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«Siamo d'accordo con la proposta di un cessate il fuoco per porre fine alle ostilità, ma partiamo dal presupposto che questo cessate il fuoco dovrebbe portare a una pace duratura e dovrebbe rimuovere le cause profonde di questa crisi» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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18:53
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Sanzioni UE a Mosca, nuova fumata nera
Nuova fumata nera alla riunione odierna degli Ambasciatori dei 27 Stati membri Ue sul rinnovo delle sanzioni europee nei confronti di individui ed entità giuridiche coinvolte nella guerra di aggressione russa contro l'Ucraina. Le misure restrittive scadranno alla mezzanotte di sabato 15 marzo. Secondo fonti diplomatiche europee, sono ora in corso colloqui bilaterali nel tentativo di raggiungere un compromesso.
«Stiamo lavorando a pieno ritmo sul piano A e c'è ancora tempo perché il piano A si concretizzi, non vorrei fare speculazioni sul piano B o sul piano C» spiega un diplomatico europeo, auspicando un «esito positivo delle discussioni».
A quanto si apprende, la proposta di compromesso sul tavolo non incontra l'opposizione di Ungheria e Slovacchia che avevano chiesto delle modifiche alla blacklist, rimuovendo alcuni nomi tra cui quello dell'oligarca Mikhail Fridman. Frenano alcuni Stati membri, tra i maggiori sostenitori di Kiev, di diverso avviso sui nomi finali della lista. Domani è prevista una nuova riunione degli Ambasciatori Ue, ma non si esclude che si possa arrivare a un accordo anche nelle prossime ore.
18:39
18:39
Le condizioni di Putin per la pace in Ucraina
Acquisizione di quattro regioni ucraine, oltre alla Crimea, e impegno di Kiev a non entrare nella NATO. Sono queste le principali condizioni poste dalla Russia per arrivare alla pace.
Richieste sulle quali le autorità di Mosca continuano ad insistere anche dopo l'avvio dei contatti con gli USA che si propongono di arrivare ad una soluzione negoziata del conflitto.
Le condizioni sono state poste dal presidente Vladimir Putin in un discorso solenne tenuto al Ministero degli esteri di Mosca nel giugno dello scorso anno, il primo pronunciato in quella sede dal 2021. Il presidente affermò in quell'occasione che obiettivo di Mosca è ottenere il controllo non solo della Crimea, annessa nel 2014, ma anche dell'intero territorio delle quattro regioni ucraine che attualmente le truppe russe controllano solo parzialmente: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson.
Inoltre, Kiev dovrebbe impegnarsi ufficialmente a rinunciare all'adesione alla NATO. Non appena Kiev dovesse cominciare il ritiro delle truppe dalle quattro regioni e annunciare la rinuncia ad entrare nell'Alleanza Atlantica, "nello stesso minuto verrà dato l'ordine di cessare il fuoco e cominciare i negoziati", aveva assicurato Putin. Le trattative, aveva aggiunto, dovrebbero portare ad "accordi internazionali" che sanciscano anche la "cancellazione di tutte le sanzioni occidentali contro la Russia".
Secondo fonti citate dall'agenzia Reuters, tra le richieste presentate dai russi agli americani e discusse con loro nelle ultime tre settimane figura anche l'assicurazione che dopo un accordo di pace non vengano schierate in Ucraina peacekeeper di Paesi NATO. Una ipotesi che anche pubblicamente le autorità di Mosca hanno giudicato come "inaccettabile".
18:28
18:28
Kiev: «La situazione peggiora», ordine di evacuazione vicino al Kursk
Le autorità ucraine hanno ordinato l'evacuazione di otto località vicino alla regione russa di Kursk, dove le forze di Mosca hanno compiuto notevoli progressi negli ultimi giorni, respingendo le truppe ucraine verso il confine.
«A causa del peggioramento della situazione operativa nella regione e dei continui bombardamenti, oggi, è stato deciso di effettuare l'evacuazione obbligatoria della popolazione di otto località» della regione ucraina di Sumy, ha indicato su Facebook la sua amministrazione militare.
In precedenza il capo del Cremlino Vladimir Putin aveva affermato - nella conferenza stampa odienra con il leader bielorusso Lukashenko - che «la situazione nella regione di Kursk è completamente controllata dalle forze russe, le truppe ucraine completamente isolate ed hanno solo due opzioni: arrendersi o morire».
Putin ha poi aggiunto che «nella situazione attuale nella regione di Kursk, la parte ucraina trarrebbe invece vantaggio nel raggiungere il cessate il fuoco per almeno 30 giorni».
17:43
17:43
Incontro Putin-Witkoff stasera a porte chiuse
Il presidente russo Vladimir Putin incontrerà stasera a porte chiuse l'inviato degli Stati Uniti Steve Witkoff: lo ha detto il consigliere del Cremlino Yury Ushakov.
«L'incontro tra Witkoff e il presidente Vladimir Putin sarà stasera a porte chiuse», ha riferito Ushakov, come riporta Interfax.
L'assistente del Cremlino ha anche ribadito ancora una volta che la Russia desidera una risoluzione pacifica a lungo termine del conflitto in Ucraina che tenga conto dei nostri legittimi interessi e preoccupazioni.
17:42
17:42
Putin: una tregua «dovrebbe portare a una pace a lungo termine e affrontare le cause di fondo del conflitto»
La Russia è d'accordo con la proposta di cessate il fuoco in Ucraina, ma questa deve anche affrontare e rimuovere le radici della crisi: lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, le cui dichiarazioni sono state riportate dalle agenzie di stampa russe.
Una tregua in Ucraina «dovrebbe essere tale da portare ad una pace a lungo termine e affrontare le cause di fondo del conflitto», ha detto il presidente russo.
«Siamo d'accordo con la proposta di un cessate il fuoco per porre fine alle ostilità, ma partiamo dal presupposto che questo cessate il fuoco dovrebbe portare a una pace duratura e dovrebbe rimuovere le cause profonde di questa crisi», ha sottolineato Putin.
Alcune questioni devono ancora essere affrontate per una tregua in Ucraina e la Russia ha ancora bisogno di «consultazioni con gli Usa», probabilmente con una telefonata tra i presidenti Vladimir Putin e Donald Trump, ha aggiunto.
14:03
14:03
«Ancora nessuna risposta significativa da Mosca»
«Purtroppo il mondo deve ancora sentire una risposta significativa dalla Russia alle proposte avanzate» al vertice Usa-Ucraina a Gedda. «Ciò dimostra ancora una volta che la Russia cerca di prolungare la guerra e posticipare la pace il più a lungo possibile». Lo scrive su X Volodymyr Zelensky.
«Ci auguriamo che la pressione degli Stati Uniti sia sufficiente a costringere la Russia a porre fine alla guerra. Il nostro team è pronto a continuare a lavorare in modo costruttivo con tutti i partner in America, Europa e altre parti del mondo che sono impegnati ad avvicinare la pace».
Zelensky ha riferito che «la delegazione ucraina mi ha fornito un rapporto dettagliato sul suo incontro con i rappresentanti degli Stati Uniti in Arabia Saudita, compresi i progressi dei negoziati e gli aspetti chiave. È positivo che la conversazione sia stata del tutto costruttiva. L'Ucraina è impegnata a muoversi rapidamente verso la pace e siamo pronti a fare la nostra parte nel creare tutte le condizioni per una pace affidabile, duratura e dignitosa. Ringrazio i nostri team per il fatto che gli aiuti militari e la condivisione di intelligence sono ripresi».
Il presidente ha aggiunto che «i nostri rappresentanti hanno informato la parte statunitense sulle posizioni di principio dell'Ucraina. L'Ucraina era pronta per un cessate il fuoco aereo e marittimo, ma gli Stati Uniti hanno proposto di estenderlo alla terraferma. L'Ucraina accoglie con favore questa proposta. Il controllo di tale cessate il fuoco rimane una questione importante e apprezziamo la volontà degli Stati Uniti di organizzare gli aspetti tecnici di tale controllo. Abbiamo discusso della necessità di garantire la sicurezza, nonché della nostra cooperazione con i partner europei e di ulteriori misure congiunte».
13:28
13:28
«La Russia non vuole un cessate il fuoco temporaneo in Ucraina»
La Russia non vuole un cessate il fuoco temporaneo in Ucraina. Lo ha dichiarato Yuri Ushakov, consigliere del presidente russo per la politica estera, alla televisione di Stato. Secondo Ushakov, il cessate il fuoco di 30 giorni proposto dopo i colloqui di questa settimana tra Stati Uniti e Ucraina non è altro che "una pausa temporanea per le truppe ucraine". Mosca spingerebbe dunque per un accordo di pace a lungo termine che tenga conto dei suoi «interessi e preoccupazioni»: richieste, quelle che Mosca è pronta ad avanzare, che porrebbero di fatto fine all'esistenza dell'Ucraina come Stato funzionante e la collocherebbero nell'orbita della Russia, limitando al contempo la presenza della NATO a est della Germania, riporta il Financial Times.
Il rifiuto della Russia alla proposta statunitense è in linea con la posizione dura di Putin in vista dei colloqui ad alto livello che si tengono oggi nella capitale russa, dove è atterrato Steve Witkoff, l'inviato speciale di Donald Trump per il Medio Oriente.
12:49
12:49
Putin «probabilmente» darà oggi una risposta sulla tregua
Il presidente russo Vladimir Putin darà «probabilmente» oggi una risposta alla proposta di tregua in Ucraina avanzata dagli USA. Lo ha detto il suo consigliere per la politica estera Yuri Ushakov, citato dalle agenzie russe.
Putin risponderà a domande sull'Ucraina durante una conferenza stampa che avrà più tardi, dopo un incontro con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, ha detto Ushakov in un'intervista televisiva ripresa dalle agenzie, dopo aver commentato che il cessate il fuoco proposto a Gedda «non è altro che una tregua temporanea per l'esercito ucraino» mentre la Russia vuole «un accordo di pace a lungo termine».
«Io ho semplicemente delineato il mio punto di vista su ciò che è stato firmato a Gedda - ha affermato -. Il presidente probabilmente darà valutazioni più specifiche e significative».
Ushakov ha pure detto di auspicare che gli USA prendano in considerazione la posizione della Russia per la soluzione del conflitto. «Abbiamo parlato a diversi livelli, anche a livello di presidenti, e loro conoscono la nostra posizione. Mi piacerebbe credere che la posizione verrà presa in considerazione nel corso di ulteriori lavori», ha dichiarato in un'intervista alla tv di Stato russa ripresa dalle agenzie.
Ushakov ha affermato inoltre che sia gli USA sia la Russia ritengono che non sia possibile parlare di un eventuale ingresso dell'Ucraina nella NATO nel contesto dei tentativi di mettere fine al conflitto. «Noi e gli americani crediamo che non si possa discutere della NATO nel contesto della soluzione ucraina e nel contesto del futuro dell'Ucraina», ha detto Ushakov in un'intervista alla tv di Stato russa ripresa dalla Tass
12:28
12:28
«Peacekeeper europei in Ucraina? Assolutamente inaccettabile»
La portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, ha ribadito che Mosca ritiene «assolutamente inaccettabile» un eventuale dispiegamento di «peacekeeper» europei in Ucraina sostenendo che questo significherebbe, per il governo russo, «il coinvolgimento di questi paesi in un conflitto fisico diretto» con la Russia. Lo riporta l'agenzia Interfax.
La portavoce della diplomazia russa ha affermato che Mosca considera «anche l'espressione di tali piani un passo apertamente provocatorio, che non mira a risolvere il conflitto», ma, a suo dire, a «mantenere illusioni malsane e dannose» del governo ucraino.
«Per noi è assolutamente inaccettabile - ha detto Zakharova - il dispiegamento in Ucraina di unità delle forze armate di altri Stati, sotto qualsiasi bandiera, che si tratti di un contingente straniero, di basi militari o di alcune operazioni di mantenimento della pace proposte da coloro che hanno rimosso del tutto la parola mantenimento della pace e pace dal loro vocabolario».
11:01
11:01
«Liberata il centro di Sudzha nella regione di Kursk»
Il ministero della difesa di Mosca ha annunciato che le truppe russe hanno liberato Sudzha, il principale centro abitato della regione di Kursk occupato dalle truppe ucraine. Lo riferiscono le agenzie russe.
11:00
11:00
La posizione del Cremlino: «Le regioni sotto il nostro controllo sono russe»
Per Mosca, la Crimea e le regioni ucraine di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk sono «regioni della Federazione Russa» come è scritto nella Costituzione russa, e «questo è un dato di fatto». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ribadendo alcune delle condizioni del presidente Vladimir Putin per la pace. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.
Peskov non ha voluto commentare la notizia della Reuters secondo cui la Russia ha consegnato agli USA una lista di richieste per chiudere la guerra, tra le quali anche il riconoscimento della Crimea e delle quattro regioni ucraine occupate.
10:32
10:32
«Kiev ha esaurito i missili Atacms statunitensi»
Kiev non possiede più alcun missile Atacms a lungo raggio. Lo scrive l'AP sul suo sito. Secondo un funzionario americano, gli Stati Uniti hanno fornito meno di 40 di quei missili in totale e l'Ucraina li ha esauriti a fine gennaio.
10:24
10:24
«L'inviato USA Witkoff è in arrivo a Mosca»
L'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, è in arrivo a Mosca per colloqui su una possibile tregua in Ucraina. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe.
La Russia ha presentato agli USA un elenco di richieste per raggiungere un accordo che ponga fine alla guerra in Ucraina e ripristini le relazioni con Washington. Lo riporta la Reuters citando persone a conoscenza della questione.
L'agenzia sostiene che non è chiaro cosa esattamente Mosca abbia incluso nella sua lista.
Funzionari russi e americani ne hanno discusso nelle ultime tre settimane e descrivono le condizioni del Cremlino come ampie e simili alle richieste presentate in precedenza da Mosca, dalla mancata adesione di Kiev alla NATO a un accordo di non dispiegamento di truppe straniere in Ucraina fino al riconoscimento della Crimea e di quattro regioni ucraine come russe.
06:44
06:44
Il punto alle 6.30
«Il comando del gruppo di truppe Nord ha riferito al presidente russo Vladimir Putin che sono entrati nella fase finale dell'operazione per liberare il territorio della regione di Kursk dalle forze armate ucraine». Lo ha detto - come riporta l'agenzia Interfax - il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Il Ministero della Difesa russo, nel frattempo, ha fatto sapere che la scorsa notte i sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 77 droni ucraini sulle regioni del Paese. «Nel periodo dalle 20 del 12 marzo alle 6:36 del 13 marzo, ora di Mosca, i sistemi di difesa aerea in servizio hanno intercettato e distrutto 77 veicoli aerei senza pilota ucraini: 30 nella regione di Bryansk, 25 nella regione di Kaluga, sei nella regione di Kursk, sei nella regione di Voronezh, cinque nella regione di Rostov, cinque nella regione di Belgorod», hanno detto i funzionari del Ministero.