«La Russia progettava attentati contro le compagnie aeree di tutto il mondo»
Sì, la Russia ha pianificato «atti di terrorismo» nel settore dei trasporti aerei. In tutto il mondo. Lo ha detto, e sottolineato, il primo ministro polacco Donald Tusk. Il quale, senza usare giri di parole, ha accusato Mosca di aver organizzato, o meglio voler organizzare, sabotaggi e dirottamenti aerei. Non soltanto in Polonia, appunto. Tusk ha parlato in presenza di Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, a Varsavia per una serie di colloqui.
La Polonia, come noto, si è subito schierata al fianco di Kiev e contro l'esercito russo dopo l'invasione su larga scala ordinata da Vladimir Putin, nel febbraio del 2022. «Senza entrare nei dettagli, posso confermare che vi sono fondati timori che la Russia abbia pianificato atti di terrore nei cieli, non solo contro la Polonia, ma anche contro le compagnie aeree di tutto il mondo» ha sentenziato Tusk durante un briefing con la stampa. Lo scorso luglio, ricordiamo, in alcuni centri logistici di Germania, Polonia e Regno Unito erano esplosi una serie di pacchi. A detta degli esperti, dietro a quelle esplosioni c'era proprio la Russia. Di qui, secondo Tusk, la necessità di un'azione congiunta.
La questione, evidentemente, è seria. Molto seria. Le parole di Tusk erano state precedute, lo scorso novembre, dagli arresti in Lituania nell'ambito di un'indagine penale. Indagine incentrata, citiamo, sulla presenza di dispositivi incendiari a bordo di aerei occidentali. I media lituani e polacchi avevano riferito di massaggiatori elettrici impregnati di una sostanza infiammabile inviati, proprio a luglio, dalla Lituania al Regno Unito. Un camion, fuori Varsavia, aveva preso fuoco verosimilmente per questo motivo. All'epoca, un consigliere presidenziale lituano per la sicurezza – scrive fra gli altri l'AFP – aveva affermato che dietro a questi massaggiatori «infiammabili» e all'incidente di Varsavia c'era Mosca. Lo scorso ottobre, invece, la polizia antiterrorismo britannica aveva annunciato di aver aperto un'indagine per chiarire le circostanze e i motivi di un incidente avvenuto in un deposito a inizio 2024: un pacco, nello specifico, aveva preso fuoco. Un caso simile, ma in Germania, era pure stato attribuito alla Russia.
La presenza di Zelensky in Polonia, uscendo dalla questione aerei, ha spinto Tusk ad affermare che farà di tutto per «superare lo stallo» degli «ultimi mesi» nel processo di integrazione dell'Ucraina nell'UE. «Lavoreremo con l'Ucraina e i nostri partner europei, senza precondizioni, per accelerare il più possibile il processo di adesione» ha sottolineato il premier. «Prima l'Ucraina entra nell'UE, prima l'Ucraina diventa membro della NATO» ha insistito Zelensky. «Più agiamo insieme, prima l'intera Europa avrà la certezza geopolitica di cui ha bisogno». Zelensky ha intensificato gli incontri con gli alleati in vista del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, in programma lunedì. Il tycoon, come noto, in campagna elettorale ha promesso un accordo-lampo per porre fine alla guerra in Ucraina. Dopo l'elezione, e ancora in questi ultimi giorni, Trump è tornato a cavalcare il tema mentre si fa sempre più concreta l'ipotesi di un incontro fra il presidente statunitense e Vladimir Putin. Il presidente polacco, Andrzej Duda, al riguardo ha ribadito che «nessuna discussione riguardante l'Ucraina, la fine della guerra, l'indipendenza e la sovranità dell'Ucraina può aver luogo senza la partecipazione dell'Ucraina».