La violenta tempesta tra Ucraina e Russia: morti, feriti e sfollati
Non solo la guerra. A colpire duro i civili nei territori occupati dai russi in Ucraina ci si mette anche il maltempo, proprio mentre l’esercito russo starebbe preparando un massiccio attacco alle infrastrutture energetiche ucraine, come lo scorso inverno. Nel weekend una violenta tempesta invernale ha lasciato quasi due milioni di persone senza elettricità nelle regioni russe e ucraine di frontiera. Il Ministero dell'Energia ucraino, fa sapere Meduza, ha riferito che 2.019 insediamenti in 16 regioni del Paese hanno subito blackout. Quest'oggi centinaia di località risultano ancora senza corrente elettrica. La situazione risulta complicata in Crimea, della regione ucraina di Odessa, nelle regioni di Donetsk e Lugansk, nella parte occupata dai russi della regione di Zaporizhzhia, ma nelle regioni russe di Krasnodar e Rostov, nonché nel Daghestan. Le autorità ucraine hanno fatto sapere che almeno 10 persone sono morte a causa del maltempo e 23 sono rimaste ferite, tra cui bambini.
Crimea
In Crimea la tempesta ha lasciato senza corrente elettrica circa 498 mila persone, con diversi comuni che hanno dichiarato lo stato di emergenza.
I residenti del distretto di Chornomorske sono rimasti senza acqua e senza riscaldamento, mentre nel distretto di Saky le forniture di gas hanno subito un’interruzione dopo che un gasdotto è stato danneggiato dalla tempesta. Diverse strade della penisola si sono allagate. Decine di edifici residenziali e veicoli sono rimasti danneggiati. A Sebastopoli, l'allagamento di un acquario avrebbe invece causato la morte di centinaia di animali. I meteorologi russi hanno parlato della tempesta più grave osservata in Crimea da quando è stato introdotto il monitoraggio delle condizioni metereologiche.
Secondo il Ministero russo per le situazioni di emergenza, una persona nella regione è rimasta uccisa e 10 sono rimaste ferite a causa della tempesta. Più di 350 persone sono state evacuate. A Sochi si contano due morti a causa del maltempo e sono previste nevicate.
A Evpatoria si sono verificate inondazioni su larga scala e i soccorritori hanno evacuato 142 persone da 40 edifici residenziali e case allagate. Altre 100 persone sono state evacuate da un albergo. I venti nella zona hanno superato i 140 km/h.
Donetsk, Lugansk e Zaporizhzhia
Nelle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e nella parte della regione di Zaporizhzhia occupata dai russi, numerosi comuni sono stati colpiti da blackout. Solamente nella regione di Donetsk oltre 500 mila persone sono rimaste senza elettricità, mentre nella regione di Zaporizhzhia sono stati registrati numerosi allagamenti.
Odessa
Nella regione di Odessa, i soccorritori hanno utilizzato anche i mezzi corazzati per rimuovere la neve. La polizia ha ricevuto segnalazioni per oltre 70 incidenti stradali. A causa della neve sono state evacuate decine di persone.
Krasnodar
Nel porto di Taman, nella regione russa di Krasnodar, la tempesta ha causato lo spiaggiamento di una una nave cargo battente bandiera del Belize che trasportava cereali: a bordo dell’imbarcazione erano presenti 21 membri dell'equipaggio. Non sono state segnalate vittime.
A Sochi e Adler il vento ha abbattuto numerosi alberi. Dieci aerei diretti all'aeroporto di Sochi sono stati dirottati verso altri aeroporti. Nella città famosa per le Olimpiadi invernali del 2014 il Mar Nero fa paura, con violente onde che hanno allagato la costa. Le ferrovie russe hanno fatto sapere che circa 50 treni hanno subito ritardi a causa del maltempo. Ad Anapa, autorità hanno chiuso le scuole, mentre in 43 comuni i fiumi sono a rischi esondazione e i forti venti destano preoccupazioni.