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Lo riporta Bloomberg, citando persone vicine alla questione – Scambio di accuse Kiev-Mosca su Zaporizhzhia – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:56
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Francia: «Non è più nostro interesse discutere con i russi»
Non è più interesse della Francia «discutere con i responsabili russi»: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri francese, Stéphane Séjourné, dopo il colloquio telefonico fra i ministri della Difesa di Mosca e Parigi che, la settimana scorsa, si è chiuso con risultati divergenti.
«Non è oggi nostro interesse discutere con i responsabili russi - ha dichiarato Séjourné a France 24 e RFI parlando da Abidjan, dove è in visita - poiché i comunicati che escono, i resoconti che vengono fatti, sono menzogneri». Dopo una conversazione mercoledì scorso fra i ministri Sébastien Lecornu e Sergei Shoigu, che aveva come scopo di trasmettere «informazioni utili» ai russi sull'attentato di Mosca, il presidente Emmanuel Macron aveva denunciato «commenti barocchi e minacciosi» da parte di Mosca.
Nel resoconto del colloquio, che è avvenuto su iniziativa di Parigi, la Russia ha detto in particolare di «sperare» che i servizi segreti francesi non siano coinvolti nell'attentato, che ha provocato il 22 marzo scorso 144 morti. Speculazioni che sono state poi smentite da Parigi. Prima di poter tornare a parlare con i russi - secondo Séjourné - «bisogna forse prima ripristinare la fiducia, forse soprattutto avere un'evoluzione sul terreno militare in Ucraina affinché le relazioni possano riallacciarsi. Non è ancora il caso oggi».
Macron ha spiegato l'iniziativa del colloquio fra i due ministri russo e francese, il primo dall'ottobre 2022, con il fatto che la Francia aveva «informazioni utili» da trasmettere «sulle origini e l'organizzazione dell'attentato» rivendicato dall'Isis. Secondo Séjourné, la «lunga tradizione di cooperazione con la Russia in materia di terrorismo» è ormai ad un punto morto. «Di fatto - ha concluso non continua poiché si trattava di una proposta e il comunicato russo, in realtà, in linguaggio russo, propone che fra noi non ci sia cooperazione».
16:49
16:49
«Un eventuale disastro nucleare sarebbe colpa di chi aiuta Kiev»
La Russia cercherà ovunque e punirà «chi attacca le strutture nucleari russe. La responsabilità degli attacchi alla centrale» di Zaporizhzhia «e le eventuali conseguenze ricadono interamente sui Paesi che aiutano Kiev».
Lo afferma il ministero degli Esteri russo, come riporta la Tass. «La comunità mondiale dovrebbe privare Kiev della capacità di compiere attacchi terroristici ai siti nucleari», aggiunge Mosca.
16:48
16:48
«I troll russi prendono di mira il supporto degli Stati Uniti all'Ucraina»
I troll russi prendono di mira il supporto degli Stati Uniti all'Ucraina. Secondo documenti interni del Cremlino ottenuti da un servizio di intelligence europeo ed esaminati dal Washington Post, quando il presidente Joe Biden ha proposto altri 24 miliardi di dollari in finanziamenti per Kiev in agosto, Mosca si mosse per minare il sostegno al disegno di legge.
La campagna - secondo i documenti visionati dal Wp - cercò di influenzare il Congresso e altri dibattiti politici per alimentare il sentimento anti-ucraino.
Strateghi politici e troll legati al Cremlino hanno scritto migliaia di articoli con notizie inventate, post sui social media e commenti che promuovono l'isolazionismo americano, diffondono la paura per la sicurezza delle frontiere e tentano di amplificare le tensioni economiche e razziali negli Stati Uniti. Ad esempio, spiega il quotidiano, uno degli strateghi ha incaricato un impiegato di una troll farm di scrivere un commento di «non più di 200 caratteri a nome di un residente di un sobborgo di una grande città».
Fingendo di essere un americano che «non sostiene gli aiuti militari che gli Stati Uniti stanno dando all'Ucraina, ritiene che il denaro dovrebbe essere speso per difendere i confini dell'America e non quelli dell'Ucraina, e pensa che le politiche di Biden stiano portando il Paese al collasso». I documenti forniti al Wp - più di 100 e risalenti a un periodo che va da maggio 2022 ad agosto 2023 - fanno parte di una serie di fughe di notizie che hanno permesso di analizzare gli sforzi paralleli di Mosca per indebolire il sostegno all'Ucraina in Francia e Germania.
15:35
15:35
«La Russia ha colpito l'80% delle centrali elettriche»
Nelle ultime settimane la Russia ha colpito «fino all'80%» delle centrali elettriche convenzionali e la metà delle centrali idroelettriche dell'Ucraina «negli attacchi più pesanti dall'inizio della guerra»: lo ha denunciato il ministro ucraino dell'Energia German Galushchenko in una conferenza stampa ripresa dai media ucraini.
Galushchenko ha affermato che «la portata e l'impatto di questi attacchi sono molto maggiori» rispetto ai precedenti durante l'inverno dal 2022 al 2023. «I russi hanno modificato le armi», ha detto il ministro, aggiungendo che ora usano droni e missili esplosivi in stile iraniano che causano più danni.
15:31
15:31
Bloomberg: «La Svizzera vuole la conferenza sull'Ucraina a metà giugno»
La Svizzera appare intenzionata a ospitare una conferenza di pace ad alto livello sull'Ucraina a metà giugno, alla quale saranno invitate a partecipare da 80 a 100 nazioni, per lo più provenienti dal cosiddetto Sud del mondo. Lo riporta Bloomberg, citando persone vicine alla questione.
La conferenza potrebbe svolgersi il 16 e 17 giugno, anche se non è chiaro quanti leader saranno presenti, hanno aggiunto le fonti. Visti i legami con la Russia, un punto dirimente è capire se la Cina parteciperà.
15:05
15:05
Mosca: «Il drone ucraino non ha minacciato la sicurezza di Zaporizhzhia»
I gestori russi della centrale nucleare di Zaporizhzhia attribuiscono a Kiev la paternità dell'attacco con drone sopra la centrale di Zaporizhzhia.
«I tentativi dell'Ucraina di bombardare la centrale nucleare di Zaporizhzhia continuano. Oggi un drone kamikaze è stato abbattuto sopra la centrale elettrica ed è caduto sul tetto della sesta unità energetica. Non sono state riscontrate minacce alla sicurezza della centrale nucleare», sostengono le autorità russe, come riporta la Tass, la cui versione non è verificabile in modo indipendente.
«Il livello di radiazioni è invariato. Nessuno è rimasto ferito. Mostreremo sicuramente agli ispettori dell'Aiea il punto in cui la centrale è stata colpita», ha dichiarato alla Tass Yevgeniya Yashina, direttrice delle comunicazioni della centrale.
In questi due anni di guerra, Russia e Ucraina si sono più volte accusate a vicenda di attacchi nella zona della centrale nucleare.
14:32
14:32
«I russi hanno colpito di nuovo Zaporizhzhia, 6 feriti»
«I russi hanno colpito di nuovo l'impianto industriale a Zaporizhzhia»: è l'accusa lanciata dal capo della regione Ivan Fedorov su Telegram.
Secondo Fedorov, l'attacco russo ha provocato 6 feriti.
14:31
14:31
«Drone abbattuto sul tetto del reattore 6»
La centrale nucleare di Zaporizhzhia, controllata dai russi, ha appena annunciato che un altro drone è stato abbattuto sul tetto del reattore numero 6. Lo riporta il Guardian.
«Oggi un drone kamikaze è stato abbattuto sopra lo stabilimento. È caduto sul tetto dell'Unità 6», hanno detto gli operatori aggiungendo che il reattore interessato è attualmente spento.
13:39
13:39
«Gli USA denigrano i nostri normali rapporti con Mosca»
Pechino respinge le ripetute critiche Usa di vicinanza alla Russia impegnata nella sua guerra contro l'Ucraina. «La Cina non è né l'ideatrice né una parte coinvolta nella crisi ucraina, e non abbiamo fatto e non faremo nulla per trarne profitto», ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning.
«Continueremo a promuovere i colloqui di pace a modo secondo un nostro passo e manterremo la comunicazione con le parti interessate, comprese Russia e Ucraina», ha detto Mao nel briefing quotidiano, notando che la Cina ha «sempre controllato» le esportazioni di beni a duplice uso le cui applicazioni militari si presume abbiano aiutato le truppe russe.
«I Paesi interessati non dovrebbero denigrare e attaccare le normali relazioni tra stati di Cina e Russia, per non parlare di scaricare la colpa sulla Cina e provocare uno scontro tra blocchi». I diritti e gli interessi delle aziende cinesi «non dovrebbero essere danneggiati e la Cina non dovrebbe essere il capro espiatorio».
Le critiche americane contro Pechino sono in aumento: la scorsa settimana il segretario di Stato Antony Blinken ha detto ai giornalisti a Bruxelles che «la Cina continua a fornire materiali per sostenere la base industriale della difesa della Russia». Mentre Il segretario al Tesoro Janet Yellen, impegnata nelle ultime battute della sua visita di cinque giorni in Cina, ha avvertito le sue controparti delle «conseguenze significative» del sostegno agli appalti militari della Russia.
Oggi, intanto, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha iniziato la sua missione di due giorni a Pechino su invito dell'omologo Wang Yi: tra i temi in agenda, uno scambio approfondito su dossier quali «la crisi ucraina e la situazione nella regione dell'Asia-Pacifico», oltre che su questioni «legate alla cooperazione bilaterale, nonché a quella sulla scena internazionale», secondo una nota di domenica dal ministero degli Esteri russo.
13:39
13:39
Hacker ucraini distruggono data center dell'industria russa
Gli hacker ucraini, probabilmente insieme ai servizi di sicurezza di Kiev (Sbu), hanno distrutto un data center utilizzato dalle industrie militari, energetiche e di telecomunicazioni russe: lo hanno riferito fonti della Sbu al Kyiv Independent.
Secondo le fonti, più di 10'000 entità coinvolte nell'industria militare russa hanno archiviato i propri dati nel servizio cloud mirato OwenCloud.ru. Tra queste aziende russe della produzione di petrolio e gas o dell'industria metallurgica e aerospaziale e i principali giganti delle telecomunicazioni: Ural Works of Civil Aviation, Rubin, Ural Plant Spectechniks, Gazprom, Transgaz, Lukoil, Rosneft, Nornickel, Rostelecom o MegaFon.
L'operazione è stata effettuata congiuntamente dal gruppo hacker ucraino Blackjack e dal dipartimento di sicurezza informatica della Sbu, hanno riferito le fonti.
Il sito web OwenCloud.ru mostra, riporta il Kiyv Indipendent, un messaggio presumibilmente lasciato dal gruppo di hacker Blackjack, in cui si afferma che «l'infrastruttura IT del centro è stata distrutta».
11:40
11:40
Il Cremlino: «Su Zaporizhzhia raid molto pericolosi di Kiev»
Il Cremlino ha definito «una provocazione molto pericolosa» gli attacchi sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia accusando le forze armate ucraine.
«Questa è una provocazione molto pericolosa. I dipendenti dell'Aiea che sono sul posto hanno avuto l'opportunità di assistere a questi attacchi. Questa è una tattica molto pericolosa che ha conseguenze molto negative a lungo termine», ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo la Tass.
In risposta, l'Ucraina ha accusato oggi Mosca di diffondere informazioni «false». La Russia sta intensificando una «campagna di provocazioni e falsità», ha detto il direttore del centro ucraino per la lotta alla disinformazione, il tenente Andriy Kovalenko. Mosca attacca il sito «con i droni, fingendo che la minaccia alla centrale e alla sicurezza nucleare provenga dall'Ucraina», ha aggiunto.
09:43
09:43
«Evacuati 10 mila minori dalla regione di Belgorod»
Il governatore dell'oblast russa di Belgorod, Viaceslav Gladkov, sostiene che finora circa 10.000 minori siano stati evacuati dalla regione al confine con l'Ucraina verso altre zone della Russia. Lo riporta l'agenzia Interfax.
Nelle scorse settimane le autorità russe hanno accusato le truppe ucraine di raid sulla regione di Belgorod in cui avrebbero perso la vita diverse persone. Il 19 marzo Gladkov aveva detto che le autorità locali avevano deciso di evacuare 9.000 minori dalla regione.
07:46
07:46
Attacchi russi nella regione di Zaporizhzhia, 3 morti
Tre persone sono state uccise in attacchi lanciati dalle forze russe la notte scorsa nella regione di Zaporizhzhia, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto sui sociali media il governatore della regione, Ivan Federov.
«Tre persone sono state uccise e tre sono rimaste ferite nel distretto Pologivskyi» di Zaporizhzhia, ha precisato il governatore.
Gli «attacchi sconsiderati» alla centrale nucleare di Zaporizhzhia «aumentano significativamente il rischio di un grave incidente nucleare e devono cessare immediatamente»: lo ha detto Rafael Grossi, il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), come riportato da quest'ultima.
L'attacco di ieri alla centrale rappresenta «una chiara violazione dei principi fondamentali per la protezione della più grande centrale nucleare d'Europa», ha aggiunto.
07:00
07:00
Strage di Mosca, gli arrestati: «Saifullo ci ha detto di andare a Kiev»
In un video del loro interrogatorio da parte dei servizi segreti di Mosca mostrato sulla tv pubblica russa e ripreso dall'agenzia Tass, gli imputati per l'attacco al teatro Crocus di Mosca affermano che un uomo di nome Saifullo li avrebbe contattati promettendo loro un milione di rubli a testa da andare a ritirare in Ucraina.
«Saifullo ci ha detto di andare a Kiev: là ci avrebbero dato un milione di rubli (circa 10 mila euro, ndr)» dice uno degli accusati. «Saifullo ha detto che al confine ucraino ci avrebbero aspettato dei ragazzi che ci avrebbero aiutato ad attraversare la frontiera e ad arrivare a Kiev» ha detto un altro.
06:08
06:08
Il punto alle 6
L'organo di controllo nucleare delle Nazioni Unite ha invitato alla moderazione dopo l'attacco di domenica alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Rafael Grossi dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) ha confermato almeno tre colpi diretti contro le strutture di contenimento del reattore principale del sito. Tali attacchi «aumentano significativamente il rischio di un grave incidente nucleare», ha dichiarato. I funzionari russi dell'impianto hanno affermato che il sito è stato attaccato da droni militari ucraini, compreso un attacco alla cupola della sesta unità di potenza dell'impianto. L'agenzia di intelligence ucraina ha negato la responsabilità dell'attacco, affermando che le imitazioni russe «sono da tempo una ben nota pratica criminale degli invasori».
La Russia è stata accusata di utilizzare sistematicamente attacchi illegali con gas chimici contro i soldati ucraini. Le truppe ucraine hanno affermato di essere state sottoposte ad attacchi «quasi quotidiani» da parte di piccoli droni che rilasciavano gas lacrimogeni e altre sostanze chimiche. L'uso di tali sostanze è vietato in tempo di guerra dalla Convenzione sulle armi chimiche.
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è in visita ufficiale in Cina per discutere della guerra in Ucraina. I colloqui in programma lunedì e martedì tra Russia e Cina riguarderanno la cooperazione bilaterale e «temi caldi», come la crisi in Ucraina e l'Asia-Pacifico, ha dichiarato il Ministero degli Esteri russo. Sabato gli Stati Uniti hanno avvertito gli alleati che la Cina ha fornito informazioni geospaziali a Mosca nella sua guerra contro l'Ucraina. Secondo quanto riportato, la Cina ha fornito alla Russia immagini satellitari per scopi militari, oltre a microelettronica e macchine utensili per carri armati.
Tre civili sono stati uccisi in un attacco russo contro il villaggio di Guliaipole, nella regione ucraina sud-orientale di Zaporizhzhia, secondo quanto riferito dal governo regionale. Il Guardian non ha potuto verificare in modo indipendente queste affermazioni.
Un civile è stato ucciso e altri quattro sono rimasti feriti dopo l'intercettazione di droni ucraini a Belgorod. Una donna è stata uccisa e altre quattro persone sono rimaste ferite dopo che le difese aeree hanno abbattuto dei droni ucraini in avvicinamento alla città russa di Belgorod, secondo una dichiarazione del governatore locale pubblicata su Telegram.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che Kiev perderà la guerra contro la Russia se il Congresso degli Stati Uniti non approverà gli aiuti militari per combattere l'invasione di Mosca. I repubblicani al Congresso hanno bloccato per mesi decine di miliardi di dollari di assistenza militare. «È necessario dire espressamente al Congresso che se il Congresso non aiuterà l'Ucraina, questa perderà la guerra» ha detto Zelensky durante un incontro video, aggiungendo: «Se l'Ucraina perde la guerra, altri Stati saranno attaccati». Nel fine settimana il presidente ha avvertito che l'Ucraina potrebbe rimanere senza missili di difesa aerea se la Russia continuerà la sua intensa campagna di bombardamenti a lungo raggio.
La Russia ha intensificato gli attacchi a Chasiv Yar nel tentativo di consolidare le conquiste territoriali degli ultimi mesi. Chasiv Yar dista meno di 30 km da Kramatorsk, un importante snodo ferroviario e logistico per l'esercito ucraino. «La situazione è abbastanza difficile e tesa», ha dichiarato Oleg Kalashnikov, portavoce di una brigata dell'esercito ucraino schierata nella zona. I russi stanno utilizzando attacchi di fanteria e aerei, ha dichiarato alla televisione ucraina.