Mondo
La diretta

«La Russia è una minaccia alla sicurezza alimentare globale»

Lo dice il presidente ucraino Zelensky dopo la ripresa dell'accordo sul grano - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
«La Russia è una minaccia alla sicurezza alimentare globale»
Red. Online
03.11.2022 06:33
23:41
23:41
Diverse esplosioni udite a Mykolaiv a sud

Diverse esplosioni sono state udite a Mykolaiv, città dell'Ucraina meridionale, dove sono suonate le sirene antiaeree. Lo scrive il Kyiv Independent.

21:22
21:22
«Russia deporta ucraini di Kherson e Zaporizhzhia»

Il ministero degli Affari Esteri dell'Ucraina «condanna fermamente la Federazione Russa» per «aver condotto la deportazione dei cittadini ucraini che vivono nei territori temporaneamente occupati delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia dell'Ucraina», definendo i trasferimenti «crimini di guerra».

«Deportazioni simili vengono effettuate dalla Russia anche nelle regioni di Zaporizhzhia, Lugansk e Donetsk, nonché in Crimea. Sullo sfondo delle deportazioni in corso, circolano anche notizie allarmanti sulla posa di mine da parte delle truppe russe della centrale idroelettrica di Kakhovska, la cui esplosione potrebbe causare una catastrofe umanitaria e umana su larga scala», si legge in una nota del ministero.

«Tali azioni della Russia violano gravemente il diritto internazionale», continua la nota, aggiungendo che «la deportazione dei residenti del sud temporaneamente occupato è accompagnata dal saccheggio da parte degli occupanti russi di istituzioni industriali, infrastrutturali, culturali, educative e mediche, nonché di case e appartamenti privati».

«È importante ricordare che i crimini di guerra e i crimini contro l'umanità non hanno limiti temporali di responsabilità. Tutte le persone nella Federazione Russa che stanno attualmente commettendo crimini contro il popolo ucraino saranno inevitabilmente punite», sottolinea il ministero nella nota.

«Chiediamo alla comunità internazionale di condannare la Federazione Russa per il trasferimento forzato dei residenti dell'Ucraina meridionale, di imporre nuove sanzioni alla Russia e di aumentare gli aiuti militari all'Ucraina per la liberazione dei suoi territori temporaneamente occupati».

18:46
18:46
Raid russi su più di 25 insediamenti

Le forze russe hanno lanciato oggi tre missili e 16 attacchi aerei e hanno effettuato più di 40 attacchi con sistemi di lancio multiplo di razzi su più di 25 insediamenti. Lo ha affermato lo stato maggiore delle forze armate ucraine, riporta il Guardian.

In particolare, Pavlohrad nell'oblast di Dnipropetrovsk e Avdiivka e Vuhledar nell'oblast di Donetsk sono stati duramente colpiti.

18:39
18:39
Truppe russe «intensificano attacchi a civili a Mariupol»

Le forze russe continuano a pattugliare la città e a condurre controlli di identità, oltre a controllare le case dei residenti e i telefoni personali per foto, simboli o post filo-ucraini sui social network, ha detto il 3 novembre un consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andriushchenko. Lo scrive il Kiev Independent.

Il funzionario ha aggiunto che circa 15.000 persone sono attualmente elencate nella cosiddetta «filtrazione» - le persone vengono interrogate, registrate e in alcuni casi arrestate - con un massimo di 30 persone filtrate ogni giorno.

«In media, cinque persone filtrate su 30 scompaiono a causa degli arresti proprio nell'edificio della stazione di polizia degli occupanti», secondo Andriushchenko.

17:01
17:01
Zelensky: «Non parteciperò al G20 se ci sarà Putin»

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky non parteciperà al vertice del G20 in Indonesia se sarà presente il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Lo ha detto Zelensky in un briefing con i giornalisti a Kiev, come riporta Unian.

"La mia posizione personale e quella dell'Ucraina è che se parteciperà il leader della Federazione Russa, allora l'Ucraina non ci sarà", ha detto spiegando che nella telefonata di oggi il presidente indonesiano Joko Widodo lo ha "invitato di nuovo". "Vedremo, mancano pochi giorni", ha chiarito Zelensky.

15:39
15:39
AIEA: «Nessuna prova di bomba sporca in 3 centrali ucraine»

Gli ispettori nucleari non hanno trovato prove di «attività nucleari non dichiarate» in tre centrali in Ucraina. Lo ha affermato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), citata da Sky News.

L'Ucraina ha chiesto agli ispettori di visitare le sue centrali nucleari per smentire le affermazioni della Russia secondo cui Kiev intende utilizzare una «bomba sporca».

«La nostra valutazione tecnica e scientifica dei risultati che abbiamo finora è che non c'è alcun segno di attività e materiali nucleari non dichiarati in queste tre località», ha affermato l'AIEA, aggiungendo che saranno analizzati campioni ambientali prelevati.

15:06
15:06
«Trovati 868 civili uccisi nei territori occupati dai russi»

In alcuni insediamenti delle regioni di Kharkiv, Donetsk e Kherson sono stati trovati i corpi di 868 civili uccisi durante l'occupazione russa. Lo ha riferito Aleksey Sergeev, capo del Dipartimento per il supporto organizzativo, analitico e la risposta rapida della polizia nazionale ucraina, durante un briefing, secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda.

Dall'inizio della liberazione di quei territori, «la polizia nelle regioni di Donetsk, Kharkiv e Kherson ha trovato i corpi di 868 civili, tra cui 24 bambini. Solo nelle ultime 24 ore, i corpi di 14 persone sono stati trovati in queste regioni», un fatto che conferma che «la Russia sta effettivamente compiendo il genocidio del popolo ucraino».

14:42
14:42
«I russi stanno finendo i missili»

«L'Ucraina tiene traccia di quanti missili sono rimasti ai russi: stanno finendo e l'Ucraina si avvicina ogni giorno alla vittoria». Lo ha detto Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina, come riporta Unian .

«Finora - ha aggiunto - non ci sono conferme che le forze armate russe abbiano ricevuto missili balistici iraniani. Se compaiono, l'Ucraina troverà un modo per distruggerli. Non c'è ancora una conferma al 100% che questo evento abbia avuto luogo. L'unica cosa che possiamo confermare è che gli Shahid inviati in Ucraina sono di fabbricazione iraniana. Se vedremo il primo missile iraniano, ci saranno dichiarazioni pubbliche corrispondenti».

«Recentemente - ha aggiunto Danilov - i nostri partner hanno iniziato ad aiutarci di più. Abbiamo armi che non erano disponibili a marzo o aprile. Ora stiamo ricevendo dalla Spagna cose molto potenti che ci permetteranno di proteggere il cielo».

14:24
14:24
«Morti 74 mila militari russi in Ucraina»

Secondo le stime dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, dall'inizio della guerra, il 24 febbraio scorso, sono 74.000 i militari russi rimasti uccisi in battaglia. Di cui 730 nelle ultime 24 ore.

14:04
14:04
«Rischio escalation per le azioni della Gran Bretagna»

Azioni da parte della Gran Bretagna quali l'addestramento di militari ucraini a scopo di sabotaggio in mare, portano «la minaccia di una escalation della situazione e possono provocare conseguenze imprevedibili e pericolose».

«Tutta la responsabilità delle conseguenze dannose» che potranno derivarne «ricadrà interamente sulla parte britannica». È quanto affermato dal ministero degli Esteri russo all'ambasciatrice britannica a Mosca, convocata oggi per ricevere una protesta in merito. Lo si legge in un comunicato del ministero.

13:02
13:02
«I russi collegheranno la centrale di Zaporizhzhia alla Crimea»

Secondo l'operatore nucleare statale ucraino Energoatom, le forze russe cercheranno presto di collegare le linee della centrale nucleare di Zaporizhzhia alla Crimea e gli altri territori occupati dalla Federazione negli oblast di Donetsk e Lugansk: lo riferisce il Kyiv Independent.

L'attacco russo di ieri sera alle ultime due linee ad alta tensione che collegano l'impianto nucleare alla rete ucraina è stato «un altro tentativo» di rendere la centrale di Zaporizhzhia parte del sistema energetico russo, ha dichiarato Energoatom.

La centrale è entrata in modalità blackout completo e tutti i 20 generatori diesel hanno dovuto essere accesi. Secondo Energoatom, i generatori diesel hanno carburante sufficiente per 15 giorni.

12:44
12:44
Cremlino ancora indeciso sull'estensione dell'accordo sul grano

La Russia non ha ancora deciso se estendere l'accordo per le esportazioni di grano dai porti ucraini. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax. L'intesa, mediata dalla Turchia, scade il 19 novembre.

La decisione presa ieri dalla Russia di rientrare nell'accordo sull'esportazione del grano ucraino non significa che Mosca sia pronta ad estenderlo oltre la data del 19 novembre, ha precisato Peskov.

Da parte sua il ministro degli Esteri, Serghiei Lavrov, ha sottolineato che Mosca ha deciso di rientrare per il momento nell'accordo dopo che la Turchia ha convinto Kiev a «firmare garanzie scritte» che i corridoi per le navi mercantili non saranno utilizzati dall'Ucraina «a scopi militari». La Russia si era dissociata dall'intesa dopo un attacco avvenuto sabato al quartier generale della sua flotta sul Mar Nero a Sebastopoli, in Ucraina.

12:42
12:42
«I russi hanno spostato il quartier generale a Kherson»

Le forze russe hanno spostato il loro quartier generale regionale di Kherson, nel sud dell'Ucraina, dalla riva destra a quella sinistra del fiume Dnipro: lo rende noto il Centro di resistenza nazionale ucraino che fa riferimento al ministero della Difesa di Kiev. Lo riporta il Guardian.

La Russia da giorni sta spostando i residenti fuori da Kherson occupata, sostenendo che l'Ucraina sta pianificando di inondare intenzionalmente la regione colpendo una diga sul fiume.

L'Ucraina ritiene invece che sia proprio la Russia ad avere il programma di organizzare un attacco sotto falsa bandiera e inondare la regione.

12:41
12:41
«Scambio di 107 prigionieri con l'Ucraina»

Il capo ad interim della Repubblica popolare di Donetsk Denis Pushilin ha annunciato uno scambio di prigionieri con l'Ucraina secondo la formula 107 per 107: «oggi stiamo riavendo 107 dei nostri combattenti tenuti nei sotterranei ucraini. Stiamo restituendo lo stesso numero di prigionieri all'Ucraina, soprattutto soldati. Sessantacinque persone rilasciate, provengono dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Presto potranno abbracciare i loro cari», ha detto Pushilin , come riporta Ria Novosti.

12:36
12:36
«Gli abitanti di Kherson sono in pericolo, continuare l'evacuazione»

«Gli abitanti che sono rimasti a Kherson sono in pericolo. I nazisti non smettono di bombardare le infrastrutture pacifiche della città con armi statunitensi. I residenti di Kherson possono continuare a essere evacuati dalla parte destra della regione. La circolazione dei veicoli civili dalla sponda destra alla sponda sinistra del fiume Dnipro rimarrà invariata rispetto ai giorni scorsi»: lo ha scritto su Telegram uno dei leader delle autorità di occupazione imposti dalla Russia Kirill Stremousov incoraggiando l'evacuazione dei residenti della città meridionale di Kherson, sotto l'occupazione russa, verso la riva sinistra del fiume Dnipro.

12:34
12:34
Telefonata tra Zelensky e il presidente indonesiano

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una conversazione telefonica con il presidente indonesiano Joko Widodo. «Abbiamo discusso sull'importanza di proseguire l'iniziativa del grano. L'Ucraina è pronta a continuare a essere un garante della sicurezza alimentare globale. I preparativi per il vertice del #G20 sono stati un argomento a parte della nostra conversazione».

12:06
12:06
«La bandiera russa è stata rimossa da Kherson»

La bandiera russa è stata rimossa dall'edificio dell'amministrazione statale regionale di Kherson, che è sotto il controllo della Federazione. Lo ha annunciato su fb il primo vicepresidente del consiglio regionale in esilio Yuriy Sobolevskyi postando la foto dell'edificio senza il tricolore della Federazione. Lo riportano i media ucraini che pubblicano l'immagine scattata a Kherson.

«La foto è stata scattata oggi. Misteriosa scomparsa della bandiera russa. Kherson era, è e sarà solo ucraina», ha scritto. Sui social intanto girano post in cui si dice che i russi lasciano i posti di blocco a Chornobayivka, Stepanivka e Bilozerka.

09:59
09:59
«Colpite strutture energetiche e dell'acqua»

Strutture energetiche e dell'acqua sono state colpite dall'artiglieria russa nel Sud e nell'Est dell'Ucraina. A Mykolaiv è stata danneggiata una stazione elettrica e una condotta dell'acqua, ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale Vitaly Kim, citato da Unian.

La notte scorsa le infrastrutture per l'energia e l'acqua sono state bombardate anche nella regione di Dnipropetrovsk, ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale Valentin Reznichenko: «È stata una notte tesa di attacchi massicci. I russi hanno attaccato le infrastrutture energetiche e idriche a Krivoy Rog. C'è una grave distruzione».

Il capo del consiglio regionale di Dnipropetrovsk Nikolai Lukashuk ha aggiunto che i russi hanno usato un drone kamikaze per colpire la rete elettrica, come riporta l'Ukrainska Pravda.

09:55
09:55
«Putin mente, l'Ucraina non usa il corridoio del grano per scopi militari»

Il ministero degli Esteri ucraino ha smentito la dichiarazione del presidente russo Vladimir Putin secondo cui l'Ucraina avrebbe assunto alcuni nuovi obblighi per riportare Mosca all'accordo sul grano. Lo ha affermato il rappresentante del ministero degli Affari esteri dell'Ucraina Oleg Nikolenko, come riporta Ukrainska Pravda.

«Vladimir Putin ha affermato che la Russia ha deciso di sbloccare l'accordo sul grano dopo che l'Ucraina ha fornito "garanzie" per non utilizzare il corridoio del grano per scopi militari. L'Ucraina non ha utilizzato e non prevedeva di utilizzare il corridoio del grano per scopi militari. La parte ucraina aderisce rigorosamente alle disposizioni dell'accordo sul grano», ha detto Nikolenko.

Nikolenko ha ricordato che in base a tale accordo le parti si sono impegnate a garantire un ambiente sicuro e affidabile per il funzionamento del corridoio del grano. «L'Ucraina non ha mai messo in pericolo la via del grano. Il nostro stato non ha assunto nuovi obblighi che andrebbero oltre i limiti di quelli già esistenti nell'accordo sul grano», ha osservato Nikolenko.

Mosca è tornata all'accordo sul grano grazie all'attiva diplomazia del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres e del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha aggiunto il relatore.

08:45
08:45
«Fornitura di elettricità ripristinata nella regione di Kiev»

La fornitura di elettricità è stata ripristinata completamente nella regione di Kiev dopo il bombardamento russo degli impianti energetici di lunedì: lo riferisce il governatore della regione Oleksiy Kuleba, come riporta il Guardian.

Il governatore tuttavia avverte anche che le interruzioni previste dal piano di stabilizzazione sono iniziate dalle 5 del mattino di questa mattina: «ciò è necessario per ridurre il carico sulle reti ed evitare situazioni di emergenza».

08:44
08:44
«Esplosioni a Melitopol: distrutta sede del personale russo»

Esplosioni questa mattina a Melitopol, città dell'Ucraina sud-orientale occupata, dove parte di un impianto industriale usato dai russi come sede principale del suo personale è stata distrutta. Lo ha scritto su Telegram il sindaco in esilio Ivan Fedorov citato da Unian.

«Esplosivo al posto della sveglia per gli occupanti di Melitopol. Secondo dati preliminari, è stata distrutta una parte dell'impianto Refma catturato dai russi, dove si trovava una delle sedi principali del personale degli occupanti. Stiamo contando il numero degli orchi eliminati», ha affermato Fedorov.

Melitopol è sotto l'occupazione russa dal 26 febbraio. Più della metà dei residenti ha lasciato la città. Quello di oggi è l'ultimo attacco in ordine di tempo dei partigiani contro gli occupanti.

07:44
07:44
«Zaporizhzhia sotto la giurisdizione russa»

L'impianto nucleare di Zaporizhzhia sta per essere trasferito sotto la giurisdizione russa: le autorità di Mosca hanno iniziato a integrare l'impianto nella giurisdizione dell'operatore nucleare russo Rosenergoatom. Renat Karchaa, consigliere del Dg di Rosenergoatom, ha dichiarato che la transizione avverrà dopo che la centrale avrà esaurito tutte le riserve di combustibile disponibili. Lo riporta il Guardian.

Il responsabile russo della città di Energodar Alexander Volga ha dichiarato: «La centrale è già parte integrante della Russia».

07:35
07:35
«Corridoio per il grano normalizzato»

Il funzionamento del corridoio marittimo per l'esportazione di prodotti alimentari dall'Ucraina è completamente normalizzato dopo che la Russia è tornata a partecipare all'accordo sul grano, ha dichiarato questa mattina il ministro della Difesa turco Hulusi Akar.

«Abbiamo ricevuto garanzie scritte dall'Ucraina e le abbiamo consegnate al ministro della Difesa russo Sergej Shoigu. Il lavoro del corridoio marittimo è completamente normalizzato. Il suo funzionamento continua, è una missione umanitaria», ha dichiarato Akar alla tv turca, come riporta la Tass.

07:30
07:30
«La centrale nucleare di Zaporizhzhia è in blackout completo»

A causa dei bombardamenti russi, le ultime due linee di comunicazione ad alta tensione della centrale nucleare di Zaporizhzhia con il sistema elettrico ucraino sono state danneggiate e sono ora completamente scollegate. Lo afferma in una nota la Società nazionale ucraina per la produzione di energia nucleare Emergoatom, come riporta Unian.

«La centrale nucleare di Zaporizhzhia è completamente scollegata dal sistema elettrico ucraino: le ultime due linee di comunicazione dell'impianto con il sistema elettrico ucraino sono state danneggiate. La centrale è in modalità di blackout completo. Nove generatori diesel sono in funzione».

In precedenza esplosioni avevano scosso la città ucraina di Nikopol, nella regione di Dnepropetrovsk (sud): lo riporta la Tass, che cita Strana, il notiziario online filorusso basato in Ucraina. In precedenza Strana aveva riferito di esplosioni a Kharkiv e Nikolayev.

Inoltre, un drone kamikaze Shahed-136 di fabbricazione iraniana lanciato dalle forze russe nelle ultime ore sulla città di Kryvyi Rih, nell'Ucraina meridionale, ha colpito un impianto energetico: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare, Oleksandr Vilkul, come riporta la Ukrainska Pravda.

Vilkul ha parlato di danni «significativi», aggiungendo che «diverse aree della città sono prive di elettricità e acqua».

06:33
06:33
IL PUNTO ALLE 6

Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky vede nella ripresa dell'accordo sul grano un parziale successo nella guerra con la Russia. «Il ricatto russo non ha portato a nulla», ha detto Zelensky nel suo consueto video serale. In particolare, ha elogiato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, nonché altri partner chiave che hanno fatto da mediatori. «Ancora una volta, tutti hanno visto che, in questa regione, l'unica minaccia alla sicurezza alimentare globale è la Federazione Russa e nessun altro», ha detto dopo più di otto mesi di guerra.

Vladimir Putin non ha invece escluso un nuovo stop all'accordo sul grano in caso di violazioni da parte ucraina. «La Russia si riserva il diritto di fare un passo indietro da questi accordi nel caso in cui le garanzie vengano violate dall'Ucraina», ha detto il presidente russo in videoconferenza con il Consiglio di sicurezza nazionale. Anche in caso di ritiro dall'accordo, la Russia si dice pronta a consentire il passaggio del grano destinato ai Paesi più poveri attraverso il corridoio concordato.

Nel frattempo, l'Ucraina ha riferito di intensi combattimenti con le truppe russe nel Donbass, intorno alle città di Bakhmut e Soledar. «Dozzine di attacchi in un giorno» sono stati respinti, ha fatto sapere il viceministro della Difesa Hanna Maljar alla televisione ucraina. Se l'esercito russo avanza, l'Ucraina risponderà immediatamente con un contrattacco. Secondo lo Stato maggiore a Kiev, la Russia ha continuato ad attaccare le infrastrutture in diverse regioni con missili e droni iraniani. Le informazioni che giungono dalla zona di guerra non possono essere confermate in modo indipendente.

Dopo le speculazioni su una possibile escalation nucleare, la Russia ha sottolineato il carattere puramente difensivo della sua strategia nucleare. Allo stato attuale, il compito più importante è «evitare qualsiasi confronto militare tra potenze nucleari», ha affermato il ministero degli Esteri a Mosca. Nella sua politica di deterrenza, la Russia aderisce al fatto che la guerra nucleare è inammissibile. Non ci sono vincitori in una simile guerra e non deve mai essere scatenata. La strategia russa è profondamente difensiva, hanno sottolineato dal Cremlino.