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Il segretario di Stato statunitense ha pure spiegato che qualsiasi piano «che lasci Hamas nella Striscia è un problema» e Israele non lo accetterà – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:47
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Pro-Hezbollah attaccano mezzi UNIFIL, ferito un generale
Dimostranti pro-Hezbollah hanno attaccato un convoglio dell'Unifil incendiando uno dei mezzi, nel corso di un'imboscata nei pressi dell'aeroporto di Beirut. Si tratterebbe del convoglio del vicecomandante delle forze, un generale nepalese il quale, secondo alcune fonti, è rimasto ferito.
16:43
16:43
«Bambino di 8 anni ferito in Cisgiordania da un colpo dell'IDF»
Durante un raid in Cisgiordania, le truppe israeliane hanno sparato e avrebbero ferito gravemente un bambino di otto anni attraverso una finestra mentre si trovava nella sua casa a Sa'ir, a nord di Hebron, ha raccontato il padre ai media palestinesi, citati da quelli israeliani.
Il proiettile ha colpito di striscio la testa del bambino e le schegge avrebbero danneggiato gli occhi. Il padre afferma che dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico per ripristinare la vista e attualmente è in condizioni stabili.
«In un attimo mi sono ritrovato ricoperto di sangue, non sapevo cosa mi fosse successo», ha raccontato il bambino ai media palestinesi mentre era in ospedale. L'Idf ha riferito che sta indagando sull'accaduto.
15:38
15:38
Il capo dell'IDF Halevi si scusa con le soldate liberate
Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha incontrato oggi al ministero della Difesa a Tel Aviv quattro delle cinque soldate osservatrici rilasciate da Hamas e si è scusato con loro perché i vertici dell'IDF non presero sul serio i loro avvertimenti sui 'movimenti a Gaza' prima del 7 ottobre.
Agam Berger, Liri Elbag, Naama Levi e Karina Aryeiv, durante l'incontro, hanno raccontato la loro esperienza in cattività e la sensazione di abbandono il giorno del massacro.
Sette osservatrici furono rapite quel giorno dalla base di Nahal Oz: Uri Megidish fu salvata dall'Idf, Noa Marciano venne assassinata in prigionia a Gaza. Le altre cinque sono rimaste prigioniere per 15 mesi.
15:36
15:36
«Domani gli ostaggi israeliani saranno liberati in diversi posti di Gaza»
Il rilascio degli ostaggi previsto per domani avverrà da almeno due località diverse di Gaza, riferiscono i media israeliani. Sasha Trufanov, cittadino russo-israeliano, tenuto prigioniero dalla Jihad islamica, sarà liberato a Khan Yunis, nel sud della Striscia, mentre gli altri due rapiti, Saguy Dekel-Hen e Yair Horen, trattenuti da Hamas, saranno rilasciati da un altro punto o da due differenti.
Il fratello di Yair, Eitan Horen, preso in ostaggio anche lui il 7 ottobre, non è incluso nell'elenco dei primi 33 che devono essere rilasciati.
13:24
13:24
Netanyahu accetta la lista degli ostaggi israeliani che saranno liberati da Hamas
La lista dei nomi dei tre ostaggi israeliani detenuti a Gaza che saranno liberati domani trasmessa dal movimento islamista Hamas a Israele tramite gli intermediari del Qatar e dell'Egitto è stata accettata dal governo dello Stato ebraico, rende noto l'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu. I tre sequestrati hanno 29, 36 e 46 anni.
12:40
12:40
In Arabia Saudita il primo summit arabo contro il piano di Trump per Gaza
L'Arabia Saudita ospiterà a febbraio un vertice di cinque paesi arabi per elaborare una risposta congiunta al piano del presidente degléi USA Donald Trump di svuotare la Striscia di Gaza dei suoi abitanti e ricostruirla sotto il controllo americano. Lo ha annunciato una fonte vicina al governo saudita.
Il vertice riunirà i leader di Arabia Saudita, Egitto, Qatar, Emirati Arabi e Giordania, qualche giorno prima di quello previsto il 27 febbraio in Egitto.
Secondo la stessa fonte, l'incontro di Riad ribadirà il rifiuto dello "sfollamento degli abitanti di Gaza" e del loro "trasferimento" fuori da questo territorio.
08:40
08:40
Il punto alle 8
L'IDF ha dichiarato giovedì che l'aeronautica ha condotto «attacchi basati sull'intelligence contro siti militari di Hezbollah contenenti armi e lanciatori, che rappresentano una minaccia diretta per il fronte interno israeliano».
Secondo l'unità dei portavoce dell'IDF, «l'attività terroristica in questi siti è una chiara violazione delle intese tra Israele e Libano. L'IDF continua ad operare per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele, rimane impegnata nelle intese e opererà per prevenire qualsiasi tentativo di riarmo o di ricostruzione della forza da parte dell'organizzazione terroristica Hezbollah», ha aggiunto la dichiarazione.
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio, intanto, ha accusato i Paesi del Medio Oriente di aver affermato di avere a cuore i palestinesi, ma che «nessuno di loro vuole prendere alcun palestinese, nessuno di loro ha mai fatto nulla per Gaza».
Intervenuto al Clay Travis and Buck Sexton Show, Rubio ha affermato che «qualsiasi piano che lasci Hamas a Gaza sarà un problema, perché Israele non lo tollererà».
Rubio ha aggiunto che, secondo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, questo è «l'unico piano» per Gaza e se gli Stati arabi hanno «un piano migliore, ora è il momento di presentarlo».