La lotta al pezzotto prosegue: smantellata un'altra rete IPTV
Certo, le dimensioni dell'operazione Taken Down, grazie alla quale lo scorso novembre era stata smantellata la più vasta organizzazione criminale transnazionale dedita alla pirateria audiovisiva tra Italia e Europa, Svizzera compresa, rimangono di gran lunga superiori. Eppure, anche questi numeri sono importanti. Di fatto, riferiscono i media, a cadere è stata una delle reti IPTV illegali più grandi d'Italia. E lo dimostrano, appunto, i numeri: oltre 6 mila, infatti, gli abbonati che, pagando fra i 10 euro mensili e gli 80 annuali, guardavano la Serie A, altre manifestazioni sportive, film in prima visione e serie televisive delle principali piattaforme italiane ed estere.
La lotta al cosiddetto pezzotto, insomma, prosegue. Quest'ultima operazione è stata condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli di concerto con il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e il Nucleo Frodi Tecnologiche di Roma. Nello specifico, è stata eseguita un'ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal GIP del Tribunale partenopeo. L'organizzazione è stata smantellata a partire dai vertici: tre persone, leggiamo, sono «gravemente indiziate» di far parte, a vario titolo, di un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati in materia di diritto d'autore e al reinvestimento dei relativi proventi illeciti.
Non finisce qui, perché il promotore dell'associazione sarebbe coinvolto altresì nella commercializzazione di materiale pedopornografico. Agendo sotto falsa identità, quest'ultimo promuoveva l'IPTV illegale tramite web e social network. Due i complici a livello di gestione, che si occupavano di reclutare clienti e fornire assistenza tecnica. Il numero uno dell’organizzazione è finito in carcere, mentre i due complici sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.