La moglie di Assange annuncia un ricorso «da ultima chance»
Un ricorso da ultima chance rivolto alla ministra degli Interni britannica, Priti Patel, per fermare l'estradizione di Julian Assange dal Regno Unito agli Stati Uniti. Lo annuncia sul suo profilo Twitter Stella Morris, moglie del fondatore di Wikileaks, prima del via libera tecnico finale, considerato scontato, da parte della responsabile dell'Home Office al trasferimento dell'attivista australiano negli Usa.
Questo avviene nel giorno in cui si svolgono una serie di raduni organizzati a Londra, proprio davanti alla sede del ministero dell'Interno, e in altre città del mondo per tentare di fermare un iter avviato ormai verso la sua conclusione, in particolare dopo che la Gran Bretagna ha completato la propria procedura giudiziaria sulla contestatissima vicenda.
E appare molto difficile pensare a un ripensamento della ministra considerata un falco della compagine Tory di Boris Johnson. Assange rischia di scontare negli Stati Uniti una pesantissima condanna per aver contribuito a diffondere tramite la piattaforma online Wikileaks documenti riservati contenenti anche informazioni su crimini di guerra commessi dalla forze americane in Iraq e Afghanistan.