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«La guerra andrà avanti per molti mesi»

Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano Herzi Halevi – L'armatore svizzero MSC conferma che una sua nave cargo è stata attaccata dagli Houthi: «Nessun ferito» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«La guerra andrà avanti per molti mesi»
Red. Online
26.12.2023 07:02
22:30
22:30
MSC conferma l'attacco degli Houthi al suo cargo

L'armatore svizzero MSC ha confermato in un comunicato l'attacco subito dalla sua nave portacontainer MSC United VIII, avvenuto durante il passaggio sul Mar Rosso. «La nave ha informato dell'attacco una nave da guerra della coalizione che si trovava nelle vicinanze e, come da istruzioni, ha adottato manovre evasive» si legge nel comunicato della società in cui si spiega che «attualmente, tutto l'equipaggio è al sicuro, nessuno risulta ferito, e si sta conducendo una valutazione approfondita della nave». Il cargo era in viaggio dal porto King Abdullah, in Arabia Saudita, verso Karachi, in Pakistan.

«La nostra prima priorità rimane la protezione delle vite e della sicurezza dei nostri equipaggi e, fino a quando la loro sicurezza non potrà essere garantita, Msc continuerà a deviare le proprie navi dal transito attraverso il Canale di Suez verso Capo di Buona Speranza», ha concluso il gruppo nel suo comunicato.

21:57
21:57
«Preoccupati da annuncio Israele su prolungamento guerra»

La Francia è «fortemente preoccupata dall'annuncio di Israele circa un'intensificazione e un prolungamento dei combattimenti a Gaza». Lo riferisce un comunicato del ministero degli Esteri francese.

Parigi «ribadisce con forza l'appello a una tregua immediata che conduca a un cessate il fuoco», aggiunge la nota del Quai d'Orsay, deplorando «i bombardamenti sistematici che hanno causato ancora numerosissime vittime civili negli ultimi giorni».

21:40
21:40
«Sventato un attacco aereo dagli Houthi»

«Un nostro aereo da combattimento ha intercettato oggi con successo un obiettivo aereo ostile sul Mar Rosso mentre era diretto verso Israele, prima che entrasse nel nostro territorio»: lo ha reso noto il portavoce militare Daniel Hagari attribuendo la paternità dell'attacco agli Houthi.

Secondo i media il velivolo era diretto verso Eilat. «Gli attacchi degli Houthi contro Israele sono azioni terroristiche», ha proseguito Hagari. «Avvengono sotto la direzione dell'Iran, mediante intelligence e mezzi di combattimento iraniani». «Quelle azioni - ha affermato - sono dirette non solo contro Israele. Sono un problema per il mondo».

In precedenza, gli Houthi avevano affermato oggi di aver «effettuato un'operazione di targeting contro una nave commerciale», identificata come MSC United, e di aver lanciato una serie di «droni contro obiettivi militari» nel sud di Israele. Le operazioni sono state svolte come gesto di solidarietà con i palestinesi.

19:39
19:39
Houthi: «Abbiamo attaccato una nave sul Mar Rosso»

Gli Houthi yemeniti hanno affermato di aver attaccato una nave nel Mar Rosso e di aver lanciato un drone verso Israele.

In un comunicato, gli Houthi hanno affermato di aver «effettuato un'operazione di targeting contro una nave commerciale», identificata come MSC United, e di aver lanciato una serie di «droni contro obiettivi militari» nel sud di Israele. Le operazioni sono state svolte come gesto di solidarietà con i palestinesi.

18:00
18:00
«Ucciso a Gaza un membro del Consiglio di Hamas»

Secondo informazioni da Gaza, riprese da Haaretz, l'esercito israeliano ha ucciso Hamis al-Najar, membro del Consiglio legislativo di Hamas in un raid a Khan Yunis nel sud della Striscia. Secondo le stesse informazioni nell'attacco sono stati uccisi la moglie, i suoi due figli e numerosi nipoti.

17:28
17:28
«La guerra andrà avanti per molti mesi»

«La guerra» a Gaza «andrà avanti ancora per molti mesi». Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano Herzi Halevi.

«Questa guerra - ha detto Halevi sostenendo che i combattimenti ora si concentrano soprattutto al sud della Striscia ma senza dimenticare il nord - ha obiettivi necessari e non facili da raggiungere, si svolge in un territorio complesso. Ecco perché continuerà ancora per molti mesi e lavoreremo con metodi diversi, in modo che i risultati ottenuti possano essere mantenuti per lungo tempo».

«Non esistono soluzioni magiche - ha spiegato ancora il capo di stato maggiore -, né scorciatoie per smantellare completamente un'organizzazione terroristica, ma combattimenti ostinati e determinati. E siamo molto, molto determinati». L'esercito, ha concluso, «non consentirà il ritorno al tipo di sicurezza che c'era prima del 7 ottobre e non permetterà che un attacco come quello sia ripetuto».

16:57
16:57
Israele: 9 soldati feriti da un razzo dal Libano

Nove soldati israeliani sono stati feriti - uno in modo grave - da un razzo anti tank lanciato dal Libano mentre stavano soccorrendo un civile di circa 80 anni colpito da un altro razzo degli Hezbollah contro una chiesa a Shomera nel nord del Paese. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che il primo razzo ha colpito la chiesa greca ortodossa di Ikrit e il successivo il gruppo di soldati che era giunto sul posto.

16:33
16:33
Razzo da Gaza colpisce sinagoga kibbutz a ridosso della Striscia

Un razzo lanciato da Gaza ha colpito la vecchia sinagoga del kibbutz Saad, che si trova a ridosso della Striscia. Lo hanno riferito i media secondo cui non ci sono vittime.

15:31
15:31
Interrotte tutte le telecomunicazioni a Gaza

La società palestinese di telecomunicazioni Paltel ha annunciato un nuovo taglio delle telecomunicazioni nella Striscia di Gaza, il quarto dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre.

«Siamo spiacenti di annunciare un'interruzione totale delle telecomunicazioni fisse e dei servizi Internet (...) nella Striscia di Gaza a causa del protrarsi dell'aggressione», ha dichiarato la società in un comunicato, aggiungendo che le sue squadre di tecnici «stanno lavorando per ripristinare i servizi nonostante la pericolosità delle condizioni sul terreno».

13:49
13:49
«A Gaza almeno 20.915 morti»

Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, ha detto che almeno 20.915 persone sono state uccise nell'enclave palestinese da quando è scoppiata la guerra con Israele il 7 ottobre. Il ministero ha detto che altre 54.918 persone sono state ferite in più di 11 settimane di combattimenti.

13:01
13:01
«Siamo stati attaccati da Gaza, Libano, Siria, Cisgiordania, Iraq, Yemen ed Iran»

In un intervento alla Commissione parlamentare per la sicurezza e la difesa, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto oggi che Israele è attaccato su sette fronti, e che su sei di essi ha già reagito. «Siamo stati attaccati - ha rilevato - da Gaza, Libano, Siria, Cisgiordania, Iraq, Yemen ed Iran».

«Abbiamo reagito ed operato contro sei di quei fronti», ha aggiunto, senza tuttavia menzionare quali di essi fosse il settimo. «Voglio dirlo in maniera esplicita: chiunque opera contro di noi rappresenta un obiettivo potenziale. Non c'è immunità per alcuno».

11:49
11:49
«Colpita la sede della Mezzaluna Rossa palestinese a Khan Yunis»

Proiettili dell'artiglieria israeliana hanno colpito i piani superiori della sede della Mezzaluna Rossa palestinese a Khan Yunis, nel settore sud della Striscia di Gaza, e hanno provocato alcune vittime fra gli sfollati che si trovavano al suo interno. Lo ha riferito su X la Mezzaluna Rossa palestinese. Nel palazzo in questione, ha aggiunto, avevano trovato riparo migliaia di sfollati.

In Israele questa notizia non è stata ancora commentata.

10:06
10:06
«Morti 158 soldati israeliani»

L'esercito israeliano ha reso noto oggi che due soldati riservisti di 24 e 25 anni sono morti ieri in combattimento nel sud della Striscia di Gaza, portando a 158 il bilancio dei militari rimasti uccisi dall'inizio dell'operazione di terra contro Hamas.

08:50
08:50
«Israele non fa abbastanza per liberare gli ostaggi»

Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha affermato che il Paese «non sta facendo abbastanza» per riportare indietro gli ostaggi presi da Hamas, come riporta The Times of Israel.

Lapid, che ha rifiutato di entrare nel gabinetto di guerra, ha detto che gli ostaggi dovevano essere riportati a casa «immediatamente»: «Dobbiamo fare di tutto e faremo di tutto per riportarli indietro, tutti», ha affermato.

08:23
08:23
«Dopo le bombe, testimonianze strazianti»

L'Organizzazione mondiale della sanità ha riportato testimonianze «strazianti» raccolte oggi dalle sue équipe in un ospedale della Striscia di Gaza dove si trovano le vittime del bombardamento del campo profughi di al-Maghazi.

«Il team dell'Oms ha ascoltato le storie strazianti del personale medico e delle vittime sulle sofferenze inflitte dalle esplosioni», ha scritto su X il capo dell'organizzazione delle Nazioni Unite Tedros Adhanom Ghebreyesus. «Un bambino ha perso tutta la sua famiglia nel raid. Un'infermiera dell'ospedale ha subito la stessa perdita, tutta la sua famiglia è stata uccisa», ha aggiunto.

Secondo il ministero della Sanità di Hamas, almeno 70 persone sono state uccise nel bombardamento avvenuto domenica sera ad al-Maghazi, nel centro della Striscia. L'esercito israeliano ha detto che sta «verificando l'incidente». Non è possibile verificare in modo indipendente questa cifra. Molti cadaveri, rinchiusi in sacchi bianchi, erano allineati a terra nell'ospedale al-Aqsa di Deir al-Balah, nel centro di Gaza, prima di un funerale. L'ospedale ha dichiarato di aver accolto un centinaio di feriti dopo il raid, secondo il capo dell'Oms.

«Il numero di pazienti curati dall'ospedale supera di gran lunga la sua capacità in termini di posti letto e personale - ha sottolineato Ghebreyesus -. Molti non sopravvivranno all'attesa. Quest'ultimo attacco contro una comunità di Gaza mostra chiaramente perché è necessario un cessate il fuoco immediato».

Sean Casey, membro della missione dell'Oms, ha spiegato di essere stato testimone delle cure fornite a un bambino di 9 anni gravemente ferito di nome Ahmed. «È stato trattato semplicemente con la sedazione per alleviare la sua sofferenza prima di morire», ha raccontato in un video girato in ospedale, mentre sembrava trattenere le lacrime.

«Stava attraversando la strada davanti al rifugio dove si trovava la sua famiglia, e l'edificio accanto a lui è stato colpito», ha detto. «È stato colpito da schegge e detriti alla testa. Nessuno può fare nulla per lui. Come in tanti casi qui, non c'è la capacità di prendersi cura di casi neurologici complessi, casi di traumi complessi», ha lamentato Casey. «Le sale operatorie funzionano 24 ore su 24. Il pronto soccorso è ben al di sopra della sua capacità. Questa situazione è inaccettabile», ha detto con rabbia il funzionario Onu. «Tutto questo deve finire», ha esclamato.

07:02
07:02
IL PUNTO ALLE 7

È salito ad almeno 106 morti il bilancio delle vittime del bombardamento aereo israeliano che ha colpito lunedì il campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta sul suo sito web l'agenzia di stampa americana Associated Press, citando i registri del vicino ospedale di Al-Aqsa.

Un precedente bilancio fornito dal ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas parlava di almeno 70 morti. Si tratta di uno dei raid israeliani più sanguinosi dall'inizio dell'operazione militare seguita all'attacco del movimento islamista palestinese contro lo Stato ebraico il 7 ottobre scorso.

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno avviato una «verifica» sull'attacco aereo condotto sul campo profughi di Maghazi, ha riferito ieri la radio militare di Israele. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dato notizia di testimonianze «strazianti» raccolte dalle sue équipe nell'ospedale della Striscia dove si trovano le vittime del bombardamento.

L'Autorità nazionale palestinese (Anp) e Hamas hanno respinto le dichiarazioni del premier israeliani Benjamin Netanyahu, che secondo alcun media locali ha detto ieri in una riunione del suo partito Likud di essere pronto a incoraggiare la migrazione volontaria dei palestinesi dalla Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente araba Al Jazeera.

Il Ministero degli Esteri dell'Anp ha affermato che è necessaria una «posizione internazionale coraggiosa per fermare immediatamente l'aggressione contro la Striscia e il crimine di pulizia etnica e di sfollamento prima che sia troppo tardi». Il movimento islamista palestinese ha detto invece che non permetterà a Israele «di approvare alcun piano che cancelli o allontani il popolo dalla sua terra e dai suoi luoghi santi».