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L'analisi degli USA: «La Russia ha commesso crimini contro l'umanità»

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L'analisi degli USA: «La Russia ha commesso crimini contro l'umanità»
Red. Online
18.02.2023 08:05
21:02
21:02
Mosca risponderà all'espulsione di diplomatici russi dall'Olanda

La Russia risponderà alla decisione dei Paesi Bassi di chiudere la sezione commerciale dell'ambasciata russa ad Amsterdam e di espellere diplomatici nel Paese. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo, citato dalla Tass. «La Russia darà una risposta adeguata», ha affermato.

21:00
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«Sconfiggere la Russia, ma senza schiacciarla»

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha detto di volere «la sconfitta della Russia» ma senza «schiacciarla». Lo si legge in un'intervista rilasciata a Le Journal du Dimanche in edicola domani, alla radio France Inter e a Le Figaro.

«Io voglio la sconfitta della Russia in Ucraina - ha detto Macron nell'intervista concessa a bordo dell'aereo presidenziale - e voglio che l'Ucraina possa difendere la sua posizione, ma sono convinto che alla fine non si concluderà militarmente. Non penso, come alcuni, che bisogna completamente distruggere la Russia, attaccarla sul suo territorio. Questa non è mai stata la posizione della Francia e mai lo sarà».

«Quello che serve oggi - ha continuato - è che l'Ucraina conduca un'offensiva militare che disturbi il fronte russo allo scopo di indurre il ritorno al negoziato». Macron si dice convinto che «nessuna delle due parti potrà ottenere una vittoria completa», poiché «gli effetti della mobilitazione non sono così importanti come si prevedeva e la Russia stessa ha dei limiti di capacità».

Sulla possibilità di un indebolimento di Vladimir Putin con il proseguire della guerra, il capo dell'Eliseo si chiede se «siamo davvero convinti che una soluzione democratica emerga dalla società civile russa presente sul posto dopo questi anni di inasprimento e in pieno conflitto. E ogni altra opzione in seno al sistema attuale diversa da Vladimir Putin mi sembra peggiore».

Quanto alla strategia europea, Macron sottolinea che «quello che stiamo facendo è la dissuasione attraverso un riarmo europeo. In Europa, non può ridursi ad acquistare armi. Bisogna anche poterle produrre e costruire la nostra architettura di sicurezza senza doverla delegare ad altri, agli americani o ai cinesi. L'Europa si farà tanto più facilmente rispettare quanto più avrà le sue armi. È anche un modo di accelerare la componente europea della Nato». Per il presidente francese, gli europei «devono costruire questa sovranità europea che, unica, assicurerà la nostra indipendenza e la nostra sicurezza».

20:12
20:12
La Cina continua a fornire droni commerciali alla Russia

La Cina continua fornire alla Russia piccoli droni commerciali che stanno aiutando le forze del Cremlino nella guerra contro l'Ucraina. Lo rivelano fonti dell'intelligence occidentale al Wall Street Journal.

Alcuni dei velivoli arrivano al fronte direttamente dall'impianto cinese della Da-Jiang Innovations Science & Technology Co., meglio conosciuta come DJI, mentre altri vengono trasportati attraverso gli Emirati Arabi Uniti.

Il Pentagono teme che i droni non stiano solo aiutando Mosca nel conflitto, ma stiano consentendo a Pechino di raccogliere informazioni cruciali sul campo di battaglia.

19:55
19:55
635 soldati ucraini hanno completato il training in Germania

Il Pentagono ha annunciato che il primo gruppo di soldati ucraini ha completato l'addestramento presso la base americana di Grafenwoehr, in Germania, mentre un secondo gruppo ha già iniziato il training di cinque settimane. Lo riporta la Cnn.

«Il primo gruppo di 635 militari ucraini ha concluso il corso a Grafenwoehr», si legge in una nota del portavoce del dipartimento della Difesa Usa, il generale Pat Ryder. Altri 710 soldati di Kiev hanno già iniziato il corso che comprende anche l'addestramento per manovrare il veicolo da combattimento Bradley e l'howitzer M109 Paladin. La prossima settimana altri 890 militari ucraini inizieranno il training sui veicoli da combattimento Stryker.

19:21
19:21
L'Olanda espelle diplomatici russi

Il ministero degli Esteri olandese ha annunciato oggi la chiusura della sezione commerciale dell'ambasciata russa ad Amsterdam e l'espulsione di diplomatici russi, accusando in particolare Mosca di continuare a tentare di inviare spie nei Paesi Bassi.

La Russia si rifiuta anche di rilasciare visti che consentirebbero ai diplomatici olandesi di lavorare a Mosca, ha precisato la stessa fonte, aggiungendo che il consolato generale olandese a San Pietroburgo chiuderà per mancanza di personale.

16:13
16:13
«Morti almeno 200 mila soldati russi»

«Dalle nostre valutazioni risulta che almeno 200 mila soldati russi sono morti in Ucraina». Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

«Quasi un milione di russi hanno lasciato il Paese dall'inizio dell'invasione», ha sottolineato. «Questo è quello che Putin ha fatto alla Russia».

15:29
15:29
«Le forze russe controllano gran parte della regione di Zaporizhzhia»

Le forze russe controllano circa il 62,5% del territorio della regione di Zaporizhzhia. Lo ha affermato il governatore filorusso ad interim della regione, Yevhen Balitsky.

«Al momento, il 62,5% della regione è sotto il controllo dell'amministrazione e delle truppe russe», ha detto ai giornalisti, secondo quanto riportato dalla Tass.

15:21
15:21
Attaccata la città di Khmelnytskyi

Le forze russe hanno attaccato la città di Khmelnytskyi, nell'ovest dell'Ucraina, colpendo una struttura militare ed edifici civili. Lo hanno riferito le autorità locali, sottolineando che l'attacco ha provocato due feriti.

«Questa mattina il nemico ha effettuato 2 attacchi sulla città di Khmelnytskyi», ha scritto su Telegram il governatore della regione omonima, Serhiy Gamaly.

«Sfortunatamente, è stata colpita una struttura militare e un colpo è caduto vicino a una fermata del trasporto pubblico. Case civili, 3 istituti scolastici sono stati danneggiati dall'onda d'urto, centinaia di finestre sono state rotte e 11 auto sono state danneggiate», continua il messaggio.

«Due civili sono andati in ospedale per chiedere aiuto. Si tratta di un uomo e una donna. L'uomo con una ferita da scheggia era su un autobus. I feriti hanno ricevuto assistenza medica e le loro condizioni sono stabili».

14:19
14:19
Gli USA: «La Russia ha commesso crimini contro l'umanità»

Gli Stati Uniti hanno stabilito «formalmente» che la Russia ha commesso «crimini contro l'umanità» in Ucraina. Lo ha annunciato il segretario di Stato americano Antony Blinken precisando che Washington è arrivata a questa conclusione «sulla base di un'attenta analisi delle leggi e dei fatti disponibili».

Tra i crimini contro l'umanità commessi dalle forze di Mosca, «esecuzione di uomini, donne e bambini ucraini; tortura di civili detenuti, stupri e deportazioni in Russia centinaia di migliaia di ucraini, compresi bambini che sono stati separati con la forza dalle loro famiglie».

Gli atti compiuti dalla Russia in Ucraina, accusa Blinken, «non sono casuali o improvvisati ma fanno parte di un attacco sistematico del Cremlino contro la popolazione civile ucraina».

«La nostra valutazione di oggi ha lo scopo di sottolineare l'incredibile portata delle sofferenze umane inflitte da Mosca ai civili», si legge ancora nella nota del dipartimento di Stato.

«Non ci può essere impunità per questi crimini. Tutti i responsabili devono pagare le conseguenze delle loro azioni», conclude il segretario di Stato assicurando l'impegno di Washington a «cercare giustizia per il popolo dell'Ucraina per tutto il tempo necessario».

14:16
14:16
«Vogliamo la pace, ma non a tutti i costi»

«Abbiamo iniziato qui una importante settimana. Noi stiamo combattendo sul terreno ma vogliamo anche la pace. Non una pace a tutti i costi però. Non ai costi degli ucraini. Non più Minsk. Non più linee di contatto. Abbiamo visto che queste cose non fermano la Russia». Lo ha detto il ministro degli Esteri dell'Ucraina Dmytro Kuleba a Monaco, in conferenza stampa. 

«Un anno fa ho incontrato persone che hanno detto non avremmo potuto resistere. Credete in noi, abbiate più fiducia in noi. E noi vinceremo. Nulla è impossibile. Ci sono molti esempi in cui paesi relativamente piccoli contro paesi più grandi. E noi non siamo piccoli se abbiamo il vostro appoggio», ha aggiunto il ministro ucraino.

«L'Ucraina riceverà gli aerei. È una questione di tempo. Capiamo che serva tempo. E sono sicuro che la Gran Bretagna avrà un ruolo in questo», ha poi detto ancora, sottolineando che la cosa importante è iniziare gli addestramenti il prima possibile.

14:13
14:13
«Kiev resiste, la Russia è indebolita»

«Un anno dopo sappiamo che Kiev resiste ancora. La Russia è indebolita. L'alleanza atlantica è più forte che mai». Lo ha detto la vicepresidente americana Kamala Harris a Monaco.

«Nessuna nazione è al sicuro in un mondo in cui un Paese può violare la sovranità e l'integrità territoriale di un altro», ha aggiunto Harris riferendosi alla valenza «strategica» dell'invasione russa dell'Ucraina. «Se l'azione di Putin avrà successo altri Paesi potrebbero seguirne l'esempio mettendo a rischio l'ordine internazionale. Per questo - ha detto ancora Harris - occorre far rispettare le regole che ci siamo dati dopo la seconda guerra mondiale» per mantenere la pace.

12:56
12:56
«Continueremo a sostenere l'Ucraina»

I membri del G7 ribadiscono «la loro determinazione a continuare a sostenere l'Ucraina nell'esercizio del suo diritto di difendersi dall'invasione della Russia, anche fornendo assistenza militare e di difesa».

Lo si legge nel documento finale della riunione dei ministri alla Conferenza di Monaco, la prima sotto presidenza giapponese alla quale ha partecipato anche il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Il G7, si afferma inoltre, evidenzia «gli sforzi concertati dei partner del G7+ nel fornire assistenza energetica per mitigare gli effetti dei brutali attacchi della Russia ai civili e alle infrastrutture critiche».

«La retorica nucleare irresponsabile della Russia è inaccettabile e qualsiasi uso di armi chimiche, biologiche o nucleari o di materiali correlati avrebbe gravi conseguenze», sostiene ancora il G7, sottolineando che i ministri «hanno condannano il sequestro e la militarizzazione da parte della Russia della centrale nucleare di Zaporizhzhya e hanno chiesto il ritiro immediato delle forze e del personale russi», ribadendo «il loro pieno sostegno agli sforzi dell'Aiea volti ad affrontare le preoccupazioni in materia di sicurezza nucleare in Ucraina».

08:06
08:06
IL PUNTO ALLE 8

La Gran Bretagna propone un cambiamento del Trattato Atlantico della NATO per proteggere l'Ucraina da una futura aggressione russa, garantendo a Kiev un sostegno «a lungo termine».

È quanto affermerà il premier britannico Rishi Sunak afferma nel suo discorso in programma oggi alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, come anticipato da una nota di Downing Street.

«Dobbiamo dimostrare che rimarremo al loro fianco, disposti e in grado di aiutarli a difendere il loro Paese ancora e ancora», aggiunge il primo ministro. Sunak lancia anche un appello ai Paesi alleati per «raddoppiare» il sostegno militare a Kiev.

Mentre i nostri sforzi collettivi stanno facendo la differenza sul campo, «ora è il momento di raddoppiare il sostegno» alle forze armate di Kiev, afferma Sunak. «Quando Putin ha iniziato questa guerra ha scommesso sul fatto che la nostra determinazione sarebbe venuta meno. Anche adesso scommette sul che fatto non avremo i nervi saldi - aggiunge Sunak -. Ma allora gli abbiamo dimostrato che si sbagliava, e lo dimostreremo ancora».

Secondo il primo ministro, inoltre, lo sforzo internazionale non serve solo a proteggere l'Ucraina, ma la sicurezza dell'intero continente europeo e l'ordine globale che ha preservato la pace e la sicurezza per 80 anni. «La posta in gioco in questa guerra è persino più grande della sicurezza e della sovranità di una nazione, riguarda la sicurezza e la sovranità di ogni nazione - sottolinea Sunak - perché l'invasione della Russia, i suoi ripugnanti crimini di guerra e la sua irresponsabile retorica nucleare sono sintomatici di una più ampia minaccia a tutto ciò in cui crediamo».

Intanto la Russia ha preparato una bozza di risoluzione al Consiglio di Sicurezza ONU che chiede al segretario generale Antonio Guterres di istituire una commissione internazionale indipendente per indagare sul sabotaggio degli oleodotti Nord Stream 1 e 2. Lo riferiscono fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro.

La bozza afferma che è stato stabilito oltre ogni ragionevole dubbio che le esplosioni di settembre sono state un atto di sabotaggio, piuttosto che un disastro tecnologico. E richiede che il segretario generale riferisca al Consiglio entro 14 giorni raccomandazioni per l'istituzione della commissione.