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Emmanuel Macron, aprendo la conferenza internazionale di sostegno alla popolazione e alla sovranità del Libano a Parigi, ha annunciato un aiuto di 100 milioni di euro per il Paese – Continuano, intanto, i bombardamenti israeliani: «I più violenti da inizio guerra» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:28
23:28
Khamenei: «Hezbollah è il più grande difensore del Libano»
La guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha affermato oggi che Hezbollah, sostenuto finanziariamente e militarmente da Teheran, è «il più grande difensore del Libano» contro Israele, che bombarda il Paese da un mese per neutralizzare il movimento.
«Hezbollah è il più grande difensore del Libano e il più grande scudo contro l'avidità del regime sionista, che mira da tempo alla disintegrazione del Libano», ha affermato.
21:24
21:24
Israele: «Ucciso il terrorista di Hamas Atiwi, già dipendente dell'Unrwa»
«In un'operazione congiunta delle Idf (le forze armate israeliane) e dello Shin Bet (il servizio di sicurezza interno dello Stato ebraico), un aereo dell'aeronautica militare ha attaccato ieri e ucciso il terrorista Muhammad Abu Atiwi, dell'organizzazione terroristica Hamas».
Lo scrivono sulla rete sociale X le Idf precisando che «il terrorista ha lavorato come dipendente dell'Unrwa (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente) a partire da luglio 2022. Atiwi è stato coinvolto nell'omicidio e nel rapimento di civili israeliani e ha comandato l'omicidio a Migunit sulla Route 232 nella zona di Ra'im nel massacro del 7 ottobre (del 2023). Durante la guerra, ha inoltre diretto e realizzato una serie di complotti terroristici contro le Idf operanti nella Striscia di Gaza», proseguono le forze armate israeliane.
21:10
21:10
Hamas: «Pronti a cessare il fuoco se Israele accetta la tregua»
Il movimento islamista Hamas si dice pronto a fermare i combattimenti se Israele si impegna su una tregua a Gaza. Lo ha detto un funzionario della fazione palestinese, annunciando di aver discusso con l'Egitto sulle proposte per un cessate il fuoco.
Hamas «si è dimostrato pronto a fermare le ostilità ma Israele deve impegnarsi nel cessate il fuoco e nel ritiro dalla Striscia di Gaza, consentire il ritorno degli sfollati, accettare un accordo serio per uno scambio» degli ostaggi israeliani contro detenuti palestinesi, e «autorizzare l'ingresso degli aiuti umanitari» a Gaza, ha affermato il funzionario.
Una delegazione di Hamas ha discusso al Cairo «idee e proposte» per la ripresa dei negoziati, ha aggiunto.
Netanyahu accoglie gli sforzi dell'Egitto per un accordo
Dal canto suo, il premier israeliano Benyamin Netanyahu «accoglie con favore la disponibilità dell'Egitto a promuovere un accordo per liberare gli ostaggi», ha reso noto l'ufficio del primo ministro in una nota, riferendosi ai nuovi colloqui al Cairo.
«Oltre agli incontri tenuti al Cairo, il primo ministro ha incaricato il capo del (servizio segreto dello Stato d'Israele focalizzato sulle operazioni all'estero) Mossad (David Barnea) di recarsi a Doha (Qatar) per promuovere una serie di iniziative all'ordine del giorno, sostenute dal governo», si aggiunge nella nota.
17:20
17:20
Qatar: vertice domenica con i capi del Mossad, della CIA e gli 007 Egitto
Il capo del Mossad, servizio segreto dello Stato d'Israele focalizzato sulle operazioni all'estero, parteciperà domenica a un vertice in Qatar insieme al capo della CIA, intelligence civile degli Usa, al direttore dei servizi segreti egiziani e al primo ministro del Qatar, nel tentativo di riprendere i negoziati per un accordo sulla liberazione degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza e sulla tregua nella Striscia. Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz.
16:26
16:26
Francia: la conferenza sul Libano raccoglie 800mio di aiuti umanitari
La conferenza internazionale per il sostegno al Libano che si è tenuta oggi a Parigi ha permesso di raccogliere oltre 800 milioni di dollari (oltre 690 milioni di franchi) in aiuti umanitari e 200 milioni in aiuti all'esercito: è quanto annunciato dal ministro degli esteri francese, Jean-Noël Barrot, in conferenza stampa.
«Abbiamo risposto all'appello lanciato dalle Nazioni Unite annunciando contributi sostanziali, 800 milioni di dollari a cui si aggiungono importanti contributi in natura», ha sottolineato il capo del Quai d'Orsay, secondo cui la comunità internazionale si è mostrata «all'altezza della sfida».
14:56
14:56
Blinken annuncia aiuti per 135 milioni ai palestinesi
Il segretario di Stato degli Usa Antony Blinken ha annunciato altri 135 milioni di dollari (116,4 milioni di franchi al cambio attuale) in aiuti ai palestinesi.
«Oggi annunciamo altri 135 milioni di dollari per l'assistenza umanitaria, l'igiene dell'acqua e la salute dei palestinesi a Gaza e in Cisgiordania, oltre che nella regione», ha annunciato il ministro degli esteri statunitense in Qatar, aggiungendo che il totale versato dagli Stati Uniti ammonta a 1,2 miliardi di dollari dall'attacco in Israele del 7 ottobre scorso da parte del movimento islamista Hamas, al potere a Gaza, attacco che ha scatenato la guerra.
14:22
14:22
«Uccise oltre 770 persone dalla nuova offensiva militare israeliana nel nord di Gaza»
La protezione civile di Hamas afferma che in 19 giorni sono state uccise oltre 770 persone dalla nuova offensiva militare israeliana nel nord di Gaza.
«Ci sono più di 770 morti dall'inizio dell'operazione militare e ci sono ancora morti sotto le macerie (degli edifici presi di mira dai raid) e nelle strade», ha detto all'Afp il portavoce dell'organizzazione, Mahmoud Bassal.
14:22
14:22
Blinken prevede che i negoziatori della tregua di Gaza si incontrino «nei prossimi giorni»
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken, oggi a Doha, si aspetta che i negoziatori della tregua di Gaza si incontrino «nei prossimi giorni».
«Abbiamo parlato delle opzioni per capitalizzare questo momento e dei prossimi passi per far avanzare il processo, e prevedo che i nostri negoziatori si riuniranno nei prossimi giorni», ha dichiarato Blinken ai giornalisti dopo i colloqui con il Qatar, mediatore chiave.
13:49
13:49
I due ostaggi russo-israeliani saranno rilasciati per primi in un possibile futuro accordo
Il vice capo dell'ufficio politico di Hamas Abu Marzouk afferma che i due ostaggi russo-israeliani saranno rilasciati per primi in un possibile futuro accordo con Israele. Lo riporta Sky News.
Ieri Abu Marzouk ha incontrato a Mosca il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov; l'incontro si è incentrato sulla questione degli ostaggi trattenuti a Gaza.
In un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa russa Ria Novosti, Marzouk ha affermato che il rilascio di Alexandre Troufanov e Maxin Herkin sarà una «priorità» ma solo nell'ambito di un accordo di cessate il fuoco e di uno scambio di ostaggi con prigionieri palestinesi. Marzouk ha aggiunto che Troufanov, 30 anni, è attualmente sotto la custodia della Jihad islamica palestinese.
13:12
13:12
16 morti a Nuseirat
Sedici persone sono state uccise e 32 sono rimaste ferite in un attacco israeliano contro una scuola nel campo profughi di Nuseirat a Gaza: lo riportano i media internazionali.
Secondo l'ospedale Al Awda, citato da Sky News, tra le vittime ci sono anche bambini. La scuola Al-Shuhada stava dando rifugio a palestinesi sfollati.
11:44
11:44
Anche da Berlino 96 milioni di euro al Libano
In occasione della conferenza internazionale sul Libano in corso a Parigi, il governo tedesco si è impegnato "a fornire un totale di 96 milioni di euro in finanziamenti aggiuntivi per affrontare la crisi nel Paese".
"L'obiettivo è quello di raggiungere gli sfollati interni e di garantire la stabilità sociale, economica e istituzionale del Libano", hanno scritto in un comunicato stampa congiunto i Ministeri degli Affari Esteri e della Cooperazione Economica.
11:34
11:34
«17 raid a Beirut, i più violenti da inizio guerra»
I media libanesi hanno riferito di almeno 17 attacchi aerei israeliani nella periferia meridionale di Beirut in quella che l'agenzia di stampa nazionale libanese ha descritto come i raid «più violenti» nella zona dall'inizio del conflitto. Lo riporta Sky News.
Prima degli attacchi, un portavoce militare israeliano aveva diramato avvisi di evacuazione. Un attacco aereo ha colpito l'ufficio dell'emittente filo-iraniana Al-Mayadeen che,secondo la tv, era vuoto dall'inizio del conflitto. Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che una persona è stata uccisa e altre 5, tra cui un bimbo, ferite.
11:27
11:27
Macron annuncia aiuti per 100 milioni di euro al Libano
Il presidente francese, Emmanuel Macron, aprendo la conferenza internazionale di sostegno alla popolazione e alla sovranità del Libano a Parigi, ha annunciato un aiuto di 100 milioni di euro per il Paese dei Cedri.
Tornando ad invocare ''al più presto'' un cessate il fuoco, Macron ha garantito che la Francia resterà al fianco del Libano, «sia nell'emergenza» sia nella ricostruzione di un Paese «libero, sovrano, capace di far prevalere l'interesse nazionale sulle divisioni che lo logorano». È «necessario che la guerra degli altri non venga importata in Libano», avverte Macron, esprimendo la «volontà che il Libano esca più forte dalle prove che sta attraversando oggi».
11:26
11:26
«Razzi su un'istallazione militare israeliana a Haifa»
Hezbollah ha annunciato di aver lanciato razzi contro un'installazione militare vicino ad Haifa, città del nord di Israele, il cui esercito sta intensificando gli attacchi in Libano contro le roccaforti del movimento islamista sostenuto dall'Iran.
Una «salva di razzi» lanciata dai combattenti di Hezbollah ha preso di mira «la base di Zvulun per le industrie militari a nord della città di Haifa», ha dichiarato il movimento in un comunicato, il giorno dopo un annuncio simile.
11:26
11:26
Blinken arrivato a Doha, terza tappa dopo Israele e Riad
Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato a Doha per colloqui con funzionari del Qatar, che media nella guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, nell'ambito di un nuovo tour nella regione.
La visita di Blinken nel piccolo emirato del Golfo, dove ha sede l'ufficio politico del movimento islamista palestinese Hamas, arriva dopo gli incontri in Israele e in Arabia Saudita.
Si tratta dell'undicesima visita regionale del capo della diplomazia statunitense dall'inizio della guerra nel territorio palestinese, il 7 ottobre 2023.
11:25
11:25
L'appello della Francia: «Il Libano sull'orlo del baratro, agire è un dovere»
Il Libano è oggi ''sull'orlo del baratro'', con una popolazione «trascinata in una guerra che non ha scelto. Agire è un dovere ed è questo il motivo per cui la Francia ha assunto questa iniziativa'': lo dice il ministro francese degli Esteri, Jean Noel-Barrot, in un messaggio pubblicato su X in vista dell'apertura a Parigi della conferenza internazionale di sostegno alla popolazione e alla sovranità del Libano.
All'incontro sono attesi, tra gli altri, il premier libanese Najib Mikati, i ministri degli Esteri Abdallah Bou Habib (Libano), Annalena Baerbock (Germania), Mélanie Joly (Canada). In rappresentanza dell'Unione europea ci sarà Josep Borrell mentre il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, pronuncerà un discorso a distanza. La conferenza si articola in tre aspetti fondamentali: diplomatico, umanitario e politico.
''Abbiamo messo sul tavolo proposte concrete affinché il cessate il fuoco arrivi il più rapidamente possibile'', ricorda Barrot, in riferimento alla proposta franco-americana di un cessate il fuoco temporaneo di 21 giorni per permettere di negoziare le condizioni di un accordo duraturo.
In assenza del segretario di Stato Usa, Antony Blinken, impegnato in Medio Oriente, gli Stati Uniti verranno rappresentati lungo le rive della Senna dal suo vice Richard Verna. Quest'ultimo, fanno sapere fonti vicine all'emissario di Washington, insisterà sulla necessità di ''raggiungere una soluzione diplomatica per consentire alle popolazioni'' libanese e israeliana di rientrare a casa.
Intanto, il direttore dell'Ong Oxfam in Libano, Bachir Ayoub, avverte: ''Tutto ciò che non condurrà ad una fine immediata delle distruzioni e dei morti trasformerebbe questo summit in un fallimento».
Il presidente francese, Emmanuel Macron dovrebbe annunciare nuovi aiuti finanziari per il Libano. Per l'Onu servono oggi almeno 370 milioni di euro per sostenere il Paese.
08:37
08:37
Continuano i raid israeliani nell'area di Jabaliya
L'esercito israeliano sta portando avanti un'offensiva nell'area di Jabaliya, nel nord di Gaza, con l'uccisione di «decine di membri di Hamas e l'arresto di oltre 200 sospetti terroristi».
Lo scrive Times of Israel. L'Idf accusa Hamas di continuare a bloccare i civili che cercano di evacuare l'area.
L'esercito afferma inoltre che ieri le truppe hanno anche effettuato un piccolo raid nel centro di Gaza per distruggere le infrastrutture di Hamas.
06:50
06:50
Il punto alle 6.30
«Le persone che soffrono sotto l'assedio israeliano nel nord di Gaza stanno rapidamente esaurendo tutti i mezzi per la loro sopravvivenza. I civili devono essere protetti e in grado di ricevere assistenza umanitaria. Questo è ciò che richiede il diritto umanitario internazionale»: così il segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres, in un post pubblicato ieri sera sul suo account X.
Si prevede che la situazione in Medio Oriente - insieme a quella in Ucraina - sarà tra i temi principali di un colloquio in programma oggi tra il presidente russo Vladimir Putin e Guterres, arrivato ieri a Kazan in occasione del vertice dei paesi Brics.
Intanto, il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha parlato ieri con il suo omologo israeliano Yoav Gallant «esprimendo profonda preoccupazione per le segnalazioni di attacchi contro le Forze armate libanesi e sottolineando l'importanza di adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza» di queste e «delle forze Unifil». Lo rende noto il generale Pat Ryder, portavoce del Pentagono.
I due hanno discusso «delle operazioni di Israele in Libano e della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza», viene specificato in un comunicato del Dipartimento della Difesa americano. «Austin ha ribadito il sostegno incrollabile e duraturo degli Stati Uniti» allo Stato ebraico, esortando il governo di Israele «a prendere tutte le misure necessarie per affrontare la terribile situazione umanitaria a Gaza e a lavorare per cogliere le opportunità per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco presentate dalla morte di Yahya Sinwar».
Continuano, nel frattempo, i bombardamenti israeliani sul Libano, sulla Striscia di Gaza e in Siria. L'attacco aereo israeliano che ieri sera ha preso di mira un ufficio di una stazione televisiva di Beirut ha ucciso una persona e ne ha ferite altre cinque, afferma il Ministero della Salute libanese citato dai media locali. Il dicastero specifica che tra i feriti c'è anche un bambino, ricoverato in gravi condizioni. Il canale televisivo Al-Mayadeen vicino a Hezbollah ha affermato che ad essere colpito è stato una sua sede alla periferia meridionale di Beirut.
Un dipendente dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), invece, è morto dopo che un missile israeliano ha colpito ieri un veicolo della stessa Unrwa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.
Un soldato siriano, inoltre, è stato ucciso e altri sette sono rimasti feriti in seguito a un attacco israeliano che stanotte ha colpito Damasco e Homs, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa statale Sana. I raid aerei avrebbero preso di mira un edificio residenziale nel quartiere Kafr Sousa della capitale e un sito militare nelle campagne della città occidentale siriana.
«L'IDF fabbrica accuse per metterci a tacere»
La tv al Jazeera respinge le «accuse infondate» e «costruite» dell'esercito israeliano secondo cui sei suoi giornalisti di stanza a Gaza sarebbero membri di Hamas e della Jihad islamica palestinese.
«Al Jazeera respinge categoricamente la rappresentazione dei nostri giornalisti come terroristi da parte delle forze di occupazione israeliane e denuncia l'uso di prove fabbricate», ha affermato la tv in una nota postata su X. «La rete considera queste accuse costruite come un palese tentativo di mettere a tacere i pochi giornalisti rimasti nella regione e di oscurare così la dura realtà della guerra al pubblico di tutto il mondo», si legge nella dichiarazione.