Il caso

La più grande ricerca di Nessie? «Solo qualche strano suono sottomarino»

Le indagini che hanno visto coinvolti il Loch Ness Centre e volontari da tutto il mondo non hanno dato i risultati sperati — Ma per gli appassionati, non è finita qui
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Federica Serrao
29.08.2023 20:20

Era stata descritta come «la più grande ricerca del mostro di Loch Ness». E le promesse, a quanto pare, sono state mantenute. Anche se, purtroppo, solo in parte. Nel weekend, nonostante il maltempo, Inverness e dintorni sono stati invasi da volontari provenienti da tutto il mondo. Uniti dallo stesso, unico scopo: trovare una risposta al mito della creatura che da secoli si dice abiti nelle acque del lago scozzese. 

Lo avevamo detto: la ricerca, organizzata dal Loch Ness Centre per l'ultimo weekend di agosto, appena trascorso, sarebbe stata condotta in gran stile. Con droni dotati di telecamere a infrarossi per sorvegliare il lago e con l'aiuto di un apposito idrofono per rilevare eventuali suoni subacquei. Il tutto, con l'aiuto di «cacciatori volontari», arrivati in Scozia per contribuire alle indagini. Si tratta, per lo più, di grandi fan di Nessie. Molti di questi, cresciuti a pane e storie sul mostro. «Sono cresciuto con i racconti su Nessie, ma anche con storie di avventure ed esplorazioni, avvenute secoli fa», ha confessato al Washington Post Robert, un 19.enne arrivato da Boston. «Mi sembra che nel mondo sia rimasto poco di eccitante e misterioso. Loch Ness rappresenta una delle ultime frontiere». 

Ma Robert non è il solo ad aver macinato chilometri per arrivare in Scozia e andare alla ricerca del mostro. Anche se restando in patria, anche Agata e Matty hanno dovuto guidare per circa 12 ore, da Hull, in Inghilterra, fino a Inverness, per partecipare alla ricerca. 

Le aspettative, dunque, sia per il Loch Ness Centre che per i volontari, erano alte, altissime. Basti pensare che, molte delle persone accorse nel weekend per scovare Nessie avevano già le idee chiare. «Se lo trovo, mi scatto un selfie col mostro», hanno dichiarato in diversi, con l'idea di prendere due piccioni con una fava e guadagnare quindi anche fama e successo, facendo diventare lo scatto virale. Altri, nel corso delle indagini, sono stati più cauti e hanno espresso timori per l'ipotetica creatura del lago. «Se Nessie esiste e viene catturato, potrebbero fargli del male. Potrebbero addirittura ucciderlo» ha detto un altro volontario. 

Non solo. Alle ricerche hanno potuto partecipare anche gli appassionati da casa. I quali, grazie a un'apposita livestream, hanno potuto seguire le indagini dei volontari sul posto seduti sul divano. Segnalando eventuali movimenti e ritrovamenti sospetti nel lago. 

Solo dei «suoni sospetti»

Ma arriviamo al dunque. Come molti avevano già previsto, il mostro non è stato trovato. Neanche con gli avanzatissimi strumenti tecnologici, impiegati per la prima volta in una ricerca di questo tipo. Tuttavia, però, per chi non si vuole arrendere, qualche piccolo risultato — seppur al di sotto delle aspettative — è stato portato a casa. Alcuni cacciatori volontari hanno infatti dichiarato di aver udito quattro «rumori distintivi». Come dei borbottii. Alcuni li hanno descritti come «misteriosi suoni sottomarini soffianti». 

Tuttavia, c'è un però. Nonostante queste scoperte abbiano, almeno per un attimo, riacceso le speranze dei fan di Nessie, è difficile pensare che possano in qualche modo essere utilizzate per andare più a fondo nel mistero. Gli organizzatori hanno infatti ammesso di non essere riusciti ad accendere le apposite apparecchiature di registrazione per catturare i rumori sospetti. Che, a questo punto, potrebbero tranquillamente essere stati emessi da delle anatre. 

Di più, anche l'uso dei droni a infrarossi, elemento chiave dell'enorme ricerca, è stato minacciato dal maltempo. Ragione per cui, Paul Nixon, direttore generale del Loch Ness Centre ha dichiarato che le ricerche, di fatto, non si interromperanno di certo dopo quelle senza esito degli ultimi. «Credo ci sia qualcosa di grosso in agguato nelle profondità di Loch Ness», ha confessato. «Non so se sia un mostro, non so cosa possa essere. Ma credo che laggiù qualcosa ci sia».