Mafia

Latitanza di Messina Denaro: indagato anche l'oncologo

Lo studio del medico in questione sarebbe stato perquisito dai carabinieri che devono accertare se l'uomo fosse a conoscenza delle generalità del paziente — Indagato anche il medico di base che aveva in cura il boss
©Carabinieri
Ats
18.01.2023 14:33

L'oncologo trapanese Filippo Zerilli è indagato nell'inchiesta sulla rete dei favoreggiatori del boss Matteo Messina Denaro. Avrebbe eseguito l'esame del DNA necessario alle cure chemioterapiche a cui il padrino di Castlelvetrano doveva sottoporsi.

Il paziente si era presentato al medico con i documenti di Andrea Bonafede, il geometra che gli avrebbe prestato l'identità e che, come Zerilli, è finito ora sotto inchiesta.

Lo studio del medico sarebbe stato perquisito dai carabinieri che devono accertare se Zerilli fosse a conoscenza delle generalità del paziente.

Nella lista dei possibili fiancheggiatori era finito anche un altro dottore: Alfonso Tumbarello, medico di base di Campobello di Mazara che aveva in cura sia il boss, alias Andrea Bonafede, sia il vero Bonafede.

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