La storia

La Russia, ora, offre la settimana bianca in Corea del Nord

Non solo turismo interno: le autorità di Primorsky Krai, nell'Estremo Oriente russo, hanno appena lanciato dei pacchetti di 5 giorni per andare a sciare oltreconfine, a Masikryong, stazione costruita su ordine di Kim Jong-un
Red. Online
10.01.2024 18:30

Verso l'Estremo Oriente russo. E perfino oltre. Ieri, abbiamo parlato dei piani del Cremlino di rilanciare il turismo interno. In realtà, però, Mosca sta lavorando altresì a pacchetti turistici verso destinazioni straniere considerate amiche. Un esempio? La Corea del Nord. Avete capito bene: la Corea del Nord. Un Paese sempre più vicino, politicamente e militarmente, alla Federazione Russa. Tant'è che l'Autorità statale per l'aviazione, Rosaviatsiya, ha invitato compagnie come Aeroflot e Aurora ad attivare rotte da e per Pyongyang

Oggi, mercoledì, il capitolo si è arricchito di una nuova, curiosa storia. Come ha riferito il Moscow Times, le autorità di Primorsky Krai, regione nell'Estremo Oriente russo, hanno dichiarato di aver lanciato dei tour sciistici oltreconfine, in Corea del Nord. L'obiettivo? Coltivare ulteriormente i rapporti e, di rimando, offrire ai cittadini russi la possibilità di sciare, citiamo le autorità sui social media, in uno «dei Paesi più interessanti e misteriosi del mondo». Le stesse autorità hanno invitato ad affrettarsi «a fare le valigie per partire per un tour di cinque giorni». Le prime partenze sono in programma il 9 febbraio.

D'accordo, ma quanto costa sciare e soggiornare per quasi una settimana nella terra di Kim Jong-un? 750 dollari. L'Agenzia di cooperazione internazionale di Primorsky Krai ha spiegato che il pacchetto comprende lo ski-pass per la stazione sciistica di Masikryong, voli fra Vladivostok, la capitale Pyongyang e la città portuale di Wonsan nonché un soggiorno in hotel a quattro e cinque stelle. Masikryong è stata descritta come la prima stazione sciistica pubblica del Paese. È stata costruita su ordine del leader Kim Jong-un allo scopo di far confluire (anche) turisti dall'estero.

Corea del Nord e Russia, da tempo, sono sotto (pesanti) sanzioni occidentali. I primi per i programmi nucleare e missilistico, i secondi per aver invaso l'Ucraina nel febbraio del 2022. La scorsa settimana, gli Stati Uniti hanno apertamente accusato Pyongyang di aver fornito a Mosca missili balistici e lanciamissili utilizzati in recenti attacchi all'Ucraina. 

Tornando allo sci, è stato il governatore di Primorsky Krai, Oleg Kozhemyako, a organizzare il tutto con le autorità nordcoreane. Lo ha fatto in occasione della visita del leader nordcoreano Kim Jong-un in Russia, a settembre. Una visita passata alla storia anche per il misterioso e lentissimo treno con cui Kim ha raggiunto la destinazione. All'epoca, Kozhemyako aveva perfino esortato i geintori russi a mandare i propri figli nei cosiddetti campi per pionieri nordcoreani. Un'offerta gentilmente, si fa per dire, rifiutata dagli stessi genitori. 

La liaison turistica fra Corea del Nord e Russia era stata rilanciata a suo tempo anche dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Nonostante ciò, le agenzie di viaggio della Federazione si aspettano un flusso di turisti dalla Russia verso la Corea del Nord di poche migliaia di persone all'anno. A titolo comparativo, nel 2022 erano stati 4,6 milioni i cittadini russi che avevano visitato la Turchia.

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