Il caso

La visita di Donald Trump Jr. in Groenlandia è stata tutta una messinscena?

Secondo alcune fonti presenti a Nuuk, l'entourage del figlio del presidente USA avrebbe distribuito cappellini MAGA e pagato il pranzo ad alcuni senzatetto per fingersi fan del presidente USA
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Red. Online
10.01.2025 16:30

La visita in Groenlandia di Donald Trump Jr., primogenito del presidente USA, fa ancora discutere. Nonostante il figlio del tycoon abbia parlato di semplice turismo, appare evidente che la mossa faccia parte dei piani del presidente eletto di ottenere un maggiore controllo sulla Groenlandia, nonché il supporto dei suoi abitanti.

Le immagini dei groenlandesi con i berretti rossi con la scritta «Make America Great Again (MAGA)» in posa insieme a Donald Jr. hanno fatto il giro del mondo. Ma, secondo diverse fonti citate dall'emittente di servizio pubblico danese DR, molti dei partecipanti al pranzo offerto all'Hotel Hans Egede di Nuuk sarebbero stati senzatetto o persone in condizioni sociali disagiate.

Donald Trump Jr. ha pure documentato la visita su X, diffondendo foto e video insieme alla «comunità locale di Nuuk». «La Groenlandia ama l'America e Trump!!! Persone incredibili con un'accoglienza altrettanto fantastica. Vogliono solo poter utilizzare alcune delle incredibili risorse che hanno e permettere a se stessi, al loro Paese e ai loro figli di prosperare», si legge in un post.

Grande entusiasmo, dunque? Non proprio. Secondo diverse fonti sarebbe stata tutta una messinscena per portare acqua al mulino di Donald Trump padre, che negli scorsi giorni ha mostrato tutto il suo interesse per l’isola appartenente al Regno di Danimarca.

Quelli immortalati nelle foto e nei video «sono senzatetto o anziani che non hanno lavoro e tutto d'un tratto si trovano in un ristorante dove non son mai stati prima d'ora» ha dichiarato a DR Tom Amtoft, sostenendo che quelle persone sono state «usate». L’uomo vive a Nuuk da 28 anni e ha affermato di aver riconosciuto diversi volti nei contenuti postati da Donald Trump Jr. e dal suo entourage sul social media di Elon Musk. Secondo Amtoft, la squadra del figlio del tycoon avrebbe distribuito cappellini MAGA e incoraggiato i presenti a scandire slogan pro-Trump davanti alle telecamere: «Quelle persone sono state corrotte, è profondamente disgustoso», ha sentenziato la fonte.

DR ha pure contatto il supermercato Brugseni di Nuuk e diversi dipendenti hanno confermano che gli addetti alle pubbliche relazioni di Trump Jr. stavano distribuendo cappellini MAGA in la strada davanti al negozio, invitando i passanti ignari a un pranzo gratuito all'Hotel Hans Egede.

Anche Steffen Kretz, corrispondente internazionale di DR, ha parlato con alcuni partecipanti al siparietto MAGA, spiegando che ad alcuni di loro è stato semplicemente chiesto se volessero mangiare «nel miglior ristorante della città».

Intervistato da Politico.eu, Pipaluk Lynge, presidente della Commissione parlamentare Esteri e Sicurezza del Parlamento groenlandese e membro del maggiore partito dell'isola, ha parlato di una «messinscena»: «A nessun giornalista è stato permesso di intervistarlo. È stato tutto inscenato per far sembrare che noi - i groenlandesi - fossimo MAGA e amassimo far parte degli Stati Uniti», ha detto Lynge, secondo il quale, all'arrivo del figlio di Trump «la gente era curiosa, ma alcuni si sono fatti fotografare mentre gli facevano il dito medio all'aeroporto. Alcuni hanno scritto su Facebook: Yankee go home». Lynge ha poi aggiunto: «Sappiamo come trattano gli Inuit in Alaska. Vogliono renderci grandi prima di cercare di invaderci».

C'è stata però anche una voce fuori dal coro: Jørgen Boassen, che si definisce «il più grande fan di Trump in Groenlandia», ha affermato che al pranzo all'Hotel Hans Egede hanno partecipato sia cittadini «comuni» che persone socialmente svantaggiate. Questo perché, secondo lui, per Trump Jr. era importante incontrare tutte le fasce della società. Secondo Boassen nessuno è stato corrotto.