Maltempo

L'alluvione non ferma la Liga, e in Spagna è polemica: «Non ha senso giocare adesso»

Giocatori e allenatori hanno preso posizione contro il proseguimento del campionato, ma gli organizzatori non ne vogliono sapere: «Il messaggio migliore è dare visibilità, generare risorse e spiegare al mondo che dobbiamo essere in campo per andare avanti»
©Angel Garcia
Red. Online
02.11.2024 18:30

In Spagna, nel bel mezzo della tragedia che sta affrontando la regione di Valencia, è polemica per la decisione della Liga di non sospendere il campionato in segno di solidarietà con le vittime della DANA. Giocatori e allenatori, in queste ore, hanno preso posizione chiedendo, in una situazione di emergenza e lutto, di mettere in pausa le partite. Nulla da fare. Questo weekend sono state rinviate Valencia-Real Madrid e Villarreal-Rayo Vallecano. Gli altri 8 match si giocano regolarmente.

Si tratta, si è difesa la Liga, di una questione di solidarietà. Giorni fa, gli organizzatori del campionato spagnolo hanno lanciato una raccolta fondi per le vittime del maltempo. Il ragionamento, dunque, è: teniamo gli stadi aperti, raccogliamo più denaro e convogliamolo verso la Comunitat Valenciata colpita dalla tragedia. «Crediamo che nella terribile situazione che stiamo vivendo in Spagna, il miglior messaggio sia quello di non fermarsi, tranne che nelle zone colpite. Il messaggio migliore è essere in prima linea nel nostro lavoro come tutti i lavoratori di altri settori, dando visibilità, generando risorse e spiegando al mondo che dobbiamo essere tutti in campo per andare avanti».

Sarà. Quel che è certo è che le motivazioni non hanno convinto, per nulla, tanti esponenti del calcio spagnolo, che in queste ore hanno evidenziato come di fronte allo shock di un simile disastro, l'unico atto logico fosse lo stop. Totale.

Fra i volti più a carismatici della protesta, il «Cholo» Diego Simeone, l'allenatore dell'Atletico Madrid: «Non ha alcun senso giocare questo fine settimana. Ciò che sta succedendo da una parte è durissimo per il numero di vittime, dall’altro è emozionante per le migliaia di persone che sono scese in strada ad aiutare, chi con un badile, chi senza niente, una cosa che dice un mondo di bene di questo Paese. A noi dicono di andare avanti e lo facciamo, ma è molto triste».

Ancora più diretto Pablo Maffeo, giocatore del Maiorca che è sceso in campo nell'anticipo contro l'Alaves. «A Valencia è una tragedia e credo che in situazioni come questa non si dovrebbe giocare la giornata di campionato. Ci sono molte persone che hanno parenti e amici lì; e sappiamo che stanno passando un brutto momento» le sue parole. Simile presa di posizione per l'allenatore del Barcellona, Hansi Flick: «Andrebbe sospeso tutto perché è davvero una tragedia per la Comunità Valenciana e per tutta la Spagna». E, ancora, Jose Bordalas, tecnico del Getafe «Non ha alcun senso. La giornata andava sospesa in maniera integrale. Siamo di fronte alla peggior catastrofe degli ultimi decenni, non si doveva giocare».


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