La svolta

La Turchia saluta l'età pensionabile

A caccia di consensi in vista delle elezioni, il presidente Erdogan ha annunciato un provvedimento che consente, subito, a oltre 2 milioni di cittadini turchi di esercitare il diritto alla pensione
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Red. Online
30.12.2022 13:45

Le elezioni sono vicine, oramai, e il sultano Recep Tayyip Erdogan, presidente se non presidentissimo della Turchia, cerca di guadagnare consensi con misure definite populiste. Per dire: Erdogan ha appena annunciato la fine del requisito dell’età pensionabile. Tradotto: oltre 2 milioni di cittadini turchi, ora, possono scegliere subito di esercitare il diritto alla pensione. Erdogan ne ha parlato ieri durante una conferenza stampa. In Turchia, finora, le donne andavano in pensione a 58 anni e gli uomini a 60. «Con il regolamento che condividiamo oggi, circa 2,25 milioni di persone in più avranno diritto ad andare in pensione» si legge in una nota della presidenza. «Non si applicherà alcun limite di età per avere diritto alla pensione».

La misura soddisfa, incredibilmente ma nemmeno troppo, vista la ricerca di consensi di Erdogan, l’opposizione e i sindacati, che chiedevano – al posto del raggiungimento di un’età minima – un numero obbligatorio di giorni lavorati per poter beneficiare della pensione.

Il provvedimento appena presentato concerne tutti coloro che hanno cominciato a lavorare prima del settembre 1999 e che vantano 20-25 anni di vita lavorativa presso la previdenza sociale. La riforma si aggiunge all’aumento del salario minimo, divenuto realtà la settimana scorsa, che nel 2023 passerà a 8.500 lire turche (più o meno 418 franchi) per un aumento del 100% rispetto a un anno fa e del 55% se prendiamo come termine di paragone lo scorso mese di luglio.

Erdogan, ad ogni modo, ha ricordato che per accedere alla pensione ognuno deve rispettare tre condizioni chiave: il numero di giorni retribuiti con un salario, il periodo coperto versando contributi e l’età. La riforma, però, cambia proprio questo schema. Toccando l’età.

Cifre alla mano, mentre scriviamo queste righe i pensionati in Turchia sono 13,9 milioni. «Il regolamento che abbiamo approvato copre coloro che rispettano le prime due condizioni, ma stanno aspettando il pensionamento solo a causa della loro età» ha detto Erdogan.

La modifica, va da sé, comporta «un grande sacrificio da parte dello Stato» per dirla con il sultano. La Turchia, fra l’altro, sta attraversando una fase di iper-inflazione. A novembre, aveva superato l’84% annuo. Erdogan, di suo, ha spinto affinché la Banca centrale abbassasse i tassi di interesse ma la mossa, a detta degli esperti, ha soltanto accelerato la svalutazione della lira turca e fatto schizzare verso l’alto, una volta di più, i prezzi.

La domanda, quindi, è più che mai lecita: d’accordo l’addio all’età pensionabile, ma il nuovo esercito di baby-pensionati che potere di acquisto avrà?