Italia

L’acqua alta rallenta a Venezia

Stasera, infatti, la massima sta faticando a raggiungere quota 80 cm
© AP/Luca Bruno
Ats
13.11.2019 23:51

L’acqua alta rallenta decisamente a Venezia. Dopo una serie di misure record nelle ultime 24 ore - con il picco ieri di 187 centimetri sul medio mare - stasera la massima sta faticando a raggiungere quota 80 centimetri, sotto la quale neppure piazza San Marco viene allagata. Il vento di scirocco è scemato, la pressione atmosferica è in aumento, e questo gioca contro le maree eccezionali. Stasera erano risuonate ancora le sirene d’allerta, per una previsione di 125 cm, alle 23.35; poi la stima è stata via via rivista al ribasso dal Centro maree. Da oltre un’ora il livello sta oscillando tra 76 e 77 centimetri sul medio mare.

Ad ogni modo si è trattato dell’acqua alta peggiore degli ultimi 50 anni, tanto da spingere la città sull’orlo del baratro. La Serenissima, risvegliatasi dopo la notte del metro e 87 di marea, è apparsa una città allo stremo, ferita. Ma non morta.

Gondole e barche scaraventate sulle rive, giganteschi vaporetti accartocciati sui masegni agli Schiavoni come giocattoli (sono cinque i mezzi pubblici affondati o danneggiati): il «day after» di Venezia è iniziato sotto un cielo grigio e carico di pioggia, con l’allarme per un altro assalto della marea. Che per fortuna non ha infierito. Un metro e 44 centimetri sul medio mare a metà mattina. Una misura eccezionale, che è apparsa tuttavia quasi normale dopo la catastrofe di 12 ore prima.

I danni, da stimare con certezza, sono nell’ordine delle centinaia di milioni di euro, ha anticipato il sindaco Luigi Brugnaro, che ha passato la notte a far sopralluoghi in ogni dove, ed ha chiesto la dichiarazione di stato di emergenza.

In città, nel pomeriggio, è arrivato anche il premier italiano Giuseppe Conte - «è una situazione drammatica, c’è una comunità che soffre», ha detto - che si fermerà a Venezia anche domani. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha telefonato al sindaco Brugnaro per informarsi delle condizioni della città.

Colpiti dalla mareggiata alcuni dei simboli di Venezia nel mondo: la Basilica di San Marco, dove la marea è entrata come un fiume nella cripta, il teatro La Fenice, che ha dovuto annullare i concerti previsti per stasera e domani, il municipio di Ca’ Farsetti, sul Canal Grande, rimasto isolato.

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