Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel «ha invitato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky a partecipare di persona a un futuro vertice del Consiglio europeo. Per motivi di sicurezza, non saranno fornite ulteriori informazioni». È quanto scrive, in un tweet, il portavoce del Consiglio Ue Barend Leyts.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky potrebbe arrivare a Bruxelles giovedì prossimo per partecipare di persona al vertice dei leader UE e a una sessione straordinaria della riunione plenaria dell'Europarlamento. Queste le indicazioni raccolte a Bruxelles da fonti europee, riferisce l'Ansa.
La missione del leader ucraino, la seconda all'estero e la prima in un Paese Ue dall'inizio dell'invasione russa, non è stata confermata in via ufficiale per motivi di sicurezza ma ormai viene data per scontata salvo imprevisti.
Le forze russe hanno conquistato oggi il villaggio di Nikolayevka, nell'oblast ucraino di Donetsk. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Mosca.
«Volontari delle unità di assalto con il sostegno del fuoco delle forze missilistiche e dell'artiglieria hanno liberato l'insediamento di Nikolayevka», ha affermato il portavoce del ministero, Igor Konashenkov.
Il Cremlino non intende rivelare i dettagli di un colloquio svoltosi nel marzo dello scorso anno a Mosca tra Naftali Bennett e il presidente russo Vladimir Putin in cui quest'ultimo, secondo quanto sostenuto dall'allora primo ministro israeliano, avrebbe assicurato che non intendeva uccidere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«Non siamo favorevoli a rivelare i dettagli dei negoziati, e non lo siamo nemmeno ora», ha detto il portavoce Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
In un'intervista a un giornalista israeliano, Bennett ha affermato che, recatosi a Mosca il 5 marzo del 2022 per uno sforzo di mediazione, chiese appunto garanzie a Putin che non intendeva uccidere Zelensky, che allora si nascondeva in un bunker in una località ignota, e il capo del Cremlino gliele diede. «Due o tre dopo - ha aggiunto Bennett - Zelensky raggiunse il suo ufficio, filmò un selfie nel suo ufficio e proclamò: "Io non ho paura"».
Il presidente Volodymyr Zelensky ha presentato alla Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, i decreti per estendere di altri 90 giorni la legge marziale e la mobilitazione generale che erano in scadenza il 19 febbraio.
Non ci saranno cambiamenti ai vertici del ministero della Difesa ucraina questa settimana. Ad affermarlo è sul suo canale Telegram David Arakhamia, capo dei parlamentari del partito Servitore del Popolo del presidente Volodymyr Zelensky.
Secondo Arakhamia, invece, questa settimana saranno nominati il nuovo ministro dell'Interno e il nuovo capo dell'Sbu, i servizi d'intelligence di Kiev. Ieri lo stesso Arakhamia aveva detto che il capo dei servizi segreti militari Kyrylo Budanov sarebbe stato nominato nuovo ministro della Difesa in sostituzione di Oleksiy Reznikov.
Rafael Grossi, il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), si recherà questa settimana in visita a Mosca. Lo ha annunciato il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov.
Con Grossi, ha sottolineato Ryabkov, citato dall'agenzia Ria Novosti, le autorità russe si aspettano di avere una conversazione approfondita e professionale sull'istituzione di una zona di sicurezza intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, controllata dalle forze di Mosca.
Entro i prossimi 10 giorni, la Russia prevede di lanciare una nuova offensiva su larga scala. Lo afferma il Financial Times, che cita un anonimo consigliere delle forze armate ucraine Secondo il FT, Kiev ha ricevuto «dati di intelligence molto affidabili» sull'intenzione della Federazione Russa di lanciare una nuova offensiva.
Il quotidiano definisce l'occupazione dell'intero Donbass l'obiettivo dell'offensiva russa. È stato riferito che l'offensiva dell'esercito russo potrebbe iniziare nelle aree delle città di Kremennaya e Lyman, dove il nemico ha concentrato grandi forze per diverse settimane.
L'Iran e la Russia starebbero cercando di costruire una fabbrica in Russia in grado di fornire più di 6 mila droni progettati dall'Iran per la guerra in Ucraina. Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando che i due governi starebbero procedendo con i piani e che una delegazione iraniana si sarebbe recata in Russia a gennaio per visitare il sito previsto. Ci sono state polemiche da parte della comunità internazionale sulla fornitura di droni iraniani che hanno devastato le infrastrutture civili ucraine. L'Iran inizialmente ha affermato di aver fornito droni alla Russia, ma che questi erano stati inviati prima dello scoppio della guerra. Tuttavia, prove giunte dall'Ucraina suggeriscono che sono stati forniti sempre più velivoli con il perdurare del conflitto.