Trump è presidente, le reazioni dal mondo
«Dio mi ha salvato per una ragione, affinché salvassi il Paese e lo facessi tornare una grande nazione. Il futuro sarà roseo. Compieremo questa missione insieme. Metterò tutte le mie energie per voi, per ricoprire la più importante carica al mondo. Come ho fatto nel mio primo mandato, governerò mantenendo le promesse. Il Paese sarà più forte, potente, sicuro. È arrivato il momento di lasciare il passato alle spalle. America First, questo Paese tornerà a essere grande. Il futuro sarà più ambizioso, ricco, sicuro, forte. Dio benedica gli Stati Uniti d'America». Sono le prime parole di Donald Trump, che ha rivendicato la vittoria davanti ai sostenitori all’headquarter della sua campagna, al Convention Center di Palm Beach.
Il primo a esultare insieme al tycoon è stato il premier ungherese, Viktor Orban, che su X ha scritto: «Il più grande ritorno nella storia politica degli Stati Uniti! Congratulazioni al presidente Donald Trump per la sua enorme vittoria. Una vittoria necessaria per il mondo!».
«Mi congratulo vivamente con Donald Trump. L'UE e gli Stati Uniti sono più che semplici alleati: siamo legati da un vero partenariato tra i nostri popoli, che unisce 800 milioni di cittadini. Allora lavoriamo insieme a un'agenda transatlantica forte che continui a dare risultati per loro», scrive su X la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
«Mi sono appena congratulato con Donald Trump per la sua elezione a presidente degli Stati Uniti. La sua leadership sarà ancora una volta fondamentale per mantenere forte la nostra Alleanza. Non vedo l'ora di lavorare di nuovo con lui per promuovere la pace attraverso la forza della NATO», scrive su X il segretario generale della NATO Mark Rutte.
«Congratulazioni a Donald Trump per la sua vittoria e la sua elezione come 47. presidente degli Stati Uniti. Lavoreremo sulle nostre relazioni bilaterali strategiche e per una forte partnership transatlantica»: così su X il premier spagnolo, Pedro Sánchez, in un messaggio in inglese.
L'Europa deve «prendere in mano il proprio destino», ha dichiarato la portavoce del governo francese. «Questo dovrebbe farci chiedere non cosa faranno gli Stati Uniti, ma cosa è capace di fare l'Europa. In un certo numero di settori assolutamente chiave, difesa, reindustrializzazione, decarbonizzazione, dobbiamo prendere in mano il nostro destino», ha detto Maud Bregeon a RTL. Il presidente francese Emmanuel Macron si è congratulato su X con Donald Trump e si è detto «pronto a lavorare insieme» con «rispetto e ambizione». La presidente del Rassemblement National, Marine Le Pen: «Auguro a Donald Trump ogni successo nella sua nuova presidenza. La democrazia americana si è chiaramente espressa e gli americani hanno scelto liberamente il presidente. La nuova era politica che si apre deve contribuire al rafforzamento delle relazioni bilaterali e al perseguimento del dialogo e della cooperazione costruttiva sulla scena internazionale».
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si congratula con Donald Trump per la sua «impressionante» vittoria. E si augura che la vittoria di Trump «aiuterà l'Ucraina a ottenere una pace giusta».
«Vince chi vive di amore per il proprio Paese e non di odio verso gli stranieri», ha scritto su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, senza citare esplicitamente le Presidenziali USA. «Kamala Harris aveva ragione quando citava il Salmo 30:5: "Il pianto può durare una notte, ma la gioia arriva al mattino". "Alleluia", aggiungo da parte mia». Donald Trump «ha una qualità che ci è utile: essendo un uomo d'affari fino al midollo, è mortalmente avverso a spendere soldi per vari tirapiedi e accoliti, per alleati idioti... La domanda è quanto Trump sarà costretto a dare per la guerra» in Ucraina, scrive su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non sapere se Vladimir Putin si congratulerà con Trump, ricordando che gli Stati Uniti sono «un Paese ostile, direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra» contro la Russia. Peskov ha aggiunto che Mosca giudicherà la presidenza Trump in base a «passi concreti». «Gli USA sono in grado di contribuire alla fine del conflitto in Ucraina, ma questo non può essere fatto dall'oggi al domani. Siccome proprio gli USA sono il Paese che butta costantemente benzina sul fuoco in questo conflitto e vi partecipa direttamente, essi sono in grado di cambiare la traiettoria della loro politica, ma se questo sarà fatto e in che modo lo sapremo solo dopo gennaio».
«Non importa chi diventerà presidente degli Stati Uniti, perché i nostri piani sono già stati fatti», ha affermato la portavoce del governo iraniano, Fatemeh Mohajerani, come riferisce Isna.
Benjamin Netanyahu si è congratulato con Donald Trump per il «più grande ritorno della storia». La vittoria di Trump segna «una forte ripresa della grande alleanza» con Israele, afferma il premier israeliano.
Un alto funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha dichiarato che Donald Trump sarà messo alla prova sulle sue dichiarazioni secondo cui, in qualità di presidente degli Stati Uniti, potrà fermare la guerra nel giro di poche ore. «Esortiamo Trump a imparare dagli errori di Joe Biden», ha detto Abu Zuhri.
«Mi congratulo con il mio amico Donald Trump», ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. «Spero che le relazioni tra la Turchia e gli USA si rafforzino e che le crisi e le guerre regionali e globali, in particolare la questione palestinese e la guerra tra Russia e Ucraina, giungano al termine, credo che saranno fatti maggiori sforzi per un mondo più giusto», ha scritto in un messaggio su X, augurandosi che il risultato elettorale sia «benefico per il nostro popolo, amico e alleato degli Stati Uniti, e per tutta l'umanità».
Il premier britannico, Keir Starmer, si è congratulato con Donald Trump per la sua «storica vittoria elettorale», sottolineando di «non veder l'ora di lavorare» con lui. «In quanto stretti alleati, siamo fianco a fianco in difesa dei nostri valori condivisi di libertà, democrazia e spirito imprenditoriale», ha aggiunto il primo ministro laburista.
La premier italiana Giorgia Meloni su X: «A nome mio e del Governo italiano, le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni "sorelle", legate da un'alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro Presidente». Matteo Salvini, dal canto suo, scrive: «Patriottismo, controllo delle frontiere, tagli alle tasse, radici cristiane, libertà di parola, impegno per la pace nel mondo. Il buon senso, la passione e la speranza vincono negli Stati Uniti! Che giornata storica!».
Tra i sovranisti europei esulta anche Geert Wilders. «Congratulazioni presidente Trump, congratulazioni America». Nessuno ci ferma, combattiamo sempre e vinciamo le elezioni«, scrive il leader del Pvv su X, in un messaggio a caratteri cubitali. «Gli Stati Uniti sono un alleato importante per i Paesi Bassi, sia a livello bilaterale che in contesti internazionali come la NATO. Attendo con ansia la nostra stretta collaborazione sugli interessi condivisi tra Stati Uniti e Paesi Bassi», è il messaggio, più istituzionale, del premier olandese Dick Schoof.
Le elezioni presidenziali «sono affari interni degli USA e rispettiamo la scelta del popolo americano. La nostra politica nei confronti degli Stati Uniti è coerente e continueremo a vedere e gestire le relazioni in conformità con i principi di rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione win-win», ha detto la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, auspicando una «coesistenza pacifica» con Washington.