya ha quindi spiegato che «uno dei motivi del cosiddetto ritmo lento è che non stiamo prendendo di mira le infrastrutture civili»: le truppe «stanno solo colpendo obiettivi militari e questo richiede tempo».