USA 2024

La notte del duello: per Harris «il mondo ride di Trump», il tycoon parla della «peggiore vicepresidente»

Novanta minuti quasi più di campagna elettorale che non di scontro, è mancato il colpo del ko finale – La candidata dem incassa l'endorsement di Taylor Swift
© KEYSTONE (Kerem Yücel/Minnesota Public Radio via AP)
Red. Online
11.09.2024 07:01

«Harris baits Trump in contentious debate» («Harris stuzzica Trump in un dibattito controverso»), titola la CNN. «Harris Puts Trump on Defensive in Fierce Debate» («Harris mette Trump sulla difensiva in un acceso dibattito»), il New York Times. Com'è andato l'attesissimo dibattito in TV, davanti alle telecamere, dei due candidati alla Casa Bianca? Negli studi ABC di Philadelphia si è infine consumata la sfida fra i candidati, dibattito cruciale per l'esito del voto del 5 novembre. Novanta minuti roventi in cui Kamala Harris e Donald Trump si sono scambiati accuse reciproche. Due visioni, due stili, due mondi opposti a confronto.

Al National Constitution Center la prima a muovere le pedine è stata la candidata dem, numero due di Biden. Ha scelto di attraversare il palco e di andare incontro al suo avversario, per stringergli la mano. Trump è rimasto per un momento sorpreso, poi è cominciata la schermaglia.

L'economia

Primo argomento: l'economia. Mentre Kamala Harris ha parlato di «sgravi per le piccole imprese» e «aiuti al ceto medio», Trump ha replicato sollevando la questione degli immigrati «che ci hanno rubato il lavoro e che dovremo cacciare». «Questo governo è stato un disastro», ha attaccato il tycoo, «lei non ha un piano, ha copiato il piano di Biden. Kamala Harris è una marxista, come suo padre». Harris ha accusato il suo avversario di «aver svenduto l'America», Trump ha risposto citando il premier ungherese Viktor Orban come suo estimatore. Attaccato su Project 2025, l'agenda di destra per la transizione autoritaria, Trump ha preso le distanze («non ho niente a che fare con questo»), e lo stesso ha fatto con l'insurrezione del 6 gennaio 2021, quando alla domanda di uno dei due moderatori, David Muir, Trump ha prima definito l'insurrezione «pacifica e patriottica», poi spiegato di «non aver avuto niente a che fare» anche lì. Ha invece incolpato l'allora speaker della camera Nancy Pelosi di non aver fatto intervenire la guardia nazionale.

L'aborto

Il tema dell'aborto ha alzato la tensione. L'ex presidente ha rilanciato l'accusa ai Democratici di aver autorizzato in Virginia di «uccidere un bambino dopo la nascita, come un'esecuzione», provocando la reazione di uno dei due moderatori, la giornalista Linsey Davis, che ha ricordato come non sia permesso in nessuno Stato d'America abortire al nono mese. «Il governo e soprattutto Donald Trump non dovrebbero dire ad una donna cosa fare con il suo corpo», ha incalzato Kamala Harris, accusando il tycoon di «diffondere un mucchio di bugie» sulle interruzioni di gravidanza. «Sono convinta che gli americani ritengono che certe decisioni sulle nostre libertà non devono essere prese dal governo», ha detto.

L'immigrazione

Trump ha rilanciato la storia secondo cui in Ohio gli immigrati clandestini rubano cani e gatti per mangiarseli, e a Muir è toccato precisare che queste accuse sono state definite non provate. Uno scivolone? Concetti rivolti ai suoi sostenitori, più che fatti provati da cifre. «Parla di argomenti che non hanno nulla a che fare con le questioni politiche», gli ha rinfacciato Harris, «di personaggi immaginari come Hannibal Lecter». «Forse ho preso quasi una pallottola in testa per la loro retorica contro di me, per avermi additato come una minaccia alla democrazia», ha risposto il tycoon, accusando Joe Biden e Kamala Harris di aver in qualche modo creato il terreno per l'attentato contro di lui. «Hanno anche usato la giustizia come un'arma contro di me».

Scontro sui conflitti in Medio Oriente e Ucraina

Sulle crisi internazionali Trump è stato più duro: «Lei odia Israele, se diventa presidente nel giro di due anni Israele sparirà». E ha promesso: da presidente «telefonerò a uno e all'altro», riferendosi al presidente russo Putin e a quello ucraino Volodymyr Zelensky. «L'interesse dell'America – ha detto – è mettere fine alla guerra». Il tycoon ha parlato di milioni di bambini morti. «Sistemerò la questione in fretta». Harris ha ribadito il suo sostegno a Israele ma ha sottolineato l'eccesso di vittime palestinesi, esprimendosi a favore di una soluzione a due Stati: «Trump è manipolato dai dittatori come Vladimir Putin e Kim Jong Un che fanno il tifo per lui. Se Trump fosse presidente Putin sarebbe seduto a Kiev con gli occhi puntati sull’Europa. Sei amico di un dittatore che ti si mangerebbe a colazione», ha attaccato la democratica. 

Trump insiste: «Io ho vinto le presidenziali del 2020»

Il candidato repubblicano alla Casa Bianca ha ribadito la sua convinzione di avere vinto le elezioni del 2020 contro Joe Biden, nonostante non ci siano prove: «Le nostre elezioni sono pessime e molti di questi immigrati clandestini che arrivano, stanno cercando di convincerli a votare», ha detto. «Non sanno nemmeno parlare inglese». «Donald Trump è stato licenziato da 81 milioni di persone, quindi, diciamolo chiaramente. E, chiaramente, sta avendo molte difficoltà a elaborare la cosa», ha risposto Kamala Harris. «Ma non possiamo permetterci di avere un presidente degli Stati Uniti che tenta, come ha fatto in passato, di sovvertire la volontà degli elettori in un'elezione libera e giusta». «E vi dirò che ho viaggiato per il mondo come vicepresidente degli Stati Uniti e i leader mondiali stanno ridendo di Donald Trump. Quando neghi di aver perso, perché hai perso di fatto quelle elezioni, questo porta a credere che forse non abbiamo, nel candidato alla mia destra, il temperamento o la capacità di non essere confusi sui fatti. Il popolo americano merita di meglio».

Più che un dibattito, un comizio

I messaggi finali? Harris ha ricordato il suo impegno per la classe media, Trump le ha contestato di non aver fatto niente per tre anni e mezzo. «Perché non ha fatto le cose che dice di voler fare?». Biden e Harris, ha detto il tycoon, sono stati i «peggiori» presidente e vicepresidente della Storia. «Io guardo al futuro e non al passato come Donald Trump, voglio intraprendere un nuovo cammino con una visione inclusiva, una economia delle opportunità, e difendere i diritti civili, a partire dall'aborto. Io non sono Joe Biden e non sono certo Donald Trump. E quello che offro è una nuova generazione di leadership per il nostro Paese. Da procuratrice, da senatrice, da vicepresidente ho sempre avuto un solo cliente: la gente», ha detto Harris, promettendo di essere «un presidente che si occupa di voi e non mette al primo posto se stesso». Insomma, la campagna elettorale ha finito per oscurare l'evento

Taylor Swift dà l'endorsement a Kamala Harris

Dopo il dibattito, Taylor Swift ha annunciato su Instagram che sosterrà Kamala Harris nelle elezioni. Non solo un endorsement al ticket dem, ma anche un attacco a Trump, che ha usato l'AI per far credere che la star lo appoggiasse. Ma anche un attacco al suo vice Vance, trafitto con l'ironia di una foto su Instagram della cantante insieme al gatto e la firma «Childless Cat Lady», una gattara senza figli. «Voterò per Kamala Harris perché combatte per i diritti e le cause che credo abbiano bisogno di un guerriero che li sostenga. Penso sia una leader dotata e dalla mano ferma e credo che potremmo realizzare molto di più in questo Paese se fossimo guidati dalla calma e non dal caos». La cantante ha deciso di «essere molto trasparente sui miei piani effettivi per queste elezioni come elettore. Il modo più semplice per combattere la disinformazione è con la verità. Voterò per Kamala Harris e Tim Walz alle elezioni presidenziali del 2024».

Il commento dopo il duello

«Dobbiamo lavorare, oggi è stata una grande giornata. Abbiamo 56 giorni davanti e siamo ancora gli underdog in questa corsa, è equilibrata», ha detto Kamala Harris ai suoi sostenitori dopo il dibattito con Donald Trump. Poco prima di congedarsi la democratica ha rilanciato la sfida al tycoon: «Sei pronto per un secondo dibattito». Una critica, implicita, alla prestazione dell'ex presidente.

Incontrando i sostenitori nella spin room, Donald Trump si è detto convinto che quello appena concluso con Kamala Harris «è il miglior dibattito al quale personalmente abbia mai preso parte. I sondaggi sono ottimi, con risultati schiaccianti». Secondo Trump, Harris vorrebbe un nuovo confronto TV «perché è stata battuta. Non so se ne faremo un altro». «I moderatori sono stati molto scorretti», ha aggiunto, «è stato un 3 contro 1. Ma nonostante questo, è stata una grande serata. Sapevo che i moderatori sarebbero stati pessimi, questo è il peggior network e lo è sempre stato».