«La sicurezza delle frontiere esterne dell'Europa è essenziale per tutelare Schengen»

«La sicurezza delle frontiere esterne dell'Europa è al cuore della nostra politica migratoria, è essenziale per salvaguardare la libera circolazione all'interno dell'area Schengen, ma è anche collegata al modo in cui vogliamo vivere, sicuro e libero». Lo ha detto il vice presidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, intervenendo al Parlamento europeo, in un dibattito dedicato alla rafforzamento della sicurezza delle frontiere esterne dell'Ue.
«In questi ultimi cinque anni - ha aggiunto -la nostra capacità di rafforzare le nostre frontiere è stata messa alla prova senza precedenti, è stata messa alla prova a Evro, a Lampedusa, alle frontiere della Polonia, della Lettonia, della Lituania con la Bielorussia. È stata messa alla prova a Ceuta, nelle isole Canarie, alla frontiera finlandese-russa, è sta messa alla prova a Cipro. In risposta a queste sfide e a queste minacce, abbiamo agito in modo deciso, sia sul territorio, ma anche sul fronte normativo con dei miglioramenti che andranno a vantaggio delle generazioni future».
Schinas ha pure affermato che «Frontex continuerà a svolgere un ruolo sempre maggiore nell'ambito dei rimpatri e diventerà l'Agenzia per i rimpatri dell'Unione europea».
«Frontex - ha spiegato Schinas - ha appoggiato operazioni di rimpatri noleggiando aerei perché organizzare questi voli è un importante ambito di sostegno. Abbiamo già diversi voli organizzati da Frontex che abbandonano l'Unione ogni settimana con persone che vengono rimpatriate da diversi Stati membri: questa è la storia di come manteniamo sicure le nostre frontiere, mantenendole aperte in modo compatibile con ciò che l'Europa rappresenta nel mondo attuale».
Il vice presidente della Commissione europea ha poi criticato le «discussioni dogmatiche» espresse dai parlamentari europei durante il dibattito. «È stato detto che Frontex è un'organizzazione criminale, è stato detto che Frontex è un'agenzia viaggi: questa non è la politica a cui lavoriamo. La risposta la danno quelle giornate difficili del marzo 2020 quando 20 mila persone sono state strumentalizzate sulla frontiera con la Turchia, a Evro. La risposta l'hanno data le persone che sono uscite dalle case per applaudire le guardie di Frontex, arrivate per aiutare le guardia di frontiera greca a proteggere le frontiere greche che sono le frontiere dell'Europa. La risposta - ha proseguito - non la diamo qui, con discussioni dogmatiche rigide che non ci portano neanche di un metro più avanti, semplicemente si fanno dei piccoli video per i social per rispondere ai clienti elettorali».