Oceania

La terra trema a Vanuatu: «È stato il terremoto più forte degli ultimi vent'anni»

Nelle scorse ore, un sisma di magnitudo 7.3 ha provocato frane e distrutto numerosi edifici nel Paese oceanico, già abituato a forti scosse – Ancora ignoti l'entità dei danni e il numero delle vittime
© Dan McGarry via AP (Keystone)
Red. Online
17.12.2024 10:45

(Aggiornato alle 11:55) Vanuatu ai terremoti è abituata. Ma quello che ha colpito la capitale, Port-Vila, nelle scorse ore, è stato diverso. Una scossa di magnitudo 7.3 ha fatto tremare la terra, provocando frane, schiacciando automobili e distruggendo numerosi edifici, tra cui un complesso che ospita numerose ambasciate occidentali. Motivo per cui, il terremoto è stato percepito come «il più forte degli ultimi vent'anni», secondo le dichiarazioni dei cittadini. L'epicentro del sisma è stato individuato in mare, a una profondità di 43 chilometri e a soli 30 chilometri a ovest di Port-Vila. 

In tutto l'arcipelago, ora, manca la corrente elettrica e anche la comunicazione, a causa delle interruzioni delle reti mobili, risulta difficile. L'entità dei danni, al momento, non è ancora chiara, ma secondo le prime segnalazioni ci sarebbero vittime, anche nella capitale. Stando a quanto riferiscono i reporter che si trovano nel Paese oceanico ci sono «diverse persone visibilmente e gravemente ferite fuori dal pronto soccorso dell'ospedale». A confermarlo, anche un filmato dell'emittente statale VBTC, che mostra decine di persone fuori dall'ospedale centrale di Vila, molte delle quali distese sulle barelle, in attesa di cure. 

Dall'arcipelago, però, arrivano anche notizie peggiori. Secondo quanto dichiarato all'AFP da Michael Thompson, direttore della compagnia Vanuatu Jungle Zipline, ci sarebbero anche alcuni cadaveri stesi per le strade. «Ci sono diversi edifici crollati in città. È in corso una grande operazione di soccorso per liberare le persone che potrebbero essere ancora vive». 

Gli abitanti, nel frattempo, non fanno che confermare l'intensità di questo sisma. «Pensavo che il soffitto della nostra casa sarebbe crollato», ha raccontato la moglie di Michael Thompson alla BBC. «Qui da noi si verificano spesso terremoti, ma non come questo. La casa ha crepe enormi in tutta la sua lunghezza, le porte scorrevoli in vetro sono rotte». Come se non bastasse, gli abitanti di Vanuatu continuano ad avvertire molte scosse di assestamento. «Questa cosa ci rende nervosi», ha aggiunto la donna. Lo United States Geological Survey, a tal proposito, ha segnalato almeno quattro scosse di assestamento attorno a Port Vila, con magnitudo comprese tra 4,7 e 5,5 nelle due ore successive al primo terremoto. 

Come detto, tra gli edifici danneggiati gravemente ci sono anche quelli delle ambasciate occidentali. E, in particolare, la struttura che ospita l'ambasciata degli Stati Uniti, del Regno Unito, di Francia e l'Alto Commissariato della Nuova Zelanda. Come rivelano alcuni funzionari statunitensi, l'edificio ha subito «danni considerevoli», ma tutto il personale è stato sfollato, in sicurezza. 

Nonostante, a una prima occhiata, l'impatto di questo terremoto sia stato piuttosto devastante, i residenti sono sicuri di una cosa. «Vanuatu supererà anche questo», ha dichiarato, sempre alla BBC, il signor McGarry, che vive sull'arcipelago. «La gente di Vanuatu affronta disastri naturali ogni anno. È nel nostro sangue. Ma supereremo anche questa, anche se con qualche sofferenza».