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Lo ha dichiarato il portavoce degli Houthi, Yahya Saree, in un intervento televisivo – Netanyahu parlerà all'Assemblea generale dell'ONU il 27 settembre – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:21
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Missile Houthi su Israele, Netanyahu promette vendetta
Per la prima volta un missile sparato dagli Houthi è riuscito a superare la contraerea alleata volando sopra il Mar Rosso e avvicinandosi a soli 35 chilometri dall'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv.
All'aeronautica militare israeliana ci sono volute ben undici ore prima di dichiarare pubblicamente che il missile terra-terra lanciato dall'area costiera dello Yemen settentrionale domenica mattina alle 6,21 dal gruppo filo Iran degli Houthi era stato colpito da un missile intercettore, che non è però riuscito a distruggerlo completamente. L'ordigno si è spezzato in aria e la testata, così come altri detriti, è caduta a terra scavando un cratere che ha consentito ai terroristi filo iraniani di cantare vittoria, almeno per qualche ora.
Al vicino aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv le telecamere hanno ripreso i passeggeri dello scalo mentre correvano per raggiungere i rifugi non appena sono state attivate le sirene. Con il traffico aereo bloccato anche se per breve tempo. L'allarme è durato poco, poi gli addetti alla sicurezza hanno controllato le piste in cerca di eventuali frammenti e l'aeroporto ha ripreso a funzionare. Le schegge sono cadute vicino a una stazione ferroviaria alla periferia della città di Modin causando danni e un incendio è scoppiato nella foresta vicino a Lod. Il comando del fronte interno non ha cambiato le linee di sicurezza per la popolazione.
Da quando gli Houthi - che controllano buona parte dello Yemen - hanno deciso di sostenere i palestinesi di Gaza con lanci di ordigni da circa 2 mila chilometri di distanza, l'obiettivo principale è stata la città israeliana di Eilat. Ma la difesa aerea alleata ha sempre funzionato. O quasi. Lo scorso luglio non è stato intercettato il drone che ha colpito una zona adiacente il lungomare di Tel Aviv provocando la morte di un uomo. L'episodio del missile balistico è ora motivo di un nuovo allarme.
Il leader degli Houthi, Abdel-Malek al-Houthi, ha parlato nel primo pomeriggio di domenica, dopo che il lancio era stato rivendicato, avvertendo Israele che il gruppo «lancerà attacchi più massicci contro lo Stato ebraico, dopo il missile», che ha definito ipersonico. Qualche ora prima, a farsi sentire era stato il portavoce militare degli Houthi Yahya Saree minacciando di colpire gli israeliani con nuove «operazioni rilevanti» nel periodo che precede l'anniversario del 7 ottobre.
La replica dello Stato ebraico non si è fatta attendere. «Gli Houthi dovrebbero sapere che chiunque cerchi di fare del male a Israele pagherà un caro prezzo. Chi ha bisogno di un promemoria visiti il porto di Hodeida», ha avvertito il premier Benyamin Netanyahu durante la riunione di gabinetto del governo facendo riferimento ai raid del 20 luglio che hanno mandato in fumo metà del porto usato dalle milizie di al-Houthi per ricevere le armi inviate da Teheran.
Alla minaccia di Netanyahu, gli Houthi hanno risposto con una provocazione, ovvero pubblicando un annuncio in cui avvertono i residenti di Tel Aviv, nel centro di Israele, che «l'area è una zona di guerra attiva e li invitano a evacuare nella zona umanitaria nel deserto del Negev». Copiando quindi il testo che usualmente l'Idf invia ai residenti di Gaza prima di bombardare una certa area.
L'attacco yemenita ha scatenato, tra l'altro, una dura polemica sui media israeliani e tra la popolazione: l'allarme, questa la critica mossa alle autorità, è scattato tardi - alle 6,32 - provocando un fuggi fuggi generale per mettersi al riparo e il ferimento di diverse persone mentre già cominciavano a sentirsi le prime esplosioni dei sistemi Arrow e Iron Dome. L'Aeronautica ha scoperto che il missile, che aveva una traiettoria rettilinea, non era un proiettile ipersonico, come hanno sostenuto gli Houthi, ma un missile balistico.
L'Idf ha intanto chiarito che i tre ostaggi morti recuperati a Gaza 10 mesi fa sono stati uccisi indirettamente durante un attacco che aveva preso di mira il comandante di Hamas Ahmed Ghandour che si nascondeva in un tunnel a Jabaliya. Il 10 novembre 2024, un raid dell'Idf ha colpito il luogo in cui sono stati successivamente trovati i corpi del sergente Ron Sherman, del caporale Nik Beizer e del civile Elia Toledano, rapito al Nova festival. L'Idf ha pubblicato il report sostenendo che all'epoca non sapeva che gli ostaggi potessero trovarsi nelle stesse gallerie dove si nascondeva Ghandour. I tre giovani erano stati portati a Gaza vivi.
17:47
17:47
Leader Houthi: «Attacchi più massicci contro Israele»
Il leader del gruppo filo Iran Houthi, Abdel-Malek al-Houthi, ha lanciato un avvertimento a Israele in una dichiarazione pubblica: «Le sue forze lanceranno attacchi più massicci contro lo Stato ebraico, dopo il missile balistico di questa mattina».
«L'operazione che le nostre forze hanno condotto oggi con un missile yemenita avanzato fa parte della quinta fase dell'escalation. Ciò che verrà sarà più grande», ha affermato.
«Le nostre operazioni continueranno finché Israele continuerà ad attaccare e ad assediare Gaza. Continueremo a coordinarci con la resistenza a Gaza», ha aggiunto.
16:09
16:09
Idf: «3 ostaggi recuperati mesi fa uccisi in un raid aereo»
Dieci mesi dopo il recupero dei corpi di tre ostaggi a Gaza, le forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che sono stati uccisi indirettamente durante un attacco che aveva preso di mira il comandante della brigata Gaza settentrionale di Hamas, Ahmed Ghandour, che si nascondeva in un tunnel a Jabaliya.
Il 10 novembre, un raid dell'Idf ha colpito nei pressi del luogo in cui sono stati successivamente trovati i corpi del sergente Ron Sherman, del caporale Nik Beizer e del civile Elia Toledano, rapito al Nova festival.
«I risultati dell'indagine suggeriscono che i tre, con alta probabilità, sono stati uccisi per effetto di un attacco aereo durante l'assassinio» di Ghandour, afferma l'Idf.
«Si tratta di una stima altamente probabile, dati tutti i dati a disposizione, ma non è possibile stabilire con certezza le circostanze della loro morte», afferma l'esercito, in seguito ai risultati dell'intelligence e delle conclusioni dell'Istituto di medicina forense Abu Kabir di Tel Aviv.
Secondo le indagini, i tre ostaggi erano prigionieri in un complesso di tunnel dove operava Ghandour, anche se al momento dell'attacco l'esercito non aveva informazioni sugli ostaggi detenuti nella zona.
14:29
14:29
Netanyahu vola negli Stati Uniti a fine mese
Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, farà un viaggio di cinque giorni negli Stati Uniti alla fine del mese per pronunciare un discorso alle Nazioni Unite, ha reso noto il suo ufficio. Si prevede che il premier pronunci il suo discorso all'Assemblea generale venerdì pomeriggio, 27 settembre.
La partenza è prevista per martedì 24 settembre e il rientro domenica pomeriggio 29 settembre. Il Times of Israel segnala che questa sarà la sesta volta che Netanyahu rimane all'estero durante lo Shabbat a spese dei contribuenti da quando è tornato in carica alla fine del 2022. Il suo ufficio ha dichiarato che incontrerà diversi leader internazionali a margine dell'evento, ma senza fornire dettagli.
12:42
12:42
Netanyahu: «La situazione al confine con il Libano cambierà»
«La situazione nel nord di Israele non continuerà ad essere tale: faremo tutto il necessario per riportare alle loro case i residenti sfollati. Io mi impegno a farlo, il governo si impegna. Non ci accontenteremo di qualcosa di meno», ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu alla riunione di gabinetto riferendosi agli attacchi di Hezbollah dal Libano cominciati l'8 ottobre che hanno costretto centinaia di migliaia di civili a evacuare. Netanyahu ha affermato che Hamas ha già visto la determinazione israeliana.
11:35
11:35
La minaccia degli Houthi: «Israele si aspetti attacchi in vista del 7 ottobre»
In un intervento televisivo, il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, ha minacciato gli israeliani affermando che possono aspettarsi altri attacchi e «operazioni rilevanti» nel periodo che precede l'anniversario dell'attacco del 7 ottobre. Subito ha replicato il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
Saree ha affermato che un missile ipersonico è stato lanciato contro un obiettivo militare non specificato nell'area di Tel Aviv, causando «paura e panico» in Israele, e «costringendo più di due milioni di sionisti a correre nei rifugi per la prima volta nella storia del nemico (per mano dello Yemen, ndr)».
Come detto, non si è fatta attendere la risposta di Netanyahu. All'inizio della riunione di gabinetto della domenica, ha affermato che «gli Houthi dovrebbero sapere che chiunque cerchi di fare del male a Israele pagherà un caro prezzo». «Chi ha bisogno di un promemoria visiti il porto di Hodeida (in Yemen, attaccato nelle scorse settimane, ndr)», ha detto.
11:34
11:34
Gli Houthi rivendicano il lancio del missile su Israele: «Bersaglio colpito»
I miliziani filoiranianai yemeniti Houthi hanno formalmente rivendicato il lancio del missile su Israele. Il portavoce Yahya Saree in un video afferma che «è stata presa di mira una posizione militare del nemico israeliano nella zona di Jaffa» da «un missile balistico che ha colpito con successo il suo bersaglio».
Sul successo del lancio la versione degli Houthi, che poco prima avevano affermato che le difese aeree israeliane non erano riuscite a intercettare il missile, è discordante con quanto affermato dall'Idf, secondo cui il missile non ha ferito nessuno perché colpito prima da un missile Arrow, poi da Iron Dome che ne ha intercettato i frammenti.
11:03
11:03
«Almeno 41.206 i morti a Gaza dall'inizio della guerra»
Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza gestita da Hamas ha affermato che ad oggi almeno 41.206 persone sono state uccise nella guerra tra Israele e i militanti palestinesi, giunta ormai al suo 12mo mese. Il bilancio include 24 morti nelle ultime 24 ore, mentre si indica che sono 95.337 le persone sono ferite nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre.
10:51
10:51
Nel villaggio di Wazzani lanciati volantini per chiedere l'evacuazione della zona
I media libanesi affermano che l'esercito israeliano (Idf) ha lanciato volantini nel villaggio di Wazzani, al confine con il Libano meridionale, invitando i civili della zona a evacuare prima delle 16 dalle aree evidenziate a causa dell'attività di Hezbollah nella zona.
10:18
10:18
«I coloni hanno assaltato un villaggio in Cisgiordania»
Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, ieri sera tardi «decine di coloni israeliani» hanno lanciato un assalto al villaggio palestinese di Umm Safa, a nord-ovest di Ramallah sparando contro le case dei residenti locali.
Marwan Sabbah, capo del consiglio del villaggio di Umm Safa, ha dichiarato a Wafa che i coloni hanno preso di mira il villaggio e hanno assaltato le case dei residenti «sotto la protezione delle forze militari israeliane».
10:12
10:12
«Un drone lanciato dal Libano ha colpito Metula»
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno reso noto che un drone carico di esplosivo lanciato dal Libano ha colpito questa mattina la comunità di Metula, al confine settentrionale del Paese.
Hezbollah ne ha rivendicato la responsabilità, affermando che aveva come bersaglio un gruppo di soldati. L'Idf ha riferito che non ci sono stati feriti e il velivolo senza pilota ha colpito un'area disabitata. E ha aggiunto che durante la notte un attacco con droni a Shebaa, nel Libano meridionale, ha colpito una cellula di terroristi.
09:31
09:31
Centinaia di migliaia nei rifugi in Israele per il missile dallo Yemen
Per la prima volta da mesi, l'allarme scattato questa mattina per il lancio di un missile balistico dallo Yemen ha costretto centinaia di migliaia di persone a uscire per strada e correre nei rifugi in tutte le città del Centro di Israele.
Secondo le prime analisi, l'attacco, che non è stato ancora rivendicato se non da un ambiguo post di un funzionario del gruppo pro Iran Houthi, sarebbe un tentativo di vendetta per l'attacco israeliano al porto di Hodeidah, in Yemen, delle scorse settimane. Il missile è stato intercettato in aria, alcuni frammenti hanno colpito la stazione ferroviaria di Modin, a 25 chilometri da Tel Aviv.
Le forze di difesa israeliane in un primo momento hanno detto che il missile è atterrato in un'area aperta, poi hanno affermato che stanno indagando sui tentativi di intercettazione.
09:16
09:16
«Lanciati 40 razzi lanciati dal Libano sulla Galilea e il Golan»
Quaranta razzi sono stati lanciati questa mattina dal Libano verso la Galilea e le alture del Golan, alcuni sono stati intercettati dalle difese aeree israeliane, il resto ha colpito aree aperte provocando incendi. Lo ha riferito l'IDF affermando che non ci sono stati feriti.
Il gruppo sciita pro Iran Hezbollah ha rivendicato l'attacco affermando di aver bombardato una base militare israeliana con decine di razzi Katyusha in risposta ai raid israeliani in Libano, tra cui uno che ha colpito una motocicletta nel villaggio costiero di Sarafand, a sud di Sidone.
09:08
09:08
Gli Houthi si rivolgono a Israele: «Vi conviene ascoltare le parole del nostro leader»
Un messaggio in ebraico è stato postato su X questa mattina da Hezam al-Asad, membro dell'ufficio politico del gruppo yemenita pro Iran Houthi.
Egli pungola Israele con un riferimento al razzo lanciato dallo Yemen e caduto questa mattina nel centro del Paese: «Sia nei vostri rifugi sotterranei che fuori, vi converrebbe ascoltare con molta attenzione questo pomeriggio ciò che viene detto da Abdul-Malik al-Houthi (il leader del gruppo)».
07:09
07:09
Il punto alle 7.00
Un missile lanciato dallo Yemen è caduto in un'area aperta del centro di Israele, afferma l'esercito dello Stato ebraico specificando che non si registrano vittime o feriti. «È stato identificato un missile terra-terra che ha attraversato il centro di Israele da est ed è caduto in un'area aperta. Non sono state segnalate vittime. Il razzo è stato lanciato dallo Yemen», si legge in un comunicato delle Forze di difesa israeliane (Idf) in cui viene specificato che sono entrati in azione gli intercettori.
Nel frattempo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dovrebbe parlare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite venerdì 27 settembre e passare quel weekend negli Stati Uniti in occasione della festività ebraica dello Shabbat, secondo quanto riporta Ynet. Netanyahu dovrebbe partire per New York martedì 24 e trascorrere cinque giorni negli Usa, spiega il sito di notizie israeliano.
Inoltre, tre palestinesi sono morti e diversi altri sono rimasti feriti in un bombardamento israeliano che ha colpito stanotte il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente araba Al Jazeera.