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La portaerei USA Roosevelt lascia il Medio Oriente

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Ats
12.09.2024 12:31

La portaerei americana Uss Theodore Roosevelt sta facendo rientro negli Stato Uniti dopo un lungo dispiegamento in Medio Oriente, ponendo fine alla rara decisione del Pentagono di tenere contemporanemente due portaerei della Marina nella regione: insieme alla Roosevelt operava infatti nell'area anche la Uss Abraham Lincoln per proteggere Israele da un eventuale attacco dell'Iran o dei suoi alleati. Lo scrive il Washington Post.

Prima della guerra di Israele a Gaza, da anni gli Stati Uniti non schieravano una potenza navale così significativa nella regione.

Intanto, è in corso questa settimana a Vienna la sessione del Consiglio dei Governatori (Board of Governors) dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), in preparazione della 68ma Conferenza Generale (16-20 settembre). Numerosi i temi sensibili in ambito nucleare su cui il Consiglio è chiamato a esprimersi: dall'evoluzione della situazione in Iran alla sicurezza delle centrali nucleari in Ucraina (in primis Zaporizhzhia) sino al programma nucleare nordcoreano. Di forte rilevanza, nel contesto attuale di tensione e crisi umanitaria, anche la discussione sul Medio Oriente.

Dal canto suo, su X l'alto rappresentante Ue Josep Borrell su X scrive di essere «indignato per l'uccisione di 6 membri del personale dell'Unrwa dopo che gli attacchi dei Israele hanno colpito - per la quinta volta - una scuola a Nuseirat che ospita 12'000 sfollati. L'inosservanza dei principi fondamentali del diritto internazionale umanitario, in particolare la protezione dei civili, non può e non deve essere accettata dalla comunità internazionale».

«La notizia sull'uccisione in un raid israeliano di sei membri dello staff dell'Unrwa», l'agenzia dell'Onu che assiste gli sfollati palestinesi, «è orribile». Lo denuncia anche il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, sul suo profilo X. «I miei pensieri sono per le famiglie (degli uccisi) e per coloro che continuano a portare avanti il loro lavoro per salvare vite umane, i volontari devono essere in grado di condurre la loro attività in sicurezza», aggiunge Lammy per poi invocare, in riferimento alla Striscia di Gaza: «un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ora».